<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Farmacisti... | Page 8 | Il Forum di Quattroruote

Farmacisti...

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
marimasse ha scritto:
key-one ha scritto:
...forzandone il significato in senso propagandistico e demagogico...
Che è poi, purtroppo, il "senso" che la maggioranza delle persone (elettori, consumatori, tesserati...) sembra di gran lunga preferire e degnare della massima dose di attenzione e richiesta e seguito, tanto da reagire assai male nei confronti di chiunque tenti di servire una pietanza diversa.
Nulla di strano, quindi, se la merce più richiesta viene prodotta in quantitativi sempre maggiori. O no?

...con il miraggio per i consumatori di pochi spiccioli risparmiati all'anno...
Beh, non è che si tratti proprio di pochi spiccioli. Spesso (ad es. coi carburanti) può trattarsi di cifre di gran lunga superiori a quelle per cui a volte, in altri contesti, si organizzano vistose manifestazioni di piazza.

... si agevola il processo di concentrazione del commercio in poche mani...
Questo è verissimo. Nel raggio di 20 km da casa mia (vivo in provincia) ci sono una trentina di negozi che hanno chiuso il 31 dicembre scorso. Proprio mentre si annunciano qua e là le costruzioni di nuovi centri commerciali che "creeranno nuovi posti di lavoro"; una frase onnipresente che è un classico esempio della propaganda ipocrita di cui parlavi, visto che "dimentica" la quantità (e la qualità, anche di orari e stipendi) dei posti di lavoro che nello stesso tempo verranno distrutti dalle chiusura di chissà quanti esercizi commerciali già esistenti.
Però, come dicevo, è una frase che TUTTI (esclusi ovviamente i diretti interessati, che però sono evasori disonesti avidi sfruttatori) amano sentire e leggere, alla faccia della matematica più elementare. Chi non applaude è un menagramo nemico della collettività.

Ovviamente, come sempre (o forse "come mai"), la soluzione non sta certo negli estremismi. Le liberalizzazioni, SE pensate e fatte con buon senso e senza distorsioni dovute a interessi particolari, potrebbero essere assai utili. Guarda caso, è la stessa identica affermazione che si può fare per le regole della strada e in generale per le leggi di ogni tipo.
Però nessuno sembra interessato a procedere in questo modo, né tra coloro che progettano ed emanano tra coloro che inveiscono e invocano (e poi si lamentano se qualche goccia minaccia di bagnare il loro personale cappello).

Mi sovvengono ad esempio le comiche liberalizzazioni degli orari di apertura, che all'atto pratico altro non sono, così come genialmente concepite, che un modo per peggiorare le condizioni di lavoro e di vita di innumerevoli persone, sempre dietro la facciata di una serie di favolette simili a quella della crescita infinita. L'altra sera la tv trionfalmente annunciava come i primi esperimenti di apertura fino a mezzanotte abbiano portato ad un notevole aumento degli incassi; evidentemente qualcuno pensa e crede che la gente, dopo essere andata (anche per la curiosità della novità) a fare la spesa alle 10 di sera, RITORNI anche il giorno dopo a fare un'altra spesa, quella solita, durante l'orario normale. Qualcun altro, non meno creativo, pensa invece che i negozianti, dovendo tenere aperto per più ore, "dovranno" assumere nuovi dipendenti (mica si possono sfruttare quelli già assunti...) e che quindi grazie a questa trovata si "creeranno nuovi posti di lavoro". Che poi l'orario espanso, che tra l'altro comporta maggiori spese di illuminazione, riscaldamento ecc., NON comporti affatto un proporzionale aumento degli incassi non importa, è un fattore secondario, anche perché i padroni dei negozi sono evasori disonesti ecc. e quindi sarà bene che non si permettano di lagnarsi.
Due favolette tra cui sarebbe davvero difficile individuare la "migliore".

Mi stupisce davvero (o forse no) che in mezzo a tanti geniali individui nessuno abbia pensato, ad esempio, a imporre a tutti gli esercizi commerciali, grandi e piccoli, un tetto massimo di ore di apertura settimanali, corrispondente magari a una media di 8-9 ore al giorno: apri e chiudi il negozio quando e come ti pare MA NON devi superare quel numero di ore. Se apri di notte, mentre altri sono chiusi (vantaggio per te) terrai chiuso di giorno (vantaggio altrui); se apri la domenica terrai chiuso un altro giorno e così via. Una maniera fin troppo semplice per equilibrare le cose unendo i vantaggi della liberalizzazione e della libera iniziativa a quelli di una corretta concorrenza che non avvantaggi a priori questa o quella parrocchia.

