<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> FIAT si appresta all'acquisizione totale della Chrysler | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

FIAT si appresta all'acquisizione totale della Chrysler

Frallog1 ha scritto:
Si' si', ma indebitato fino al collo con le banche
Si, ma tutte le grandi aziende sono indebitate con le banche. Gli investimenti specialmente se grossi credi che vengano pagati dalle aziende con soldi propri? Ma quando mai!
Anche se c'è cassa non vengono toccati.
Questo è un grande e lungimirante investimento, che garantirà lunga vita a Fiat.
 
Knowledge ha scritto:
HenryChinaski ha scritto:
Peccato solo che non faccia più macchine...
Con questa operazione acquisisce una gamma di marchi e modelli notevole, ma soprattutto...know how!

Sara' pure vero ma in parte. Non dimentichiamoci che i motori della Chrysler, in particolare quelli Diesel hanno beneficiato non poco della tecnologia che la FIAT ha messo in campo.
 
Knowledge ha scritto:
HenryChinaski ha scritto:
Peccato solo che non faccia più macchine...
Con questa operazione acquisisce una gamma di marchi e modelli notevole, ma soprattutto...know how!

Veramente non era il gruppo Fiat che aveva bisogno di Know How...e se per modelli intendiamo quello splendore della nuova "Thema"/300c , oppure quel fulgido esempio di ingegneria che è la nuova Flavia bah meglio lasciare stare...
 
HenryChinaski ha scritto:
[Veramente non era il gruppo Fiat che aveva bisogno di Know How...e se per modelli intendiamo quello splendore della nuova "Thema"/300c , oppure quel fulgido esempio di ingegneria che è la nuova Flavia bah meglio lasciare stare...
Gruppo Chrysler:
-Ram Trucks
-Dodge
-Chrysler
-Jeep
-SRT
-Mopar

Andatevi a vedere nel dettaglio tutti i modelli di questi marchi e poi ne riparliamo.
Prima Fiat era solo Fiat, Alfa e Lancia...
 
Knowledge ha scritto:
HenryChinaski ha scritto:
[Veramente non era il gruppo Fiat che aveva bisogno di Know How...e se per modelli intendiamo quello splendore della nuova "Thema"/300c , oppure quel fulgido esempio di ingegneria che è la nuova Flavia bah meglio lasciare stare...
Gruppo Chrysler:
-Ram Trucks
-Dodge
-Chrysler
-Jeep
-SRT
-Mopar

Andatevi a vedere nel dettaglio tutti i modelli di questi marchi e poi ne riparliamo.
Prima Fiat era solo Fiat, Alfa e Lancia...

perchè?...più marchi possiedi e meglio è?
 
Nessuno pero' mi ha risposto circa l'esposizione del Gruppo con le banche. Nessuno reputa questa mossa troppo azzardata?
 
Knowledge ha scritto:
HenryChinaski ha scritto:
[Veramente non era il gruppo Fiat che aveva bisogno di Know How...e se per modelli intendiamo quello splendore della nuova "Thema"/300c , oppure quel fulgido esempio di ingegneria che è la nuova Flavia bah meglio lasciare stare...
Gruppo Chrysler:
-Ram Trucks
-Dodge
-Chrysler
-Jeep
-SRT
-Mopar

Andatevi a vedere nel dettaglio tutti i modelli di questi marchi e poi ne riparliamo.
Prima Fiat era solo Fiat, Alfa e Lancia...

Quindi?
Marchi di basso valore tecnologico con tecnologie vetuste o giuste solo per il mondo americano oltre qualche preparatore e ricambista sportivo ufficiale che non sono marchi (Srt e mopar)

Alfa ( sparita)
Lancia (rimarchia squaliidi modelli americani)
Fiat (non rinnova nemmeno la Punto, gamma vecchia e scarsissima)
Qual' è il valore aggiunto per la fiat, l'industria italiana e i marchi nazionali di questa operazione, oltre ad arricchire la Exror e mr. Maglione, spiegamelo perchè non riesco a capirlo.
 
Chrysler ci guadagna in knowhow tecnico, Fiat in nuovi mercati con una rete di vendita già ben consolidata, entrambi insieme dovrebbero buttarsi sulla Cina e sull'India.
 
