<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> fiat abbandona l'italia | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

fiat abbandona l'italia

conan2001 ha scritto:
iCastm ha scritto:
Proprio non ti va di guardare in faccia la realtà? Fai troppa fatica a renderti conto che la situazione esce fuori dai tuoi schemi mentali?
Quello che dici non è sbagliato, ma non è il caso della nuova Chrysler.

Da chi è stato nominato il nuovo cda? Dalla Fiat e dal governo USA fondamentalmente. I sindacati hanno espresso poco o nulla.

A chi deve rispondere? Prima di tutto al governo USA per il prestito che erogato e in generale per l'appoggio politico.

Insomma, governano le minoranze. E la maggioranza? La maggioranza è di facciata. Come ho già detto, ha accettato il 55% solo come pegno per non aver fatto ricorso al tribunale e far saltare l'accordo. Al sindacato della quota di maggioranza importa nulla, ora che ha ottenuto le garanzie che la gestione sarà trasparente e non a scopo speculativo vuole liberarsi di quel fardello.

Guarda la situazione da un altro punto di vista. I padroni non sono chi dici tu per il semplice fatto che non vogliono essere i padroni.

deve rispondere anche al governo usa ma solo per i prestiti, una volta restituiti non si conoscono più.
hai un pò svicolato dalle mie domande, hai solo detto che sono bacato mentale.
se non ci riesci ti esimio dal rispondere, visto che non ci arrivo.

Ho risposto alle tue domande in modo più che esauriente, se dici che ho svincolato allora falle meglio le domande.

Ah no, tu sei quello che legge i giornali solo quando scrivono quello che ti piace leggere, dunque perchè non dovresti dire che ho svincolato alle tue domande anche se non l'ho fatto?
 
iCastm ha scritto:
conan2001 ha scritto:
iCastm ha scritto:
Proprio non ti va di guardare in faccia la realtà? Fai troppa fatica a renderti conto che la situazione esce fuori dai tuoi schemi mentali?
Quello che dici non è sbagliato, ma non è il caso della nuova Chrysler.

Da chi è stato nominato il nuovo cda? Dalla Fiat e dal governo USA fondamentalmente. I sindacati hanno espresso poco o nulla.

A chi deve rispondere? Prima di tutto al governo USA per il prestito che erogato e in generale per l'appoggio politico.

Insomma, governano le minoranze. E la maggioranza? La maggioranza è di facciata. Come ho già detto, ha accettato il 55% solo come pegno per non aver fatto ricorso al tribunale e far saltare l'accordo. Al sindacato della quota di maggioranza importa nulla, ora che ha ottenuto le garanzie che la gestione sarà trasparente e non a scopo speculativo vuole liberarsi di quel fardello.

Guarda la situazione da un altro punto di vista. I padroni non sono chi dici tu per il semplice fatto che non vogliono essere i padroni.

deve rispondere anche al governo usa ma solo per i prestiti, una volta restituiti non si conoscono più.
hai un pò svicolato dalle mie domande, hai solo detto che sono bacato mentale.
se non ci riesci ti esimio dal rispondere, visto che non ci arrivo.

Ho risposto alle tue domande in modo più che esauriente, se dici che ho svincolato allora falle meglio le domande.

Ah no, tu sei quello che legge i giornali solo quando scrivono quello che ti piace leggere, dunque perchè non dovresti dire che ho svincolato alle tue domande anche se non l'ho fatto?

ecco le domande
da chi è nominato il cda?
a chi deve rispondere nel bene e nel male?
se non ci arrivi prova a chiedere al marchio che fine farà se non va come ha progettato e previsto.
gradirei risposte complete ed esaurienti e semplici visto che sono duro di comprendonio.
 
conan2001 ha scritto:
da chi è nominato il cda?

Il cda della Chrysler è composto da 9 membri di cui quattro di nomina Fiat (Marchionne compreso), due dai governi USA e Canada, gli altri tre dagli altri azionisti.

Dunque si nota che il cda non è espressione proporzionale delle quote possedute dagli azionisti. Ma se a loro andava bene così...

conan2001 ha scritto:
a chi deve rispondere nel bene e nel male?

