<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Fotovoltaico e terra strappata all'agricoltura | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Fotovoltaico e terra strappata all'agricoltura

Botto88 ha scritto:
Beh, attenzione.

Prima di tutto bisogna precisare di ccosa sto parlando: mi riferisco alla situazione della bassa padana (cioè quella che
conosco, non posso parlare di altri ambiti a me sconosciuti).

Qui l'agricoltura adesso non è vero che non rende, diciamo che il livello minimo di dimensioni dell'impianto negli ultimi anni
si è spostato drasticamente verso l'alto per il lievitare continuo dei costi. In pratica le aziende piccole soccombono e vengono
assorbite da aziende sempre più grosse.
Negli ultimissimi anni ha preso piede la costruzione di impianti a biogas, la cui logica, secondo me, è del tutto schizzofrenica.

In pratica si coltiva a mais circa un quinto della superficie coltivabile per produrre insilato che va miscelato con il
letame, questa miscela poi viene messa in appositi fermentatori nei quali si sviluppa gas, il gas viene bruciato e si produce energia.
Tutto bello, tutto pulito, ciclo chiuso, la co2 emessa è ancora quella che era fissata nel mais ecc ecc.
Fatto sta si usano i campi per scopi impropri e fatto sta che il sistemone ecologico sta in piedi solamente grazie agli incentivi.
La costruzione di questi impianti richiede investimenti di milioni di euro, investimenti che solo le grosse aziende
si possono permettere e l'asticella delle dimensioni minime di impianto si alza ancora.

Cosa ha comportato tutto ciò? I prezzi del mais si sono sensibilmente alzati (perché c'è meno mais in circolazione)
e il settore dell'allevamento suino è in crisi, molti sono finiti sul lastrico. Conosco allevatori con contratto di
socida che non percepiscono stipendio da Luglio scorso.

Questo era solo un esempio per dire che l'agricoltura è vitale per l'economia di un paese.
Rappresenta poco più dell'1% del PIL nazionale... ma influenza praticamente tutti i settori alimentari e non solo quelli.

Per questo mi chiedo se sia davvero opportuno incentivare questa "pannellizzazione" selvaggia delle aree coltivabili.
Basterebbe togliere gli incentivi dalle aree agricole e dirottarli verso le aree urbane.
Così come stanno le cose sarebbe come incentivare la coltivazione di mais sui tetti dei palazzi delle città, ha senso?
ci sono cose più urgenti sulle quali legiferare,(santoro, escort, ecc..) nei palazzi interessa a pochi se l'agricoltura va a rotoli..................
 
NEWsuper5 ha scritto:
key-one ha scritto:
Le pale eoliche , ma anche i campi seminati a pannelli fotovoltaici , sono brutti e deturpano il paesaggio , soprattutto se installati come spesso avviene in zone turistiche o di natura selvaggia . Rovinano pertanto il paesaggio italiano che , insieme alle opere d'arte, rende famoso e apprezzato il nostro paese all'estero (turismo) e dolce e piacevole la vita a chi lo abita.
se esiste una stalla, coprire il tetto con pannelli fotovoltaici non deturpa unbel niente....anche perchè si coprono delle brutte onduline metalliche.............

installare pale eoliche in una valle già deturpata da una grande zona industriale (magari uno dei poli industriali sardi degli anni 70, come ottana, villacidro, portovesme o porto torres) non deturpa niente, anzi forse riabilita in parte uno sfascio totale dell'ambiente abbandonato da decenni.........
nei 4 poli industriali che ho citato, il vento è sempre presente, tant'è che in passato sono state installate alcune turbine eoliche sperimentali...............

ci sarebbero anche il porto industriale di oristano e la zona di Sarroch, deturpata da una delle più grandi raffinerie d'europa...........................................

