<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> FIAT CASA AUTOMOBILISTICA STATALE | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

FIAT CASA AUTOMOBILISTICA STATALE

facciamoci due domande:

1) possibile che se chiude una fabbrica con 2000 (1400 diretti + 600 indotto) addetti l'economia di una intera regione di 5.037.799 abitanti vada a scatafascio? se sì, perchè in tutti questi anni non è stato fatto nulla? di chi sono le colpe dello status quo?

2) possibile che nessuna multinazionale estera vogliai nvestire in italia e - nel dettaglio - in sicilia? di chi sono le colpe?
 
cognizionezerozero ha scritto:
facciamoci due domande:

1) possibile che se chiude una fabbrica con 1500 addetti l'economia di una intera regione di 5.037.799 abitanti vada a scatafascio? se sì, perchè in tutti questi anni non è stato fatto nulla? di chi sono le colpe dello status quo?

2) possibile che nessuna multinazionale estera vogliai nvestire in italia e - nel dettaglio - in sicilia? di chi sono le colpe?
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in un paese dove ad ogni partita la produttività degli stabilimenti cala, e si da la colpa al cda, chi vuoi che investa?
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i sindacati non hanno fatto niente, ora ne paghino le conseguenze, occorre credibilità, e finora si è visto ben poco
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sumotori64 ha scritto:
Fiat non cambia abitudini: ora è Obama che firma assegni in bianco. Certo Marchionne fa una scommessa calcolata ma deve essere chiaro che i soldi in palio non sono fiat. Lui vince in ogni caso. Risposte non prima del 2012 ...[/quote

:twisted:
operai in piazza a Palermo
Lo sciopero dei metalmeccanici. Fiom: "Adesione totale". La protesta dopo che Marchionne ha confermato la chiusura dell'impianto. I sindacati: "Stop agli incentivi per la rottamazione"
 
ferrets ha scritto:
cognizionezerozero ha scritto:
facciamoci due domande:

1) possibile che se chiude una fabbrica con 2000 (1400 diretti + 600 indotto) addetti l'economia di una intera regione di 5.037.799 abitanti vada a scatafascio? se sì, perchè in tutti questi anni non è stato fatto nulla? di chi sono le colpe dello status quo?

2) possibile che nessuna multinazionale estera vogliai nvestire in italia e - nel dettaglio - in sicilia? di chi sono le colpe?

Rispondo con un'immagine
Scacciapensieri%20siciliano%20(Marranzanu).preview.jpg

Polentone

Letteralmente significa mangiatore di polenta, alimento da sempre molto diffuso nell'Italia settentrionale, specie in Lombardia e Veneto soprattutto in zone rurali e di montagna. Come stereotipo linguistico ha assunto un significato piuttosto spregiativo, ad indicare persona zotica, che si accontenta di mangiare quello che trova e che non sa vivere, questo perché nelle popolazioni centro-meridionali, in cui questo termine è stato coniato, la polenta è un piatto considerato di cattivo sapore e basso livello, mentre a nord è un piatto amato da molti e molto apprezzato. Lo stesso epiteto è utilizzato in Val Padana, soprattutto in Lombardia (Pulentòn), per indicare una persona lenta e dai movimenti goffi e impacciati[1].
 
:D :lol:
Punto83 ha scritto:
Lo devi scrivere in tutti i post?[/quot

E' rivolto a chi ancora offende la gente che lavora onestamente (purtroppo le mele marce esistono sia al sud che al nord) RICORDALO.

:D :lol: non devi offendere.
 
E tu ricorda che e' ora che ci dai un taglio...A Pomigliano non vedo molta gente onesta,altrimenti lavorerebbe seriamente senza fare assenteismo e fancazzismo allo stato brado,a Termini Imerese lavorano bene,ma non essendo supportata logisticamente e' una cattedrale nel deserto che genera solo perdite,e' il mercato quando c'e perdita,impone delle scelte,anche se drastiche...E' la colpa non e' di Fiat ma di chi non gli ha dato le strutture di contorno...(politica in primis,ma anche i sindacati,finti tutelatori del lavoro...)
 
artisave ha scritto:

non è questione di pulenta o stigghiole.

è questione che per bene che possa lavorare uno stabilimento come termini è troppo logisticamente svantaggiato rispetto ad altri e troppo solo: se così non fosse, perchè altre aziende anche locali non si sono fatte sotto per acquistare parti dello stabilimento?

per cui, alla fine, il problema non è termini: sono plessi industriali da 2000 persone, non 20000.

il dramma è che è l'unica realtà industriale siciliana: e di questo non si può dare la colpa a fiat. per altre cose sì, ma non per questa.

e lo dico sinceramente dispiaciuto perchè comprendo benissimo il dramma di quei lavoratori onesti uniche vere vittime della situazione.

ciao!
 
ferrets ha scritto:
Lo ammetto: i navigatori li ho rubati io, ho infilato io il panino e il bicchierino da caffè nella portiera, io ho ammaccato le auto, io ho intimato a quelli del reparto finizione di non controllare nulla, io taglio i capelli agli altri durante l'orario di lavoro, io ordino a tutti di uscire prima quando ci sono le partite del Napoli.