Otto, ok ci potrebbe anche stare ma mi confermi che a guadagnarci tecnogia è il gruppo americano.
Io farei pero' una riflessione sulle gamme europee, in fondo il gruppo è europeo, dove la fiat pare non avere prodotti, la punto è a fine carriera e non ha un erede, le altre marche hanno proposto nuovi modelli, chi conprerà ancora la vecchia seppur valida punto? modello che è sempre stato fondamentale per risollevare la Fiat nei momenti bui oltreche vetrina tecnologica del marchio e prodotto dove la fiat si mostrava al meglio?
Prendiamo anche la Bravo, bella macchina percarità, ma purtoppo sorpassata la concorrenza anche qui sta sfornando nuovi modelli, della sostituta della Bravo nessuna traccia.
La fiat sta in pratica proponendo una gamma ridottissima di modelli di vecchia generazione, che tra pochissimo tempo nessuno, nemmeno in italia sarà disposto ad acquistare se non a prezzi da discount, quanto puo' sopravvivere un'azienda cosi' e soprattutto a cosa serve????
Se vendono la fiat Viaggio o Linea, la Dart o Freemont che cosa ci quadagna l'industria italiana???
Mi sembra anzi che sia un'azienda con pochissimo tempo davanti, e cosi' l'alfa per non parlare della Lancia.
Quello che si vede è solo il desento e l'industria italiana usata come merce di scambio e sacrificata per i guadagni di qualche finanziere senza scrupoli.
 
Frallog1 ha scritto:
Nessuno pero' mi ha risposto circa l'esposizione del Gruppo con le banche. Nessuno reputa questa mossa troppo azzardata?

Ti rispondo io: in un post precedenti dici che di finanza non capisci niente e, senza nessuna offesa, è proprio così. La faccio molto breve: il valore di un'azienda è dato dalla formula V=D+E, dove D è il valore del debito emesso e E è il valore dei mezzi propri (E sta equity, capitale sociale - che ovviamente è diviso in azioni).

Fiat con questa operazione aumenterà il valore totale aumentando le due cose, sia i mezzi propri (dovrà acquisire azioni di Chrysler, dal fondo gestito dall'UAW -in pratica il sindacato dei lavoratori Chrysler) che il debito. Per "Debito" non si intende solo quello verso le banche, ma anche e SOPRATTUTTO il valore dei titoli di debito emessi, cioè le obbligazioni: in pratica sono come i titoli di stato (Bot, CCT ecc) però sono emessi da una compagnia privata e per tale motivo, sono più rischiosi dei titoli di stato (ma sempre MENO rischiosi delle azioni, che hanno rendimenti molto più volatili e soprattutto in caso di bancarotta, gli obbligazionisti sono i primi a essere rimborsati).

In pratica: se l'azienda emette azioni (Equity), e te le vende, ti sta proponendo di diventare (in piccolissima parte) un socio, con conseguenti diritti (a una fettina di guadagni, i cosiddetti dividendi) e doveri (il rischio che in caso di fallimento perdi tutto, o quasi)

se l'azienda emette debito, e ti vende un'obbligazione, ti sta semplicemente chiedendo in prestito dei soldi, impegnandosi a restituirteli dopo un certo periodo. Non è detto che il debito sia verso le banche, di solito sì, ma anche verso fondi di investimento o fondi pensione (anzi, sapendo come funziona la finanza in america direi che la grossa parte del debito sarà verso i fondi pensione dei lavoratori Fiat-Chrysler)

Tu adesso mi dirai: OK, ma comunque Fiat resta molto indebitata, che sia verso le banche o chiunque altro. Giusto, ma tieni presente che il valore del debito totale emesso è deducibile dalle imposte (viene chiamato tax shield, "scudo delle tasse"), quindi a conti fatti c'è un livello di indebitamento ottimale per ogni azienda, e può essere anche molto elevato...senza contare che se avessero provato a raccogliere soldi solo tramite le azioni, essendo queste ultime molto più rischiose, sarebbe stato molto più difficile trovare finanziatori...

Se non mi sono spiegato bene chiedi pure ancora eh :)
 
Frankie71iceman ha scritto:
Frallog1 ha scritto:
Nessuno pero' mi ha risposto circa l'esposizione del Gruppo con le banche. Nessuno reputa questa mossa troppo azzardata?

Ti rispondo io: in un post precedenti dici che di finanza non capisci niente e, senza nessuna offesa, è proprio così. La faccio molto breve: il valore di un'azienda è dato dalla formula V=D+E, dove D è il valore del debito emesso e E è il valore dei mezzi propri (E sta equity, capitale sociale - che ovviamente è diviso in azioni).