Quanto si può risparmiare liberalizzando , leggi facendo chiudere centinaia di piccoli-medi impianti italiani . 10 cent al litro? . Io per esempio faccio circa 30.000 km all'anno , quasi tutti per lavoro e percorro in media 15/16 km con un litro di gasolio . Ergo 30.000 diviso 15 (facciamo stima prudenziale) , fa esattamente 2000 litri di diesel ; per 10 cents (stima ottimistica) di risparmio ad ogni litro fa circa 200 euro all'anno , diviso per 12 mensilità viene esattamente 16,6 euro al mese che poi sono 55 cents al giorno. Non voglio disprezzarli , nè sputare sopra il mio sudato lavoro , però non mi faranno certo più ricco , nè ridurranno le mie crescenti preoccupazioni sul futuro.
Sicuramente elimineranno centinaia di aziendine familiari che , con rischi(cfr recenti e passate rapine a mano armata) e fatica (pensiamo a cosa vuol dire lavare una decina d'auto in un pomeriggio d'inverno nel nord-italia) mantengono altre centinaia di componenti familiari. Sicuramente in questo modo si incrementeranno gli affari dei grandi centri automatizzati presenti o futuri nei grandi centri commerciali , coop in testa e probabilmente si agevoleranno i pochi petrolieri nella distribuzione e nella gestione.
Quanti posti di lavoro salariati si otterranno in cambio ? E con quale retribuzione mensile ? Con che tipo di contratto ? Tempo indeterminato , determinato , atipici ?
E poi siamo proprio sicuri che una volta eliminati le piccole aziende a carattere familiare ed ottenuto il controllo dell'intero mercato , i grandi gruppi distributivi non faranno cartello e non rialzeranno , con qualsiasi scusa buona, i prezzi? Come già avvenuto in pratica in altri settori dai quali è stata eliminata la presenza di commercio al minuto e agevolato il processo di concentrazione del business e del profitto in poche mani ? Saluti
 
key-one ha scritto:
.....
Quanti posti di lavoro salariati si otterranno in cambio ? E con quale retribuzione mensile ?
.....

Migliori di quelli degli esercenti che chiudono, stando alle dichiarazione dei redditi.

Scusa, ma qui mi tiri fuori altro sarcasmo.
 
renatom ha scritto:
key-one ha scritto:
.....
Quanti posti di lavoro salariati si otterranno in cambio ? E con quale retribuzione mensile ?
.....

Migliori di quelli degli esercenti che chiudono, stando alle dichiarazione dei redditi.

Scusa, ma qui mi tiri fuori altro sarcasmo.

Figurati , un forum deve vivere anche di sarcasmo , se educato come il tuo. Ma, per Diana :D, il problema non sta sempre e solo nelle dichiarazioni! . La perdita della possibilità di commercio per le persone normali -per parlare come si mangia , se no si potrebbe dire :l'esclusione dei ceti medi e popolari da ogni tipo di business- in favore di grossi gruppi , holding , cartelli , coop , affamati di ulteriori margini di profitto (o di plus-valore per parlare come un marxiano :D) ,oltre ad aver cambiato i connotati (nel senso negativo del termine) a tutte le città italiane e anche ai maggiori e migliori luoghi di villeggiatura , oggi tutti eguali e pieni di griffe tutte eguali e standardizzate , in luogo -è il caso di dire- di migliaia di negozi tutti diversi e tutti con un pezzo di storia e tutti con un'estetica particolare e a volte bellissima, è una perdita irreparabile per tutti gli Italiani , giovani , vecchi , ricchi o no , dipendenti e autonomi che siano. Inoltre le vie del centro appaiono deserte , con problemi di sicurezza sociale , oltrechè di malinconia e depressione , mentre i centri commerciali sono affollati all'inverosimile.
Questo non è progresso , nè modernità , nè equità fiscale è solamente il processo di concentrazione della ricchezza e dell'impresa in poche mani che dovrebbe essere oggetto di critica da parte di chi dovrebbe stare dalla parte del popolo e non del capitale e invece diventa processo opportunistico di creazione sintetica di consenso e in realtà partecipazione al business.
 
