<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Futuro Toyota; Facciamo il punto | Page 11 | Il Forum di Quattroruote

Futuro Toyota; Facciamo il punto

mommotti ha scritto:
gullivergulliver ha scritto:
...ora che Honda ha annunciato i turbo benzina 1.0 (3 cilindri) 1.5 e 2.0 vediamo se Toyota sarà meno "criptica"...

Sperando che non facciano come i coreani, che sembrava dovessero inondare il mondo di turbo benzina super efficienti a iniezione diretta...ne hanno annunciato una collina intera e ....li avete visti?????? Il 1.6 di nicchia che più nicchia non si può..il 2 litri negli stati uniti.....bye bye!

tempi biblici? :D 'sti jap di solito fanno le cose a modino...certo, occorre pazienza, e non poca; ma sarei veramente curioso di confrontare questi turbo con quelli VW, Renault, Ford... ho paura che avrò diversi capelli grigi in più quando ne proverò uno...
 
Inedito crossover compatto nella famiglia Prius?

Non'è ancora sicuro se porterà il nome Prius o meno, quindi far parte della famiglia ... anche se il costruttore sarebbe &quot;allettato&quot; in quanto ne fanno già parte le C e Plus, quindi si potrebbe anche aggiungere un crossover, cosa che proprio l''mministratore Delegato Toyota Satoshi Ogiso avrebbe ipotizzato in quanto egli stesso nota l'oramai notevole popolarità di questi crossover compatti e pertanto avrebbe dichiarato che la società sta seriamente valutando di un suo debutto.

Se il modello in questione sarà confermato, potrebbe arrivare per il 2015 ed essere basato sulla base della prossima generazione di Prius la quale beneficierà dell'inedita piattaforma denominata New Global Architecture (tnga) la quale prevederà la presenza di un piccolo motore elettrico, uno a benzina più efficiente e batterie affinate per una maggiore densità energetica, quindi efficienza ...

--&gt http://tinyurl.com/nfekgju
 
si studiano nuove vie in cerca di una sempre maggior efficienza...

Toyota: allo studio le auto che viaggiano sospese da terra

Toyota sta lavorando ad una nuova tecnologia per la diminuzione dei consumi: le automobili procederanno sollevate da terra, ma non potranno muoversi nelle tre direzioni.

Toyota starebbe lavorando ad una tecnologia che possa sollevare le automobili del terreno, utile per eliminare l?attrito con l?asfalto e di conseguenza migliorare significativamente i consumi. La clamorosa anticipazione è stata fornita da Hiroyoshi Yoshiki, managing officer Toyota e specializzato nel ramo delle tecnologie, intervenuto nei giorni scorsi al Bloomberg Next Big Thing Summit.

ECCO L'ASPETTO (PROVVISORIO) DELLA GOOGLE CAR

Il manager non ha fornito dettagli specifici. Si è tuttavia premurato nello specificare che questa tecnologia non darà origine ad automobili volanti, in quanto tali vetture non potranno muoversi nelle tre dimensioni. Yoshiki ha invece precisato che la vettura resterà leggermente sollevata da terra, in maniera simile ad un hovercraft e con l?obiettivo di eliminare qualsiasi tipo di frizione.

Il sistema è attualmente in sviluppo presso uno dei nostri più avanzati centri ricerca e sviluppo, ha poi concluso il manager. Sul palco era presente insieme a lui David Friedman, uno fra gli ?alti papaveri? dell?NHTSA (l?ente nazionale per la sicurezza stradale), che ha definito il progetto di Google per la guida autonoma un ?grande esempio di innovazione che verrà?.

http://tinyurl.com/ppbqcnf
 
Qual è la migliore casa automobilistica del mondo? Quella che guadagna di più? Quella che vende di più? Oppure quella che ha il marchio più desiderato? Le classifiche sono tante e ognuno può decidere che importanza dare ad ognuna: nella partita a scopa del mercato per ora è Toyota ad aver fatto segnare il punto delle ?carte?, visto che ha superato quota 10 milioni di auto vendute. Ed è anche il costruttore che ha venduto più auto ibride nel mondo, 6 milioni.

