<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> GEOMETRI per legge = ARCHITETTO E INGEGNERE??? | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

GEOMETRI per legge = ARCHITETTO E INGEGNERE???

skid32 ha scritto:
belpietro ha scritto:
batridro ha scritto:
In ogni caso per adesso i progetti di restauro da presentare in Soprintendenza BBAA possono essere firmati solo da architetti... anche se c'è in animo di allarrgare questa possibilità agli ingegneri edili :shock:

è quello che intendo io come prevalenza del titolo sulla competenza: siccome il progetto va COMUNQUE approvato dalla sovrintendenza, che differenza fa se l'ha firmato un architetto o un ingenere?
se è ben fatto, rispettoso del bene e del contesto, e il professionista ha sensibilità e cultura, non sarà mica il professionista a guastare il risultato. no?

poi sono d'accordo che, statisticamente, la cultura del restauro manca agli ingegneri (perché non fa parte del percorso curricolare) e dovrebbe abbondare tra gli architetti, ma per progetti che comunque dovono essere poi valutati per come sono, e non per chi li ha fatti, la limitazione mi sembra puramente burocratica
si agli ingegneri manca la cultura del restauro tanto quanto agli architetti manca la cultura della razionalita'

piccolo esempio : progetto di un palazzo da parte di un architetto...a opere finite ci si accorge che mancavano le uscite di emergenza (per mauro65 il tutankamon :D)
Ma lasciamo stare i luoghi comuini che, se si comincia con questi, ti pianto i server fino a domani, senza escludere nessuno.... ;)
 
:D
acrobat_68 ha scritto:
skid32 ha scritto:
belpietro ha scritto:
batridro ha scritto:
In ogni caso per adesso i progetti di restauro da presentare in Soprintendenza BBAA possono essere firmati solo da architetti... anche se c'è in animo di allarrgare questa possibilità agli ingegneri edili :shock:

è quello che intendo io come prevalenza del titolo sulla competenza: siccome il progetto va COMUNQUE approvato dalla sovrintendenza, che differenza fa se l'ha firmato un architetto o un ingenere?
se è ben fatto, rispettoso del bene e del contesto, e il professionista ha sensibilità e cultura, non sarà mica il professionista a guastare il risultato. no?

poi sono d'accordo che, statisticamente, la cultura del restauro manca agli ingegneri (perché non fa parte del percorso curricolare) e dovrebbe abbondare tra gli architetti, ma per progetti che comunque dovono essere poi valutati per come sono, e non per chi li ha fatti, la limitazione mi sembra puramente burocratica
si agli ingegneri manca la cultura del restauro tanto quanto agli architetti manca la cultura della razionalita'

piccolo esempio : progetto di un palazzo da parte di un architetto...a opere finite ci si accorge che mancavano le uscite di emergenza (per mauro65 il tutankamon :D)
Ma lasciamo stare i luoghi comuini che, se si comincia con questi, ti pianto i server fino a domani, senza escludere nessuno.... ;)

beh io ho risposto a un luogo comune con un altro :D ma neanche tanto

ad ognuno il suo mestiere imho :D
 
acrobat_68 ha scritto:
elancia75 ha scritto:
garanzia di concorrenza leale

...vedi Casamonti con il papocchio di Castello e della Maddalena...
Quello è un illecito penale, che è tutt'altra cosa rispetto al concetto di concorrenza sleale: ammesso che poi si dimostri tutto (che a volte si fa presto a condannare..).

Ma la turbativa d'asta è anche concorrenza sleale, imho. O no? :?

