<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Fast Recharge per la Zoe | Il Forum di Quattroruote

Fast Recharge per la Zoe

http://www.ansa.it/motori/notizie/rubriche/mobilita/2013/02/20/Enel-svela-Fast-Recharge-ricarica-elettrica-mezz-ora_8280030.html

A conferma che la fisica è la fisica, ecco la ricarica rapida secondo Renault: batteria carica all'80% in mezz'ora con una stazione di ricarica di SOLI 43 kW di potenza. Il tutto per un'autonomia (promessa) di BEN 150 km. C'è solo da pregare che abbiano isolato bene i morsetti.......

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a_gricolo ha scritto:
http://www.ansa.it/motori/notizie/rubriche/mobilita/2013/02/20/Enel-svela-Fast-Recharge-ricarica-elettrica-mezz-ora_8280030.html
A conferma che la fisica è la fisica, ecco la ricarica rapida secondo Renault: batteria carica all'80% in mezz'ora con una stazione di ricarica di SOLI 43 kW di potenza. Il tutto per un'autonomia (promessa) di BEN 150 km. C'è solo da pregare che abbiano isolato bene i morsetti.......
c.v.d.
 
a_gricolo ha scritto:
http://www.ansa.it/motori/notizie/rubriche/mobilita/2013/02/20/Enel-svela-Fast-Recharge-ricarica-elettrica-mezz-ora_8280030.html

A conferma che la fisica è la fisica, ecco la ricarica rapida secondo Renault: batteria carica all'80% in mezz'ora con una stazione di ricarica di SOLI 43 kW di potenza. Il tutto per un'autonomia (promessa) di BEN 150 km. C'è solo da pregare che abbiano isolato bene i morsetti.......

Agri so dove vuoi andare a parare, ma tu d'altro canto sai benissimo che non è un sistema di ricarica che può interessare utenze domestiche, ma semmai strutture pubbliche, stazioni collettive di ricarica, etc.

Non credo che farebbe schifo avere delle stazioni di ricarica del genere disponibili a chi ha un veicolo elettrico, magari in centro città, o magari in stazioni di servizio apposite, permettendo così anche di fare dei viaggi più lunghi con le elettriche, inframezzati da soste lunghe ma non impossibili (il tempo di pranzare per esempio, o di fare una commissione).

Non mi pare che nessuno finora abbia mai avuto una pompa di benzina in giardino, neanche i proprietari di una stazione di servizio.

E per assurdo installarla in giardino sarebbe ben più complesso, costoso e pericoloso che installarvi una colonnina di ricarica da 43 KW.

Se poi bisogna sempre criticare per partito preso, allora è un'altro discorso.
 
Jambana ha scritto:
Se poi bisogna sempre criticare per partito preso, allora è un'altro discorso.

Ma io non stavo criticando. Intendevo solo sottolineare che si conferma che quando si parla di "ricarica rapida" sarebbe opportuno spiegare a chi non mastica di volt e ampere che queste ricariche richiedono installazioni elettriche non alla portata di un privato (e aggiungerei pure piuttosto pericolose se - come credo - per contenere la sezione dei cavi si lavora con tensioni piuttosto elevate. Questa però è una MIA illazione).
 
a_gricolo ha scritto:
Jambana ha scritto:
Se poi bisogna sempre criticare per partito preso, allora è un'altro discorso.

Ma io non stavo criticando. Intendevo solo sottolineare che si conferma che quando si parla di "ricarica rapida" sarebbe opportuno spiegare a chi non mastica di volt e ampere che queste ricariche richiedono installazioni elettriche non alla portata di un privato (e aggiungerei pure piuttosto pericolose se - come credo - per contenere la sezione dei cavi si lavora con tensioni piuttosto elevate. Questa però è una MIA illazione).

Io non ho ragione di pensare che il tutto non sia isolato e concepito a regola d'arte per garantire il massimo livello di sicurezza.

Sinceramente, mi parrebbe potenzialmente più pericoloso (anche ambientalmente) maneggiare della benzina.

Secondo me poter ricaricare l'auto quotidianamente di notte a casa con la ricarica lenta, e poter fare delle ricariche veloci in stazioni apposite quando si è fuori, è un "modus operandi" piuttosto logico.
 