Il mondo dei veicoli con due motori, termico ed elettrico, in particolare, è in continua evoluzione e sembra poter dominare sempre più la scena, allargando l?offerta fra le soluzioni per una mobilità più sostenibile a quelle in cui l?elettricità diventa la scelta obbligata per aumentare le prestazioni. Con Andrea Carlucci (direttore marketing e comunicazione Toyota-Lexus Italia) abbiamo cercato di capire il significato di questo traguardo e di fare qualche previsione su come la tecnologia ibrida cambierà in futuro, oltre che farci un?idea sul ruolo dell?auto sportiva in un momento storico che non sembra vedere di buon occhio chi l?automobile la vuole ancora usare per divertirsi, non solo per spostarsi. Nel video proviamo a disegnare qualche scenario.

http://tinyurl.com/pdjl5h5
 
agevolo un paio di art:

- &quot;Toyota, il futuro è ibrido&quot; --&gt http://tinyurl.com/py222ho

- &quot;Toyota, 10 milioni di auto prodotte non per caso&quot; --&gt http://tinyurl.com/klsx8mn
 
Il presidente su Businessweek: "Benzina, addio".

"Quindici anni fa erano in molti a dubitare della Prius: oggi abbiamo venduto sette milioni di ibride". Un'osservazione che non fa una piega, quella di Akio Toyoda. Intervistato dal settimanale Businessweek, il presidente del Gruppo automobilistico più grande al mondo si è espresso ad ampio raggio sul futuro della Toyota. Che passa inevitabilmente per l'emozionante, ma ambiziosa, scommessa delle fuel cell.

L'auto al servizio della crescita sostenibile. "L'industria automobilistica può contribuire alla crescita sostenibile del pianeta: in Toyota guardiamo al futuro in una prospettiva di lungo termine, che abbracci almeno le prossime cinque decadi. Sono convinto che le auto a fuel cell saranno la risposta definitiva in termini ecologici, ma l'obiettivo nello sviluppo della Mirai non è stato solo questo, né semplicemente l'autonomia: il punto è stato fare un'auto che fosse anche divertente da guidare".

La Mirai, ecologica e integrata. L'altro fronte cruciale su cui la Toyota si sta impegnando è quello dell'integrazione dell'auto in centri urbani sempre più connessi e interdipendenti. A Toyota City la Casa ha realizzato - e sta tuttora sviluppando - un progetto di smart housing, costruendo case alimentate a energia solare e capaci di interagire in un flusso bidirezionale con le auto plug-in, come la Mirai: queste ultime, in caso di necessità, possono fornire l'energia presente nelle batterie, per sostenere parte del fabbisogno dell'abitazione.

Non solo Toyota, non solo Giappone. Va detto, peraltro, che la Toyota non è l'unica Casa impegnata su questo fronte: anche la Nissan con la sua Leaf (che è un'elettrica pura) ha all'attivo un programma "vehicle-to-grid" in Giappone, nell'ambito dello Yokohama Smart City Project, oltre ad analoghe iniziative pilota a Los Angeles e nelle Marche, dove è coinvolta nel programma "2 km di futuro".

Il sogno della "hydrogen society". "L'auto a fuel-cell", insomma, "sarà il motore della creazione di una società basata sull'idrogeno", secondo quanto dichiarato dal presidente Toyoda a Businessweek. Un entusiasmo che deriva dalla fattibilità economica della Mirai: indubbiamente costosa in termini assoluti (66.000 euro al suo debutto in Germania), la berlina è comunque riuscita in un enorme sforzo di abbattimento dei costi. Solo fino a pochi anni fa, per le vetture con celle a combustibile si ragionava su cifre a sei zeri e volumi produttivi poco più che prototipali.

