<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Fiat punto classic | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Fiat punto classic

alexmed ha scritto:
Tu ora mi parli di design e di materiali... prima stavamo parlando di abitabilità, di meri cm interni dove la vecchia Punto non ha nulla da invidiare alla più grossa GPunto.

L'ho notato anch'io: fabiologgia ha parlato di altri aspetti, in cui ovviamente la GP è molto più avanti della Classic, ma non dell'abitabilità (di cui si stava parlando prima), che è rimasta praticamente la stessa. :?
 
fabiologgia ha scritto:
Lasciando la Punto Classic a listino, in altre parole, si condannerebbe al flop la nuova Panda, cosa che non credo sia proprio un interesse di Fiat.......

Secondo me ci vuole ben altro che un modello con 10 anni sul groppone (al posto del quale ce n'è un altro da 5 anni), per condannare al flop la nuova Panda...
 
Provate a andare in una gelateria dove ci sono molti gusti e in una dove ve ne sono pochi e scoprirete che più scelta vuol dire più vendita.Quelle 1000
vetture Classic vendute in un mese saranno rimpiazzate da analoghe vendite di modelli Fiat oppure quei clienti andranno persi .
 
Si conferma Che la Classic è stata venduta in altri 1000 esemplari circa
guardate le concorrenti alle sue spalle noterete che ci sono vetture ristilizzate
di recente dura a morire la Classic non vi pare !
 
Dove hai trovato le info sulle vendite della Punto classic ?
Ho notato che su quattroruote hanno messo la voce Punto tutte.
Fino al mese precedente Evo e Classic erano separate.
 
su Al Volante! Poco importa il numero dato che la Classic non verrà più
prodotta per essere esatti il numero di auto vendute è di 949 non solo benzina ma anche a gas . Inoltre mi è stato detto da addetti al settore che la
Fiat ha mandato 3 vetture le ultime molto accessoriate ai concessionari al
momento si dice in Fiat che la Classic non pùò essere dotata di motori euro 5
e che le immatricolazioni per le euro 4 non saranno più possibili dal prossimo anno, il prezzo di queste vetture ultime ,aimè, si aggira sui 14000 euro in verità non capisco il perchè.
 
Una punto classic euro5 con il 1200 fire da 69cv e clima di serie con un prezzo trasparente sui 10.000 euro (per la 5 porte oggi e' 11.100+900 di clima salvo poi avere 2000/2500 euro di sconto) potrebbe tranquillamente vendere almeno 2000/3000 pezzi al mese (come da aprile a luglio dopo gli incentivi).
Probabilmente non sarebbe neanche necessario il motore diesel che gia' costa 1.850 euro in piu' e con il passaggio all'euro 5 e aggiunta di filtro antiparticolato potrebbe superare i 2000 euro di differenza.
Io la comprerei per mia madre, che il prossimo anno vuole cambiare la sua punto 75 di 13 anni, ma che non vuole la panda perche' troppo piccola e nemmeno la punto Evo perche' ... troppo grande (fuori).
 
garu51 ha scritto:
Provate a andare in una gelateria dove ci sono molti gusti e in una dove ve ne sono pochi e scoprirete che più scelta vuol dire più vendita.Quelle 1000
vetture Classic vendute in un mese saranno rimpiazzate da analoghe vendite di modelli Fiat oppure quei clienti andranno persi .
a parte il fatto che il paragone è molto più che forzato, la mia esperienza mi dice che la gelateria di altissima qualità dove la gente è in coda per essere servita presenta pochissimi gusti. questo in quanto i prodotti di qualità costano, il gelato di qualità dev'essere venduto in giornata e non nei giorni successivi, e la specializzazione migliora il risultato (non è facile fare bene 40 gusti, magari 10 sì).
tornando alle auto, una gamma ampia costa in ricambi e spazio, e le aziende non se lo possono più permettere. altrimenti rischierebbero di dover proporre un prodotto vecchio (pur se aggiornato) ad un prezzo addiritura più elevato del prodotto più recente. il rpogresso avanza. se ritieni che i sacrifici in abitabilità a favore della protezioen dei pedoni siano sprecati, ci sarà qualcuno che riterrà la sicurezza passiva che offre 4-5 stelle altrettanto sprecata, altri ancora che riterranno la riduzione delle emissioni allo scarico insignificanti, qualcuno che penserà che anche una 5^ marcia è superflua, dato che l'auto in città non vedrà mai neppure la 4^. e così via. se non ti aggrada la g.punto (o la evo) perchè sei un nostalgico o più facilmente un ingenuo che spera di trovarsi una vettura a prezzo di saldo con contenuti migliori della sorella a prezzo pieno puoi rivolgerti ai mercati emergenti, sembra che se non qualche 128, qualche UNO nuova si trovi ancora, con un nome diverso ovviamente.
 
