<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Fuori produzione la Lancia Flavia | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Fuori produzione la Lancia Flavia

sandro63s ha scritto:
key-one ha scritto:
sandro63s ha scritto:
key-one ha scritto:
sandro63s ha scritto:
LA Lancia Flavia è fuori produzione dal 1971... ;) 8)

Wikipedia -che non è certo vangelo neppure in campo automobilistico- dice 1970 . Tu che fonte hai :?: ;)

http://it.wikipedia.org/wiki/Lancia_Flavia

Io c'ero... ;)

Mmmmmazza che mmmemoria aho :!: :!: :lol: :mrgreen

Credilo, io ho imparato a leggere su Quattroruote (e su Selezione e Fotografare, le riviste di mio padre) e passavo ORE a fantasticare sui listini, configurando auto annotandole sul margine della pagina... :shock: ;)

Non metto in dubbio :) , mi stupivo solo per la precisione a distanza di quasi 43 anni ! Però che macchina la Flavia ! Me la ricordo da bambino e mi piaceva moltissimo :!:
In particolare ero innamorato del volante e cruscotto in legno della Lancia 2000 che può essere considerata , a mio modesto parere , la terza serie della Flavia . Il suo scudettino inserito nella presa d'aria fu il primo esempio -riuscito- di richiamo alla tradizione e al passato per evocare il fascino di un marchio glorioso .
La coupè di Pininfarina era infine bellissima , anche perchè eliminava i difetti della berlina , troppo protesa sullo sbalzo anteriore .

Attached files /attachments/1710834=31398-Lancia 2000 berlina e coup%c3%a8.jpg
 
sandro63s ha scritto:
key-one ha scritto:
sandro63s ha scritto:
key-one ha scritto:
sandro63s ha scritto:
LA Lancia Flavia è fuori produzione dal 1971... ;) 8)

Wikipedia -che non è certo vangelo neppure in campo automobilistico- dice 1970 . Tu che fonte hai :?: ;)

http://it.wikipedia.org/wiki/Lancia_Flavia

Io c'ero... ;)

Mmmmmazza che mmmemoria aho :!: :!: :lol: :mrgreen

Credilo, io ho imparato a leggere su Quattroruote (e su Selezione e Fotografare, le riviste di mio padre) e passavo ORE a fantasticare sui listini, configurando auto annotandole sul margine della pagina... :shock: ;)

E un po' anche su Playboy no , eh :?: :D :D

Attached files /attachments/1710927=31405-Raquel_resize_diapo_h_diaporama_550.jpg
 
sandro63s ha scritto:
key-one ha scritto:
sandro63s ha scritto:
LA Lancia Flavia è fuori produzione dal 1971... ;) 8)

Wikipedia -che non è certo vangelo neppure in campo automobilistico- dice 1970 . Tu che fonte hai :?: ;)

http://it.wikipedia.org/wiki/Lancia_Flavia

Io c'ero... ;)

se 63 .....e'....
L' aveva un mio compagno di classe nel 69
( la prima serie )
gia' le altre vedevano la Beta :oops: dietro l' angolo
evitando di citare la Gamma.....aaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhh
 
Ariosto6 ha scritto:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/17/gruppo-fiat-il-flop-della-lancia-flavia-fuori-produzione-dopo-un-anno-per-il-disinteresse-del-mercato/780910/

Un'altra medaglia da appuntarsi al petto per lo strapagato maglionato!
Povera Lancia!

Siamo sicuri che sia stato un flop? Stiamo parlando di un'automobile che ha il costo industriale di due stemmini e qualche partita di pellame, il tutto su un'auto che negli USA costa 33.500$ (MRSP) nella versione top di gamma col 3.6 V6. Le Flavia non hanno praticamente costo di industrializzazione e ingegnerizzazone, non sono nate per il nostro mercato, e tutto il poco che è stato venduto da noi altro non era che un di più. Inoltre, il vero compito della Flavia era quello di ampliare la gamma Lancia. La prva di tutto ciò sta nel fatto che, al contrario di quanto fatto per la Thema, ad esempio, non ci si è nemmeno sforzati di mettere su un motore che sarebbe potuto piacere in Europa. La dirigenza Fiat sapeva che ne avrebbe vendute poche. Si trattava solo di mettere qualcosa a listino diverso dalla Ypsilon e dalla Delta.
 