Toyoda risponde a Musk. Uno dei critici più severi della tecnologia è da sempre Elon Musk: il fondatore della Tesla ha sottolineato a più riprese la necessità di produrre idrogeno utilizzando fonti rinnovabili, per non sprecare il guadagno ambientale ottenuto "a valle" dalle auto a fuel cell. "C'è una possibilità concreta di sfruttare diverse fonti di idrogeno in futuro, come l'energia solare e le biomasse": di questo si è detto convinto Toyoda, che sulla Mirai e la "hydrogen society" che sogna di costruirci attorno ha giocato tutte le sue carte.

http://tinyurl.com/ngpxytb
 
(quello in rosso è per sottolineare come coincida con quello che ho in più di un'occasione anche io riportato.)

Salone di Francoforte, l'ibrido per Toyota resta strategico

Andrea Carlucci, amministratore delegato di Toyota Italia, ci ha sveltato qualche dato e anticipato il programma dei prossimi anni.

"Absolute Hybrid" è il claim che accompagna Toyota al Salone di Francoforte: la Casa giapponese, leader del mercato con 10 milioni di vetture all?anno prodotte in 63 stabilimenti nel mondo, ha presentato con un certo orgoglio la quarta generazione della Prius, la capostipite che nel 1997 aveva imposto una rivoluzione nel mondo dell?auto e che anche oggi resta il punto di riferimento dell?ibrido. E adesso l?offerta Full Hybrid di Toyota si allarga anche al RAV4 nel difficile segmento dei C-SUV. Abbiamo incontrato Andrea Carlucci, amministratore delegato di Toyota Italia, per fare un punto della situazione che va ben oltre l?analisi dei semplici numeri, offrendoci un quadro quanto mai chiaro sul ruolo del marchio nipponico? ?La Prius resta un prodotto strategico - ci ha detto - . È il nostro front runner che ci dimostra come la tecnologia ibrida continui a evolversi. Oggi ci sono 8 milioni di Toyota ibride vendute nel mondo e un milione lo abbiamo raggiunto in Europa. A livello globale Prius rappresenta più di un terzo delle vendite, per cui è l?icona dell?immagine ibrida di Toyota?. Gli abbiamo quindi chieso quando sarà disponibile in Italia: "Inizieremo la commercializzazione nel 2016. Stiamo ancora definendo lo spettro del prezzo, mentre è partita la pre-vendita del RAV4 Hybrid a cui poi si aggiungerà C-HR che si scoprirà in veste definitiva a Ginevra. Con Auris e Yaris già sul mercato dell?ibrido, il ruolo di Prius dal punto di vista commerciale sarà un po? più marginale, pur restando il nostro punto di riferimento tecnologico".
OmniAuto.it: Siete rimasti fedeli alle batterie al nichel?
Andrea Carlucci: ?La Prius rappresenta due fattori chiave di Toyota: è un ibrido che resta fedele a se stesso e, quindi, non fa salti in avanti in materia di batterie. Restiamo legati a una soluzione più tradizionale che è il nichel. Si tratta della tecnologia più stabile, pur assicurandoci una maggiore capacità. Il secondo aspetto fondamentale di Prius è che è il primo prodotto che sfrutta TNGA (Toyota New Global Architecture)?.
OmniAuto.it: Di che si tratta?
Andrea Carlucci: ?Definire il TNGA solo una piattaforma sarebbe molto riduttivo, perché ci permette la rivisitazione completa della nostro sistema industriale. Si inizia un diverso approccio alla progettazione e alla produzione per cogliere due obiettivi: ottimizzare i costi e favorire la nascita di nuovi impianti e nuovi prodotti che siano in grado di offrire un maggiore piacere nella guida con una superiore percezione della qualità a bordo, perché ora abbiamo più flessibilità nel lavorare sulla parte superiore della vettura per personalizzarne lo stile in funzione di ogni singola realtà regionale, perché gli americani non sono gli europei?.
OmniAuto.it: C?è stata una razionalizzazione dei componenti che ha permesso di abbassare il baricentro?
Andrea Carlucci: ?Il telaio è più rigido del 60% grazie all?utilizzo strategico di acciaio ad elevata elasticità. La maggiore rigidità contribuisce a migliorare la reattività della vettura. Non solo ma TNGA introduce nuove regole in fatto di lay-out, per cui pedali, colonna dello sterzo e sedile saranno realizzati in cinque moduli che soddisferanno le esigenze della gamma Toyota, passando dalle sportive compatte ai SUV?.
OmniAuto.it: Toyota, quindi, punta sul design funzionale?
