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FIAT CASA AUTOMOBILISTICA STATALE

artisave ha scritto:
Punto83 ha scritto:
artisave ha scritto:
ferrets ha scritto:
Lo ammetto: i navigatori li ho rubati io, ho infilato io il panino e il bicchierino da caffè nella portiera, io ho ammaccato le auto, io ho intimato a quelli del reparto finizione di non controllare nulla, io taglio i capelli agli altri durante l'orario di lavoro, io ordino a tutti di uscire prima quando ci sono le partite del Napoli.

Arrestatemi :D :D

Abbiamo scoperto il nuovo pulcinella EVVIVA.

Fai poco il sarcastico,la verita' dei fatti e' questa,e si lamentano se gli tolgono le Alfa?ma facciamo i seri...

Produzione Clio in Turchia
SARKOZY CONVOCA CARLOS GHOSN
Pubblicata il 14/01/2010

In tempi di crisi, mentre in Italia si sente sempre più spesso parlare di "razionalizzazione dei costi logistici" e di "spostamento della produzione all'estero per risparmiare", ben altri scenari si stanno creando in Francia, dove il presidente Sarkozy ha deciso di convocare i vertici Renault.

Scopo dell'incontro è fare chiarezza sulla volontà della Casa francese di trasferire in Turchia la costruzione della nuova Clio. Il rischio di una delocalizzazione, che non piace a parecchi elementi del Governo (azionista al 15% di Renault), metterebbe infatti in serio pericolo la produzione nell'impianto di Flins. In attesa del meeting che dovrebbe svolgersi sabato all'Eliseo fra Sarkozy e il numero uno dell'ex Régie, Carlos Ghosn, c'è stata una riunione fra il ministro dell'economia, Christian Estrosi e il direttore generale della Renault, Patrick Pelata.

Il Governo, che ha prestato qualcosa come sei miliardi di euro ai maggiori costruttori francesi (compreso il Gruppo Psa) e che ha cercato di rilanciare il mercato con gli incentivi, ora vorrebbe vedere qualche frutto, quantomeno sul piano occupazionale. Concetto chiaramente ribadito da Estrosi al termine dell'incontro con Pelata: "Voglio dire molto chiaramente che non abbiamo investito 250 milioni di euro per lo sviluppo dell'auto elettrica e delle batterie nel sito di Flins, per venire a sapere che si vuole costruire la nuova Clio in Turchia", ha dichiarato nel corso della conferenza stampa.

La replica di Pelata per il momento è cauta: "Abbiamo previsto che cessi la produzione della Clio in Spagna e Slovenia, ma non c'è ancora alcuna decisione sullo spostamento in Turchia della futura Clio IV. In ogni caso ci saranno delle Clio prodotte a Flins, qualsiasi cosa succeda". La Renault è attualmente impegnata in un complesso piano di rilancio, in un momento molto delicato per tutto il settore, ma è difficile che Sarkozy faccia dietrofront, a pochi mesi dalle dichiarazioni sui prestiti concessi alle Case: "I fondi per l'automobile sono ovviamente condizionati all'imperativo di consolidare la vocazione industriale del Paese e in particolare il settore automobilistico che ne rappresenta un'importante fetta", aveva detto il presidente. Non resta che aspettare l'esito del colloquio di sabato. (A.C.)
QUESTO SI FA PER PROTEGGERE LE FABBRICHE. IMPARATE
si si,impariamo a dare i soldi del singolo cittadino alla Fiat come s'è fatto in passato,Termini Imerese e Pomigliano sono adesso quello che le fabbriche francesi e tedesche saranno fra qualche anno se lo stato cessa di dare soldi. E come mai Renault da azienda cerca di delocalizzare la produzione? anche loro hanno problemi logistici? anche loro si sono resi conto che alcune fabbriche producono perdite anzichè ricchezza? e se ne sono accorti malgrado i cash ricevuti dallo stato? figuratevi la Fiat che di questi cash non ne ha visti! Gli incentivi? hanno aiutato il mercato sia delle auto italiane che delle auto straniere,in francia e in germania oltre agli incentivi lo stato ha pagato (e anche in america)...queste cose ce le scordiamo. Ovvio che poi s'incavolano se si decide di portare la prodizione della Clio in turchia! certo! ti diamo i soldi per far lavorare i francesi e tu delocalizzi? In Italia questo non può succedere,lo stato non può dire la stessa frase alla Fiat perchè non ha uscito un euro,e la Fiat delocalizza alla faccia dei sindacati e di quei 4 politici corrotti che devono mantenersi tutti quei posti di lavoro promessi decenni fa. Allora teniamoci Termini Imerese e manteniamola con una tassa nuova,chi ci sta? si si dai paghiamo la tassa sul mantenimento di Termini Imerese come fanno i francesi e i tedeschi? si si loro sì che sono furbi!
 