Ammesso che si dimostri tutto, ovviamente. 8)
 
acrobat_68 ha scritto:
skid32 ha scritto:
belpietro ha scritto:
batridro ha scritto:
In ogni caso per adesso i progetti di restauro da presentare in Soprintendenza BBAA possono essere firmati solo da architetti... anche se c'è in animo di allarrgare questa possibilità agli ingegneri edili :shock:

è quello che intendo io come prevalenza del titolo sulla competenza: siccome il progetto va COMUNQUE approvato dalla sovrintendenza, che differenza fa se l'ha firmato un architetto o un ingenere?
se è ben fatto, rispettoso del bene e del contesto, e il professionista ha sensibilità e cultura, non sarà mica il professionista a guastare il risultato. no?

poi sono d'accordo che, statisticamente, la cultura del restauro manca agli ingegneri (perché non fa parte del percorso curricolare) e dovrebbe abbondare tra gli architetti, ma per progetti che comunque dovono essere poi valutati per come sono, e non per chi li ha fatti, la limitazione mi sembra puramente burocratica
si agli ingegneri manca la cultura del restauro tanto quanto agli architetti manca la cultura della razionalita'

piccolo esempio : progetto di un palazzo da parte di un architetto...a opere finite ci si accorge che mancavano le uscite di emergenza (per mauro65 il tutankamon :D)
Ma lasciamo stare i luoghi comuini che, se si comincia con questi, ti pianto i server fino a domani, senza escludere nessuno.... ;)

Giusto. :thumbup:
 
skid32 ha scritto:
:D
acrobat_68 ha scritto:
skid32 ha scritto:
belpietro ha scritto:
batridro ha scritto:
In ogni caso per adesso i progetti di restauro da presentare in Soprintendenza BBAA possono essere firmati solo da architetti... anche se c'è in animo di allarrgare questa possibilità agli ingegneri edili :shock:

è quello che intendo io come prevalenza del titolo sulla competenza: siccome il progetto va COMUNQUE approvato dalla sovrintendenza, che differenza fa se l'ha firmato un architetto o un ingenere?
se è ben fatto, rispettoso del bene e del contesto, e il professionista ha sensibilità e cultura, non sarà mica il professionista a guastare il risultato. no?

poi sono d'accordo che, statisticamente, la cultura del restauro manca agli ingegneri (perché non fa parte del percorso curricolare) e dovrebbe abbondare tra gli architetti, ma per progetti che comunque dovono essere poi valutati per come sono, e non per chi li ha fatti, la limitazione mi sembra puramente burocratica
si agli ingegneri manca la cultura del restauro tanto quanto agli architetti manca la cultura della razionalita'

piccolo esempio : progetto di un palazzo da parte di un architetto...a opere finite ci si accorge che mancavano le uscite di emergenza (per mauro65 il tutankamon :D)
Ma lasciamo stare i luoghi comuini che, se si comincia con questi, ti pianto i server fino a domani, senza escludere nessuno.... ;)

beh io ho risposto a un luogo comune con un altro :D ma neanche tanto

ad ognuno il suo mestiere imho :D
E quale sarebbe il "suo mestiere", per usare parole tue nel caso che citi? Quell'architetto non manca di razionalità ma è solo impreparato (oppure oberato ad adempiere a tonnellate di obblighi che non gli ocmpetono, ma non sono una scusante)...
 
elancia75 ha scritto:
acrobat_68 ha scritto:
elancia75 ha scritto:
garanzia di concorrenza leale

...vedi Casamonti con il papocchio di Castello e della Maddalena...
Quello è un illecito penale, che è tutt'altra cosa rispetto al concetto di concorrenza sleale: ammesso che poi si dimostri tutto (che a volte si fa presto a condannare..).

Ma la turbativa d'asta è anche concorrenza sleale, imho. O no? :?

Ammesso che si dimostri tutto, ovviamente. 8)
La turbativa d'asta è il meno, credimi....e comunque rimane un illecito e non concorrenza sleale.
 
belpietro ha scritto:
batridro ha scritto:
In ogni caso per adesso i progetti di restauro da presentare in Soprintendenza BBAA possono essere firmati solo da architetti... anche se c'è in animo di allarrgare questa possibilità agli ingegneri edili :shock:

è quello che intendo io come prevalenza del titolo sulla competenza: siccome il progetto va COMUNQUE approvato dalla sovrintendenza, che differenza fa se l'ha firmato un architetto o un ingenere?
se è ben fatto, rispettoso del bene e del contesto, e il professionista ha sensibilità e cultura, non sarà mica il professionista a guastare il risultato. no?