EdoMC ha scritto:
Ariosto6 ha scritto:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/17/gruppo-fiat-il-flop-della-lancia-flavia-fuori-produzione-dopo-un-anno-per-il-disinteresse-del-mercato/780910/

Un'altra medaglia da appuntarsi al petto per lo strapagato maglionato!
Povera Lancia!

Siamo sicuri che sia stato un flop? Stiamo parlando di un'automobile che ha il costo industriale di due stemmini e qualche partita di pellame, il tutto su un'auto che negli USA costa 33.500$ (MRSP) nella versione top di gamma col 3.6 V6. Le Flavia non hanno praticamente costo di industrializzazione e ingegnerizzazone, non sono nate per il nostro mercato, e tutto il poco che è stato venduto da noi altro non era che un di più. Inoltre, il vero compito della Flavia era quello di ampliare la gamma Lancia. La prva di tutto ciò sta nel fatto che, al contrario di quanto fatto per la Thema, ad esempio, non ci si è nemmeno sforzati di mettere su un motore che sarebbe potuto piacere in Europa. La dirigenza Fiat sapeva che ne avrebbe vendute poche. Si trattava solo di mettere qualcosa a listino diverso dalla Ypsilon e dalla Delta.

la sapeva? allora bisogna essere fessi al quadrato....
 
bumper morgan ha scritto:
EdoMC ha scritto:
Ariosto6 ha scritto:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/17/gruppo-fiat-il-flop-della-lancia-flavia-fuori-produzione-dopo-un-anno-per-il-disinteresse-del-mercato/780910/

Un'altra medaglia da appuntarsi al petto per lo strapagato maglionato!
Povera Lancia!

Siamo sicuri che sia stato un flop? Stiamo parlando di un'automobile che ha il costo industriale di due stemmini e qualche partita di pellame, il tutto su un'auto che negli USA costa 33.500$ (MRSP) nella versione top di gamma col 3.6 V6. Le Flavia non hanno praticamente costo di industrializzazione e ingegnerizzazone, non sono nate per il nostro mercato, e tutto il poco che è stato venduto da noi altro non era che un di più. Inoltre, il vero compito della Flavia era quello di ampliare la gamma Lancia. La prva di tutto ciò sta nel fatto che, al contrario di quanto fatto per la Thema, ad esempio, non ci si è nemmeno sforzati di mettere su un motore che sarebbe potuto piacere in Europa. La dirigenza Fiat sapeva che ne avrebbe vendute poche. Si trattava solo di mettere qualcosa a listino diverso dalla Ypsilon e dalla Delta.

la sapeva? allora bisogna essere fessi al quadrato....

E perchè mai? Quanto è stato investito per commercializzare la Flavia? Ingegnerizzazione? fatta da Chrysler. Stabilimento e impianti? pagati da Chrysler. Design? anche un bambino avrebbe saputo farla, cambia un po' le luci per adattarle alle norme europee, togli le ali e mettici uno scudetto, fatta l'auto, in mezz'ora si fa tutto. Sapevano che ne sarebbero state vendute poche, ma è anche vero che l'investimento è stato bassissimo. Quindi, l'eventuale perdita, se c'è, è ridicola.
 
EdoMC ha scritto:
bumper morgan ha scritto:
EdoMC ha scritto:
Ariosto6 ha scritto:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/17/gruppo-fiat-il-flop-della-lancia-flavia-fuori-produzione-dopo-un-anno-per-il-disinteresse-del-mercato/780910/

Un'altra medaglia da appuntarsi al petto per lo strapagato maglionato!
Povera Lancia!

Siamo sicuri che sia stato un flop? Stiamo parlando di un'automobile che ha il costo industriale di due stemmini e qualche partita di pellame, il tutto su un'auto che negli USA costa 33.500$ (MRSP) nella versione top di gamma col 3.6 V6. Le Flavia non hanno praticamente costo di industrializzazione e ingegnerizzazone, non sono nate per il nostro mercato, e tutto il poco che è stato venduto da noi altro non era che un di più. Inoltre, il vero compito della Flavia era quello di ampliare la gamma Lancia. La prva di tutto ciò sta nel fatto che, al contrario di quanto fatto per la Thema, ad esempio, non ci si è nemmeno sforzati di mettere su un motore che sarebbe potuto piacere in Europa. La dirigenza Fiat sapeva che ne avrebbe vendute poche. Si trattava solo di mettere qualcosa a listino diverso dalla Ypsilon e dalla Delta.

la sapeva? allora bisogna essere fessi al quadrato....