Peccato che spesso i pannelli fotovoltaici , ma ancor più io mi riferivo alle enormi pale eoliche, non siano stati installati al posto delle orribile e arrugginite onduline che ricoprono capannoni prefabbricati industriali o agricoli che siano , bensì in luogo dei rossi tetti italiani che caratterizzano tanti paesi e cittadine tipicamente e caratteristicamente parte del nostro paesaggio . E che soprattutto le pale eoliche alte decine di metri e con il loro brutto e squallido aspetto metallico di aerei incapaci a volare siano impiantate a stormi sulle coste dolcissime e meravigliose della Magna Grecia , vale a dire della Puglia , Calabria e Sicilia o dellle bianche spiagge sarde squassate -per l'appunto- dai venti.
Ciò non significa che il solare e l'eolico dovrebbero essere messi al bando , bensì limitati all'uso domestico per diminuire il consumo di energia elettrica -e i costi relativi- da parte delle famiglie e liberare risorse a favore dell'industria e delle attività produttive o commerciali. Solo così e inoltre stabilendo criteri di individuazione omogenei delle aree , dei modi e delle dimensioni degli impianti stessi , le energie alternative potrebbero svolgere , senza togliere risorse ai già provati bilanci degli stati e senza aggravare i debiti pubblici già plurimiliardari e fonte di notevole dissesto economico , politico e sociale, il loro ruolo di aiuto alla produzione energetica e riduzione delle emissioni in atmosfera.A questo scopo potrebbe essere molto utile l'utilizzo di mini pale eoliche , in luogo degli aerei piantati nel terreno sopracitati, da mettere nel cortile o terrazzo di casa. Inoltre darebbe un contributo alla conservazione e valorizzazione dei nostri paesaggi urbani la limitazione delle dimensioni e l'individuazione dei punti di installazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti dei centri storici.
 
key-one ha scritto:
NEWsuper5 ha scritto:
key-one ha scritto:
Le pale eoliche , ma anche i campi seminati a pannelli fotovoltaici , sono brutti e deturpano il paesaggio , soprattutto se installati come spesso avviene in zone turistiche o di natura selvaggia . Rovinano pertanto il paesaggio italiano che , insieme alle opere d'arte, rende famoso e apprezzato il nostro paese all'estero (turismo) e dolce e piacevole la vita a chi lo abita.
se esiste una stalla, coprire il tetto con pannelli fotovoltaici non deturpa unbel niente....anche perchè si coprono delle brutte onduline metalliche.............

installare pale eoliche in una valle già deturpata da una grande zona industriale (magari uno dei poli industriali sardi degli anni 70, come ottana, villacidro, portovesme o porto torres) non deturpa niente, anzi forse riabilita in parte uno sfascio totale dell'ambiente abbandonato da decenni.........
nei 4 poli industriali che ho citato, il vento è sempre presente, tant'è che in passato sono state installate alcune turbine eoliche sperimentali...............

ci sarebbero anche il porto industriale di oristano e la zona di Sarroch, deturpata da una delle più grandi raffinerie d'europa...........................................

Peccato che spesso i pannelli fotovoltaici , ma ancor più io mi riferivo alle enormi pale eoliche, non siano stati installati al posto delle orribile e arrugginite onduline che ricoprono capannoni prefabbricati industriali o agricoli che siano , bensì in luogo dei rossi tetti italiani che caratterizzano tanti paesi e cittadine tipicamente e caratteristicamente parte del nostro paesaggio . E che soprattutto le pale eoliche alte decine di metri e con il loro brutto e squallido aspetto metallico di aerei incapaci a volare siano impiantate a stormi sulle coste dolcissime e meravigliose della Magna Grecia , vale a dire della Puglia , Calabria e Sicilia o dellle bianche spiagge sarde squassate -per l'appunto- dai venti.
Ciò non significa che il solare e l'eolico dovrebbero essere messi al bando , bensì limitati all'uso domestico per diminuire il consumo di energia elettrica -e i costi relativi- da parte delle famiglie e liberare risorse a favore dell'industria e delle attività produttive o commerciali. Solo così e inoltre stabilendo criteri di individuazione omogenei delle aree , dei modi e delle dimensioni degli impianti stessi , le energie alternative potrebbero svolgere , senza togliere risorse ai già provati bilanci degli stati e senza aggravare i debiti pubblici già plurimiliardari e fonte di notevole dissesto economico , politico e sociale, il loro ruolo di aiuto alla produzione energetica e riduzione delle emissioni in atmosfera.A questo scopo potrebbe essere molto utile l'utilizzo di mini pale eoliche , in luogo degli aerei piantati nel terreno sopracitati, da mettere nel cortile o terrazzo di casa. Inoltre darebbe un contributo alla conservazione e valorizzazione dei nostri paesaggi urbani la limitazione delle dimensioni e l'individuazione dei punti di installazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti dei centri storici.
ecco, hai fatto un'estremizzazione che potevi risparmiare....