SediciValvole ha scritto:
artisave ha scritto:
Punto83 ha scritto:
artisave ha scritto:
ferrets ha scritto:
Lo ammetto: i navigatori li ho rubati io, ho infilato io il panino e il bicchierino da caffè nella portiera, io ho ammaccato le auto, io ho intimato a quelli del reparto finizione di non controllare nulla, io taglio i capelli agli altri durante l'orario di lavoro, io ordino a tutti di uscire prima quando ci sono le partite del Napoli.

Arrestatemi :D :D

Abbiamo scoperto il nuovo pulcinella EVVIVA.

Fai poco il sarcastico,la verita' dei fatti e' questa,e si lamentano se gli tolgono le Alfa?ma facciamo i seri...

Produzione Clio in Turchia
SARKOZY CONVOCA CARLOS GHOSN
Pubblicata il 14/01/2010

In tempi di crisi, mentre in Italia si sente sempre più spesso parlare di "razionalizzazione dei costi logistici" e di "spostamento della produzione all'estero per risparmiare", ben altri scenari si stanno creando in Francia, dove il presidente Sarkozy ha deciso di convocare i vertici Renault.

Scopo dell'incontro è fare chiarezza sulla volontà della Casa francese di trasferire in Turchia la costruzione della nuova Clio. Il rischio di una delocalizzazione, che non piace a parecchi elementi del Governo (azionista al 15% di Renault), metterebbe infatti in serio pericolo la produzione nell'impianto di Flins. In attesa del meeting che dovrebbe svolgersi sabato all'Eliseo fra Sarkozy e il numero uno dell'ex Régie, Carlos Ghosn, c'è stata una riunione fra il ministro dell'economia, Christian Estrosi e il direttore generale della Renault, Patrick Pelata.

Il Governo, che ha prestato qualcosa come sei miliardi di euro ai maggiori costruttori francesi (compreso il Gruppo Psa) e che ha cercato di rilanciare il mercato con gli incentivi, ora vorrebbe vedere qualche frutto, quantomeno sul piano occupazionale. Concetto chiaramente ribadito da Estrosi al termine dell'incontro con Pelata: "Voglio dire molto chiaramente che non abbiamo investito 250 milioni di euro per lo sviluppo dell'auto elettrica e delle batterie nel sito di Flins, per venire a sapere che si vuole costruire la nuova Clio in Turchia", ha dichiarato nel corso della conferenza stampa.