E perchè mai? Quanto è stato investito per commercializzare la Flavia? Ingegnerizzazione? fatta da Chrysler. Stabilimento e impianti? pagati da Chrysler. Design? anche un bambino avrebbe saputo farla, cambia un po' le luci per adattarle alle norme europee, togli le ali e mettici uno scudetto, fatta l'auto, in mezz'ora si fa tutto. Sapevano che ne sarebbero state vendute poche, ma è anche vero che l'investimento è stato bassissimo. Quindi, l'eventuale perdita, se c'è, è ridicola.
mah...a mio avviso chi butta sul mercato un prodotto sapendo che non vende é da ricovero. O in malafede. Poi vuol dire fregarsene dell'acquirente visto che era ben consapevole di vendere un auto che si sarebbe svalutata oltre modo. Certo, le ultime le hanno svendute, ma per i primi.....
 
Tornando all' "amarcord" però quello automobilistico , nel 1970/71 l'industria italiana era ben rappresentata pure nel settore 2000 che allora era comunque quello alto , perchè di "ammiraglie" 3000 da noi ne giravano poche poche .
Lancia poteva contare sulla già citata Flavia , poi denominata 2000 , prima traction avant all'italiana e dotata , oltrechè di un tocco di classe fuori dalla norma , di meccanica raffinata , motore boxer a sbalzo e dinamica di guida eccellente . Alfa Romeo schierava sulla griglia di partenza la sempre verde alfa 1750/2000 , l'ultima classica del Biscione , motore e cambio anteriori e TP a ponte rigido , con il famoso cambio 5 marce Giulia , rapido , preciso e morbidissimo insieme . Infine pure Fiat si difendeva bene con l'ottima 125 , soprannominata l'anti-Giulia , alla quale si avvicinava per prestazioni.

Vabbè che i mercati erano ancora semi-chiusi e la globalizzazione , riguardava al più i mappamondo da scrivania , però allora con una gamma così , l'industria italiana si sarebbe difesa molto bene dalla concorrenza . Infatti , a parte il fenomeno DS , la quale però non era per tutti gli usi e i gusti , le altre - leggi mercedes e bmw non particolarmente piantate al suolo sul bagnato -non avevano nulla in più delle nostre , anzi.
Oggi invece ....

Attached files /attachments/1711171=31421-fiat 125.jpg
 
Non so se è o.t. ma vi linco un editoriale di ruoteclassiche del 2010.

http://ruoteclassiche.quattroruote.it/se-manca-il-sesto-senso/

Ss Manca il sesto senso.

Marchionne l?ha detto chiaro. Difficile costruire automobili in un Paese dove si registra un picco di assenze per malattia in occasione dei derby calcistici, dove il costo del lavoro è più alto che altrove e dove il sistema-Paese non funziona. È la verità, ma non tutta. Dati alla mano, i responsabili del declino della Fiat vanno cercati ai piani alti di corso Marconi e, dal 1997, del Lingotto. Perché è inutile girarci intorno: se una Casa automobilistica è in crisi, vuol dire che o non azzecca i modelli o sbaglia strategia o entrambe le cose. Guardiamo la storia.

La ?128&#8243; fu un successo clamoroso in Italia e all?estero (oltre tre milioni gli esemplari costruiti); costituì il nerbo dei parchi auto delle flotte aziendali e delle grandi società di noleggio, che proprio negli anni Settanta si andavano affermando anche in Italia. Quando uscì, nel 1969, divenne il punto di riferimento dell?industria automobilistica europea nella sua categoria, il modello leader che tutti gli altri sarebbero stati costretti a inseguire. Ruolo che la ?Ritmo? (1978) non seppe mantenere. Noi appassionati, che abbiamo sviluppato un sesto senso per l?automobile, capimmo al volo che la ?Ritmo?, macchina onesta ma sostanzialmente una ?128&#8243; ricarrozzata senza eleganza, non aveva le credenziali per confrontarsi con la ?Golf?.

