<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Festival di Sanremo 2025 | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Festival di Sanremo 2025

Diciamo che se ti presenti mezzo nudo, la figura di palta è servita indipendentemente da chi sei (e in questo caso, trattasi di un nessuno assoluto...). Va ben che ogni limite ha la sua decenza, ma c'è comunque un limite.... IMHO.

forse è un modo per mettersi in evidenza, però poi se non lo associ anche a contenuti resta sterile. Insomma se uno vuole fare l'Oscar Wilde non bastano gli atteggiamenti di questo, ci vogliono anche i contenuti
 
forse è un modo per mettersi in evidenza, però poi se non lo associ anche a contenuti resta sterile. Insomma se uno vuole fare l'Oscar Wilde non bastano gli atteggiamenti di questo, ci vogliono anche i contenuti
Nessuno si aspetta Frank Zappa sul palco, ma il livello medio è davvero ignobile.
Da adolescente/giovane ho preso lezioni e sono stato un "suonatore da garage", e ascoltatore fanatico di tantissimi generi musicali (ne soffro ancora), il punto è che quando, non per presunzione, un amatoriale neanche di livello alto come me, ha competenze più alte per lo meno della metà di quelli che si presentano sul palco, capisci che ormai è finita per la musica italiana.
Ho sentito Rkomi e sembrava quando vai al bar e trovi la serata karaoke, Noemi brava ma canzone non entusiasmante, poi a letto Tony Effe, imbarazzante, sembrava letteralmente uno che ha preso il microfono in mano per la prima volta in vita sua.
 
Nessuno si aspetta Frank Zappa sul palco, ma il livello medio è davvero ignobile.
Da adolescente/giovane ho preso lezioni e sono stato un "suonatore da garage", e ascoltatore fanatico di tantissimi generi musicali (ne soffro ancora), il punto è che quando, non per presunzione, un amatoriale neanche di livello alto come me, ha competenze più alte per lo meno della metà di quelli che si presentano sul palco, capisci che ormai è finita per la musica italiana.
Ho sentito Rkomi e sembrava quando vai al bar e trovi la serata karaoke, Noemi brava ma canzone non entusiasmante, poi a letto Tony Effe, imbarazzante, sembrava letteralmente uno che ha preso il microfono in mano per la prima volta in vita sua.

non sono molto esperto musicalmente parlando, secondo me in linea di massima anche nel passato se avevi 25 canzoni le passabili erano 4 o 5 , poi con il tempo credo che si ricordino solo quelle belle e si tende ad avere un ricordo migliore , ma non è che sia cambiato molto , almeno a mia impressione
 
Ma quanto bisogna essere fissati, disagiati e ideologizzati per alzarsi dalla sala stampa e come prima domanda chiedere ai conduttori di una manifestazione canora se sono antifascisti?

 
Ma quanto bisogna essere fissati, disagiati e ideologizzati per alzarsi dalla sala stampa e come prima domanda chiedere ai conduttori di una manifestazione canora se sono antifascisti?

SI PREGA DI NON RISPONDERE,grazie
 
non sono molto esperto musicalmente parlando, secondo me in linea di massima anche nel passato se avevi 25 canzoni le passabili erano 4 o 5 , poi con il tempo credo che si ricordino solo quelle belle e si tende ad avere un ricordo migliore , ma non è che sia cambiato molto , almeno a mia impressione

Non discuto le canzoni, non amando il pop genere che va per la maggiore a Sanremo da sempre.
Contesto il far esibire gente che se parli di diaframma nel canto, pensa all'anticoncezionale :emoji_laughing:

E' come se in Formula 1 affidassero la prima guida McLaren ad una signora novantenne con le cataratte che non ha mai impugnato un volante in vita sua.
 
Dico subito che l’audience è stata da record. Leggermente superiore ai già ottimi risultati di Amadeus 2024.

La mia prima impressione su questo Festival è il taglio diverso rispetto a quelli di Amadeus, che aveva inserito molte canzoni per i giovanissimi: rap, filastrocche, simil latino-americanate, molti cantanti sconosciuti giovanissimi.

Il taglio di Conti è più legato alla tradizione: molto melodico con costruzione standard del pezzo, meno giovanissimi, meno monologhi (a parte il grande spazio a Jovanotti). Da precisare che la direzione artistica conta molto, perché il Carlo nazionale ha esaminato a suo dire ben 480 canzoni! Di queste ne ha scelte 30 (poi 29).

Per quanto riguarda il contesto, spettacolare la scenografia, orchestrali e coristi in gran parte presi da “Tale e quale show”, abbigliamenti in buona parte “da sera”, con poche stravaganze sopra le righe. Più eleganti le donne degli uomini direi. Il più “particolare” come look forse Irama, ma non si capiva nulla del testo della canzone (un amore che si spegne a poco a poco).
 
Dimenticavo che è intervenuto anche il Papa, con un video, direi che sia la prima volta nella storia del Festival: “La musica è uno strumento di pace”.
 
Una cosa piuttosto comune invero ieri sera. Credo che il mixer abbia bilanciato i suoni maggiormente a favore degli strumenti piuttosto che delle voci.

Irama ha chiesto molto eco evidentemente, perché era l’unico con tanto eco.

Poi si, anche altri non si capivano, però altri ancora si, e bene, quindi credo che sia anche il modo di cantare e l’arrangiamento.
Alcuni avevano strumentali propri in aggiunta all’orchestra, così come qualcuno ha portato ballerini o ballerine.
 