Se Tua madre vuole la Classic si deve affrettare per comprarla entro poco
tempo ,la Classic non verrà più prodotta oltre a ciò sembra che il suo telaio
o altro particolare non supporti l'apparato euro 5 e che il farlo diventi costoso
per la Fiat comunque spero che Quattroruote ci possa dare ragguagli in
merito quindi ora o mai più !
 
Hai ragione!
io non difendo la Classic ,cerco di difendere i posti di lavoro sul territorio
nazionale . Quando la Fiat si troverà i piazzali e i concessiorari con tanto
invenduto o già collassati vedrai solo allora cosa vuol dire ampia gamma
di modelli a disposizione della clientela.Ci sono nazioni con case costruttrici
di auto che costruiscono anche macchine da cucire figurati!
 
Sinceramente non ho ancora ben chiaro se sia più contorto il tuo modo di ragionare oppure il modo in cui esprimi il ragionamento stesso.
E sinceramente non capisco se dietro certe opinioni (come quella che per vendere molto bisogna avere una gamma ampia) ci sia solo ignoranza (in senso buono, non offensivo) delle logiche di mercato o cos'altro.

Per produrre 15 modelli anzichè 10 i costi sono superiori. E' molto meglio, per i conti della Casa, fare bene 10 modelli che vendono 100 piuttosto che farne 15 che vendono 110 o 120. Questo è evidente per chiunque.
La Punto Classic ha avuto il suo momento di gloria con gli incentivi perchè costava meno di una Panda, esattamente come successe per la Panda vecchia, dal 1997 al 2003, quando era l'unica auto sul mercato italiano sotto i 10 milioni di lire.
Ormai che gli incentivi sono finiti, ed il suo prezzo è tornato assai simile a quello del modello più nuovo GPunto, come modello non ha commercialmente più senso, anche se ci sono i nostalgici che la comprerebbero ancora.

Tra una Casa automobilistica ed una gelateria c'è una bella differenza, se uno non la capisce è meglio che si compri un bel gelato e lasci perdere le auto.....

Saluti
 
Forse, mi esprimo male oppure non si vuole capire che io non difendo un
modello di auto ma bensì una classe operaia che si troverà senza lavoro per
le scelte della Fiat di trasferire lavoro all'estero,qualcuno si troverà sul lastrico
magari difronte ad una gelateria per vedere mangiare gelato senza poterlo
comprare ,la CLASSIC NON è LA SALVATRICE , è inutile anche produrre le
auto come la GP con 5000 apparati sterzo da verificare non è la Salvatutto,
Ti sembra tanto contorto questo ragionamento! Forse non hai problemi economici? E ti compri sempre un bel gelato !
Per quanto riguarda la strategia di mercato bisogna tagliare i modelli non
supportati da vendite adeguate verissimo! Ma bisogna anche avere una vasta
gamma di auto da proporre costruite bene in ogni componente per avere una fetta di mercato ampia cosa questa che vede la Fiat perdere sensibilmente
guarda ad esempio la nuova Y a 5 porte roba da non credere !
Saluti
 
