Boh, vediamo, di certo chi pensa che tolga i 1.2 tricilindrici francesi, per mettere, o rimettere, i motori italiani vive nel mondo dei sogni... idem piattaforme...
Stellantis ha un imprint chiaro, non vedo dove si possa far ritornare qualcosa di Fiat/ FCA nelle auto future.
imho
A me basterebbe,
se costruissero
PIU' auto Italiane
e
MENO auto Francesi....
Tanto da riequilibrare i listini
Tanto continueranno a costruirle dove gli conviene... Ceo italiano o meno... forse ben perchè conosce i precedenti Fiat e FCA...
Non credo sia mosso da affettuoso romanticismo nei confronti della sua nazione, deve rispondere a azionisti e fare utili, non elemosina.
sempre imho.
Io non so se sia un caso, ma in rete ho letto che la GPanda si prepara a sbarcare anche endotermica....
Tanto continueranno a costruirle dove gli conviene... Ceo italiano o meno... forse ben perchè conosce i precedenti Fiat e FCA...
Non credo sia mosso da affettuoso romanticismo nei confronti della sua nazione, deve rispondere a azionisti e fare utili, non elemosina.
sempre imho.
Al post 8
mi ero profuso in uno
" speriamo "
riguardo l' atteggiamento Italia Vs Francia....
e " sperarare " e' il verbo dei negativi....
Ma sono convinto che INVECE i piu' ci conteranno
e
in caso negativo si sentiranno ulteriormente perculati....
Possibilita' di effetto Tesla
??
Vedromolo
Ma li la questione è un altra, il governo Francese ha una quota mentre noi no, per forza di cose quindi c'è uno squilibrio, non è che cambia a seconda della nazionalità del CEO
In realtà la quota di maggioranza relativa ce l'ha sempre Exor, nonostante la presenza del governo francese, che quindi non ha sulla carta un peso decisionale maggiore. E la struttura del CDA prevede un 50% per ogni semi-gruppo. Un certo squilibrio c'è stato soprattutto all'inizio, perchè FCA era in crisi molto più di PSA e non c'erano piattaforme moderne nei segmenti bassi. Ora è tutto più compatto e "stellantizzato".
Avere un CEO italiano penso che potrebbe essere un vantaggio per la parte italiana del gruppo e comunque sicuramente non uno svantaggio.
Ma alla fine conteranno le decisioni prese e il supporto che il CDA darà alle stesse, perchè comunque trattasi di multinazionale, quinto gruppo mondiale del settore, con interessi in moltissimi Paesi. Quelle tutte improntate ai costi e alla "lungimiranza elettrica", prerogativa di Tavares (supportato dal presidente e dal CDA), hanno funzionato (e pagato) solo all'inizio, diciamo i primi 2 anni, ma poi sono state un boomerang, con la crisi esplosa nel 2024, che ha portato alle dimissioni "indotte" del portoghese.
Oggi occorrerà grande attenzione ai temi di carattere mondiale (dazi, transizione elettrica, competitività nei prezzi, diversificazione produttiva, attenzione ai mercati). Vedremo quali saranno gli indirizzi strategici che CEO e proprietà vorranno intraprendere.
Certo è che occorre accelerare i tempi, perchè si è entrati, con l'impasse della transizione elettrica, in un momento in cui tutti hanno rallentato la dinamica dell'introduzione di nuovi modelli, e chi sarà più rapido nell'interpretare le richieste del mercato avrà più successo dei concorrenti...
Non è detto, potrebbe essere stato il mandato di Tavares fare il "lavoro sporco", per poi fare da vittima sacrificale (ottimamente remunerato).se il cda aveva allontanato Tavares la nuova nomina non può che essere di discontinuità con il predecessore altrimenti non avrebbero fatto il cambio
Carloantonio70 - 22 giorni fa
FAUST50 - 14 ore fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 19 giorni fa