Nessuno si aspetta Frank Zappa sul palco, ma il livello medio è davvero ignobile.
Da adolescente/giovane ho preso lezioni e sono stato un "suonatore da garage", e ascoltatore fanatico di tantissimi generi musicali (ne soffro ancora), il punto è che quando, non per presunzione, un amatoriale neanche di livello alto come me, ha competenze più alte per lo meno della metà di quelli che si presentano sul palco, capisci che ormai è finita per la musica italiana.
Ho sentito Rkomi e sembrava quando vai al bar e trovi la serata karaoke, Noemi brava ma canzone non entusiasmante, poi a letto Tony Effe, imbarazzante, sembrava letteralmente uno che ha preso il microfono in mano per la prima volta in vita sua.

Perchè credi, erroneamente, che sia necessario avere talento per essere dei cantanti. Il talento è la parte più marginale della ricetta, oggi servono ben altre cose:
- presenza scenica
- seguito social
- capacità di far parlare di sè e dare scandalo.

Qualcuno obietterà che son discorsi da boomer perchè pure i cantanti e le band del passato avevano una forte presenza scenica e davano scandalo. E' vero, Freddie Mercury non era un pretino timido sul palco, ma oltre a mostrare le natiche a fine concerto per salutare il pubblico e vestirsi da donna dei video, aveva una voce unica al mondo che è stata oggetto di studi universitari volti a capire il segreto della sua voce. David Bowie si truccava in modi scandalosi per gli anni '70, ma era David Bowie.
I cantanti odierni a parte buttare fumo negli occhi, non sanno fare altro. Ormai non serve neppure più saper cantare, tanto c'è l'autotune che maschera tutto.

E' il risultato di 40 anni di "agevolazioni" per i musicisti. Togli gli strumenti reali e sostituiscili con strumenti virtuali, loop e sequencers che accelerano o rallentano il tempo a piacimento (suonare uno strumento reale stando dietro al metronomo è fuori moda), togli le batterie acustiche e sostituiscile con le drum machine elettroniche (come il Roland CR78 che è stato il capostipite, a cui sono seguiti il Roland TR808 e il LinnDrum), togli la naturalezza di una voce e sostituiscila con l'autotune, e il risultato è quello a cui assistiamo oggi.
Con tutte queste facilitazioni, anche Mario il bagnino può alzarsi un bel giorno e diventare cantante.

Una volta la musica era una cosa per pochi, una èlite di talentuosi che avevano accesso a certi strumenti e a certi ambienti.
L'altro giorno sfogliavo un catalogo anni '90 di strumenti musicali, una chitarra elettrica Gibson costava 7milioni di lire, un amplificatore (Soldano) 11 milioni. Oggi una chitarra elettrica costa 150€ e l'amplificatore nemmeno serve più perchè colleghi la chitarra al PC e suoni. Se proprio proprio vuoi un vero amplificatore, trovi gli amplificatori made in China a 200€.
Una volta per registrare la tua musica dovevi avere accesso a uno studio di registrazione esterno (i registratori multitraccia casalinghi sarebbero arrivati intorno agli anni '90) che aveva un costo non indifferente in quanto ti metteva a disposizione decenni di esperienza e strumentazione di altissimo livello. Oggi con un PC, una scheda audio da 99€ e un programmino gratuito scaricabile da internet, puoi registrare tutta la musica che vuoi e lanciarla sul web per farla ascoltare a una platea globale. Piattaforme come Soundcloud e Bandcamp permettono a tutti di far conoscere il proprio album, ma ormai il proprio inedito si lancia pure su Instagram e Tiktok.
Oggi ci sono studi di registrazione creati da ragazzini di 18 anni dentro il proprio garage con un Mac, una scheda audio da 99€, un microfono cinese e un po' di piramidale messo alle pareti. Basta sapere usare un programmino e ti può fregiare del titolo di "fonico". Poi magari non sai che differenza passanza tra un microfono a condensatore e uno a nastro, però sei producer/composer/fonico. Chiami il bro, gli dai un microfono, lui trova il flow, mentre tu mandi in Play il beat.
La musica è diventata molto più democratica, semplice da creare, alla portata di tutti, ma il talento è la cosa più antidemocratica che esista. Non è equamente distribuito. Per un Freddie Mercury che nasce, ci sono 10 milioni di persone col talento musicale di Tina Cipollari. Non è che dando a 10 milioni di persone strumenti a basso costo, avrai 10 milioni di A Night at The Opera. Avrai 10 milioni di Achilli Lauri e di capitani che tengono in alto la mano. Tutti artisti, ma senza arte.
 
redo che sia anche il modo di cantare e l’arrangiamento
O di un check imperfetto. Capita che alcuni suonino o cantino con differente portamento in performance, specie all'inizio o alla fine, rispetto al chek fatto a freddo (senza pubblico intendo). Però un bravo fonico deve saper correggere.
 
Nessuno si aspetta Frank Zappa sul palco, ma il livello medio è davvero ignobile.
Da adolescente/giovane ho preso lezioni e sono stato un "suonatore da garage", e ascoltatore fanatico di tantissimi generi musicali (ne soffro ancora), il punto è che quando, non per presunzione, un amatoriale neanche di livello alto come me, ha competenze più alte per lo meno della metà di quelli che si presentano sul palco, capisci che ormai è finita per la musica italiana.
Ho sentito Rkomi e sembrava quando vai al bar e trovi la serata karaoke, Noemi brava ma canzone non entusiasmante, poi a letto Tony Effe, imbarazzante, sembrava letteralmente uno che ha preso il microfono in mano per la prima volta in vita sua.
forse erano emozionati

P.S. visto dal vivo Frank Zappa che dire....professionale
 
Back
Alto