Fiat con questa operazione aumenterà il valore totale aumentando le due cose, sia i mezzi propri (dovrà acquisire azioni di Chrysler, dal fondo gestito dall'UAW -in pratica il sindacato dei lavoratori Chrysler) che il debito. Per "Debito" non si intende solo quello verso le banche, ma anche e SOPRATTUTTO il valore dei titoli di debito emessi, cioè le obbligazioni: in pratica sono come i titoli di stato (Bot, CCT ecc) però sono emessi da una compagnia privata e per tale motivo, sono più rischiosi dei titoli di stato (ma sempre MENO rischiosi delle azioni, che hanno rendimenti molto più volatili e soprattutto in caso di bancarotta, gli obbligazionisti sono i primi a essere rimborsati).

In pratica: se l'azienda emette azioni (Equity), e te le vende, ti sta proponendo di diventare (in piccolissima parte) un socio, con conseguenti diritti (a una fettina di guadagni, i cosiddetti dividendi) e doveri (il rischio che in caso di fallimento perdi tutto, o quasi)

se l'azienda emette debito, e ti vende un'obbligazione, ti sta semplicemente chiedendo in prestito dei soldi, impegnandosi a restituirteli dopo un certo periodo. Non è detto che il debito sia verso le banche, di solito sì, ma anche verso fondi di investimento o fondi pensione (anzi, sapendo come funziona la finanza in america direi che la grossa parte del debito sarà verso i fondi pensione dei lavoratori Fiat-Chrysler)

Tu adesso mi dirai: OK, ma comunque Fiat resta molto indebitata, che sia verso le banche o chiunque altro. Giusto, ma tieni presente che il valore del debito totale emesso è deducibile dalle imposte (viene chiamato tax shield, "scudo delle tasse"), quindi a conti fatti c'è un livello di indebitamento ottimale per ogni azienda, e può essere anche molto elevato...senza contare che se avessero provato a raccogliere soldi solo tramite le azioni, essendo queste ultime molto più rischiose, sarebbe stato molto più difficile trovare finanziatori...

Se non mi sono spiegato bene chiedi pure ancora eh :)

Giusto!
Ma la Fiat tra un'operazione e l'altra dovrebbe vendere macchine e far funzionare delle fabbriche :oops:
 
HenryChinaski ha scritto:
Otto, ok ci potrebbe anche stare ma mi confermi che a guadagnarci tecnogia è il gruppo americano.
Io farei pero' una riflessione sulle gamme europee, in fondo il gruppo è europeo, dove la fiat pare non avere prodotti, la punto è a fine carriera e non ha un erede, le altre marche hanno proposto nuovi modelli, chi conprerà ancora la vecchia seppur valida punto? modello che è sempre stato fondamentale per risollevare la Fiat nei momenti bui oltreche vetrina tecnologica del marchio e prodotto dove la fiat si mostrava al meglio?
Prendiamo anche la Bravo, bella macchina percarità, ma purtoppo sorpassata la concorrenza anche qui sta sfornando nuovi modelli, della sostituta della Bravo nessuna traccia.
La fiat sta in pratica proponendo una gamma ridottissima di modelli di vecchia generazione, che tra pochissimo tempo nessuno, nemmeno in italia sarà disposto ad acquistare se non a prezzi da discount, quanto puo' sopravvivere un'azienda cosi' e soprattutto a cosa serve????
Se vendono la fiat Viaggio o Linea, la Dart o Freemont che cosa ci quadagna l'industria italiana???
Mi sembra anzi che sia un'azienda con pochissimo tempo davanti, e cosi' l'alfa per non parlare della Lancia.
Quello che si vede è solo il desento e l'industria italiana usata come merce di scambio e sacrificata per i guadagni di qualche finanziere senza scrupoli.
semplice, lavora bene chi fa prezzi troppo bassi e chi troppo alti, chi vende roba lowcost e chi di lusso....la crisi in realtà sta al centro. Anch'io nel mio piccolo lo noto e mi trovo a dover scegliere se rischiare un investimento per alzare la qualità e il target della clientela o abbassare il target vendendo cineserie a poco prezzo? La Fiat in europa è il "centro", non è nu marchio lowcost ma nemmeno di lusso, in brasile si difende bene perchè vende alla massa, Ferrari e Maserati vendono bene perchè sono superlusso ma al centro nada!!! Seguendo questa logica mi pare ovvio che si punta al Brasile e ai mercati ricchi compreso la Cina ricca. Anche la Cina, o sono poverissimi o ricchissimi, o gli si vendono vetture economicissime oppure stracostose. Poi vorrei spezzare una lancia in favore della Punto, l'Opel ha annunciato l'ennesimo restyling della Corsa eppure nessuno se ne lamenta, parliamo della gemella della Punto uscita lo stesso anno con quasi gli stessi motori e con lo stesso pianale e anche con lo stesso numero di restyling....badate che sia Opel che Fiat hanno preferito allungare la vita delle loro bestseller per puntare su altro, la 500L per la Fiat e la Adam per l'Opel....giusto o sbagliato che sia hanno fatto la stessa scelta. Anche la Ford manca all'appello della nuova Fiesta e della nuova Ka (quantomeno un restyling) ma nessuno ci fa caso.
 