Andrea Carlucci: ?Sì, se è riferito all?estrema ricerca aerodinamica, ma è funzionale anche al guidatore perché la nuova piattaforma ci permette di collocare il motore in posizione più arretrata rispetto all?abitacolo. Il vantaggio? Essere seduti più in basso pur avendo un?ottima visibilità. Poi ci sono degli stilemi Toyota che possono non essere funzionali, ma sono elementi di design che ci caratterizzano e che richiamano la Mirai. Sappiamo che non possono piacere a tutti: abbiamo spaccato il mercato, ma partiamo dal 50% per andare a conquistare il nostro cliente?.
OmniAuto.it: Con TNGA Totoya ottimizza i costi per offrire un prodotto migliore allo stesso prezzo, mentre i competitor, specie tedeschi, tendono ad aggiungere nuove offerte ai loro prodotti. Due proposte di mercato diverse, ma solo una sarà vincente?
Andrea Carlucci: ?La visione è corretta nella misura in cui bisogna assecondare il mercato. L?auto è intesa come un bene: per offrire di più allo stesso prezzo è cruciale un?attenta riduzione dei costi che non è solo finalizzata all?aumento dei profitti, per quanto solo le aziende che guadagnano sono in grado di rinvestire in ricerca. Cito un?indagine del Financial Times: dopo la grande distribuzione, l?industria dell?auto è quella che ha un margine di appena il 5%, con un indice di dispersione fra la parte più alta della fascia, dove c?è Toyota, e quella più bassa, dove si trova qualche concorrente, molto limitato?.
OmniAuto.it: Il design non è troppo condizionato dalle regole del legislatore che vincola la fantasia?
Andrea Carlucci: ?C?è più coscienza da parte del legislatore che pone vincoli di CO2 e regole di sicurezza che impattano, specie negli Stati Uniti, sul design. Spesso ci sono differenze fra quello che era il frutto del lavoro del disegnatore e quanto va in produzione. Con TNGA abbiamo conquistato molta più flessibilità, mentre fino a oggi, in effetti, abbiamo avuto un sistema un po? desueto. Gli effetti saranno palesi in modo particolare quando il concept C-HR passerà alla produzione?.
OmniAuto.it: Essere leader del mercato mondiale, costringe i concorrenti a inseguire?
Andrea Carlucci: ?Questo sì, ma chiariamoci su un punto. La leadership ci interessa nel momento in cui è il risultato della nostra azione, sarebbe sciocco dire che non ci fa piacere, ma se fossimo anche secondi o terzi non cambierebbe il nostro approccio. I tedeschi adesso fanno vedere i muscoli, ma poi quanto della tecnologia che viene proposta effettivamente viene diffusa. Toyota 21 anni fa ha investito molto nell?ibrido: allora non ci credeva nessuno, mentre è normale che adesso si consolidi un prodotto di successo. Non abbiamo bisogno di rivoluzioni ma di radicali evoluzioni?.
OmniAuto.it: Si parla tanto di autonomous car: cosa ne pensate?
Andrea Carlucci: ?Ci stiamo investendo, la direzione è giusta, ma ci crediamo meno di altri. È notizia dell?investimento nel progetto alla Stenson University del MIT, ma crediamo che le persone debbano ancora guidare. Abbiamo dei sistemi di rilevazione sulle vetture, come il Global Safety Pack che garantisce elevatissimi standard di sicurezza in maniera molto accessibile. Sul mercato italiano oggi si riesce ad avere su Auris un pacchetto che costa solo 300 euro e che gli altri offrono a 1000 euro?.
OmniAuto.it: Il futuro resta ibrido?
Andrea Carlucci: ?In Europa si vendono un milione di auto ibride, vogliamo che anche in Italia il 50% del nostro mercato sia ibrido. Sfrutteremo il nuovo benchmark che è Prius per portarne i benefici sugli altri veicoli, puntando a macchine sempre più efficienti?.
OmniAuto.it: L?elettrico non vi eccita?
Andrea Carlucci: ?Toyota sta fuori dal coro, non per vezzo, ma perché crediamo nell?ibrido. Siamo un filo avanti nella ricerca di alcuni aspetti, anche se gli altri stanno arrivando velocemente?.
OmniAuto.it: Sul plug-in, per esempio, siete stati superati da altri?
Andrea Carlucci: ?Sì, è vero. Noi siamo stati i primi a portarlo in America, ma con un prezzo del petrolio che ha un costo risibile negli Usa si sta dando grandi opportunità di rilancio ai pick-up e ai grandi SUV. Prius, in quell?ambito, può essere un po? penalizzata, ma noi seguiamo la nostra direzione. Guardiamo al mercato: al fatto che il cliente non trova la facilità d?uso nella plug in senza l?adeguata infrastruttura. Toyota è una potenza industriale, ma rispetto ai concorrenti siamo un market driven company, più che un?engineering driven company, pur avendo anche eccellenti ingegneri?.