Jambana ha scritto:
Secondo me poter ricaricare l'auto quotidianamente di notte a casa con la ricarica lenta, e poter fare delle ricariche veloci in stazioni apposite quando si è fuori, è un "modus operandi" piuttosto logico.

Sarebbe la modalità ottimale. Tenendo sempre presente che i 43 kW servono per UN' auto alla volta, e comunque si ottengono al massimo un centinaio di km di autonomia. Una colonnina di ricarica a quattro posti già comporta 160 kW, che non sono pochi.....
 
Jambana ha scritto:
[...]
Secondo me poter ricaricare l'auto quotidianamente di notte a casa con la ricarica lenta, e poter fare delle ricariche veloci in stazioni apposite quando si è fuori, è un "modus operandi" piuttosto logico.
chiedo scusa, condivido che sia logico ed in qualche caso accettabile, ma (purtroppo) non mi sembra pratico e nemmeno economico; se poi nel concetto di economia facciamo rientrare i tempi di percorrenza la questione peggiora: già le nostre velocità di percorrenza nel traffico sono deprimenti, se poi ogni 100/150 km dobbiamo star fermi almeno mezz'ora...e la sosta non coincide con una pausa del tragitto (penso al caso del telefonino che si scarica nei momenti meno opportuni)...
...non penso si possa affermare che le critiche siano aprioristiche...
 
pphomebox ha scritto:
Jambana ha scritto:
[...]
Secondo me poter ricaricare l'auto quotidianamente di notte a casa con la ricarica lenta, e poter fare delle ricariche veloci in stazioni apposite quando si è fuori, è un "modus operandi" piuttosto logico.
chiedo scusa, condivido che sia logico ed in qualche caso accettabile, ma (purtroppo) non mi sembra pratico e nemmeno economico; se poi nel concetto di economia facciamo rientrare i tempi di percorrenza la questione peggiora: già le nostre velocità di percorrenza nel traffico sono deprimenti, se poi ogni 100/150 km dobbiamo star fermi almeno mezz'ora...e la sosta non coincide con una pausa del tragitto (penso al caso del telefonino che si scarica nei momenti meno opportuni)...
...non penso si possa affermare che le critiche siano aprioristiche...

Io invece penso che siano proprio aprioristiche invece, perche' e' pacifico che l'automobile elettrica -senza range extender- ha oggi degli importanti limiti di fruizione rispetto ad un'automobile a motore endotermico: dato per certo questo, penso che bisognerebbe accogliere positivamente ogni innovazione che possa oggettivamente ridurre (ho detto ridurre, non eliminare) questi problemi di fruizione.

E' meglio stare fermi mezz'ora oppure otto ore?
 
Jambana ha scritto:
Io invece penso che siano proprio aprioristiche invece, perche' e' pacifico che l'automobile elettrica -senza range extender- ha oggi degli importanti limiti di fruizione rispetto ad un'automobile a motore endotermico: dato per certo questo, penso che bisognerebbe accogliere positivamente ogni innovazione che possa oggettivamente ridurre (ho detto ridurre, non eliminare) questi problemi di fruizione.

E' meglio stare fermi mezz'ora oppure otto ore?

Ripeto: ovvio che è meglio star fermi mezz'ora che otto ore, non serve neanche dirlo. La mia più che una critica era una constatazione del fatto che i limiti di fruibilità dell'auto elettrica sono risolvibili solo ricorrendo ad infrastrutture estremamente costose e poco pratiche, tali quindi da incidere prevedibilmente anche sui costi di gestione. Non mi sembra una critica aprioristica.
 