Di norma agli azionisti. Però, proprio come c'è stata una "originalità" nella scelta dei membri del cda, così c'è pure nel senso di responsabilità.
In genere quando si vuole avere la maggioranza assoluta di una società è perchè si vuole trarre vantaggio gestendo la società stessa. Ma noi sappiamo bene che il sindacato non vuole gestire la Chrysler (è contraddittorio con la natura del sindacato) ed infatti non ha preteso di scegliere l'amministratore delegato nè la maggioranza dei membri del cda.
Perchè allora il sindacato ha la quota di maggioranza? Perchè quando era in corso il Chapter 11 i creditori si sarebbero potuti opporre alla creazione della nuova Chrysler. I maggiori creditori erano i dipendenti che avevano paura di perdere i contributi versati per la pensione nel fondo aziendale. Dunque come garanzia è stata data al sindacato la maggioranza delle azioni. Gira voce che i sindacati vogliano sbarazzarsi quanto prima di questa quota, ma forse non hanno nemmeno troppa fretta perchè le quote azionarie cambieranno in funzione della restituzione del prestito ai governi USA e Canada.

Alla fin della fiera Chrysler deve rispondere più a chi ha elargito i prestiti ed ha permesso di creare una società senza debiti che non all'azionista di maggioranza.
 
iCastm ha scritto:
conan2001 ha scritto:
da chi è nominato il cda?

Il cda della Chrysler è composto da 9 membri di cui quattro di nomina Fiat (Marchionne compreso), due dai governi USA e Canada, gli altri tre dagli altri azionisti.

Dunque si nota che il cda non è espressione proporzionale delle quote possedute dagli azionisti. Ma se a loro andava bene così...

conan2001 ha scritto:
a chi deve rispondere nel bene e nel male?

Di norma agli azionisti. Però, proprio come c'è stata una "originalità" nella scelta dei membri del cda, così c'è pure nel senso di responsabilità.
In genere quando si vuole avere la maggioranza assoluta di una società è perchè si vuole trarre vantaggio gestendo la società stessa. Ma noi sappiamo bene che il sindacato non vuole gestire la Chrysler (è contraddittorio con la natura del sindacato) ed infatti non ha preteso di scegliere l'amministratore delegato nè la maggioranza dei membri del cda.
Perchè allora il sindacato ha la quota di maggioranza? Perchè quando era in corso il Chapter 11 i creditori si sarebbero potuti opporre alla creazione della nuova Chrysler. I maggiori creditori erano i dipendenti che avevano paura di perdere i contributi versati per la pensione nel fondo aziendale. Dunque come garanzia è stata data al sindacato la maggioranza delle azioni. Gira voce che i sindacati vogliano sbarazzarsi quanto prima di questa quota, ma forse non hanno nemmeno troppa fretta perchè le quote azionarie cambieranno in funzione della restituzione del prestito ai governi USA e Canada.

Alla fin della fiera Chrysler deve rispondere più a chi ha elargito i prestiti ed ha permesso di creare una società senza debiti che non all'azionista di maggioranza.

che fine fa il marchio?
il sindacato non vuole comandare come tu dici però è indubbio, come tu dici, che se ha voluto la maggioranza, è per non farsi fregare.
ergo, qualsiasi decisione deve avere il suo consenso.
io l'ho capita così.
 
conan2001 ha scritto:
iCastm ha scritto:
conan2001 ha scritto:
da chi è nominato il cda?

Il cda della Chrysler è composto da 9 membri di cui quattro di nomina Fiat (Marchionne compreso), due dai governi USA e Canada, gli altri tre dagli altri azionisti.

Dunque si nota che il cda non è espressione proporzionale delle quote possedute dagli azionisti. Ma se a loro andava bene così...

conan2001 ha scritto:
a chi deve rispondere nel bene e nel male?

Di norma agli azionisti. Però, proprio come c'è stata una "originalità" nella scelta dei membri del cda, così c'è pure nel senso di responsabilità.
In genere quando si vuole avere la maggioranza assoluta di una società è perchè si vuole trarre vantaggio gestendo la società stessa. Ma noi sappiamo bene che il sindacato non vuole gestire la Chrysler (è contraddittorio con la natura del sindacato) ed infatti non ha preteso di scegliere l'amministratore delegato nè la maggioranza dei membri del cda.
Perchè allora il sindacato ha la quota di maggioranza? Perchè quando era in corso il Chapter 11 i creditori si sarebbero potuti opporre alla creazione della nuova Chrysler. I maggiori creditori erano i dipendenti che avevano paura di perdere i contributi versati per la pensione nel fondo aziendale. Dunque come garanzia è stata data al sindacato la maggioranza delle azioni. Gira voce che i sindacati vogliano sbarazzarsi quanto prima di questa quota, ma forse non hanno nemmeno troppa fretta perchè le quote azionarie cambieranno in funzione della restituzione del prestito ai governi USA e Canada.