poi sono d'accordo che, statisticamente, la cultura del restauro manca agli ingegneri (perché non fa parte del percorso curricolare) e dovrebbe abbondare tra gli architetti, ma per progetti che comunque dovono essere poi valutati per come sono, e non per chi li ha fatti, la limitazione mi sembra puramente burocratica
Non è una questione di "Cultura del Restauro" ma di corso di studio al restauro e alla storia dell'architettura, Il primo passo per un buon restauro è la conoscenza dell'edificio della sua storia e dei suoi materiali
Gli ingegnari vanno bene per studiare gli interventi strutturali di consolidamento ma non per il progetto generale di restauro. 8)
 
skid32 ha scritto:
si agli ingegneri manca la cultura del restauro tanto quanto agli architetti manca la cultura della razionalita' piccolo esempio : progetto di un palazzo da parte di un architetto...a opere finite ci si accorge che mancavano le uscite di emergenza (per mauro65 il tutankamon :D)

per capirci:

PanoIng01.jpg
 
elancia75 ha scritto:
E' sbagliato tuttavia trincerarsi dietro la propria esperienza (maturata anche grazie alle occasioni che non tutti hanno nè possono procacciarsi) e non constatare la gravità della situazione generale attuale.
Permettimi.
Il problema è il falimento totale delle Facoltà di Architettura o di buona parte di esse. Ferme al '68. Disancorate totalmente dalla realtà. Innamorate dei "Laboratori" e degli "esami di gruppo" (pardon, progetti in team), e sprezzanti verso i "corsi" tradizionali.
Cosicché uno studente può permettersi di portare un progetto di una stalla (non si sa nemmeno se di suini o di bovini) a fianco di un parco pubblico e vedersi pure incoraggiare salvo perplessità sui colori proposti (!).
Con queste premesse, il 95% degli attuali neolaureati è destinato, nella migliore delle ipotesi, alla sotto occupazione intellettuale. Il 5% che si salva, lo fa perché ha un dominus che lo forma sul campo.

Non posso esplicitare di più in forum, perdonami, ma non ho alcun interesse in materia, e questo ti dovrebbe (purtroppo) bastare a garanzia della mia buona fede
 
|Mauro65| ha scritto:
skid32 ha scritto:
si agli ingegneri manca la cultura del restauro tanto quanto agli architetti manca la cultura della razionalita' piccolo esempio : progetto di un palazzo da parte di un architetto...a opere finite ci si accorge che mancavano le uscite di emergenza (per mauro65 il tutankamon :D)

per capirci:

PanoIng01.jpg
Ogni categoria ha le sue pecore nere Mauro: sapessi a quanti tuoi colleghi in questi anni ho dovuto spiegare come funzionavano le detrazioni fiscali (36 e 55%) e quante fatture di imprese ho dovuto far rifare... :?
 
acrobat_68 ha scritto:
Ogni categoria ha le sue pecore nere Mauro: sapessi a quanti tuoi colleghi in questi anni ho dovuto spiegare come funzionavano le detrazioni fiscali (36 e 55%) e quante fatture di imprese ho dovuto far rifare... :?
sfondi porte aperte :D
la foto era solo per condividere con gli altri forumer la battuta di "skid"
tra l'altro lì si verificò fu l'unione del peggio
pure la componente ingegneristica commise delle topiche clamorose (esempio l'impianto di riscaldamento in un corpo di puro cemento armato ..)
 
|Mauro65| ha scritto:
acrobat_68 ha scritto:
Ogni categoria ha le sue pecore nere Mauro: sapessi a quanti tuoi colleghi in questi anni ho dovuto spiegare come funzionavano le detrazioni fiscali (36 e 55%) e quante fatture di imprese ho dovuto far rifare... :?
sfondi porte aperte :D
la foto era solo per condividere con gli altri forumer la battuta di "skid"
Diciamo le cose come stanno: tu puoi postare la foto ed io no!!!! :D :D :D :D :D
 
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