key-one ha scritto:
Figurati , un forum deve vivere anche di sarcasmo , se educato come il tuo. Ma, per Diana :D, il problema non sta sempre e solo nelle dichiarazioni! . La perdita della possibilità di commercio per le persone normali -per parlare come si mangia , se no si potrebbe dire :l'esclusione dei ceti medi e popolari da ogni tipo di business- in favore di grossi gruppi , holding , cartelli , coop , affamati di ulteriori margini di profitto (o di plus-valore per parlare come un marxiano :D) ,oltre ad aver cambiato i connotati (nel senso negativo del termine) a tutte le città italiane e anche ai maggiori e migliori luoghi di villeggiatura , oggi tutti eguali e pieni di griffe tutte eguali e standardizzate , in luogo -è il caso di dire- di migliaia di negozi tutti diversi e tutti con un pezzo di storia e tutti con un'estetica particolare e a volte bellissima, è una perdita irreparabile per tutti gli Italiani , giovani , vecchi , ricchi o no , dipendenti e autonomi che siano. Inoltre le vie del centro appaiono deserte , con problemi di sicurezza sociale , oltrechè di malinconia e depressione , mentre i centri commerciali sono affollati all'inverosimile.
Questo non è progresso , nè modernità , nè equità fiscale è solamente il processo di concentrazione della ricchezza e dell'impresa in poche mani che dovrebbe essere oggetto di critica da parte di chi dovrebbe stare dalla parte del popolo e non del capitale e invece diventa processo opportunistico di creazione sintetica di consenso e in realtà partecipazione al business.

Che vuoi, il processo è in atto a livello mondiale, anzi, direi che in Italia è decisamente più lento. Proprio la settimana scorsa siamo stati tre giorni a Roma e, con la moglie, parlavamo proprio del fatto che ancora a Roma si vedono dappertutto le "botteghe", cosa molto più rara in nella maggior parte delle capitali europee.

Sono d'accordo sul fatto che spesso svolgano anche una funzione sociale.
Questo non deve però costituire un'alibi per comportamenti, a loro volta, scorretti o per invocare provvedimenti protezionistici che vengano pagati poi, alla fine, in termini di prezzo dal cliente.
 
marimasse ha scritto:
dubbioso80 ha scritto:
...TUTTE le leggi economiche, teoricamente anche corrette, e che ci propinano le menti illuminate dei nostri governanti...
Non sarei così categorico. Anche perché raramente il "malato" (nel senso più ampio del termine) ama chi gli impone, ad esempio, uno sciroppo dal gusto pessimo o una dieta ferrea o la rinuncia a qualche abitudine consolidata e così via. Anzi, non di rado la cura meno piacevole è anche la più efficace o addirittura l'unica potenzialmente efficace e colui che la prescrive potrebbe rivelarsi, alla resa dei conti, meno "nemico" del previsto.
Certo, esistono anche le cure sbagliate in buona fede e anche quelle premeditatamente truffaldine, ma se partiamo dal presupposto che siano TUTTE così allora la prossima volta che in famiglia ci sarà qualche problema di salute non ci resterà, per coerenza, che sopprimere direttamente l'interessato...
ok, il malato non ama la cura, ma se il dottore ti ordina un suppostone e poi stai meglio..dai, si può fare
qui di suppostoni ce ne sono stati rifilati parecchi.
stiamo meglio? posso anche capirlo che ormai a sto maledetto dottore non crediamo più
 
marimasse ha scritto:
[Un dettaglio sul quale ultimamente (chissà, forse per coincidenza) si tende a soffermarsi sempre meno.
O no?
non l'ho capita

cmq se esistesse una persona meritevole del mio voto la voterei. il problema è che non la trovo
 
renatom ha scritto:
Sono d'accordo sul fatto che spesso svolgano anche una funzione sociale.
Questo non deve però costituire un'alibi per comportamenti, a loro volta, scorretti o per invocare provvedimenti protezionistici che vengano pagati poi, alla fine, in termini di prezzo dal cliente.
daje..
 
key-one ha scritto:
...per 10 cents (stima ottimistica) di risparmio ad ogni litro fa circa 200 euro all'anno...
Che corrispondono, ad esempio, ad una buona parte del bollo auto e che comunque costituiscono una cifra annuale più alta di quella che, in altri contesti (nuova tassa, riduzione stipendio o altro), farebbe indignare e magari anche scendere in piazza innumerevoli persone.