innanzi tutto, i pannelli fotovoltaici in centro storico sono vietati da regolamento edilizio.
nelle periferie disturbano meno di quegli orrendi cordoli in cartongesso in stile "neoclassico", tanto amati dai palazzinari, che sono un pugno in un occhio su una palazzina del 2010...quindi il tetto col fotovoltaico sarebbe una bella distinzione tra "passato" (centro storico) e futuro. anche perchè, fare dei "falsi storici" è vietato dalle norme sul restauro (e per fortuna, dopo il castello sforzesco :shock: )

per le pale eoliche...in sardegna non ne esistono lungo le coste, non so nelle altre regioni.
le uniche lungo la costa sono nella zona di capoterra...ma come sfondo hanno la raffineria dei Moratti, grande come 2 paesi......quindi abbelliscono anzichè rovinare...

se i reolamenti vengono applicati correttamente, non vedo dove sia il problema...
 
NEWsuper5 ha scritto:
key-one ha scritto:
NEWsuper5 ha scritto:
key-one ha scritto:
Le pale eoliche , ma anche i campi seminati a pannelli fotovoltaici , sono brutti e deturpano il paesaggio , soprattutto se installati come spesso avviene in zone turistiche o di natura selvaggia . Rovinano pertanto il paesaggio italiano che , insieme alle opere d'arte, rende famoso e apprezzato il nostro paese all'estero (turismo) e dolce e piacevole la vita a chi lo abita.
se esiste una stalla, coprire il tetto con pannelli fotovoltaici non deturpa unbel niente....anche perchè si coprono delle brutte onduline metalliche.............

installare pale eoliche in una valle già deturpata da una grande zona industriale (magari uno dei poli industriali sardi degli anni 70, come ottana, villacidro, portovesme o porto torres) non deturpa niente, anzi forse riabilita in parte uno sfascio totale dell'ambiente abbandonato da decenni.........
nei 4 poli industriali che ho citato, il vento è sempre presente, tant'è che in passato sono state installate alcune turbine eoliche sperimentali...............

ci sarebbero anche il porto industriale di oristano e la zona di Sarroch, deturpata da una delle più grandi raffinerie d'europa...........................................

Peccato che spesso i pannelli fotovoltaici , ma ancor più io mi riferivo alle enormi pale eoliche, non siano stati installati al posto delle orribile e arrugginite onduline che ricoprono capannoni prefabbricati industriali o agricoli che siano , bensì in luogo dei rossi tetti italiani che caratterizzano tanti paesi e cittadine tipicamente e caratteristicamente parte del nostro paesaggio . E che soprattutto le pale eoliche alte decine di metri e con il loro brutto e squallido aspetto metallico di aerei incapaci a volare siano impiantate a stormi sulle coste dolcissime e meravigliose della Magna Grecia , vale a dire della Puglia , Calabria e Sicilia o dellle bianche spiagge sarde squassate -per l'appunto- dai venti.
Ciò non significa che il solare e l'eolico dovrebbero essere messi al bando , bensì limitati all'uso domestico per diminuire il consumo di energia elettrica -e i costi relativi- da parte delle famiglie e liberare risorse a favore dell'industria e delle attività produttive o commerciali. Solo così e inoltre stabilendo criteri di individuazione omogenei delle aree , dei modi e delle dimensioni degli impianti stessi , le energie alternative potrebbero svolgere , senza togliere risorse ai già provati bilanci degli stati e senza aggravare i debiti pubblici già plurimiliardari e fonte di notevole dissesto economico , politico e sociale, il loro ruolo di aiuto alla produzione energetica e riduzione delle emissioni in atmosfera.A questo scopo potrebbe essere molto utile l'utilizzo di mini pale eoliche , in luogo degli aerei piantati nel terreno sopracitati, da mettere nel cortile o terrazzo di casa. Inoltre darebbe un contributo alla conservazione e valorizzazione dei nostri paesaggi urbani la limitazione delle dimensioni e l'individuazione dei punti di installazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti dei centri storici.
ecco, hai fatto un'estremizzazione che potevi risparmiare....

innanzi tutto, i pannelli fotovoltaici in centro storico sono vietati da regolamento edilizio.
nelle periferie disturbano meno di quegli orrendi cordoli in cartongesso in stile "neoclassico", tanto amati dai palazzinari, che sono un pugno in un occhio su una palazzina del 2010...quindi il tetto col fotovoltaico sarebbe una bella distinzione tra "passato" (centro storico) e futuro. anche perchè, fare dei "falsi storici" è vietato dalle norme sul restauro (e per fortuna, dopo il castello sforzesco :shock: )

per le pale eoliche...in sardegna non ne esistono lungo le coste, non so nelle altre regioni.
le uniche lungo la costa sono nella zona di capoterra...ma come sfondo hanno la raffineria dei Moratti, grande come 2 paesi......quindi abbelliscono anzichè rovinare...

se i reolamenti vengono applicati correttamente, non vedo dove sia il problema...