Alla fin della fiera Chrysler deve rispondere più a chi ha elargito i prestiti ed ha permesso di creare una società senza debiti che non all'azionista di maggioranza.

che fine fa il marchio?
il sindacato non vuole comandare come tu dici però è indubbio, come tu dici, che se ha voluto la maggioranza, è per non farsi fregare.
ergo, qualsiasi decisione deve avere il suo consenso.
io l'ho capita così.

Ma non è stato il sindacato a chiedere la maggioranza assoluta della nuova Chrysler, è stata una proposta degli artefici di questa operazione. Al sindacato interessava che non andassero perduti i contributi versati (oltre ovviamente a mantenere quanti più posti possibile) e voleva delle garanzie per non rivolgersi al tribunale fallimentare.
Tutto qui, altrimenti perchè hanno il desiderio di dar via la loro quota?

Dunque non è corretto dire che ogni decisione deve avere il consenso del sindacato perchè altrimenti avrebbe preteso la maggioranza dei membri del cda.
Al sindacato di comandare, di fare il padrone proprio non interessa, vuole solo il rispetto dei lavoratori. Una volta avute le garanzie sui fondi pensionistici e sul mantenimento degli stabilimenti se ne frega di tutto il resto. Non contesterà se i modelli futuri avranno la trazione anteriore o posteriore, nè se saranno diesel o benzina.
Non è perciò il sindacato il primo a cui deve rispondere il cda.
 
iCastm ha scritto:
conan2001 ha scritto:
iCastm ha scritto:
conan2001 ha scritto:
da chi è nominato il cda?

Il cda della Chrysler è composto da 9 membri di cui quattro di nomina Fiat (Marchionne compreso), due dai governi USA e Canada, gli altri tre dagli altri azionisti.

Dunque si nota che il cda non è espressione proporzionale delle quote possedute dagli azionisti. Ma se a loro andava bene così...

conan2001 ha scritto:
a chi deve rispondere nel bene e nel male?

Di norma agli azionisti. Però, proprio come c'è stata una "originalità" nella scelta dei membri del cda, così c'è pure nel senso di responsabilità.
In genere quando si vuole avere la maggioranza assoluta di una società è perchè si vuole trarre vantaggio gestendo la società stessa. Ma noi sappiamo bene che il sindacato non vuole gestire la Chrysler (è contraddittorio con la natura del sindacato) ed infatti non ha preteso di scegliere l'amministratore delegato nè la maggioranza dei membri del cda.
Perchè allora il sindacato ha la quota di maggioranza? Perchè quando era in corso il Chapter 11 i creditori si sarebbero potuti opporre alla creazione della nuova Chrysler. I maggiori creditori erano i dipendenti che avevano paura di perdere i contributi versati per la pensione nel fondo aziendale. Dunque come garanzia è stata data al sindacato la maggioranza delle azioni. Gira voce che i sindacati vogliano sbarazzarsi quanto prima di questa quota, ma forse non hanno nemmeno troppa fretta perchè le quote azionarie cambieranno in funzione della restituzione del prestito ai governi USA e Canada.

Alla fin della fiera Chrysler deve rispondere più a chi ha elargito i prestiti ed ha permesso di creare una società senza debiti che non all'azionista di maggioranza.

che fine fa il marchio?
il sindacato non vuole comandare come tu dici però è indubbio, come tu dici, che se ha voluto la maggioranza, è per non farsi fregare.
ergo, qualsiasi decisione deve avere il suo consenso.
io l'ho capita così.

Ma non è stato il sindacato a chiedere la maggioranza assoluta della nuova Chrysler, è stata una proposta degli artefici di questa operazione. Al sindacato interessava che non andassero perduti i contributi versati (oltre ovviamente a mantenere quanti più posti possibile) e voleva delle garanzie per non rivolgersi al tribunale fallimentare.
Tutto qui, altrimenti perchè hanno il desiderio di dar via la loro quota?