La replica di Pelata per il momento è cauta: "Abbiamo previsto che cessi la produzione della Clio in Spagna e Slovenia, ma non c'è ancora alcuna decisione sullo spostamento in Turchia della futura Clio IV. In ogni caso ci saranno delle Clio prodotte a Flins, qualsiasi cosa succeda". La Renault è attualmente impegnata in un complesso piano di rilancio, in un momento molto delicato per tutto il settore, ma è difficile che Sarkozy faccia dietrofront, a pochi mesi dalle dichiarazioni sui prestiti concessi alle Case: "I fondi per l'automobile sono ovviamente condizionati all'imperativo di consolidare la vocazione industriale del Paese e in particolare il settore automobilistico che ne rappresenta un'importante fetta", aveva detto il presidente. Non resta che aspettare l'esito del colloquio di sabato. (A.C.)
QUESTO SI FA PER PROTEGGERE LE FABBRICHE. IMPARATE
si si,impariamo a dare i soldi del singolo cittadino alla Fiat come s'è fatto in passato,Termini Imerese e Pomigliano sono adesso quello che le fabbriche francesi e tedesche saranno fra qualche anno se lo stato cessa di dare soldi. E come mai Renault da azienda cerca di delocalizzare la produzione? anche loro hanno problemi logistici? anche loro si sono resi conto che alcune fabbriche producono perdite anzichè ricchezza? e se ne sono accorti malgrado i cash ricevuti dallo stato? figuratevi la Fiat che di questi cash non ne ha visti! Gli incentivi? hanno aiutato il mercato sia delle auto italiane che delle auto straniere,in francia e in germania oltre agli incentivi lo stato ha pagato (e anche in america)...queste cose ce le scordiamo. Ovvio che poi s'incavolano se si decide di portare la prodizione della Clio in turchia! certo! ti diamo i soldi per far lavorare i francesi e tu delocalizzi? In Italia questo non può succedere,lo stato non può dire la stessa frase alla Fiat perchè non ha uscito un euro,e la Fiat delocalizza alla faccia dei sindacati e di quei 4 politici corrotti che devono mantenersi tutti quei posti di lavoro promessi decenni fa. Allora teniamoci Termini Imerese e manteniamola con una tassa nuova,chi ci sta? si si dai paghiamo la tassa sul mantenimento di Termini Imerese come fanno i francesi e i tedeschi? si si loro sì che sono furbi!

DIETROFRONT DELLA RENAULT
Pubblicata il 18/01/2010

Sabato 16 gennaio, all'Eliseo, si è svolto l'incontro fra Nicolas Sarkozy e il numero uno di Renault, Carlos Ghosn, in merito all'intenzione della Casa francese di delocalizzare in Turchia la produzione della nuova Clio. Come avevamo ipotizzato (vedi link correlati) Ghosn ha fatto retromarcia.

La Clio 4 sarà prodotta sia nell'impianto francese di Flins sia in quello turco di Bursa (dal 2013). Oltre al 15% di partecipazione statale nell'ex Régie, il Governo ha fatto pesare gli aiuti di Stato che aveva concesso nel 2009: aiuti finalizzati allo sviluppo delle tecnologie legate all'auto elettrica a Flins, ma che presupponevano non ci sarebbe stato alcuno spostamento all'estero dell'attività produttiva.
 
vorrei ricordare come lo stesso ghosn sta parlando di progetti per l'auto elettrica, ma ha già anticipato che senza contributi statali non avvierà la produzione.
-
tanto per essere chiari
 
SediciValvole ha scritto:
semplicemente buffoni...

Perchè?????

Una volta di più lo Stato Francese ha dimostrato di avere più palle di altri paesi confinanti.

La Renault ha ricevuto indennizzi dallo stato e la Fiat (questa volta) no ...... quindi?

Ma alla fine della fiera che ce ne importa di Renault, VW, GM ed affini??

Non sono marchi italiani, non delocalizzano da noi ..... facciano come credono.
 
ilSagittario ha scritto:
SediciValvole ha scritto:
semplicemente buffoni...

Perchè?????

Una volta di più lo Stato Francese ha dimostrato di avere più palle di altri paesi confinanti.

La Renault ha ricevuto indennizzi dallo stato e la Fiat (questa volta) no ...... quindi?

Ma alla fine della fiera che ce ne importa di Renault, VW, GM ed affini??