Meno male che nei centri storici sono vietati e speriamo , esprimendoci tutti in tal senso magari anche talvolta estremizzando :D , lo rimangano. Ripeto comunque che mi riferivo soprattutto alle pale eoliche ben più impattanti sul paesaggio di zone selvagge e o pregiate dove è solito battere con più forza il vento.
Sono d'accordo che su certi manufatti più o meno recenti e comunque senz'anima , e l'ho anche già scritto , i pannelli fotovoltaici non abbiano alcunchè da rovinare e anzi possano donare un tocco di razionalismo a villettine e palazzotti , o condomini in sè anonimi e spesso pure bruttini.
Mi preoccupano di più , invece , i tetti in cotto di antiche cascine , rustici e ville ottocentesche e liberty o comunque di pregio che , non facendo parte perchè sparsi nelle campagne dei citati e protetti centri storici, ma comunque contribuendo e non poco alla caratterizzazione del paesaggio italiano di pregio, non sono vincolati ad alcuna regola e quindi possono essere tranquillamente deturpati.
Ho visto con i miei occhi la zona bellissima e costiera di Caporizzuto in Calabria piena di gigantesche pale , per di più sempre ferme anche con il vento :evil: , tratti della Puglia e Sicilia . E anche qui occorre farsi sentire affinchè , complici le mafie e le camarille, non si diffondano anche su altre aree della costa italiana, Sardegna compresa.
Resta il problema dei contributi di Stato alle energie alternative le quali , da sole, non sembrano reggersi in piedi.
 
key-one ha scritto:
Meno male che nei centri storici sono vietati e speriamo , esprimendoci tutti in tal senso magari anche talvolta estremizzando :D , lo rimangano. Ripeto comunque che mi riferivo soprattutto alle pale eoliche ben più impattanti sul paesaggio di zone selvagge e o pregiate dove è solito battere con più forza il vento.
Sono d'accordo che su certi manufatti più o meno recenti e comunque senz'anima , e l'ho anche già scritto , i pannelli fotovoltaici non abbiano alcunchè da rovinare e anzi possano donare un tocco di razionalismo a villettine e palazzotti , o condomini in sè anonimi e spesso pure bruttini.
Mi preoccupano di più , invece , i tetti in cotto di antiche cascine , rustici e ville ottocentesche e liberty o comunque di pregio che , non facendo parte perchè sparsi nelle campagne dei citati e protetti centri storici, ma comunque contribuendo e non poco alla caratterizzazione del paesaggio italiano di pregio, non sono vincolati ad alcuna regola e quindi possono essere tranquillamente deturpati.
Ho visto con i miei occhi la zona bellissima e costiera di Caporizzuto in Calabria piena di gigantesche pale , per di più sempre ferme anche con il vento :evil: , tratti della Puglia e Sicilia . E anche qui occorre farsi sentire affinchè , complici le mafie e le camarille, non si diffondano anche su altre aree della costa italiana, Sardegna compresa.
Resta il problema dei contributi di Stato alle nergie alternative le quali , da sole, non sembrano reggersi in piedi.
le leggi ci sono, il problema, come dici anche tu, sono quelli che cercano di evaderle, e ancor di più, chi lo consente senza batter ciglio...

qua periodicamente i vigili fanno verifiche, imponendo sanzioni salate e rimozioni, anche per antenne paraboliche e motori di condizionatore in facciata....
non so se funziona così anche nelle altre regioni del sud.
 
Ragazzi però non divergiamo troppo, io parlavo di terra strappata all'agricoltura, non di pale eoliche e di deturpamento del paesaggio. Le pale eoliche non sottraggono terra agricola, occupano meno spazio di un traliccio dell'alta tensione.
 
NEWsuper5 ha scritto:
Botto88 ha scritto:
Beh, attenzione.

Prima di tutto bisogna precisare di ccosa sto parlando: mi riferisco alla situazione della bassa padana (cioè quella che
conosco, non posso parlare di altri ambiti a me sconosciuti).