Dunque non è corretto dire che ogni decisione deve avere il consenso del sindacato perchè altrimenti avrebbe preteso la maggioranza dei membri del cda.
Al sindacato di comandare, di fare il padrone proprio non interessa, vuole solo il rispetto dei lavoratori. Una volta avute le garanzie sui fondi pensionistici e sul mantenimento degli stabilimenti se ne frega di tutto il resto. Non contesterà se i modelli futuri avranno la trazione anteriore o posteriore, nè se saranno diesel o benzina.
Non è perciò il sindacato il primo a cui deve rispondere il cda.

ma èovvio che il sindacato non entra nei temi tecnici delle decisioni.
l'importante è che siano salvi i posti di lavoro e le pensioni, come per l'appunto dici tu.
è solo in italia che i sindacalisti vogliono entrare nelle faccende della produzione.
ed è un punto su cui non sono d'accordo, ad ognuno il suo mestiere.
ma se la barca fa acqua tutto entra in pericolo e vedrai come si fanno valere anche se hanno la minoranza.
il marchio, visto che tu non hai voluto dirlo te lo dico io, farà le sue belle valige e se ne tornerà, anche se mi sembra non l'abbia ancora lasciata, alla sua amata banca.
 
conan2001 ha scritto:
iCastm ha scritto:
conan2001 ha scritto:
iCastm ha scritto:
conan2001 ha scritto:
da chi è nominato il cda?

Il cda della Chrysler è composto da 9 membri di cui quattro di nomina Fiat (Marchionne compreso), due dai governi USA e Canada, gli altri tre dagli altri azionisti.

Dunque si nota che il cda non è espressione proporzionale delle quote possedute dagli azionisti. Ma se a loro andava bene così...

conan2001 ha scritto:
a chi deve rispondere nel bene e nel male?

Di norma agli azionisti. Però, proprio come c'è stata una "originalità" nella scelta dei membri del cda, così c'è pure nel senso di responsabilità.
In genere quando si vuole avere la maggioranza assoluta di una società è perchè si vuole trarre vantaggio gestendo la società stessa. Ma noi sappiamo bene che il sindacato non vuole gestire la Chrysler (è contraddittorio con la natura del sindacato) ed infatti non ha preteso di scegliere l'amministratore delegato nè la maggioranza dei membri del cda.
Perchè allora il sindacato ha la quota di maggioranza? Perchè quando era in corso il Chapter 11 i creditori si sarebbero potuti opporre alla creazione della nuova Chrysler. I maggiori creditori erano i dipendenti che avevano paura di perdere i contributi versati per la pensione nel fondo aziendale. Dunque come garanzia è stata data al sindacato la maggioranza delle azioni. Gira voce che i sindacati vogliano sbarazzarsi quanto prima di questa quota, ma forse non hanno nemmeno troppa fretta perchè le quote azionarie cambieranno in funzione della restituzione del prestito ai governi USA e Canada.

Alla fin della fiera Chrysler deve rispondere più a chi ha elargito i prestiti ed ha permesso di creare una società senza debiti che non all'azionista di maggioranza.

che fine fa il marchio?
il sindacato non vuole comandare come tu dici però è indubbio, come tu dici, che se ha voluto la maggioranza, è per non farsi fregare.
ergo, qualsiasi decisione deve avere il suo consenso.
io l'ho capita così.

Ma non è stato il sindacato a chiedere la maggioranza assoluta della nuova Chrysler, è stata una proposta degli artefici di questa operazione. Al sindacato interessava che non andassero perduti i contributi versati (oltre ovviamente a mantenere quanti più posti possibile) e voleva delle garanzie per non rivolgersi al tribunale fallimentare.
Tutto qui, altrimenti perchè hanno il desiderio di dar via la loro quota?

Dunque non è corretto dire che ogni decisione deve avere il consenso del sindacato perchè altrimenti avrebbe preteso la maggioranza dei membri del cda.
Al sindacato di comandare, di fare il padrone proprio non interessa, vuole solo il rispetto dei lavoratori. Una volta avute le garanzie sui fondi pensionistici e sul mantenimento degli stabilimenti se ne frega di tutto il resto. Non contesterà se i modelli futuri avranno la trazione anteriore o posteriore, nè se saranno diesel o benzina.
Non è perciò il sindacato il primo a cui deve rispondere il cda.

ma èovvio che il sindacato non entra nei temi tecnici delle decisioni.
l'importante è che siano salvi i posti di lavoro e le pensioni, come per l'appunto dici tu.
è solo in italia che i sindacalisti vogliono entrare nelle faccende della produzione.
ed è un punto su cui non sono d'accordo, ad ognuno il suo mestiere.
ma se la barca fa acqua tutto entra in pericolo e vedrai come si fanno valere anche se hanno la minoranza.
il marchio, visto che tu non hai voluto dirlo te lo dico io, farà le sue belle valige e se ne tornerà, anche se mi sembra non l'abbia ancora lasciata, alla sua amata banca.

