159ti ha scritto:
Bene, alla Bmw sono passati alle monovolume a trazione anteriore perchè i ritrovati tecnologici permettono cose impensabili? O forse visto che si tratta di Bmw chiudiamo un occhio, anzi tutti e due. Mentre alla Ferarri no, non deve permettersi di allargare la gamma, deve rimanere rigioniera dei suoi 7.000 clienti l'anno.
Allora io dico, permettiamo alla Ferrari, che a ritrovati tecnologici non è seconda a nessuno, ad allargare la gamma verso i SUV e verso le motorizzazioni diesel in modo da schiodarsi dai 7.0000 e raffiungere i 50-70.000 clienti l'anno.
Certo però non facendo le monovolume.

8) 8)
Mi sembrava che l'avessi piantata con la storia, grottesca, del diesel sulle Ferrari e invece arieccolo.... vabbé, basta, se l'idea ti piace tanto coccolatela pure, staremo a vedere a chi i fatti daranno ragione....di castronerie se ne sentono tante, al mondo, una più una meno...
Per il resto, io non ho alcun occhio di riguardo verso Bmw, anzi proprio perché è un costruttore di cui in media mi piace lo "spirito" sono più critico verso le cazzate che fa : le facesse un altro, che so Renault, magari mi sarebbero indifferenti.
Il fatto è che tu hai, di Ferrari, una concezione sbagliata : pensi che sia un costruttore percepito più o meno come gli altri, cosa che secondo te giustificherebbe fare, di conseguenza, alcune cose : dal montare motori diesel al cercare di ampliare verso il basso la produzione.
Invece non è così : e non è così che Ferrari è percepito dalla gente come costruttore.
I suoi motori sono lo stato dell'arte dei motori sportivi, cattivi, potenti, "musicali", emozionanti , senza compromessi : tutte cose che non si conciliano affatto col diesel.
Ed i suoi numeri produttivi non sono affatto una "gabbia" : sono quelli che decine di anni d'esperienza hanno mostrato essere possibili e sostenibili per auto tanto estreme e costose, che si vendono immediatamente - senza bisogno di ricorrere a sconti, promozioni, km zero ecc. - proprio perché la loro produzione è sempre stata limitata, non è mai stata spinta alla follia commercialmente.
E pazienza se il modello di successo del momento può richiedere un paio d'anni d'attesa : fa parte del gioco e rafforza il mito.
Aumentare sensibilmente la produzione per abbreviare, poverini, le sofferenze dell'attesa di questi "sfortunati" clienti :lol: significherebbe esporsi al rischio - anzi alla sicurezza, prima o poi - dell'invenduto : una pessima idea davvero, che comporterebbe anche un incrinamento dell'immagine del costruttore.
Invece la Ferrari va a gonfie vele, e produce utili a iosa, proprio perché la produzione è sempre stata saggiamente mantenuta entro i limiti di un mercato così esclusivo : che non può assorbire decine di migliaia di nuove Ferrari ogni anno.
Guardiamo la Pagani, ad es. : produce solo poche decine l'anno delle sue super-esclusive vetture da oltre un milione e mezzo di Euro.
Potrebbe probabilmente farne (lo dice Horacio Pagani stesso) qualche decina in più e venderle tutte ; ma, anche così, non arriverebbe a fare l' 1% delle auto che produce la Ferrari.
E questo discorso vale anche per Ferrari : magari potrebbe vendere un migliaio di auto in più all'anno, ma di certo non potrebbe
stravolgere l'ordine di grandezza della sua produzione (quello che tu ipotizzi) passando dalle migliaia alle decine di migliaia di auto l'anno : non c'è un mercato così ampio per vetture così particolari e costose.
Mentre volerlo fare a tutti i costi, forzando la mano e mettendosi a produrre Suv, modelli semi-economici e quant'altro, significherebbe iniziare a picconare alla base quel prestigio, quell'eccellenza costruita piano piano in decine d'anni : e tutto quel che ne consegue, a cominciare dai conti economici.
Soltanto un ingenuo / utopista può pensare che questo aumento spropositato delle cifre produttive, con relativo sputtanamento della produzione, non porterebbe conseguenze negative : prima su tutte la caduta di Ferrari, agli occhi di chiunque, dal piedistallo felice dove si trova adesso e l'ingresso nel mondo dei costruttori "normali", quelli che spesso fanno fatica a piazzare la produzione e devono ricorrere a promozioni, km zero e simili : una vera tristezza rispetto a come Ferrari vende adesso.
Questo scenario, che speriamo di non vedere mai, comporta una rapida e violenta perdita del prestigio di un tempo (distruggere è più facile che costruire) con conseguenze soltanto negative : la tua pretesa che, siccome adesso si vendono benissimo 7.000 auto l'anno ed il prestigio è intatto, questo potrebbe consentire impunemente di piazzarne un'enormità (quante, 40.000 ? sei volte adesso ?) senza che nessuno dica nulla è di un'ingenuità ed un utopismo disarmante : tu, anziché adattarti alla realtà, vorresti che la realtà si adattasse a te.
Non sei il primo e non sarai l'ultimo a vedere le cose come si vorrebbero che fossero anziché come sono... ma non funziona così.