Qui l'agricoltura adesso non è vero che non rende, diciamo che il livello minimo di dimensioni dell'impianto negli ultimi anni
si è spostato drasticamente verso l'alto per il lievitare continuo dei costi. In pratica le aziende piccole soccombono e vengono
assorbite da aziende sempre più grosse.
Negli ultimissimi anni ha preso piede la costruzione di impianti a biogas, la cui logica, secondo me, è del tutto schizzofrenica.

In pratica si coltiva a mais circa un quinto della superficie coltivabile per produrre insilato che va miscelato con il
letame, questa miscela poi viene messa in appositi fermentatori nei quali si sviluppa gas, il gas viene bruciato e si produce energia.
Tutto bello, tutto pulito, ciclo chiuso, la co2 emessa è ancora quella che era fissata nel mais ecc ecc.
Fatto sta si usano i campi per scopi impropri e fatto sta che il sistemone ecologico sta in piedi solamente grazie agli incentivi.
La costruzione di questi impianti richiede investimenti di milioni di euro, investimenti che solo le grosse aziende
si possono permettere e l'asticella delle dimensioni minime di impianto si alza ancora.

Cosa ha comportato tutto ciò? I prezzi del mais si sono sensibilmente alzati (perché c'è meno mais in circolazione)
e il settore dell'allevamento suino è in crisi, molti sono finiti sul lastrico. Conosco allevatori con contratto di
socida che non percepiscono stipendio da Luglio scorso.

Questo era solo un esempio per dire che l'agricoltura è vitale per l'economia di un paese.
Rappresenta poco più dell'1% del PIL nazionale... ma influenza praticamente tutti i settori alimentari e non solo quelli.

Per questo mi chiedo se sia davvero opportuno incentivare questa "pannellizzazione" selvaggia delle aree coltivabili.
Basterebbe togliere gli incentivi dalle aree agricole e dirottarli verso le aree urbane.
Così come stanno le cose sarebbe come incentivare la coltivazione di mais sui tetti dei palazzi delle città, ha senso?
ci sono cose più urgenti sulle quali legiferare,(santoro, escort, ecc..) nei palazzi interessa a pochi se l'agricoltura va a rotoli..................

Beh si, questo è vero. C'è anche da dire che nel campo agricolo hanno sempre fatto porcate anche quando non c'erano distrazioni di questo tipo. Potrei fare qualche esempio dello schifo che è successo da quando hanno introdotto le quote latte, ma questo è tutto un altro discorso.
 
NEWsuper5 ha scritto:
Epme ha scritto:
PS. Ciò non toglie che un medico (nella fattispecie ginecologo, ed è già tutto dire .. :) ) che si esprime così con una paziente è solo uno stronz..
è successo anche questa settimana in ospedale pubblico. ero io presente.

Sul fatto che fosse un ospedale pubblico NON avevo dubbi.
Figurati se un medico "privato" usa certi toni con la "cliente"
 
Botto88 ha scritto:
Ragazzi però non divergiamo troppo, io parlavo di terra strappata all'agricoltura, non di pale eoliche e di deturpamento del paesaggio. Le pale eoliche non sottraggono terra agricola, occupano meno spazio di un traliccio dell'alta tensione.

Bhe , se in un fondo agricolo ci piazzi una decina di pale eoliche....non rimane -credo- molto spazio per le zucchine o gli spinaci o i pomodori :D
Comunque sia se con l'eolico senza muovere un muscolo , nemmeno il cervello che non è un muscolo, ottieni più denaro che con il tuo frutteto o aranceto , grazie ai contributi dello stato e dell'europa ,il discorso agricoltura -pale eoliche ha un nesso o no ?
 
key-one ha scritto:
Botto88 ha scritto:
Ragazzi però non divergiamo troppo, io parlavo di terra strappata all'agricoltura, non di pale eoliche e di deturpamento del paesaggio. Le pale eoliche non sottraggono terra agricola, occupano meno spazio di un traliccio dell'alta tensione.

Bhe , se in un fondo agricolo ci piazzi una decina di pale eoliche....non rimane -credo- molto spazio per le zucchine o gli spinaci o i pomodori :D
Comunque sia se con l'eolico senza muovere un muscolo , nemmeno il cervello che non è un muscolo, ottieni più denaro che con il tuo frutteto o aranceto , grazie ai contributi dello stato e dell'europa ,il discorso agricoltura -pale eoliche ha un nesso o no ?