Possibile che a nessuno degli alti dirigenti Fiat, invitati a prendere visione del prototipo, fosse venuto qualche dubbio? La ?Ritmo? chiuse la sua carriera nel 1988 con due milioni di esemplari, lasciando ampi spazi alla concorrenza. E venne la ?Tipo? (1988-95), una ?Uno? pantografata, come se si fosse voluto risparmiare anche sul design; in qualche modo se la cavò, chiudendo a 1.900.000 esemplari. La ?Bravo?-?Brava? riuscì a far rimpiangere la ?Tipo?, che almeno era spaziosa, e silenziosamente uscì di produzione nel 2001, dopo aver totalizzato 1.230.000 esemplari nelle due versioni. La ?Stilo? concluse la sua scialba esistenza nel 2008 senza riconquistare quote di mercato. In quanto all?attuale ?Bravo?, a listino dal 2007, neppure lei ha sfondato: nei primi sei mesi del 2010 ne sono state vendute in Italia 18.480: meno della ?Golf? (34.492), della Ford ?Focus? (21.123) e della Opel ?Astra? (18.577).

Se non c?è il prodotto, non c?è accordo sindacale o sistema-Paese che tenga: si va indietro. Ciò che non riusciamo a spiegarci è la dinamica che porta alla delibera di modelli così deboli, in qualche caso assurdi. La storia non mente: la ?127&#8243; (1971-87) fu la macchina perfetta in un momento difficile della nostra economia. Al pari della ?128&#8243;, divenne anch?essa il modello di riferimento tecnico e stilistico di tutta la concorrenza. Quel periodo storico, a cavallo del 1970, segnò per la Fiat una fase creativa particolarmente felice, che non si è più ripetuta. La ?127&#8243; totalizzò oltre 5,1 milioni di esemplari, un successo che la ?Uno? (1983-95) seppe surclassare, confermando la leadership della Fiat nel campo delle utilitarie con oltre sei milioni di esemplari. Poi, con la ?Punto?, la discesa, che continua oggi con la ?Grande Punto?: i 90.000 esemplari venduti in Italia nei primi sei mesi del 2010 indicano infatti che il trend è poco promettente, con la Ford ?Fiesta? in avvicinamento. Segno che il restyling della ?Grande Punto?, la ?Evo?, non è piaciuto.

Quando furono presentate la Fiat ?Croma? (1985), la Lancia ?Thema? (1984) e l?Alfa Romeo ?164&#8243; (1987-98), tre varianti dello stesso progetto, noi appassionati capimmo subito che quei modelli avrebbero fatto centro, o per lo meno ci sarebbero andati vicino. Lancisti e alfisti, per la prima volta d?accordo, credettero in un nuovo Rinascimento dell?arte italiana di progettare automobili importanti. È finito ? si disse ? il dominio di Mercedes e BMW nel settore delle berline di categoria superiore, e pazienza per qualche carenza nelle finiture o nell?affidabilità, son cose che andranno a posto. La ?Croma? rimase a listino fino al 1996, totalizzando quasi mezzo milione di esemplari. E poi? Poi basta: nessuno si preoccupò di sostituirla, con grande soddisfazione della concorrenza.

Si dovette aspettare il 2005 per rivedere la nuova ?Croma?, una delle macchine meno invidiate in circolazione. La ?Thema?, 360.000 esemplari, fu invece sostituita nel 1994 dalla ?k?? Quando la videro, i concessionari Lancia, loro sì dotati di sesto senso, si misero le mani nei capelli. Risultato: circa 115.000 esemplari. Non contenti, la ?k? decisero di farla pure ?Coupé?: a nessuno venne in mente che quei soldi potevano essere meglio spesi: per esempio, anni più tardi, nel restyling della ?Lybra?, a cui fu invece staccata la spina (altro inatteso regalo alla concorrenza), o nella realizzazione della nuova ?Fulvia Coupé?, il cui prototipo aveva raccolto consensi unanimi.