garu51 ha scritto:
Forse, mi esprimo male oppure non si vuole capire che io non difendo un
modello di auto ma bensì una classe operaia che si troverà senza lavoro per
le scelte della Fiat di trasferire lavoro all'estero,qualcuno si troverà sul lastrico
magari difronte ad una gelateria per vedere mangiare gelato senza poterlo
comprare ,la CLASSIC NON è LA SALVATRICE , è inutile anche produrre le
auto come la GP con 5000 apparati sterzo da verificare non è la Salvatutto,
Ti sembra tanto contorto questo ragionamento! Forse non hai problemi economici? E ti compri sempre un bel gelato !
Per quanto riguarda la strategia di mercato bisogna tagliare i modelli non
supportati da vendite adeguate verissimo! Ma bisogna anche avere una vasta
gamma di auto da proporre costruite bene in ogni componente per avere una fetta di mercato ampia cosa questa che vede la Fiat perdere sensibilmente
guarda ad esempio la nuova Y a 5 porte roba da non credere !
Saluti

Lo spostamento della produzione all'estero con la permanenza a listino della Punto Classic non c'entra nulla. In ogni singolo post ci attacchi una barca di concetti che non ci azzeccano nulla l'uno con l'altro, dalla delocalizzazione della produzione alle gelaterie, dagli "apparati sterzo da verificare" (cosa sono?) ai problemi economici, fino alla Y 5 porte....................... Mah!

Saluti
 
Come provocatore non sei affatto male !
Ma ti pagano? Apparte gli scherzi !
La Classic è storia ormai finita , nel 2013 arriverà la nuova Punto nella speranza che sia meglio dell'attuale e che sia sempre prodotta in Italia
a me sembra che chi comamanda in Fiat voglia costruire auto per poi
non venderle provate a pensare quando un operaio aveva al massimo
una 500 adesso come minimo ha una Punto bello vero? Quando
si troverà di nuovo con una 500 , impossibile guarda quanto costa!
Che cosa sono gli apparati .......vedi vocabolario italiano .
 
fabiologgia ha scritto:
garu51 ha scritto:
La Classic e la 128 sono legate dal fatto che la Fiat le sostitui entrambe per
modelli non all'altezza delle aspettative evidentemente per motivi di mercato
altre case tengono in listino modelli con motorizzazione vecchia di anni . Non
appena si costruisce un auto che il mercato recepisce la si fa fuori per una
novità non adeguata . Non sono mai stato sul forum sono un povero pensionato appassionato di auto sin da bimbo colleziono modellini e tifoso
Ferrari , mi fa piacere conoscere seppur virtualmente la gente .

La 128 fu sostituita dalla Ritmo, che nei suoi 10 anni di commercializzazione vendette più che bene (oltre 200.000 esemplari all'anno in media). La 128 nacque di fatto già vecchia (a parte la trazione anteriore il resto era tutta roba da anni '60), visto che il segmento C, dalla Golf in poi (1974) prese marcatamente la via dei 2 volumi.
Quando nel 1978 la 128 lasciò il posto alla Ritmo, ci fu la normale sostituzione tra un'auto ormai obsoleta ed una moderna che fu perfettamente all'altezza delle aspettative, altrochè!
Nel caso della Punto la successione è stata diversa, non una successione tra modelli radicalmente diversi ma un marcato rinnovamento del modello esistente del quale, nota bene, è stata mantenuta pressochè integralmente la parte meccanica (i motori 1.2 e 1.3 MJ della Classic sono gli stessi di GPunto e GPunto Evo).
Ormai il turnover del mercato è quello, un modello dopo 4-5 anni deve essere rivisto pesantemente se vuol restare a galla, oppure deve diventare un low-cost. La Punto Classic per un pò si è ritagliata il suo spazio grazie agli incentivi, ma ormai il suo ciclo l'ha abbondantemente finito, è un'auto progettata negli anni '90 con i limiti che questo oggigiorno comporta, le sue dimensioni non sono più attuali né fuori né dentro (è troppo piccola), la sua linea magari può ancora piacere a qualcuno, ma il prodotto è intrinsecamente obsoleto. Altrimenti, ti ripeto, si finirebbe a dover resuscitare la 126, non so se hai un'idea di quanta gente la rimpianga con i suoi 4 posti in 3 metri, la sua linea ancora oggi simpatica ed i suoi 20 km/litro effettivi, altro che Smart e Toyota IQ..........

Saluti

Riporto un'intervista a Giugiaro realizzata da Michele Fenu e pubblicata su "La Stampa" del 9 Ottobre 2003.