Quale amata banca?
Come se la banca ci tenesse più dei sindacati a gestire l'azienda...
 
iCastm ha scritto:
conan2001 ha scritto:
iCastm ha scritto:
conan2001 ha scritto:
iCastm ha scritto:
conan2001 ha scritto:
da chi è nominato il cda?

Il cda della Chrysler è composto da 9 membri di cui quattro di nomina Fiat (Marchionne compreso), due dai governi USA e Canada, gli altri tre dagli altri azionisti.

Dunque si nota che il cda non è espressione proporzionale delle quote possedute dagli azionisti. Ma se a loro andava bene così...

conan2001 ha scritto:
a chi deve rispondere nel bene e nel male?

Di norma agli azionisti. Però, proprio come c'è stata una "originalità" nella scelta dei membri del cda, così c'è pure nel senso di responsabilità.
In genere quando si vuole avere la maggioranza assoluta di una società è perchè si vuole trarre vantaggio gestendo la società stessa. Ma noi sappiamo bene che il sindacato non vuole gestire la Chrysler (è contraddittorio con la natura del sindacato) ed infatti non ha preteso di scegliere l'amministratore delegato nè la maggioranza dei membri del cda.
Perchè allora il sindacato ha la quota di maggioranza? Perchè quando era in corso il Chapter 11 i creditori si sarebbero potuti opporre alla creazione della nuova Chrysler. I maggiori creditori erano i dipendenti che avevano paura di perdere i contributi versati per la pensione nel fondo aziendale. Dunque come garanzia è stata data al sindacato la maggioranza delle azioni. Gira voce che i sindacati vogliano sbarazzarsi quanto prima di questa quota, ma forse non hanno nemmeno troppa fretta perchè le quote azionarie cambieranno in funzione della restituzione del prestito ai governi USA e Canada.

Alla fin della fiera Chrysler deve rispondere più a chi ha elargito i prestiti ed ha permesso di creare una società senza debiti che non all'azionista di maggioranza.

che fine fa il marchio?
il sindacato non vuole comandare come tu dici però è indubbio, come tu dici, che se ha voluto la maggioranza, è per non farsi fregare.
ergo, qualsiasi decisione deve avere il suo consenso.
io l'ho capita così.

Ma non è stato il sindacato a chiedere la maggioranza assoluta della nuova Chrysler, è stata una proposta degli artefici di questa operazione. Al sindacato interessava che non andassero perduti i contributi versati (oltre ovviamente a mantenere quanti più posti possibile) e voleva delle garanzie per non rivolgersi al tribunale fallimentare.
Tutto qui, altrimenti perchè hanno il desiderio di dar via la loro quota?

Dunque non è corretto dire che ogni decisione deve avere il consenso del sindacato perchè altrimenti avrebbe preteso la maggioranza dei membri del cda.
Al sindacato di comandare, di fare il padrone proprio non interessa, vuole solo il rispetto dei lavoratori. Una volta avute le garanzie sui fondi pensionistici e sul mantenimento degli stabilimenti se ne frega di tutto il resto. Non contesterà se i modelli futuri avranno la trazione anteriore o posteriore, nè se saranno diesel o benzina.
Non è perciò il sindacato il primo a cui deve rispondere il cda.

ma èovvio che il sindacato non entra nei temi tecnici delle decisioni.
l'importante è che siano salvi i posti di lavoro e le pensioni, come per l'appunto dici tu.
è solo in italia che i sindacalisti vogliono entrare nelle faccende della produzione.
ed è un punto su cui non sono d'accordo, ad ognuno il suo mestiere.
ma se la barca fa acqua tutto entra in pericolo e vedrai come si fanno valere anche se hanno la minoranza.
il marchio, visto che tu non hai voluto dirlo te lo dico io, farà le sue belle valige e se ne tornerà, anche se mi sembra non l'abbia ancora lasciata, alla sua amata banca.

