Carlantonio70 ha scritto:
Mi tiro fuori dalla discussione non essendo abbastanza preparato in materia.
Qui la maggiorpatre è diversamente preparata

incluso ovviamente il sottoscritto. Si tratta solo (torno serio) di valutare le fonti: in rete si trova di tutto, il problema è la serietà della fonte.
Quando asserisco che il gas è una polvere estremizzata mi riferivo al fatto che sempre di molecole si parla e se deriscono lle pareti polmonari non vanno più via. E' una affermazione che può far storcere il naso ad un chimico, ma penso di non essere molto lontano dal giusto.
A dire il vero la CO2 ed il CO (gas) passano tranquillamente nel sangue attraverso gli alveoli polmonari, così come l'ossigeno.
Il monossido di carbonio è particolarmente pericoloso in quanto si lega all'emoglobina (avvelenamento da CO). Le "polveri" invece (stato solido), a seconda delle loro dimensioni, vengono filtrate dall'apparto respiratorio a diversi livelli. Più sono "piccole", più rischiano di venire "filtrate" dagli alveoli (vedi immagine sotto), con facilmente immaginabili conseguenze negative. Se sono ancora più piccole, possono passare nel sangue e da lì ad organi vitali.
Se questo "particolato" ha natura organica, spesso abbiamo delle difese immunitarie (esempio i macrofagi), se si tratta di composti inorganici, si rischiano guai seri, anche fatali.
Questo prendilo in linea di massima, a livello meno che Bignami
Resto con la sensazione che passare dalle Euro 4 alle euro 5 e, peggio, alle euro 6, non sia una cosa sensata dal punto di vista del rapporto "riduzione delle emissioni/problemi", a maggior ragione quando un'auto raggiunge chilometraggi importanti e le variabili che influenzano il buon funzionamento della combustione e del trattamento dei residui, sono tutte modificate.
NOn riesco ad allegare documenti grossi, ma se cerchi in rete questo testo:
REGOLAMENTO (CE) N. 692/2008 DELLA COMMISSIONE
del 18 luglio 2008
recante attuazione e modifica del regolamento (CE) n. 715/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all?omologazione dei veicoli a motore riguardo alle emissioni dai veicoli passeggeri e commerciali leggeri (EUR 5 ed EUR 6) e all?ottenimento di informazioni per la riparazione e la manutenzione del veicolo
e te lo leggi con attenzione (sono quasi 140 pagine) vedrai quanta cura viene posta nel contenimento di tutte le emissioni e, soprattutto, nell'affidabilità a medio e lungo termine dei dispositivi antinquinamento. Il problema è molto serio e molte energie sono spese per afrontarlo, ma, e questo è innegabile, molte lobbies contrarie sono attive sul punto. Basta pensare alla famosa questione CO2 (per altro un totem un po' farlocco della battaglia anti emissioni, magari i problemi fossero circoscrivibili alla sola CO2)
Dal momento che sia tù che altri utenti mi sembrate molto ferrati in materia, approfitto per fare una domanda:
il 2.0 diesel nella versione da 120 CV del gruppo PSA (quello usato sui veicoli commerciali e sulla famiglia (C8 Ulysse, ...), ha il FAP o no ?
Grazie e buon proseguimento, continuerò a seguire la discussione da osservatore per cercare di capire meglio quale è la verità.
Non conosco a fondo la produzione PSA, ma qui in forum ci sono utenti che sicuramente ti potranno rispondere. Mi pareva solo di ricordare (ma prendila con beneficio di inventario) che gli stessi motori PSA, a seconda della specifica Casa che li impiega, possono avere il FAP (con la cerina, brevetto PSA) o il DPF (senza cerina, brevetto Bosch)
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