Luigi_82 ha scritto:
Tu il comico dovevi fare...la F1 prima di Ecclestone una corsa per dilettanti...ma falla finita...è quella formula1 che ha fatto la storia delle competizioni. Non quella dell'era ecclestone. E' quella F1 che ha reso noto i circuiti + belli del mondo. Non questa di ecclestone che x soldi ti porta a correre in mezzo alla sabbia.
ecco chi e Bernie Ecclestone :
Bernard Charles Ecclestone detto Bernie (Ipswich, 28 ottobre 1930) è un imprenditore britannico e la persona che maggiormente ha trasformato la Formula 1 in una entità commerciale altamente redditizia[1]. Attualmente controlla la struttura di tale campionato automobilistico attraverso una serie di società, tra le quali la più importante è la Formula One Management, di cui è direttore esecutivo.
La sua biografia
Nato in un piccolo paese vicino a Bungay, nel Suffolk, figlio di un capitano di motopescherecci, Bernie Ecclestone trascorre la sua infanzia a Wangford, vicino a Southwold. La sua famiglia successivamente si trasferisce a Bexleyheath, una cittadina a sud-est di Londra e, quando all'età di 16 anni decide di abbandonare gli studi, ottiene un lavoro alla locale officina del gas come assistente al laboratorio chimico, dove il padre ha un amico che ne è il dirigente.
Ma la vera passione di Ecclestone sono i motori, passione che si sviluppa presto in due direzioni complementari: da un lato vedendolo cercare di costruirsi una carriera come pilota di motociclismo nell'immediato dopoguerra, dall'altro vedendolo vendere e comprare ricambi per moto, come modo per potersi finanziare le gare. È proprio questa sua seconda attività ad avere maggior successo, portandolo a creare con un socio la Compton & Ecclestone, che negli anni farà diventare una delle più grandi concessionarie inglesi. Nel 1949 prova anche a gareggiare con le quattro ruote in Formula 3, ma dopo un serio incidente al circuito di Brands Hatch che lo vede protagonista, decide di ritirarsi e di dedicarsi unicamente agli affari.
Nel 1957 Ecclestone decide di tornare nel mondo dell'automobilismo sia quale manager del pilota Stuart Lewis-Evans, quindi come acquirente della scuderia Connaught, per la quale fa correre, oltre ad altri piloti, lo stesso Lewis-Evans e da ultimo tentando addirittura di qualificarsi lui stesso come concorrente al Gran Premio di Monaco del 1958. Alla fine di quell'anno però, Lewis-Evans rimane vittima di un gravissimo incidente, durante il Gran Premio del Marocco al volante di una Vanwall, che lo porta successivamente alla morte. A causa di ciò Ecclestone decide di abbandonare ogni ulteriore attività nelle competizioni automobilistiche. Il suo rientro nelle gare motoristiche risale alla fine degli anni sessanta, come manager di Jochen Rindt; anche la carriera di questo pilota, però, si conclude tragicamente a Monza nel 1970 mentre si sta apprestando a vincere il suo primo campionato mondiale, titolo che gli viene poi assegnato postumo; e ancora una volta, come conseguenza, si assiste al ritiro di Ecclestone dalle sue attività nelle corse.
È in quest'ultimo caso, però, un ritiro più breve, il 1972 lo vede tornare dopo aver rilevato il team Brabham da Ron Tauranac.
FOCA
Nel 1974 Ecclestone è tra i fondatori della Formula One Constructors Association (FOCA), un'associazione dei manager delle principali scuderie inglesi, insieme a Colin Chapman, Teddy Mayer, Max Mosley, Ken Tyrrell e Frank Williams. La FOCA si caratterizza immediatamente come un contropotere che intende opporsi a quello ufficiale della FIA, l'ente organizzatore del Campionato Mondiale: nel 1975 la battaglia tra i due contendenti riguarda principalmente il sistema delle ammissioni e dei premi, mentre, a partire dal 1976, si estende al cruciale controllo dei diritti televisivi.