...Non voglio disprezzarli, né sputare sopra il mio sudato lavoro, però non mi faranno certo più ricco...
Beh, converrai sul fatto che questo discorso è assai scivoloso; ragionando in questa maniera si dovrebbe accettare di buon grado qualsiasi aumento o intento speculativo o maggiorazione di costo, perché in fin dei conti TUTTI i prezzi (di beni e servizi ma anche di tasse e imposte), singolarmente presi e opportunamente calcolati su base mensile o, meglio ancora, settimanale o giornaliera (come spesso fa, guarda caso, la pubblicità), diventano cifre relativamente modeste, certamente incapaci, DA SOLE, di cambiare la vita dell'interessato e tanto meno di farlo "diventare più ricco" l'interessato.
Anche una riduzione formale di stipendio di 20 o 30? al mese dovrebbe quindi essere del tutto accettabile...
 
dubbioso80 ha scritto:
...se il dottore ti ordina un suppostone e poi stai meglio...dai, si può fare...
Bisogna anche vedere il significato che attribuiamo a quel "poi".
Continuando con il paragone sanitario, bisogna osservare e ammettere che nel caso di patologia grave (specie se derivante, come ad es. nel caso di tossicodipendenza o forte obesità "golosa" ecc., da reiterate e consolidate dannose abitudini) la cura è sempre lunga e può produrre risultati positivi solo DOPO parecchio tempo e, soprattutto, solo SE per tutto quel tempo essa viene seguita con scrupolo.
Non basta annunciare la decisione di mettersi a dieta; non basta descrivere a gran voce il ferreo o addirittura feroce regime che si è deciso di seguire; non basta proclamare, con tanto di decreti e pesanti sanzioni previste, la data di inizio della dieta; nemmeno basta iniziare effettivamente la dieta al rigidissimo regime "deciso" e dopo un po' cominciare con qualche "eccezione" e così via. Nessuno di questi metodi produce effetti concreti, a parte quello di dare l'impressione che la dieta sia in corso da tantissimo tempo.

...di suppostoni ce ne sono stati rifilati parecchi. stiamo meglio?...
A me sembra che molti "suppostoni" siano stati, negli anni, molto più annunciati ed esibiti che di fatto somministrati con metodo e scrupolo. In altre parole, si è tanto parlato di prendere le medicine (magari scegliendo, a parole, farmaci anche esageratamente potenti e in dosaggi spropositati), di smettere con le sostanze stupefacenti o comunque dannose e con le abitudini malsane e via dicendo e qualche volta si è "cominciato" a fare qualcosa, magari somministrando qualche occasionale supposta di diametro appariscente, ma in fin dei conti una cura vera, concreta, duratura e convinta MAI si è seriamente intrapresa, perché di volta in volta le cose sono state solo annunciate oppure fatte solo in piccola parte, per via delle (obiettive?) reazioni o proteste di coloro (parrocchie, associazioni, categorie, settori ecc.) che non erano assolutamente disposti ad accettare qualsivoglia effetto collaterale sulle proprie condizioni e abitudini di lavoro, reddito, benessere.
Non è forse una "logica" fin troppo simile a quella per cui, "affrontando" il problema dei guidatori scriteriati sulle strade, ci si sente più rassicurati e gratificati dal vedere la linea continua dappertutto piuttosto che dal sapere che chi fa dei sorpassi veramente pericolosi ha una elevatissima probabilità di essere fermato e castigato in proporzione alle effettive colpe?
Se così non fosse saremmo guariti da un pezzo.
Anzi, nemmeno saremmo arrivati ad ammalarci così gravemente.

