E se non lo trovano? E se non c'è? E se c'è ma è fuori regione?
No, non può funzionare così.
Negli aeroporti secondo me il problema non si pone,almeno da quello che ho visto io il personale non manca e sicuramente in previsione di simili situazioni ci saranno sempre sia uomini che donne presenti.
Il problema imho è tutt'altro che trascurabile. Lo è forse oggi per il numero necessariamente esiguo di persone che faranno ricorso a questa possibilità, ma più avanti nel tempo rischia di provocare grossi guai se non si penserà adeguatamente a come gestire la situazione.
Trascurabile o meno non è la X ad aggravare il problema.
Una persona potrebbe avere la M sul passaporto e chiedere lo stesso un agente donna per vari motivi,uno dei quali potrebbe essere il fatto di essere in fase di transizione per cambiare sesso.
Io probabilmente non sono la persona più sensibile quando si parla dei miei diritti ma penso che se una perquisizione (comunque motivata da qualcosa perchè non è che un agente si mette a perquisire a caso,negli aeroporti per procedere a una perquisizione ci deve essere qualcosa che non torna,la segnalazione di un cane antidroga oppure qualcosa di sospetto nei primi controlli),viene effettuata con professionalità non mi farei problemi riguardo al sesso dell'agente che la effettua.
Però ripeto io non mi farei problemi,altre persone sia etero che gay potrebbero invece essere a disagio.
Anche in questo caso penso che,proprio perchè come hai scritto tu si tratta di situazioni un po' complicate e delicate,la condizione necessaria per risolvere la questione senza problemi sia il rispetto e la cortesia reciproci.
Il perquisito chiederà che i controlli siano effettuati da una persona con cui sentirsi meno a disagio possibile,e al tempo stesso chi deve perquisire farà il possibile per fare il proprio lavoro cercando di ridurre il disagio per il controllato.