La ?k Coupé? chiuse la sua breve e infelice carriera con poco più di 3000 vetture svendute. Si poteva fare di peggio? Sì, con la ?Thesis?: 25.000 esemplari in sette anni (2002-2009). Per la cronaca, la ?1800&#8243;-?2100&#8243;-?2300&#8243;, l?ammiraglia Fiat degli anni Sessanta, quando in Italia le automobili a sei cilindri erano bastonate dal fisco e la capacità di spesa degli italiani più modesta, totalizzò intorno ai 150.000 esemplari. All?Alfa Romeo non andò meglio: passò dai 270.000 esemplari della ?164&#8243; ai centomila della ?166&#8243;, che abbandonò la scena senza essere sostituita. Oggi la gamma Fiat si presenta come un mosaico mancante di molte tessere, che dovrebbero essere fondamentali nel disegno strategico di una Casa generalista. La ?Grande Punto? e la ?Bravo? in versione giardinetta le abbiamo attese invano; la ?Multipla?e l??Ulysse? vanno in pensione senza sostituti dopo rispettivamente dodici e otto anni di servizio. Fiat ?Idea? e Lancia ?Musa? hanno ceduto terreno in Italia alla nuova Opel ?Meriva?, che è balzata in testa alla classifica delle monovolume più vendute.

Nella categoria Suv, Fiat schiera solo la ?Sedici?, ovvero la Suzuki ?SX4&#8243; col marchio Fiat, solo un po? più cara. Ma la Volkswagen, che l?anno scorso s?è presa il 20 per cento della Suzuki, permetterà che sia ancora la Fiat ad assemblare la prossima ?SX4&#8243; che andrà a rimpiazzare l?attuale? In quanto alle versioni sportive, inutile cercarle nel listino Fiat. La tradizione delle varie ?1500&#8243;, ?2300&#8243;, ?850&#8243;, ?124&#8243;, ?Dino?, ?130&#8243; e ?128&#8243; carrozzate spider o coupé è finita da un pezzo. La ?Coupé? (1994-2000) e la ?Barchetta? (1994- 2005) sono una parentesi chiusa. Il tema delle ?ibride? con due motori, elettrico ed endotermico, sembra invece attirare l?attenzione della Fiat, che ha annunciato una vettura di questo tipo, forse con troppo ottimismo, per il 2012, quando la Toyota avrà comunque maturato ben 12 anni di esperienza nel settore.

Altro che epidemia da derby e conflitti sindacali: se vuole riconquistare quote di mercato, la Fiat deve riprendere l?iniziativa, investire in ricerca e progettazione, recuperare ciò che rimane della grande scuola dei carrozzieri italiani, deboli sul piano industriale ma forti sul piano creativo. Prima, però, ai suoi dirigenti farebbe bene un ripasso di storia, necessario per ritrovare il gusto di fare belle macchine. Ma invece di attingere orgogliosamente al proprio passato per comunicare alla clientela un?immagine di solidità, capacità produttiva e creatività, si ha la sensazione che a Torino la storia dei tre grandi marchi nazionali sia percepita come una noiosa seccatura. (Raffaele Laurenzi)
 
key-one ha scritto:
Tornando all' "amarcord" però quello automobilistico , nel 1970/71 l'industria italiana era ben rappresentata pure nel settore 2000 che allora era comunque quello alto , perchè di "ammiraglie" 3000 da noi ne giravano poche poche .
Lancia poteva contare sulla già citata Flavia , poi denominata 2000 , prima traction avant all'italiana e dotata , oltrechè di un tocco di classe fuori dalla norma , di meccanica raffinata , motore boxer a sbalzo e dinamica di guida eccellente . Alfa Romeo schierava sulla griglia di partenza la sempre verde alfa 1750/2000 , l'ultima classica del Biscione , motore e cambio anteriori e TP a ponte rigido , con il famoso cambio 5 marce Giulia , rapido , preciso e morbidissimo insieme . Infine pure Fiat si difendeva bene con l'ottima 125 , soprannominata l'anti-Giulia , alla quale si avvicinava per prestazioni.

Vabbè che i mercati erano ancora semi-chiusi e la globalizzazione , riguardava al più i mappamondo da scrivania , però allora con una gamma così , l'industria italiana si sarebbe difesa molto bene dalla concorrenza . Infatti , a parte il fenomeno DS , la quale però non era per tutti gli usi e i gusti , le altre - leggi mercedes e bmw non particolarmente piantate al suolo sul bagnato -non avevano nulla in più delle nostre , anzi.
Oggi invece ....