Quale amata banca?
Come se la banca ci tenesse più dei sindacati a gestire l'azienda...

ma marchionne non è anche un pezzo grosso di una banca svizzera?
non mi ricordo il nome, usboppure ubs, un nome simile.
 
conan2001 ha scritto:
iCastm ha scritto:
conan2001 ha scritto:
iCastm ha scritto:
conan2001 ha scritto:
iCastm ha scritto:
conan2001 ha scritto:
da chi è nominato il cda?

Il cda della Chrysler è composto da 9 membri di cui quattro di nomina Fiat (Marchionne compreso), due dai governi USA e Canada, gli altri tre dagli altri azionisti.

Dunque si nota che il cda non è espressione proporzionale delle quote possedute dagli azionisti. Ma se a loro andava bene così...

conan2001 ha scritto:
a chi deve rispondere nel bene e nel male?

Di norma agli azionisti. Però, proprio come c'è stata una "originalità" nella scelta dei membri del cda, così c'è pure nel senso di responsabilità.
In genere quando si vuole avere la maggioranza assoluta di una società è perchè si vuole trarre vantaggio gestendo la società stessa. Ma noi sappiamo bene che il sindacato non vuole gestire la Chrysler (è contraddittorio con la natura del sindacato) ed infatti non ha preteso di scegliere l'amministratore delegato nè la maggioranza dei membri del cda.
Perchè allora il sindacato ha la quota di maggioranza? Perchè quando era in corso il Chapter 11 i creditori si sarebbero potuti opporre alla creazione della nuova Chrysler. I maggiori creditori erano i dipendenti che avevano paura di perdere i contributi versati per la pensione nel fondo aziendale. Dunque come garanzia è stata data al sindacato la maggioranza delle azioni. Gira voce che i sindacati vogliano sbarazzarsi quanto prima di questa quota, ma forse non hanno nemmeno troppa fretta perchè le quote azionarie cambieranno in funzione della restituzione del prestito ai governi USA e Canada.

Alla fin della fiera Chrysler deve rispondere più a chi ha elargito i prestiti ed ha permesso di creare una società senza debiti che non all'azionista di maggioranza.

che fine fa il marchio?
il sindacato non vuole comandare come tu dici però è indubbio, come tu dici, che se ha voluto la maggioranza, è per non farsi fregare.
ergo, qualsiasi decisione deve avere il suo consenso.
io l'ho capita così.

Ma non è stato il sindacato a chiedere la maggioranza assoluta della nuova Chrysler, è stata una proposta degli artefici di questa operazione. Al sindacato interessava che non andassero perduti i contributi versati (oltre ovviamente a mantenere quanti più posti possibile) e voleva delle garanzie per non rivolgersi al tribunale fallimentare.
Tutto qui, altrimenti perchè hanno il desiderio di dar via la loro quota?

Dunque non è corretto dire che ogni decisione deve avere il consenso del sindacato perchè altrimenti avrebbe preteso la maggioranza dei membri del cda.
Al sindacato di comandare, di fare il padrone proprio non interessa, vuole solo il rispetto dei lavoratori. Una volta avute le garanzie sui fondi pensionistici e sul mantenimento degli stabilimenti se ne frega di tutto il resto. Non contesterà se i modelli futuri avranno la trazione anteriore o posteriore, nè se saranno diesel o benzina.
Non è perciò il sindacato il primo a cui deve rispondere il cda.

ma èovvio che il sindacato non entra nei temi tecnici delle decisioni.
l'importante è che siano salvi i posti di lavoro e le pensioni, come per l'appunto dici tu.
è solo in italia che i sindacalisti vogliono entrare nelle faccende della produzione.
ed è un punto su cui non sono d'accordo, ad ognuno il suo mestiere.
ma se la barca fa acqua tutto entra in pericolo e vedrai come si fanno valere anche se hanno la minoranza.
il marchio, visto che tu non hai voluto dirlo te lo dico io, farà le sue belle valige e se ne tornerà, anche se mi sembra non l'abbia ancora lasciata, alla sua amata banca.

Quale amata banca?
Come se la banca ci tenesse più dei sindacati a gestire l'azienda...

ma marchionne non è anche un pezzo grosso di una banca svizzera?
non mi ricordo il nome, usboppure ubs, un nome simile.

