Sicuramente sarà una complicazione aggiuntiva, sicuramente potrà dare problemi, ma non è il caso di farsi prendere dal panico o immaginarsi chissà quali complotti per far salire il costo dei motori a benzina.
Intanto, partiamo dalle basi: un motore a ciclo Otto (benzina) e uno a ciclo Diesel (...diesel, appunto) sono due oggetti decisamente diversi.
Nel primo caso, si prende tanta aria, un pò di benzina (in teoria in proporzione 14,7:1), si comprime il tutto, e gli si dà una scintilla per accendere la miscela.
Nel secondo caso, si prende tanta aria, la si comprime molto, e si inietta un pò di gasolio (in teoria, in proporzione 14:1, cioè se ho compresso 14 litri d'aria sparo nel cilindro 1 litro di gasolio) che, a quella combinazione di pressione e temperatura, si accende.
Per motivi chimici e fisici che non ho le competenze per spiegare, ma sicuramente qualcuno di più ferrato in materia bazzica questo forum, questi due tipi di combustione generano tipi di emissioni completamente diverse.
Fatta semplice, i motori a benzina hanno un tipo di combustione meno efficiente, quindi consumi specifici più alti, quindi emettono più inquinanti (in peso) a parità di lavoro svolto. In particolare, la CO2, che è un prodotto inevitabile di qualsiasi combustione, ed è direttamente proporzionale alla quantità di combustibile bruciato (quindi, in pratica, al consumo).
Per contro, la combustione dei diesel ha due problemi:
1) il gasolio è un combustibile meno raffinato della benzina. Non costa meno solo per motivi fiscali...questo significa che ci sono molte più impurità e schifezze varie che rovinano la perfetta combustione. Questo, molto in breve, è il motivo per cui si crea il famoso particolato incombusto (PMx) e, in misura molto minore, gli ossidi di zolfo (SOx) responsabili delle piogge acide. In realtà, i gasoli moderni hanno livelli di zolfo pressochè irrilevanti, quindi quest'ultimo problema è stato sostanzialmente risolto.
2) la combustione nel ciclo diesel avviene a temperature e pressioni molto più alte. Questo è il motivo per cui i diesel sono più efficienti, ma è anche un problema: la combustione a pressioni alte crea altri tipi di inquinanti, i famosi ossidi di azoto (NOx) che allargano il buco nell'ozono e anch'essi contribuiscono alle piogge acide. Questo problema è stato risolto prima con l'uso delle valvole EGR, poi, nei diesel euro6, con i catalizzatori SCR (quelli che richiedono l'iniezione di urea, o AdBlue che fa più figo).
Il problema è che ultimamente, l'industria automobilistica sta cercando di trasformare i motori a benzina in motori diesel, per ottenere i vantaggi di entrambi i tipi di ciclo.
Per esempio, si è diffusa moltissimo l'iniezione diretta di benzina: con questo sistema, si può controllare meglio la combusione e ottenere pressioni e temperature più alte, che migliorano l'efficienza e quindi prestazioni a parità di consumi, o consumi a parità di prestazioni.
Però, a questo punto, anche i motori a benzina (solo quelli a iniezione diretta) iniziano a emettere ossidi di azoto, da qui la necessità di installare i vari catalizzatori SCR, o di mettere altri tipi di filtri, anche su questi motori a benzina.
Il motore a benzina, di per sè, non produce particolato incombusto, se non in casi strani come benzine sporche o motori che lavorano male (fasature sbagliate, misfire, filtri vari intasati, qualunque cosa possa far male a un motore). Quindi, in ogni caso, l'aggiunta di filtri antiparticolato ai benzina sarà pressochè inutile, e molto difficilmente potrà creare i problemi che ci sono stati coi diesel...sarà molto difficile che si possano intasare, e anche l'impatto sulle prestazioni dovrebbe essere minimo.