Non sono marchi italiani, non delocalizzano da noi ..... facciano come credono.
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sono pienamente d'accordo con te tranne che per un punto: gli aiuti statali sono stati intascati da tutte le case automobilistiche europee, e forse pure peggo della fiat.
-
se fiat (questa volta) no, stai tranquillo che per ogni lira presa dalla fiat in passato la renault ha intascato i suoi bei franchi.
 
A cos'ha portato l'aiuto statale all'Alfa e alla Fiat? alla perdita di competitività rispetto agli altri produttori,al fallimento dell'Alfa,alla realizzazione di fabbriche solo per favorire qualche politico e non per far crescere la Fiat...se Termini Imerese e Pomigliano producono perdite non è un problema di Fiat,se Renault pensa che una Clio prodotta in turchia conviene più di produrla in Francia non è un problema di Renault ma del governo francese.
 
tvrgb ha scritto:
ilSagittario ha scritto:
SediciValvole ha scritto:
semplicemente buffoni...

Perchè?????

Una volta di più lo Stato Francese ha dimostrato di avere più palle di altri paesi confinanti.

La Renault ha ricevuto indennizzi dallo stato e la Fiat (questa volta) no ...... quindi?

Ma alla fine della fiera che ce ne importa di Renault, VW, GM ed affini??

Non sono marchi italiani, non delocalizzano da noi ..... facciano come credono.
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sono pienamente d'accordo con te tranne che per un punto: gli aiuti statali sono stati intascati da tutte le case automobilistiche europee, e forse pure peggo della fiat.
-
se fiat (questa volta) no, stai tranquillo che per ogni lira presa dalla fiat in passato la renault ha intascato i suoi bei franchi.

E per fortuna che ci sono stati mi vien da dire.

L'anno terribile che abbiamo lasciato alle spalle non poteva prescindere da aiuti di natura economica pena la tragedia.
 
ilSagittario ha scritto:
tvrgb ha scritto:
ilSagittario ha scritto:
SediciValvole ha scritto:
semplicemente buffoni...

Perchè?????

Una volta di più lo Stato Francese ha dimostrato di avere più palle di altri paesi confinanti.

La Renault ha ricevuto indennizzi dallo stato e la Fiat (questa volta) no ...... quindi?

Ma alla fine della fiera che ce ne importa di Renault, VW, GM ed affini??

Non sono marchi italiani, non delocalizzano da noi ..... facciano come credono.
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sono pienamente d'accordo con te tranne che per un punto: gli aiuti statali sono stati intascati da tutte le case automobilistiche europee, e forse pure peggo della fiat.
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se fiat (questa volta) no, stai tranquillo che per ogni lira presa dalla fiat in passato la renault ha intascato i suoi bei franchi.

E per fortuna che ci sono stati mi vien da dire.

L'anno terribile che abbiamo lasciato alle spalle non poteva prescindere da aiuti di natura economica pena la tragedia.
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sono d'accordo, però poteva essere fatto qualcosa in più: si potevano dare aiuti statali, ma sicuramente avrebero potuto imporre una politica di ridimensonamento, per esempio, dei costi commerciali: avremmo ottenuto un ribasso del costo finale senza perdere niente sul prodotto.
-
un esempio: riduzione delle campagne pubblicitarie (non annientamento totale), oppure faccio un esempio ma solo perchè mi viene in mente questo: chi se ne frega se bmw sponsorizza una barca all'america's cup, le bmw vanno benissimo lo stesso e magari si possono risparmiare parecchi euro in concessionaria, ma lo stesso dicasi per tutti gli altri, che spesso sponsorizzano manifestazioni che poco hanno a che vedere con il mondo dell'auto, ma servono per aumentare il presunto prestigio del marchio, e che sono tutte a carico nostro.
-
questo sarebbe stato un bell'inizio.
 