Arrestatemi :D :D

Abbiamo scoperto il nuovo pulcinella EVVIVA.
 
artisave ha scritto:
Abbiamo scoperto il nuovo pulcinella EVVIVA.
Per quanto spesso non condivida l'opinione di Ferrets, qui ha ragione.
I fatti da lui citati sono veri, dimostrati non solo da indagini giornalistiche, ma anche dalla magistratura.
Per quanto riguarda Termini, non bisogna essere esperti di logistica per capire che la geografia le è contro: far arrivare lì tutte le componenti necessarie per la produzione delle vetture è più complicato, e costoso, che farlo rispetto ad uno stabilimento situato al centro di una rete di comunicazione
 
artisave ha scritto:
ferrets ha scritto:
Lo ammetto: i navigatori li ho rubati io, ho infilato io il panino e il bicchierino da caffè nella portiera, io ho ammaccato le auto, io ho intimato a quelli del reparto finizione di non controllare nulla, io taglio i capelli agli altri durante l'orario di lavoro, io ordino a tutti di uscire prima quando ci sono le partite del Napoli.

Arrestatemi :D :D

Abbiamo scoperto il nuovo pulcinella EVVIVA.

Fai poco il sarcastico,la verita' dei fatti e' questa,e si lamentano se gli tolgono le Alfa?ma facciamo i seri...
 
Punto83 ha scritto:
artisave ha scritto:
ferrets ha scritto:
Lo ammetto: i navigatori li ho rubati io, ho infilato io il panino e il bicchierino da caffè nella portiera, io ho ammaccato le auto, io ho intimato a quelli del reparto finizione di non controllare nulla, io taglio i capelli agli altri durante l'orario di lavoro, io ordino a tutti di uscire prima quando ci sono le partite del Napoli.

Arrestatemi :D :D

Abbiamo scoperto il nuovo pulcinella EVVIVA.

Fai poco il sarcastico,la verita' dei fatti e' questa,e si lamentano se gli tolgono le Alfa?ma facciamo i seri...

Produzione Clio in Turchia
SARKOZY CONVOCA CARLOS GHOSN
Pubblicata il 14/01/2010

In tempi di crisi, mentre in Italia si sente sempre più spesso parlare di "razionalizzazione dei costi logistici" e di "spostamento della produzione all'estero per risparmiare", ben altri scenari si stanno creando in Francia, dove il presidente Sarkozy ha deciso di convocare i vertici Renault.

Scopo dell'incontro è fare chiarezza sulla volontà della Casa francese di trasferire in Turchia la costruzione della nuova Clio. Il rischio di una delocalizzazione, che non piace a parecchi elementi del Governo (azionista al 15% di Renault), metterebbe infatti in serio pericolo la produzione nell'impianto di Flins. In attesa del meeting che dovrebbe svolgersi sabato all'Eliseo fra Sarkozy e il numero uno dell'ex Régie, Carlos Ghosn, c'è stata una riunione fra il ministro dell'economia, Christian Estrosi e il direttore generale della Renault, Patrick Pelata.

Il Governo, che ha prestato qualcosa come sei miliardi di euro ai maggiori costruttori francesi (compreso il Gruppo Psa) e che ha cercato di rilanciare il mercato con gli incentivi, ora vorrebbe vedere qualche frutto, quantomeno sul piano occupazionale. Concetto chiaramente ribadito da Estrosi al termine dell'incontro con Pelata: "Voglio dire molto chiaramente che non abbiamo investito 250 milioni di euro per lo sviluppo dell'auto elettrica e delle batterie nel sito di Flins, per venire a sapere che si vuole costruire la nuova Clio in Turchia", ha dichiarato nel corso della conferenza stampa.

La replica di Pelata per il momento è cauta: "Abbiamo previsto che cessi la produzione della Clio in Spagna e Slovenia, ma non c'è ancora alcuna decisione sullo spostamento in Turchia della futura Clio IV. In ogni caso ci saranno delle Clio prodotte a Flins, qualsiasi cosa succeda". La Renault è attualmente impegnata in un complesso piano di rilancio, in un momento molto delicato per tutto il settore, ma è difficile che Sarkozy faccia dietrofront, a pochi mesi dalle dichiarazioni sui prestiti concessi alle Case: "I fondi per l'automobile sono ovviamente condizionati all'imperativo di consolidare la vocazione industriale del Paese e in particolare il settore automobilistico che ne rappresenta un'importante fetta", aveva detto il presidente. Non resta che aspettare l'esito del colloquio di sabato. (A.C.)
QUESTO SI FA PER PROTEGGERE LE FABBRICHE. IMPARATE
 
sumotori64 ha scritto:
Fiat non cambia abitudini: ora è Obama che firma assegni in bianco. Certo Marchionne fa una scommessa calcolata ma deve essere chiaro che i soldi in palio non sono fiat. Lui vince in ogni caso. Risposte non prima del 2012 ...

http://www.alvolante.it/news/sarkozy_renault_produzione_francia-142931044

Così si protegge il prodotto nazionale
 
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