http://tinyurl.com/oqle9qh
 
Beh la tecnologia ibrida ormai può dirsi sdoganata e nella percezione della gente non è più la diavoleria tecnologica da guardare con sospetto.
Più di Prius che, in Europa a causa dei dazi doganali e della concorrenza in casa di Auris, difficilmente raggiungerà un grande pubblico, mi sembra molto più interessante il RAV4 hybrid che stando alle prime voci di corridoio dovrebbe essere prezzato con la versione top di gamma sotto i 40000 euro e quindi sufficientemente meno rispetto alla NX per attirare i tanti acquirenti di suv e simili. (per inciso ,anche se non hanno aggiornato il configuratore, il Rav4 hybrid è già ordinabile)
 
Auto a benzina e diesel saranno briciole: Toyota predice il boom elettrico
La Casa giapponese annuncia un?inversione di quote e la data di scadenza dei combustibili fossili. L?auto elettrica dominerà il mercato.

Toyota, il numero uno giapponese nel settore automotive, non desidera più vendere veicoli alimentati solo ed esclusivamente ai carburanti fossili e di sostituire il 90% di essi entro l'anno 2050 con modelli ibridi o a pila combustibile o impiegando un'altra tecnologia ecologica. L'obiettivo del gruppo nipponico? Contribuire a limitare il riscaldamento climatico dovuto all'effetto serra. Obiettivo che sta portando i suoi frutti in Italia, dove nonostante un avvio difficile, i veicoli ibridi e elettrici stanno prendendo piede piano piano.

SFIDA AMBIENTALE 2050 - Secondo il piano a lungo termine battezzato "Sfida ambientale 2050", presentato nella giornata di mercoledì 14, il gigante giapponese Toyota nutre l'ambizione a medio termine di vendere 1,5 milioni di modelli ibridi (motorizzazione doppia a benzina e con elettricità) all'anno nel mondo entro il 2020 all'incirca. Il colosso pianifica anche un totale annuo di 30.000 vetture a pila a combustile che producono elettricità a partire dall'idrogeno entro il 2020, ovvero dieci volte di più rispetto all'obiettivo di 3.000 all'anno stabiliti nel 2017. Queste vetture non emettono gas a effetto serra, ma solamente vapore acqueo.

PIONIERE NELL'IBRIDO - Famoso nel settore dei veicoli ibridi che ha iniziato a commercializzare a partire dal 1997 e di cui ha venduto oltre 8 milioni di esemplari fino ad ora, Toyota punta molto sulla pila a combustibile. Questo processo è già stato utilizzato sul modello Mirai lanciato a fine 2014 in Giappone e proposto per il momento a piccola scala, ma la cui produzione dovrebbe subire una svolta nei prossimi anni. Il gruppo possiede non meno di 5.680 brevetti in questo settore, know-how e tecnologie il cui utilizzo da terzi è offerto in maniera gratuita nello scopo di accelerare l'adozione delle vetture a pila a combustibile e l'allestimento delle infrastrutture indispensabili per alimentarle in idrogeno.