il problema di termini Imerese è che è una fabbrica di solo assemblaggio,si devono pagare le spese di trasporto prima di tutti i componenti che da Torino e varie città d'Italia e d'Europa devono arrivare a Palermo e poi delle vetture finite che devono andare in tutta Europa....considerando pure i ritardi di una rete logistica insufficiente e inappropriata. Allora lo Stato non vuole dare i soldi a Fiat? Che sistemi la rete logistica della Sicilia,porti gli stabilimenti pure della componentistica in loco,faccia sto benedetto ponte,faccia le ferrovie a doppio binario (Catania Palermo in 5 ore ma per voi è ammissibile???) sistemi le autostrade sia siciliane che calabre (impossibile). Se manca tutto questo come si può costringere la Fiat a produrre lì? i soldi non servono,coi soldi non si migliora ne la qualità del prodotto ne la qualità e la quantità di lavoro,allora mandiamoli in pensione anticipata sti operai che è meglio! Dategli uno scivolo! I problemi si affrontano non si aggirano,e la Francia con la Renault ci sta girando attorno,la Fiat lo sta afrontando il suo invece,lo stato italiano al contrario si sta mettendo la testa sotto la sabbia. LO VOLETE CAPIRE CHE IL PROBLEMA è POLITICO E NON AZIENDALE??? é nato con la politica e la politica se lo deve risolvere!
 
artisave ha scritto:
SediciValvole ha scritto:
artisave ha scritto:
Punto83 ha scritto:
artisave ha scritto:
ferrets ha scritto:
Lo ammetto: i navigatori li ho rubati io, ho infilato io il panino e il bicchierino da caffè nella portiera, io ho ammaccato le auto, io ho intimato a quelli del reparto finizione di non controllare nulla, io taglio i capelli agli altri durante l'orario di lavoro, io ordino a tutti di uscire prima quando ci sono le partite del Napoli.

Arrestatemi :D :D

Abbiamo scoperto il nuovo pulcinella EVVIVA.

Fai poco il sarcastico,la verita' dei fatti e' questa,e si lamentano se gli tolgono le Alfa?ma facciamo i seri...

Produzione Clio in Turchia
SARKOZY CONVOCA CARLOS GHOSN
Pubblicata il 14/01/2010

In tempi di crisi, mentre in Italia si sente sempre più spesso parlare di "razionalizzazione dei costi logistici" e di "spostamento della produzione all'estero per risparmiare", ben altri scenari si stanno creando in Francia, dove il presidente Sarkozy ha deciso di convocare i vertici Renault.

Scopo dell'incontro è fare chiarezza sulla volontà della Casa francese di trasferire in Turchia la costruzione della nuova Clio. Il rischio di una delocalizzazione, che non piace a parecchi elementi del Governo (azionista al 15% di Renault), metterebbe infatti in serio pericolo la produzione nell'impianto di Flins. In attesa del meeting che dovrebbe svolgersi sabato all'Eliseo fra Sarkozy e il numero uno dell'ex Régie, Carlos Ghosn, c'è stata una riunione fra il ministro dell'economia, Christian Estrosi e il direttore generale della Renault, Patrick Pelata.

Il Governo, che ha prestato qualcosa come sei miliardi di euro ai maggiori costruttori francesi (compreso il Gruppo Psa) e che ha cercato di rilanciare il mercato con gli incentivi, ora vorrebbe vedere qualche frutto, quantomeno sul piano occupazionale. Concetto chiaramente ribadito da Estrosi al termine dell'incontro con Pelata: "Voglio dire molto chiaramente che non abbiamo investito 250 milioni di euro per lo sviluppo dell'auto elettrica e delle batterie nel sito di Flins, per venire a sapere che si vuole costruire la nuova Clio in Turchia", ha dichiarato nel corso della conferenza stampa.

