<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Fiat Nuova 500 Hybrid 2025 | Page 7 | Il Forum di Quattroruote

Fiat Nuova 500 Hybrid 2025

Che io sappia il 1.0 turbo della Tipo (ormai fuori produzione) veniva prodotto in Polonia, nello stabilimento FCA Powertrain di Bielsko-Biała.
Il 70 cv aspirato della Panda invece viene costruito sia in Brasile che a Termoli. Quest'ultimo, secondo quanto annunciato, sarà il motore della 500 ibrida con carrozzeria 500e che verrà presentata entro il 2025, l'auto del Topic.
Bielsko Biala non è stato dismesso?
 
Il motore Firefly 70 cv della panda siete sicuri che è prodotto in Italia? Io avevo letto diversamente e cioé che l'unico motore termico prodotto nel nostro paese è il 1.5 t4 hybrid 130cv. Comunque onestamente: la produzione di macchine italiane ridotta a panda e 500 è veramente penosa. La panda (guidata e provata) è veramente un prodotto di basso livello, economica in tutto e brutta forte sia dentro che fuori (gusto personale questo però). La 500 ok classica macchina da donna (che poi in realtà se possono preferiscono pachidermi come il range rover), ultracostosa, solo da città e (parere mio) brutta, pericolosissima in caso di incidente (soprattutto oggi che l'80% delle macchine in giro sono suv o oltre i 1500/2000 kg) e vecchia (oggi va di moda dire iconica). Fiat è morta. Finita la tipo la nuova pandona polacca/francese ha (come tutte le nuove stellantis) estetica e linee talmente estreme e pixelate che secondo me non immatricoleranno nemmeno le macchine demo per i concessionari, la polacca/francese 600 è già un flop, la 500x morta, la tipo è rimasta (ancora per poco) la sedan (prodotto turco per mercati arabi che da noi non si può vedere). Il resto basta. La fiat sarà panda, 500, pandona stellantis, 600 stellantis fine. In Italia tengono solo la city car premium e la city car scassona economica. Fine.
A breve poi termineranno pure Stelvio, Giulia e Tonale..direi che non siamo messi per niente bene. E premetto che a me la nuova Y stellantis elettrica piace, anche se ha meccanica pessima (motore francese) nella termica. Prenderei l'elettrica se non avesse autonomie ridicole e costi pazzeschi.
Ma per ora sto benissimo con la mia Tipo 5 porte 1.5 t4 RED full optional.

La Panda nuova era un prodotto che poteva vendere, nome, novità, prezzo e perchè nò anche stetica....ma non è in imminente arrivo a oggi....come la C3 cugina -rivale.....(anzi sorella manuale direi....)
 
Attualmente i FireFly 3 cilindri 1.0 e 4 cilindri 1.3 in versione turbo, impiegati sulla Fiat 500X e sulla Jeep Renegade, sono prodotti in Polonia. Fonte: alvolante.

Sembrerebbe che solo il 1.5 t4 e forse qualche motore centellinato alfa e auto da miliardari siano prodotti in Italia.
I 3 cilindri turbo.
L'aspirato mi sembra arrivi da Termoli che per quasi 40anni ha dato i natali al fire nelle sue varie declinazioni
 
Il doppio variatore di fase è una soluzione elettrica o meccanica? È superiore al multiair?
Nei motori termici c'e' sempre una componente elettronica che gestisce determinate parti meccaniche.
Direi che il doppio variatore permette di fare piu' cose (penso in particolare al ciclo miller).
Il Multiair era un sistema interessante, che pero' alla fine non e' riuscito ad esprimere il suo potenziale , forse anche a causa nelle normative sull'inquinamento sempre piu' restringenti.
 
Nei motori termici c'e' sempre una componente elettronica che gestisce determinate parti meccaniche.
Direi che il doppio variatore permette di fare piu' cose (penso in particolare al ciclo miller).
Il Multiair era un sistema interessante, che pero' alla fine non e' riuscito ad esprimere il suo potenziale , forse anche a causa nelle normative sull'inquinamento sempre piu' restringenti.

Secondo me era un motore originale, ma anche un motore che non ha rispecchiato i propositi con cui era stato progettato.

Cioè doveva essere un motore parco nei consumi e nelle emissioni, un motore moderno proiettato nel futuro. Non so come emissioni ma come consumi ha fallito del tutto l’obiettivo.
 
Nei motori termici c'e' sempre una componente elettronica che gestisce determinate parti meccaniche.
Direi che il doppio variatore permette di fare piu' cose (penso in particolare al ciclo miller).
Il Multiair era un sistema interessante, che pero' alla fine non e' riuscito ad esprimere il suo potenziale , forse anche a causa nelle normative sull'inquinamento sempre piu' restringenti.

Secondo me era un motore originale, ma anche un motore che non ha rispecchiato i propositi con cui era stato progettato.

Cioè doveva essere un motore parco nei consumi e nelle emissioni, un motore moderno proiettato nel futuro. Non so come emissioni ma come consumi ha fallito del tutto l’obiettivo.

Diciamo che il multiair agiva in modo diverso che ai variatori di fase che anzi potevano lavorare assieme.
Il multiair era l'equivalente dei sistemi Valvetronic e V-Tech di FCA, ovvero variava non la fase ma la quantità di alzata della valvola e rendeva inutile la farfalla se non in determinati frangenti.
Era per come è concepito più un sistema che permetteva di impostare il motore per la massima alzata quindi prestazioni e poi limitarlo per i carichi inferiori.
Il principale vantaggio sui consumi erano la riduzione delle perdite di pompaggio ma non si andava oltre un guadagno del 10%.
Infatti i multiair da 170 cv montati su Giulietta ad esempio, a fronte di prestazioni ben migliori, consumavano poco meno dei 120 cv del t-jet.

I limiti dell'applicazione furono i costi (se non ricordo male la tecnologia fu ceduta e quindi il modulo era prodotto non in casa ma da azienda esterna), lo sviluppo stoppato (infatti si pensava ad applicazioni sia su lato aspirazione che scarico), l'assenza di altre tecnologie che aiutassero a limare i consumi (iniezione diretta, ciclo miller simulato, turbina a geometria variabile, ecc ecc) e lo stesso motore su cui fu montato nelle prime applicazioni notoriamente non molto parco.
Ad ora quindi il vantaggio sui consumi non giustifica il costo, quando basta lavorare con i variatori di fase (particolari comunque presenti in tutte le applicazioni recenti e quindi a costo zero) per ottenere un ciclo Miller e soprattutto installare componenti per l'ibridizzazione con l'elettrico.
 
Il gruppo Stellantis ha un piano a lungo termine per l'Italia e, soprattutto, per lo stabilimento torinese di Mirafiori. Casa 500 rimarrà tale ancora per tanti, tantissimi anni: dopo il lancio della nuova 500 ibrida (basata sull'attuale elettrica e attesa entro la fine di quest'anno), il costruttore continuerà a puntare sulla fabbrica piemontese anche con la nuova generazione del Cinquino, attesa nel 2032. Lo ha confermato Jean-Philippe Imparato, responsabile del gruppo per l'Enlarged Europe, durante un'intervista alla trasmissione XXI Secolo

 
Back
Alto