Thefrog ha scritto:tisian ha scritto:Thefrog ha scritto:Oggi, vedendo le vetture sfrecciare a Montecarlo, si vedevano i posteriori di diverse vetture che slittavano chi piu' chi meno in curva, scodavano, la' dove invece la Red Bull non faceva una piega.
La mia personale conclusione e' una: la Red Bull ha sviluppato una tecnologia di miniaturizzazione del cambio (che e' nel posteriore) decisamente superiore alle altre.
Non solo, nonostante le zavorre delle F1 quest'anno siano state ridotte perche' e' stato ridotto il peso minimo delle vetture, la IPOTETICA miniaturizzazione del cambio della Red Bull avrebbe permesso alla vettura di cui sopra di mantenere una certa zavorra nella parte centrale, una zavorra che per quanto si e' detto e' superiore a quella delle altre vetture concorrenti.
SE COSI' STANNO LE COSE sarebbe un gran bene per la Ferrari cercare di sviluppare un nuovo cambio piu' miniaturizzato per la vettura del prossimo anno. Questo perche', SE COSI' STANNO LE COSE, quest'anno e' andato.
Opinioni in merito sono gradite.
Regards,
The frog
Le cose NON stanno decisamente così, il vantaggio (netto) delle RedBull è insito in 2 componenti:
- altissimo carico areodinamico
- efficienza meccanica eccellente
Il cambio RedBull non è il più piccolo in assoluto e non è che una massa minore al posteriore sia un vantaggio (se il peso al posteriore è troppo basso si hanno problemi di squot e wheelspin in accellerazione, oltre a altri problemi di bilanciamento generale) è che il sistema sospensivo al posteriore dona grandissima aderenza in ogni situazione pur mantenendo le masse non sospese molto basse (merito del sistema pull-rod)
Questo lo si notava anche dai ralenty, vetture come RedBull e Ferrari erano molto "ferme" sui cordoli e con quasi nullo wheelspin, già McLaren e Renault avevano movimenti ben maggiori, la prima accusava sottosterzo in entrata, la seconda si muoveva molto in appoggio a centro curva.
Già a Barcellona si era notato che le "lattine" avevano un carico aerodinamico superiore a tutte le altre monoposto, questo carico va a discapito della velocità di punta, ma questo è un problema minore, in quanto, se giri almeno 0,5 sec. al giro più veloce di chiunque, il problema di riprenderti in rettilineo è ampiamente superato!
Dunque tu sei per il carico aerodinamico e per le sospensioni posteriori. Devo dire che quest'ultimo punto mi interessa moltissimo. Tu parli del sistema pull-rd nel posteriore, mi pare di capire, ma perche' le altre scuderie non adottano questo sistema nel posteriore? Sono push-rod anche nel posteriore?
Thanks in advance and regards,
The frog
Qui è meglio che mi spiego meglio. (la prima risposta è troppo "tirata")
L'adozione del sistema sospensivo pull-rod non è una novità, Arrows nel 2000 e Minardi nel 2001 sono le ultime ad averlo utilizzato.
Il sistema pull-rod è stato riutilizzato da Adrian Newey per un motivo molto semplice, ridurre l'altezza complessiva del gruppo trasmissione/sospensione posteriore, fattore che riduce automaticamente l'altezza della parte terminale del cofano motore, consente di trasportare una quantità maggiore di aria nell'ala posteriore/inferiore e sposta in basso le masse non sospese al posteriore.
Questo dejavù meccanico nacque con la vettura 2009, la quale, da subito, si distinse per lata efficienza meccanica, l'upgrade aerodinamico portato a Silverstone 2009 (adozione del doppio fondo) diede alla vettura una superiorità netta anche sulla Brown, mattatrice della prima parte del campionato!
Nel 2010 la RB non ha stravolto la vettura, ha dato luogo a una continuità del progetto, integrando meglio il doppio fondo nel progetto originario e ricercando il massimo carico a scapito della velocità di punta.
Fatto questo escursus "storico" c'è da dire che tra push-rod e pull-rod non c'è differenza di efficienza nell'assorbimento dei carichi e degli scuotimenti, la differenza sta nell'ingombro e nella facilità di intervento in pista, in quanto il pull-rod ha interventi più complessi a causa della disposizione degli elementi elastici posto sotto il cambio, ma ha il vantaggio di diminuire l'altezza complessiva nella parte centrale della trasmissione.