In realtà se metti anche 20 pale eoliche in un campo (certo io parlo di un campo, non di un orto) non te ne accorgi nemmeno. Metti di avere una fila di 20 pali della luce, l'ingombro è lo stesso.
Comunque non volevo fare il pignolo, era solo per dirottarvi verso il discorso del fotovoltaico :D
 
I generatori EOLICI a pale (mulini) sono anche ottimi spaventapasseri.

LaREGIONE MARCHE ha emesso una ordinanza che proibisce di cambiare destinazione dei terreni agricoli e da allevamento, quindi si è obbligati ad usare i tetti di case, scuole, fabbriche, etc. ed i parcheggi che diventan in questo modo coperti da pannelli FOTOVOLTAICI mantenendo asciutte le automobili in inverno ed all'ombra in estate.
 
birillo21 ha scritto:
I generatori EOLICI a pale (mulini) sono anche ottimi spaventapasseri.

LaREGIONE MARCHE ha emesso una ordinanza che proibisce di cambiare destinazione dei terreni agricoli e da allevamento, quindi si è obbligati ad usare i tetti di case, scuole, fabbriche, etc. ed i parcheggi che diventan in questo modo coperti da pannelli FOTOVOLTAICI mantenendo asciutte le automobili in inverno ed all'ombra in estate.

Questo significa fare le cose in modo intelligente.
 
Botto88 ha scritto:
key-one ha scritto:
Botto88 ha scritto:
Ragazzi però non divergiamo troppo, io parlavo di terra strappata all'agricoltura, non di pale eoliche e di deturpamento del paesaggio. Le pale eoliche non sottraggono terra agricola, occupano meno spazio di un traliccio dell'alta tensione.

Bhe , se in un fondo agricolo ci piazzi una decina di pale eoliche....non rimane -credo- molto spazio per le zucchine o gli spinaci o i pomodori :D
Comunque sia se con l'eolico senza muovere un muscolo , nemmeno il cervello che non è un muscolo, ottieni più denaro che con il tuo frutteto o aranceto , grazie ai contributi dello stato e dell'europa ,il discorso agricoltura -pale eoliche ha un nesso o no ?

In realtà se metti anche 20 pale eoliche in un campo (certo io parlo di un campo, non di un orto) non te ne accorgi nemmeno. Metti di avere una fila di 20 pali della luce, l'ingombro è lo stesso.
Comunque non volevo fare il pignolo, era solo per dirottarvi verso il discorso del fotovoltaico :D

Con il giramento delle pale, non si crea un certo "venticello" ???
 
Epme ha scritto:
NEWsuper5 ha scritto:
Epme ha scritto:
PS. Ciò non toglie che un medico (nella fattispecie ginecologo, ed è già tutto dire .. :) ) che si esprime così con una paziente è solo uno stronz..
è successo anche questa settimana in ospedale pubblico. ero io presente.

Sul fatto che fosse un ospedale pubblico NON avevo dubbi.
Figurati se un medico "privato" usa certi toni con la "cliente"
ci sono anche medici privati emuli di dr house....e i clienti vanno lo stesso.....
 
Epme ha scritto:
Botto88 ha scritto:
key-one ha scritto:
Botto88 ha scritto:
Ragazzi però non divergiamo troppo, io parlavo di terra strappata all'agricoltura, non di pale eoliche e di deturpamento del paesaggio. Le pale eoliche non sottraggono terra agricola, occupano meno spazio di un traliccio dell'alta tensione.

Bhe , se in un fondo agricolo ci piazzi una decina di pale eoliche....non rimane -credo- molto spazio per le zucchine o gli spinaci o i pomodori :D
Comunque sia se con l'eolico senza muovere un muscolo , nemmeno il cervello che non è un muscolo, ottieni più denaro che con il tuo frutteto o aranceto , grazie ai contributi dello stato e dell'europa ,il discorso agricoltura -pale eoliche ha un nesso o no ?

In realtà se metti anche 20 pale eoliche in un campo (certo io parlo di un campo, non di un orto) non te ne accorgi nemmeno. Metti di avere una fila di 20 pali della luce, l'ingombro è lo stesso.
Comunque non volevo fare il pignolo, era solo per dirottarvi verso il discorso del fotovoltaico :D

Con il giramento delle pale, non si crea un certo "venticello" ???

Diciamo che è il venticello che crea il giramento delle pale
 

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