Basta pensare, esempio tra i tantissimi tra cui scegliere, a quante volte si è solennemente dichiarato da ogni parte "basta con i condoni", a quante volte tale dichiarazione è stata veramente messa in pratica (senza esasperazioni ma concretamente e durevolmente) e a quante volte i diretti interessati hanno vistosamente protestato (trovando anche parecchi sostenitori) nel momento in cui si è davvero tentato di metterla in pratica. O sbaglio?
 
dubbioso80 ha scritto:
marimasse ha scritto:
[Un dettaglio sul quale ultimamente (chissà, forse per coincidenza) si tende a soffermarsi sempre meno. O no?
non l'ho capita...
Non c'è molto da capire.
Volevo dire che, fino a prova contraria, i tanto demonizzati &quot;politici&quot; che negli ultimi decenni &quot;ci hanno portato&quot; a questa situazione (LORO, noi nulla abbiamo fatto, ci mancherebbe) sono sempre usciti da democratiche elezioni, oltre tutto assai frequenti, visto che ben pochi governi hanno raggiunto la regolare estinzione del loro mandato.
Quindi quella netta distinzione tra NOI e LORO, che ovviamente ci piace perché ci fa sentire immacolate vittime delle ALTRUI furberie e ipocrisie e speculazioni, è molto meno onesta e realista di quanto ci piaccia pensare.

I politici sono interessati in primissimo luogo alla poltrona? Benissimo: allora, proprio per tale ragione, essi agiranno in modo da raccogliere i consensi necessari a mantenerla.

Se un'amministrazione comunale ha concesso disinvoltamente permessi di costruire (il centro commerciale, il &quot;capanno attrezzi&quot; in zona agricola poi prodigiosamente diventato villetta, la casa nuova e indipendente collocata a fianco di una esistente e collegata a quest'ultima da una tettoia utile solo a far passare l'opera come un &quot;ampliamento&quot;, il nuovo capannone industriale ecc. ecc.) è stato a seguito delle richieste presentate in tal senso da altrettanti individui (non politici) che si aspettavano di avere il via libera, specie se elettori dell'amministrazione in carica. In caso contrario alle successive elezioni il loro voto cambiava, fino all'arrivo di una giunta &quot;comprensiva&quot;.
Stesso discorso vale per le innumerevoli opere non private (ad es. rotatorie e piste ciclabili palesemente insulse o inutili) e in generale per tutte le cose disinvoltamente finanziate con denari pubblici (che non c'erano &gt aumento del debito), attuate di volta in volta con il plauso di moltissimi individui (non politici) che contavano su un diretto o indiretto tornaconto (commesse, appalti, posti di lavoro).
 
marimasse ha scritto:
key-one ha scritto:
...per 10 cents (stima ottimistica) di risparmio ad ogni litro fa circa 200 euro all'anno...
Che corrispondono, ad esempio, ad una buona parte del bollo auto e che comunque costituiscono una cifra annuale più alta di quella che, in altri contesti (nuova tassa, riduzione stipendio o altro), farebbe indignare e magari anche scendere in piazza innumerevoli persone.

...Non voglio disprezzarli, né sputare sopra il mio sudato lavoro, però non mi faranno certo più ricco...
Beh, converrai sul fatto che questo discorso è assai scivoloso; ragionando in questa maniera si dovrebbe accettare di buon grado qualsiasi aumento o intento speculativo o maggiorazione di costo, perché in fin dei conti TUTTI i prezzi (di beni e servizi ma anche di tasse e imposte), singolarmente presi e opportunamente calcolati su base mensile o, meglio ancora, settimanale o giornaliera (come spesso fa, guarda caso, la pubblicità), diventano cifre relativamente modeste, certamente incapaci, DA SOLE, di cambiare la vita dell'interessato e tanto meno di farlo "diventare più ricco" l'interessato.
Anche una riduzione formale di stipendio di 20 o 30? al mese dovrebbe quindi essere del tutto accettabile...
no su tutto...
c'è aumento e "aumento"
se lo stato mi alza il bollo(e non posso farci niente..)per permettere al sindaco di girare in auto blu o per permettere al politico di maturare la pensione dopo 35 mesi o per assumere 10000000000 dipendenti statali allora mi girano

se invece devo pagare tutti i beni che consumo 1 o 10? in più per permettere ad altre persone di avere un bel lavoro, allora ci stò. anche perchè tutte ste persone con un bel lavoro e uno stipendio dignitoso poi spenderanno i loro soldini da me
non è questione di accettare un aumento ingiustificato. se io pago la spesa dal bottegaio 5? in più il bottegaio sarà più ricco e non avrà problemi aspendere 5? in più da me
se invece dal bottegaio non ci vado, risparmio 5?, ma lui non avrà 5? da spendere da me
 