La Golf, il più grande successo della storia Volkswagen insieme con il Maggiolino, rischiò di non nascere. Lo ricorda, con un sorriso divertito, Giorgetto Giugiaro, che ne disegnò la primaedizione: grazie a questo modello, diventato negli anni un cult, la Casa tedesca superò negli Anni 70 una situazione difficile e poté via via crescere sino a diventare un colosso dell?auto. «Ci fu un cambio al vertice Vw - dice Giugiaro - e al nuovo presidente la mia Golf non piaceva. Si decise di continuare solo perché erano già stati fatti ingenti investimenti e non c?era più il tempo di cambiare. Le paure durarono poco, perché il pubblico l?amò subito». Da allora il designer ha sempre collaborato con il gruppo Vw, firmando varie vetture (la Scirocco, ad esempio) e partecipando allo sviluppo delle successive generazioni Golf anche se non più nel ruolo di autore principale.
Giugiaro, come nacque la collaborazione con la Vw?
«I dirigenti tedeschi avevano visitato nel 1969 il Salone di Torino, selezionando sei vettu re interessanti per lo stile, tra cui la Giulia GT. E si erano resi conto che 4 erano state disegna te da me. In più, sapevano che avevo già progettato un modello ?popolare? come l?Alfasud. Allora, ai primi di gennaio del ?70 mi convocarono a Wolfsburg».
Come andò quel primo in contro?
«Mi accolsero in una grande sala. Un folto gruppo di tecnici, un interprete e, per terra, ordinatamente smontata in tutti i suoi pezzi, una Fiat 128. Mi
spiegarono che la 128 doveva essere il punto di riferimento per la nuova vettura. ?Noi, ammisero, non riusciamo a fare un?auto così compatta ma tanto abitabile e con un vano bagagli altrettanto grande. Ci provi lei?
.
Devo dire che mi fece molto piacere vedere che il loro metro di misura era un?auto italiana».
Un lavoro portato a termine rapidamente...
«Sì, il 12 agosto avevo già finito. E sottolineo che, allora, non avevamo in Italdesign computer o strumenti elettronici. Tutto a mano, a matita. Inoltre, mi avevano fatto realizzare due modelli, uno piccolo e uno più grande. Fu scelto il primo, mentre l?altro, con un pianale Audi, sarebbe diventato la Passat».
Ma che cosa capitò in corso d?opera?
«Capitò che in Volkswagen ci fu un cambio al vertice. Il nuovo n. 1, Leidig, un tecnico dalle visioni limitate che badava soprattutto al problema costi, era perplesso. Quella vettura per design e formula significava un forte cambiamento nella filosofia della Casa e lui temeva le reazioni del pubblico. Mi fece allungare il ?muso? per poter superare i crash-test americani e volle i fari rotondi, mentre io li avevo disegnati rettangolari per discostarmi da quelli della Giulia. Poi, non ancora persuaso, fece impostare dai suoi un?altra auto, che poi entrò in produzione, ma con scarso successo. Comunque, alla fine, fu varata quella che sarebbe diventata la Golf. Leidig mi ringraziò e chiuse la collaborazione. La Golf uscì nel 1974: un successo enorme. In Vw mi rivollero e per me fu una sorta di rivincita. Avevo visto giusto e mi ero fatto una fama di progettista di vetture di grande serie».
Come giudica le successive Golf?
«In Vw hanno lavorato bene, facendo uno sviluppo graduale e mantenendo un?aria di famiglia. Secondo me, la Golf n. 4 era molto bella, questa avrebbe meritato un po? più di coraggio. Ma li capisco: certe scelte conservative derivano anche dalla forza del nome e del marchio».
E adesso?
«Adesso mi godo la mia prima Golf, che conservo nel nostro piccolo museo. E? una versione speciale, tipo Usa, con motore Gti e assetto ribassato. Ne aveva una così solo il maestro Von Karajan, appassionato di auto brillanti. Mi divertivo, allora, a guidare in modo sportivo e davo la polvere a fior di macchinoni. Per me la Golf è stata anche questo».
 
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