......anche a finiture le nostre non erano per nulla inferiori
alle tedesche di pari livello
 
bumper morgan ha scritto:
EdoMC ha scritto:
bumper morgan ha scritto:
EdoMC ha scritto:
Ariosto6 ha scritto:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/17/gruppo-fiat-il-flop-della-lancia-flavia-fuori-produzione-dopo-un-anno-per-il-disinteresse-del-mercato/780910/

Un'altra medaglia da appuntarsi al petto per lo strapagato maglionato!
Povera Lancia!

Siamo sicuri che sia stato un flop? Stiamo parlando di un'automobile che ha il costo industriale di due stemmini e qualche partita di pellame, il tutto su un'auto che negli USA costa 33.500$ (MRSP) nella versione top di gamma col 3.6 V6. Le Flavia non hanno praticamente costo di industrializzazione e ingegnerizzazone, non sono nate per il nostro mercato, e tutto il poco che è stato venduto da noi altro non era che un di più. Inoltre, il vero compito della Flavia era quello di ampliare la gamma Lancia. La prva di tutto ciò sta nel fatto che, al contrario di quanto fatto per la Thema, ad esempio, non ci si è nemmeno sforzati di mettere su un motore che sarebbe potuto piacere in Europa. La dirigenza Fiat sapeva che ne avrebbe vendute poche. Si trattava solo di mettere qualcosa a listino diverso dalla Ypsilon e dalla Delta.

la sapeva? allora bisogna essere fessi al quadrato....

E perchè mai? Quanto è stato investito per commercializzare la Flavia? Ingegnerizzazione? fatta da Chrysler. Stabilimento e impianti? pagati da Chrysler. Design? anche un bambino avrebbe saputo farla, cambia un po' le luci per adattarle alle norme europee, togli le ali e mettici uno scudetto, fatta l'auto, in mezz'ora si fa tutto. Sapevano che ne sarebbero state vendute poche, ma è anche vero che l'investimento è stato bassissimo. Quindi, l'eventuale perdita, se c'è, è ridicola.
mah...a mio avviso chi butta sul mercato un prodotto sapendo che non vende é da ricovero. O in malafede. Poi vuol dire fregarsene dell'acquirente visto che era ben consapevole di vendere un auto che si sarebbe svalutata oltre modo. Certo, le ultime le hanno svendute, ma per i primi.....
Infatti, non ho parlato di scelta eticamente corretta. Anche secondo me è un prendere per i fondelli la clientela meno informata, ma guadando dal mero punto di vista imprenditoriale, bassi investimenti possono perdonare bassi profitti.
 
bumper morgan ha scritto:
sandro63s ha scritto:
LA Lancia Flavia è fuori produzione dal 1971... ;) 8)

infatti questa é " fuori importazione" piú che fuori produzione

Insomma...con il canadese e l 'apolide non si va da nessuna parte :twisted:
Quando si pensa di vendere AUTO SENZ'ANIMA....
Non basta un nome blasonato per vendere ci vuole sostanza e design

Ricordo che nel 2003, una splendida concept car fu ispirata alla Lancia Fulvia e ricevette grandi apprezzamenti a livello internazionale...
ecco per chi non si ricordasse di lei
http://www.quattroruote.it/notizie/auto-novita/gradito-ritorno-lancia-fulvia-coupe
 
danilorse ha scritto:
Purtroppo non ci voleva molta fantasia per capire che una cabrio lunga 4,90 metri dal peso di 1900kg e spinta da un 4 cilindri 2,4 litri aspirato da 170cv non poteva realizzare vendite decenti !!

Io ci aggiungerei pure il fatto che costava la bellezza di 40.000? ( che per fare un paragone col vecchio conio si parla di 80milioni!!!! ) Poi con la "manovra" dopo solo un'anno di abbassare il prezzo di 13.000? e come tirarsi la zappa sui piedi da soli... A sto punto non era meglio partire da subito con un prezzo di 27.000???? :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

p.s.
Non oso pensare i primi acquirenti che hanno speso la cifra iniziale, a me girerebbero un bel pò le palline, ok che più vai avanti con gli anni più il prezzo scende, ma cosi è troppo
 
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