marimasse ha scritto:
[Bisogna anche vedere il significato che attribuiamo a quel "poi".
Continuando con il paragone sanitario, bisogna osservare e ammettere che nel caso di patologia grave (specie se derivante, come ad es. nel caso di tossicodipendenza o forte obesità "golosa" ecc., da reiterate e consolidate dannose abitudini) la cura è sempre lunga e può produrre risultati positivi solo DOPO parecchio tempo e, soprattutto, solo SE per tutto quel tempo essa viene seguita con scrupolo.
guarda..
io mi ricordo le manifestazioni dei no-global. a parte le modalità della protesta che evito di commentare...sono stati descritti da tutti come dei pazzoidi che non ne capivano niente ed erano contrari al nostro benessere.
ci è stato detto che con la globalizzazione avremmo risparmiato. avremmo avuto nuovi mercati.
bene...com'è andata a finire? che di nuovi mercati non ne ho visti, in compenso "per risparmiare" stiam facendo fare tutto a degli schiavi esxtracomunitari e abbiam perso posti di lavoro

ecco...tu dici che la cura produrrà risultati dopo parecchio tempo...ok. che facciamo? aspettiamo che gli operai cinesi moldavi vietnamiti turchi egiziani indiani la smettano di lavorare 15 ore al gg per 100$ al mese?
 
marimasse ha scritto:
Non c'è molto da capire.
Volevo dire che, fino a prova contraria, i tanto demonizzati &quot;politici&quot; che negli ultimi decenni &quot;ci hanno portato&quot; a questa situazione (LORO, noi nulla abbiamo fatto, ci mancherebbe) sono sempre usciti da democratiche elezioni, oltre tutto assai frequenti, visto che ben pochi governi hanno raggiunto la regolare estinzione del loro mandato.
Quindi quella netta distinzione tra NOI e LORO, che ovviamente ci piace perché ci fa sentire immacolate vittime delle ALTRUI furberie e ipocrisie e speculazioni, è molto meno onesta e realista di quanto ci piaccia pensare.

.
si e quindi?
di pratico e attuabile cosa proponi?

ripeto, PRATICO E ATTUABILE, la teoria la sò
 
dubbioso80 ha scritto:
se invece devo pagare tutti i beni che consumo 1 o 10? in più per permettere ad altre persone di avere un bel lavoro, allora ci stò. anche perchè tutte ste persone con un bel lavoro e uno stipendio dignitoso poi spenderanno i loro soldini da me
non è questione di accettare un aumento ingiustificato. se io pago la spesa dal bottegaio 5? in più il bottegaio sarà più ricco e non avrà problemi aspendere 5? in più da me
se invece dal bottegaio non ci vado, risparmio 5?, ma lui non avrà 5? da spendere da me

Questa, grosso modo, si chiama inflazione.

Poi , come ti hogià detto, si alza il costo di sistema del paese e vai fuori mercato rispetto agli altri.

E, ho già scritto anche questo, è una delle cose che sono avvenute in questo paese negli ultimi decenni e grazie alla quale non siamo più competitivi.
 
renatom ha scritto:
Questa, grosso modo, si chiama inflazione.

Poi , come ti hogià detto, si alza il costo di sistema del paese e vai fuori mercato rispetto agli altri.

E, ho già scritto anche questo, è una delle cose che sono avvenute in questo paese negli ultimi decenni e grazie alla quale non siamo più competitivi.
no calma..
io stò dicendo che ogni giorno c'è una categoria di ladri nuova.
il bottegaio è un ladro
il barista è un ladro
benzinaio ladro
operaio ladro

quindi dobbiamo risparmiare

per risparmiare facciamo sparire tutte ste categorie a favore di poveracci operai cinesi o a favore di grandi società

risultato è che sì, risparmiamo, però o perdiamo il posto di lavoro o andiamo a fare tutti i commessi.
sbaglio?NON STA' SUCCEDENDO COSI'?

mai che si dica che un bene costa troppo perchè guadagno poco! o perchè tasse e spese sono una follia.

facciamo che invece di far pagare la benzina 1,70? la faccio pagare 1,60+10cent per i professori
oppure 1,60 e ci vai tu dai genitori a chiedere lo stipendio..
da domani il ladro da annientare diventi tu
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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