La replica di Pelata per il momento è cauta: "Abbiamo previsto che cessi la produzione della Clio in Spagna e Slovenia, ma non c'è ancora alcuna decisione sullo spostamento in Turchia della futura Clio IV. In ogni caso ci saranno delle Clio prodotte a Flins, qualsiasi cosa succeda". La Renault è attualmente impegnata in un complesso piano di rilancio, in un momento molto delicato per tutto il settore, ma è difficile che Sarkozy faccia dietrofront, a pochi mesi dalle dichiarazioni sui prestiti concessi alle Case: "I fondi per l'automobile sono ovviamente condizionati all'imperativo di consolidare la vocazione industriale del Paese e in particolare il settore automobilistico che ne rappresenta un'importante fetta", aveva detto il presidente. Non resta che aspettare l'esito del colloquio di sabato. (A.C.)
QUESTO SI FA PER PROTEGGERE LE FABBRICHE. IMPARATE
si si,impariamo a dare i soldi del singolo cittadino alla Fiat come s'è fatto in passato,Termini Imerese e Pomigliano sono adesso quello che le fabbriche francesi e tedesche saranno fra qualche anno se lo stato cessa di dare soldi. E come mai Renault da azienda cerca di delocalizzare la produzione? anche loro hanno problemi logistici? anche loro si sono resi conto che alcune fabbriche producono perdite anzichè ricchezza? e se ne sono accorti malgrado i cash ricevuti dallo stato? figuratevi la Fiat che di questi cash non ne ha visti! Gli incentivi? hanno aiutato il mercato sia delle auto italiane che delle auto straniere,in francia e in germania oltre agli incentivi lo stato ha pagato (e anche in america)...queste cose ce le scordiamo. Ovvio che poi s'incavolano se si decide di portare la prodizione della Clio in turchia! certo! ti diamo i soldi per far lavorare i francesi e tu delocalizzi? In Italia questo non può succedere,lo stato non può dire la stessa frase alla Fiat perchè non ha uscito un euro,e la Fiat delocalizza alla faccia dei sindacati e di quei 4 politici corrotti che devono mantenersi tutti quei posti di lavoro promessi decenni fa. Allora teniamoci Termini Imerese e manteniamola con una tassa nuova,chi ci sta? si si dai paghiamo la tassa sul mantenimento di Termini Imerese come fanno i francesi e i tedeschi? si si loro sì che sono furbi!

DIETROFRONT DELLA RENAULT
Pubblicata il 18/01/2010

Sabato 16 gennaio, all'Eliseo, si è svolto l'incontro fra Nicolas Sarkozy e il numero uno di Renault, Carlos Ghosn, in merito all'intenzione della Casa francese di delocalizzare in Turchia la produzione della nuova Clio. Come avevamo ipotizzato (vedi link correlati) Ghosn ha fatto retromarcia.

La Clio 4 sarà prodotta sia nell'impianto francese di Flins sia in quello turco di Bursa (dal 2013). Oltre al 15% di partecipazione statale nell'ex Régie, il Governo ha fatto pesare gli aiuti di Stato che aveva concesso nel 2009: aiuti finalizzati allo sviluppo delle tecnologie legate all'auto elettrica a Flins, ma che presupponevano non ci sarebbe stato alcuno spostamento all'estero dell'attività produttiva.
non bisogna dimenticare però che la Repubblica Francese è l'azionista di maggioranza della Renault...
 
alkiap ha scritto:
Frank880305 ha scritto:
non bisogna dimenticare però che la Repubblica Francese è l'azionista di maggioranza della Renault...
Non di maggioranza, detiene il 15%

per la precisione l'azionariato renault è cosi diviso:

Stato Francese:15,01%
Dipendenti. 3,50%
Azioni proprie: 2,70%
Nissan Finance Co.: 15,00%
Flottante : 63,79%
Le azioni flottanti non fanno parte della cd. (partecipazione di controllo) della società perché sono le azioni che l'azienda cede ad investitori esterni.

Lo stato francese ha quindi la maggioranza relativa.

ciao
 
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