Anche le infrastrutture per le automobili con motori a scoppio sono estremamente costose (anzi, decisamente più costose, un distrubutore costa centinaia e centinaia di migliaia di Euro), "poco pratiche" da costruire, e in questo caso pure potenzialmente pericolose per l'ambiente (pensiamo al pericolo di perdite nel terreno o nella falda acquifera e a tutte le misure di impermeabilizzazione obbligatorie in un distributore) oltre che per la sicurezza a causa dei prodotti altamente infiammabili: immaginiamo uno scenario in cui l'auto con motore a scoppio sia arrivata sul mercato solo due anni fa, e ci sia la rete dei distributori di benzina completamente da costruire da zero...
 
a_gricolo ha scritto:
Jambana ha scritto:
Io invece penso che siano proprio aprioristiche invece, perche' e' pacifico che l'automobile elettrica -senza range extender- ha oggi degli importanti limiti di fruizione rispetto ad un'automobile a motore endotermico: dato per certo questo, penso che bisognerebbe accogliere positivamente ogni innovazione che possa oggettivamente ridurre (ho detto ridurre, non eliminare) questi problemi di fruizione.

E' meglio stare fermi mezz'ora oppure otto ore?

Ripeto: ovvio che è meglio star fermi mezz'ora che otto ore, non serve neanche dirlo. La mia più che una critica era una constatazione del fatto che i limiti di fruibilità dell'auto elettrica sono risolvibili solo ricorrendo ad infrastrutture estremamente costose e poco pratiche, tali quindi da incidere prevedibilmente anche sui costi di gestione. Non mi sembra una critica aprioristica.
Agri è la normale evoluzione del progresso. Oggi è quasi impensabile poter fruire quotidianamente di certe tecnologie, domani sicuramente avremo a disposizione altre strutture.
Imho il limite maggiore alla diffusione dell'auto elettrica è sopratutto nel dover cambiare la nostra concezione di mobilità o almeno l'associazione tra le esigenze di mobilità e l'unico mezzo che ce le garantisce.
Sopratutto nelle aree provinciali e nelle città medio piccole ambiamo sostanzialmente ad un auto di proprietà, prestante, di dimensioni tali da soddisfare qualsiasi esigenza o presunta esigenza che potremmo ipoteticamente avere durante la sua vita utile.. non da ultimo l'auto è passione, tecnica ecc
L'auto elettrica non soddisfa chiaramente questo modello.
L'auto elettrica non deve essere come quella a scoppio, ma solo strumentale all'esigenza di mobilità in determinati contesti.. penso a quelli metropolitani delle maggiori città e penso ad un prodotto dalle dimensioni contenute, per max due persone, magari in comproprietà, car sharing, noleggio per qualche ora. Potrei ipotizzare un funzionamento come per il bike sharing, ci sono delle stazioni in giro per la città, con una carta prendi la macchina, paghi per intervalli temporali di mezz'ora.. la tieni tutto il tempo che vuoi, magari decrementando le tariffe all'aumentare dell'utilizzo... e per renderla la riporti nelle apposite rastrelliere agganciandola al sistema di ricarica
 
moogpsycho ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Jambana ha scritto:
Io invece penso che siano proprio aprioristiche invece, perche' e' pacifico che l'automobile elettrica -senza range extender- ha oggi degli importanti limiti di fruizione rispetto ad un'automobile a motore endotermico: dato per certo questo, penso che bisognerebbe accogliere positivamente ogni innovazione che possa oggettivamente ridurre (ho detto ridurre, non eliminare) questi problemi di fruizione.

E' meglio stare fermi mezz'ora oppure otto ore?

Ripeto: ovvio che è meglio star fermi mezz'ora che otto ore, non serve neanche dirlo. La mia più che una critica era una constatazione del fatto che i limiti di fruibilità dell'auto elettrica sono risolvibili solo ricorrendo ad infrastrutture estremamente costose e poco pratiche, tali quindi da incidere prevedibilmente anche sui costi di gestione. Non mi sembra una critica aprioristica.
Agri è la normale evoluzione del progresso. Oggi è quasi impensabile poter fruire quotidianamente di certe tecnologie, domani sicuramente avremo a disposizione altre strutture.
Imho il limite maggiore alla diffusione dell'auto elettrica è sopratutto nel dover cambiare la nostra concezione di mobilità o almeno l'associazione tra le esigenze di mobilità e l'unico mezzo che ce le garantisce.
Sopratutto nelle aree provinciali e nelle città medio piccole ambiamo sostanzialmente ad un auto di proprietà, prestante, di dimensioni tali da soddisfare qualsiasi esigenza o presunta esigenza che potremmo ipoteticamente avere durante la sua vita utile.. non da ultimo l'auto è passione, tecnica ecc
L'auto elettrica non soddisfa chiaramente questo modello.
L'auto elettrica non deve essere come quella a scoppio, ma solo strumentale all'esigenza di mobilità in determinati contesti.. penso a quelli metropolitani delle maggiori città e penso ad un prodotto dalle dimensioni contenute, per max due persone, magari in comproprietà, car sharing, noleggio per qualche ora. Potrei ipotizzare un funzionamento come per il bike sharing, ci sono delle stazioni in giro per la città, con una carta prendi la macchina, paghi per intervalli temporali di mezz'ora.. la tieni tutto il tempo che vuoi, magari decrementando le tariffe all'aumentare dell'utilizzo... e per renderla la riporti nelle apposite rastrelliere agganciandola al sistema di ricarica