E' l'Ubs, ma con Chrysler c'entra nulla.
 
conan2001 ha scritto:
ma marchionne non è anche un pezzo grosso di una banca svizzera?
non mi ricordo il nome, usboppure ubs, un nome simile.
Toni, Marchionne è un manager, è normale che punti al guadagno, non ci vedo nulla di male...Conosci dei manager che fanno beneficenza???
 
kanarino ha scritto:
conan2001 ha scritto:
ma marchionne non è anche un pezzo grosso di una banca svizzera?
non mi ricordo il nome, usboppure ubs, un nome simile.
Toni, Marchionne è un manager, è normale che punti al guadagno, non ci vedo nulla di male...Conosci dei manager che fanno beneficenza???

in italia no, in Usa sì...

comunque i sindacati sono una delle concause del fallimento di Chrysler....
 
Gunsite ha scritto:
kanarino ha scritto:
conan2001 ha scritto:
ma marchionne non è anche un pezzo grosso di una banca svizzera?
non mi ricordo il nome, usboppure ubs, un nome simile.
Toni, Marchionne è un manager, è normale che punti al guadagno, non ci vedo nulla di male...Conosci dei manager che fanno beneficenza???

in italia no, in Usa sì...

comunque i sindacati sono una delle concause del fallimento di Chrysler....

Io sapevo che erano una concausa del fallimento di GM in quanto avevano ottenuto eccessivi benefici nelle convenzioni sanitarie.

Infatti durante il Chapter 11 di GM i sindacati non si sono fatti sentire più di tanto, mentre quelli di Chrysler si sono fatti valere.
 
Sono concausa anche in Chrysler, dato che l'United Auto Workers aveva spuntato condizioni incredibilmente buone (e poi dicono che in america i sindacati sono finti....)
Se non ricordo male, la prima voce di spesa per Chrysler sono i benefit (monetari e assistenza sanitaria) concessi a dipendenti ed ex dipendenti...
 
iCastm ha scritto:
Gunsite ha scritto:
kanarino ha scritto:
conan2001 ha scritto:
ma marchionne non è anche un pezzo grosso di una banca svizzera?
non mi ricordo il nome, usboppure ubs, un nome simile.
Toni, Marchionne è un manager, è normale che punti al guadagno, non ci vedo nulla di male...Conosci dei manager che fanno beneficenza???

in italia no, in Usa sì...

comunque i sindacati sono una delle concause del fallimento di Chrysler....

Io sapevo che erano una concausa del fallimento di GM in quanto avevano ottenuto eccessivi benefici nelle convenzioni sanitarie.

Infatti durante il Chapter 11 di GM i sindacati non si sono fatti sentire più di tanto, mentre quelli di Chrysler si sono fatti valere.

vedi che qualcosa il sindacato comanda.
non ho mai detto che l'ubs centra con fiat.
marchionne ha due sedie e se è in grado di gestirle entrambe non ci trovo niente di strano.
ho detto che anche se gliene tolgono una gli rimane sempre l'altra.
l'importante è che se li meriti quei soldi che gli danno.
 
conan2001 ha scritto:
iCastm ha scritto:
Gunsite ha scritto:
kanarino ha scritto:
conan2001 ha scritto:
ma marchionne non è anche un pezzo grosso di una banca svizzera?
non mi ricordo il nome, usboppure ubs, un nome simile.
Toni, Marchionne è un manager, è normale che punti al guadagno, non ci vedo nulla di male...Conosci dei manager che fanno beneficenza???

in italia no, in Usa sì...

comunque i sindacati sono una delle concause del fallimento di Chrysler....

Io sapevo che erano una concausa del fallimento di GM in quanto avevano ottenuto eccessivi benefici nelle convenzioni sanitarie.

Infatti durante il Chapter 11 di GM i sindacati non si sono fatti sentire più di tanto, mentre quelli di Chrysler si sono fatti valere.

vedi che qualcosa il sindacato comanda.
non ho mai detto che l'ubs centra con fiat.
marchionne ha due sedie e se è in grado di gestirle entrambe non ci trovo niente di strano.
ho detto che anche se gliene tolgono una gli rimane sempre l'altra.
l'importante è che se li meriti quei soldi che gli danno.

No, il sindacato durante il Chapter 11 aveva un forte potere negoziale (cosa diversa dal comandare) terminato con la fine del Chapter 11 e la creazione della nuova Chrysler. Come creditori sono stati accontentati, dunque non hanno più lo stesso potere politico sulla società.

Ubs non c'entra con Fiat, ma allora perchè l'hai citata?

Marchionne ha più di due sedie.

Sulla meritocrazia non si dovrebbe discutere.
 
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