ottovalvole ha scritto:
HenryChinaski ha scritto:
Otto, ok ci potrebbe anche stare ma mi confermi che a guadagnarci tecnogia è il gruppo americano.
Io farei pero' una riflessione sulle gamme europee, in fondo il gruppo è europeo, dove la fiat pare non avere prodotti, la punto è a fine carriera e non ha un erede, le altre marche hanno proposto nuovi modelli, chi conprerà ancora la vecchia seppur valida punto? modello che è sempre stato fondamentale per risollevare la Fiat nei momenti bui oltreche vetrina tecnologica del marchio e prodotto dove la fiat si mostrava al meglio?
Prendiamo anche la Bravo, bella macchina percarità, ma purtoppo sorpassata la concorrenza anche qui sta sfornando nuovi modelli, della sostituta della Bravo nessuna traccia.
La fiat sta in pratica proponendo una gamma ridottissima di modelli di vecchia generazione, che tra pochissimo tempo nessuno, nemmeno in italia sarà disposto ad acquistare se non a prezzi da discount, quanto puo' sopravvivere un'azienda cosi' e soprattutto a cosa serve????
Se vendono la fiat Viaggio o Linea, la Dart o Freemont che cosa ci quadagna l'industria italiana???
Mi sembra anzi che sia un'azienda con pochissimo tempo davanti, e cosi' l'alfa per non parlare della Lancia.
Quello che si vede è solo il desento e l'industria italiana usata come merce di scambio e sacrificata per i guadagni di qualche finanziere senza scrupoli.
semplice, lavora bene chi fa prezzi troppo bassi e chi troppo alti, chi vende roba lowcost e chi di lusso....la crisi in realtà sta al centro. Anch'io nel mio piccolo lo noto e mi trovo a dover scegliere se rischiare un investimento per alzare la qualità e il target della clientela o abbassare il target vendendo cineserie a poco prezzo? La Fiat in europa è il "centro", non è nu marchio lowcost ma nemmeno di lusso, in brasile si difende bene perchè vende alla massa, Ferrari e Maserati vendono bene perchè sono superlusso ma al centro nada!!! Seguendo questa logica mi pare ovvio che si punta al Brasile e ai mercati ricchi compreso la Cina ricca. Anche la Cina, o sono poverissimi o ricchissimi, o gli si vendono vetture economicissime oppure stracostose. Poi vorrei spezzare una lancia in favore della Punto, l'Opel ha annunciato l'ennesimo restyling della Corsa eppure nessuno se ne lamenta, parliamo della gemella della Punto uscita lo stesso anno con quasi gli stessi motori e con lo stesso pianale e anche con lo stesso numero di restyling....badate che sia Opel che Fiat hanno preferito allungare la vita delle loro bestseller per puntare su altro, la 500L per la Fiat e la Adam per l'Opel....giusto o sbagliato che sia hanno fatto la stessa scelta. Anche la Ford manca all'appello della nuova Fiesta e della nuova Ka (quantomeno un restyling) ma nessuno ci fa caso.

