per quella che è la mia esperienza la fiducia nei sindacati va via via scemando nelle cosiddette "classi lavoratirci"
-la contrattazione sa sempre un po' di farsa e spesso e volentieri lo è
-l'onestà dell'operato di chi dovrebbe tutelare i lavoratori sembra sempre più dubbio
-lo stesso personale interno ai sindacati non infonde molta sicurezza visto che è quasi totalmente là impiegato non tanto per meriti o capacità quanto per conoscenze personali (volgarmente detti "paraculi"), in questo è sicuramente un ambiente ancor più malato e in senso lato mafioso di quello privato
-ad alti livelli i dirigenti non si distinguono in quanto a sprechi o privilegi da quelli del settore privato ma hanno dalla loro la colpa e non da poco di una maggiore ipocrisia
-i sindacati ormai mollano la presa sempre più spesso e con maggior facilità nelle contrattazioni, spesso gli scioperi sono solo un mezzo per far credere alle categorie varie di avere un'organizzazione in grado e con la volontà di far sentire il proprio peso
-intere categorie di lavoratori sono abbandonati a loro stessi specialmente nella media e piccola impresa e questo tradisce lo scopo iniziale, il sindacalismo attuale ghettizza alcune categorie di lavoratori e le lascia completamente alla mercè dei datori
-la società è cambiata profondamente e necessiterrebbe di una trasfornazione dei sindacati in quanto ormai alla "working class" oltre ai lavoratori dipendenti appartengono anche tutti coloro i quali hanno contratti ridicoli semi-autonomi(collaborazioni varie, insommai contratti atipici) e anche molti lavoratori teoricamente autonomi, insomma i dipendenti con p.iva, per loro nulla o quasi esiste
cosa credete che dovrebbe mutare per far tornare un po' di fiducia all'interno della cosiddetta classe lavoratrice nei confronti dei sindacati?
-la contrattazione sa sempre un po' di farsa e spesso e volentieri lo è
-l'onestà dell'operato di chi dovrebbe tutelare i lavoratori sembra sempre più dubbio
-lo stesso personale interno ai sindacati non infonde molta sicurezza visto che è quasi totalmente là impiegato non tanto per meriti o capacità quanto per conoscenze personali (volgarmente detti "paraculi"), in questo è sicuramente un ambiente ancor più malato e in senso lato mafioso di quello privato
-ad alti livelli i dirigenti non si distinguono in quanto a sprechi o privilegi da quelli del settore privato ma hanno dalla loro la colpa e non da poco di una maggiore ipocrisia
-i sindacati ormai mollano la presa sempre più spesso e con maggior facilità nelle contrattazioni, spesso gli scioperi sono solo un mezzo per far credere alle categorie varie di avere un'organizzazione in grado e con la volontà di far sentire il proprio peso
-intere categorie di lavoratori sono abbandonati a loro stessi specialmente nella media e piccola impresa e questo tradisce lo scopo iniziale, il sindacalismo attuale ghettizza alcune categorie di lavoratori e le lascia completamente alla mercè dei datori
-la società è cambiata profondamente e necessiterrebbe di una trasfornazione dei sindacati in quanto ormai alla "working class" oltre ai lavoratori dipendenti appartengono anche tutti coloro i quali hanno contratti ridicoli semi-autonomi(collaborazioni varie, insommai contratti atipici) e anche molti lavoratori teoricamente autonomi, insomma i dipendenti con p.iva, per loro nulla o quasi esiste
cosa credete che dovrebbe mutare per far tornare un po' di fiducia all'interno della cosiddetta classe lavoratrice nei confronti dei sindacati?