RIDUZIONE DEL CO2 - Toyota cita anche i modelli full elettrici, senza prediligere tuttavia questa tecnologia, contrariamente al suo compatriota e concorrente Nissan, partner di Renault. Tra l'altro, il gruppo francese intende voler migliorare significativamente i suoi processi di produzione per fare in modo che il volume di emissioni di CO2 per vettura durante la fabbricazione sia ridotto della metà entro il 2020. Il costruttore annuncia che il nuovo stabilimento che aprirà in Messico nel 2019 genererà il 40% di CO2 in meno per veicolo assemblato rispetto ad una fabbrica del 2001. Sempre secondo il brand, sarebbe anche possibile sopprimere totalmente le emissioni di anidride carbonica al momento dell'assemblaggio entro il 2050 grazie all'utilizzo delle energie rinnovabili e dell'idrogeno. Il marchio impiegherà questa risorsa per la produzione della Mirai a titolo sperimentale sin dal 2020.

I DATI IN ITALIA - Dall'inizio del 2015 fino ai giorni nostri, le auto con alimentazione alternativa sono aumentate del 3,9% con 165.000 auto vendute secondo i dati ANFIA, l'associazione nazionale filiera industria automobilistica. Basti pensare che le vendite di auto GPL/metano sono diminuite e le ibride hanno il vento in poppa con 7.000-8.000 unità vendute circa. Questa situazione sarà stata influenzata dall'assenza di incentivi statali per entrambe le alimentazioni, di conseguenza i potenziali clienti valutano meglio pro e contro di veicoli GPL/metano, optando per l'ibrido. In futuro, la scelta di un veicolo con alimentazione tradizionale o alternativa sarà dettata senza ombra di dubbio sia dalle politiche governative degli Stati (ricordiamo che da noi il ministero ha approvato il piano per la rete di ricarica nazionale nel 2014), sia dall'impegno diretto delle Case come ad esempio Tesla e le sue colonnine di ricarica gratis in Europa e agli incentivi Nissan in Giappone.

http://tinyurl.com/pcf68qd
 
XPerience74 ha scritto:
Auto a benzina e diesel saranno briciole: Toyota predice il boom elettrico
La Casa giapponese annuncia un?inversione di quote e la data di scadenza dei combustibili fossili. L?auto elettrica dominerà il mercato.

http://tinyurl.com/pcf68qd
ma l'energia elettrica come la produci ? :D :D...attento alla risposta ;)...io prima di parlare di scadenza dei combustibili fossili o fine della dipendenza mineraria conterei fino ad 1 mld e dopo di che starei zitto cmq
 
franco58pv ha scritto:
XPerience74 ha scritto:
Auto a benzina e diesel saranno briciole: Toyota predice il boom elettrico
La Casa giapponese annuncia un?inversione di quote e la data di scadenza dei combustibili fossili. L?auto elettrica dominerà il mercato.

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ma l'energia elettrica come la produci ?
E' sottinteso combustibili per l'autotrazione. Chiaro che ancora per molto tempo l'energia elettrica sarà purtroppo prodotta da fonte fossile.
 
PriusDriver ha scritto:
franco58pv ha scritto:
XPerience74 ha scritto:
Auto a benzina e diesel saranno briciole: Toyota predice il boom elettrico
La Casa giapponese annuncia un?inversione di quote e la data di scadenza dei combustibili fossili. L?auto elettrica dominerà il mercato.

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ma l'energia elettrica come la produci ?
E' sottinteso combustibili per l'autotrazione. Chiaro che ancora per molto tempo l'energia elettrica sarà purtroppo prodotta da fonte fossile.

Però si inquina meno se si produce elettricità da alcuni punti ben controllati, usando combustibili fossili, che bruciando combustibili con miliardi di auto.
E piano piano si espande comunque l'utilizzo di energie rinnovabili.
 
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