Quoto: quella elettrica è una mobilità diversa, non si può confrontare direttamente con l'automobile che finora conosciamo solo sul piano delle prestazioni o dell'autonomia, senza considerare che parte proprio da un diverso modello di mobilità.

Aggiungerei anche che gli ultimi prodotti arrivati sul mercato (dalla Leaf a seguire) soddisfano anche esigenze diverse, quelle di chi ha sempre la necessità di muoversi in un ambito territoriale limitato (e se si guarda bene nell'uso quotidiano casa-lavoro-commissioni si tratta della grande maggioranza degli utenti) ma con un mezzo più spazioso, con capacità di trasporto persone e bagagli oltre che con sicurezza passiva simili a quelli di una normale berlina di ultima generazione.Pensiamo a chi ha figli piccoli per esempio.
Queste auto vanno a creare un'ulteriore nicchia rispetto alle auto elettriche ultracittadine, in pratica dei quadricicli, che conosciamo finora.

E' chiaro che alle elettriche non si può chiedere la polivalenza in termini di autonomia alla quale ci hanno abituati le normali autovetture a benzina (ma ciò si può ottenere, peggiorandone il rendimento, col range extender). Inoltre i prezzi sono ancora fuori mercato.
Ma si dovrà pur cominciare. Perché no? ;)
 
Jambana e Moog, io non sono acriticamente avverso all'auto elettrica, faccio presente solo un dettaglio: l'auto elettrica esiste da prima di quella a motore endotermico, non è affatto una "innovazione". Per quanto riguarda le mie "critiche" - che vorrebbero essere costruttive -, riguardano due aspetti.
Il primo è la comunicazione che viene data riguardo ai progressi nelle tecnologie. Si dice "si ricarica all'80% in mezz'ora", ma non si specifica chiaramente che ciò comporta la disponibilità di una cabina elettrica, o comunque di un'installazione che può essere solo pubblica. Niente di male, per carità, ma andrebbe spiegato meglio, anche perchè finchè si tratta di impiantare quattro colonnine in una città, l'investimento è quello che è e rientra nei costi diciamo "pubblicitari", ma se si pensa ad incentivare la mobilità elettrica anche in termini di car sharing è tutto un altro film.
Il secondo aspetto riguarda il modo di proporre questa soluzione da parte di alcuni costruttori che SECONDO ME sono totalmente fuori da ogni logica, e parlo di auto come la Fluence, la Tesla, la stessa Leaf. L'auto elettrica non extended range presenta limitazioni in termini di autonomia tali per cui non è proponibile al di fuori del settore della citycar, pertanto deve essere ottimizzata in tal senso. Proporre un'auto grande come una media-superiore con un handicap tale da impedirne l'uso al di fuori del piccolo cabotaggio lo ritengo semplicemente uno spreco di risorse. Vogliamo fare davvero un mezzo elettrico fruibile? Bene, si può fare, ma nella direzione della Twizy, non della Fluence, tanto per restare in Renault. Ecco che se parliamo di una microcar CHIUSA, con due posti VERI e un minimo di vano bagagli, leggera e gestibile con batterie da meno di 10 kWh qualcosa di buono può venirne fuori. Andare oltre è come mettere in commercio uno Stralis con 5 quintali di portata.

A me sinceramente questi argomenti non sembrano "critiche aprioristiche".
 
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