La cosiddetta "guerra" tra costruttori e Federazione si inasprisce quando Ecclestone diviene direttore esecutivo della FOCA nel 1978, con la personalizzazione dello scontro con il presidente della FISA (branca sportiva della FIA) Jean-Marie Balestre. La contesa continua fino al marzo 1981 quando viene firmato il primo Patto della Concordia che dà alla FOCA il diritto di disporre dei diritti televisivi.
Nel 1987, quando la validità di tale Patto giunge al termine (anche se altri patti analoghi seguiranno), Ecclestone viene nominato vice-presidente della FIA con delega agli affari promozionali. Questo segna di fatto la fine della FOCA come entità autonoma e l'ingresso di Ecclestone nell'establishment federale, con un potere enormemente accresciuto.
Nel frattempo Nelson Piquet ha vinto due Campionati mondiali piloti correndo per la Brabham, nel 1981 e nel 1983, durante quest'ultimo disponendo del motore turbo della BMW. A causa però del ridursi del tempo che può dedicarvi e dello scemare del suo interesse alla gestione di una squadra, alla fine del 1987, Ecclestone vende la propria scuderia, prima all'Alfa Romeo e poi allo svizzero Joachim Luhti, passaggi di proprietà che portano alla scomparsa dello storico marchio
Diritti televisi
Per gestire i diritti televisivi e gli altri aspetti commerciali Ecclestone crea la Formula One Promotions and Administration (FOPA), che successivamente si trasforma in Formula One Management. FOPA prima e FOM poi cominciano a gestire non solo i diritti televisivi ma anche i premi gara, i contratti con gli organizzatori delle gare e le sponsorizzazioni, trasformandosi nel vero centro di potere della Formula 1. Nel fare questo Ecclestone trasforma uno sport ancora in parte amatoriale, in uno più impeccabilmente e professionalmente organizzato, in particolare quando nella serie cominciano a partecipare, come concorrenti o fornitori, i più grandi gruppi automobilistici del mondo. Durante questo periodo Ecclestone diviene anche uno degli uomini più ricchi al mondo.
Nel 1995 la FIA concede i diritti commerciali a Formula One Management per un periodo di quindici anni, a fronte di un pagamento annuale, e, a maggior conferma di tale scelta, il 28 giugno del 2000 sempre la stessa FOM, dietro anticipo di una cospicua somma, si vede assegnare dalla FIA i diritti sulla Formula 1 fino al 2110, ovvero per più di un secolo. Come parte di questi accordi i maggiori team avrebbero dovuto ricevere una partecipazione azionaria nel gruppo, ma questo non è mai avvenuto, così come non si è mai materializzata la quotazione in Borsa auspicata.
Al momento attuale gli aspetti commerciali della Formula 1 sono controllati dalla società SLEC Holdings basata a Jersey, che a cascata controlla le altre società fino a Formula One Management, la società operativa. Di SLEC (acronimo di Slavica Ecclestone, moglie di Bernie) la famiglia Ecclestone possiede il 25% attraverso la società Bambino Holdings, mentre il 75% delle quote è nelle mani di tre banche (Bayerische Landesbank, Lehman Brothers e J.P. Morgan Chase, unite nella società Speed Investments) che sono state ottenute nel 2002 dopo il fallimento del gruppo multimediale di Leo Kirch, che aveva investito anche nella Formula 1. Ciò nonostante, grazie a una rete di patti tra soci, al sistema delle scatole cinesi e a contestate nomine di consiglieri d'amministrazione, Ecclestone ha praticamente il pieno controllo del gruppo di società.
Contro questa situazione, che impedirebbe alle banche di capitalizzare adeguatamente l'investimento da cui desiderano uscire, sono in corso battaglie giudiziarie che hanno avuto il primo verdetto il 6 dicembre 2004 quando una corte inglese ha sentenziato in favore delle banche aprendo la strada a una possibile estromissione di Ecclestone dal controllo della Formula 1. Le banche hanno infatti annunciato che in futuro continueranno la via giudiziaria, che però si annuncia estremamente lunga e dal risultato incerto.
luigi 82 tu a confronto eri ancora una cellula all'epoca di questo incredibile personaggio