Percarità, ma per i marchi che citi l'utilitaria di segmento B non è da sempre il core business, che salva la baracca ;)
Per quanto riguarda la crisi e le scelte produttive dico solo che se l'unica strategia è non produrre è quantomeno molto rischiosa :oops:
Ciao
 
HenryChinaski ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
HenryChinaski ha scritto:
Otto, ok ci potrebbe anche stare ma mi confermi che a guadagnarci tecnogia è il gruppo americano.
Io farei pero' una riflessione sulle gamme europee, in fondo il gruppo è europeo, dove la fiat pare non avere prodotti, la punto è a fine carriera e non ha un erede, le altre marche hanno proposto nuovi modelli, chi conprerà ancora la vecchia seppur valida punto? modello che è sempre stato fondamentale per risollevare la Fiat nei momenti bui oltreche vetrina tecnologica del marchio e prodotto dove la fiat si mostrava al meglio?
Prendiamo anche la Bravo, bella macchina percarità, ma purtoppo sorpassata la concorrenza anche qui sta sfornando nuovi modelli, della sostituta della Bravo nessuna traccia.
La fiat sta in pratica proponendo una gamma ridottissima di modelli di vecchia generazione, che tra pochissimo tempo nessuno, nemmeno in italia sarà disposto ad acquistare se non a prezzi da discount, quanto puo' sopravvivere un'azienda cosi' e soprattutto a cosa serve????
Se vendono la fiat Viaggio o Linea, la Dart o Freemont che cosa ci quadagna l'industria italiana???
Mi sembra anzi che sia un'azienda con pochissimo tempo davanti, e cosi' l'alfa per non parlare della Lancia.
Quello che si vede è solo il desento e l'industria italiana usata come merce di scambio e sacrificata per i guadagni di qualche finanziere senza scrupoli.
semplice, lavora bene chi fa prezzi troppo bassi e chi troppo alti, chi vende roba lowcost e chi di lusso....la crisi in realtà sta al centro. Anch'io nel mio piccolo lo noto e mi trovo a dover scegliere se rischiare un investimento per alzare la qualità e il target della clientela o abbassare il target vendendo cineserie a poco prezzo? La Fiat in europa è il "centro", non è nu marchio lowcost ma nemmeno di lusso, in brasile si difende bene perchè vende alla massa, Ferrari e Maserati vendono bene perchè sono superlusso ma al centro nada!!! Seguendo questa logica mi pare ovvio che si punta al Brasile e ai mercati ricchi compreso la Cina ricca. Anche la Cina, o sono poverissimi o ricchissimi, o gli si vendono vetture economicissime oppure stracostose. Poi vorrei spezzare una lancia in favore della Punto, l'Opel ha annunciato l'ennesimo restyling della Corsa eppure nessuno se ne lamenta, parliamo della gemella della Punto uscita lo stesso anno con quasi gli stessi motori e con lo stesso pianale e anche con lo stesso numero di restyling....badate che sia Opel che Fiat hanno preferito allungare la vita delle loro bestseller per puntare su altro, la 500L per la Fiat e la Adam per l'Opel....giusto o sbagliato che sia hanno fatto la stessa scelta. Anche la Ford manca all'appello della nuova Fiesta e della nuova Ka (quantomeno un restyling) ma nessuno ci fa caso.

Percarità, ma per i marchi che citi l'utilitaria di segmento B non è da sempre il core business, che salva la baracca ;)
Per quanto riguarda la crisi e le scelte produttive dico solo che se l'unica strategia è non produrre è quantomeno molto rischiosa :oops:
Ciao
no no si deve produrre! magari sarebbe bello di produrre in Italia quello che sarà venduto nei mercati che vendono (almeno il lusso) e fin qui la strada intrapresa da Marchionne sembra proprio questa. Ovviamente non possiamo produrre il lowcost viste le spese e il costo del lavoro, ma le vetture di lusso si! Certo....la 500L potevano farla in Italia ma lì non do la colpa a Marchionne ma faccio un applauso al governo serbo che pur d'incrementare l'economia locale e i posti di lavoro ha attuato una politica d'apertura verso le aziende che vogliono investire lì offrendo lavoro ai loro cittadini. Non possiamo dare la colpa a Marchionne se in Italia il lavoro viene criminalizzato e tassato, se in italia possedere una macchina e una casa e fare figli pesa più di andare a spacciare eroina e cocaina, cosa volete che faccia lui da imprenditore? Spostare tutta la produzione in Italia e spendere 3/4 di utili in tasse, mazzette e inefficienza burocratica? Noi da consumatori ovviamente vorremmo trovare la nostra macchina adatta e bella col marchio Fiat ma per trovarla non dipende sempre e solo dalla Fiat ma anche da chi dovrebbe aiutare la Fiat a produrla e il cliente a comprarla.....invece chi vuole lavorare in Italia ha il bastone tra i piedi , chi vuole spendere deve scavalcare un recinto col filo spinato. MA DOVE VOGLIAMO ANDARE DI QUESTI TEMPI CO STA GENTE???
 
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