In un mercatino natalizio della mia città erano esposte diverse auto del gruppo Fiat, tutte bianche.
Cominciando dalla nostra Lancia, erano fianco a fianco la Y 5P e la 3P; un profano non avrebbe saputo dire quale fosse la più moderna. Non dico che la 5P sia una brutta auto, ma è meno elegante, un pò più sgarziatella e con l'espressione ebete dovuta alla calandra chrysler. Livello di finitura esterna simile, la 3P sembra addirittura più piena e completa, più "macchina" con il profilo cromato laterale ed i bei fari ant. e post.
Delta: da quando le hanno trapiantato la mascherina americana mi sembra umiliata; non riesco a digerirla.
Thema e Voyager: assenti (i parcheggi nel centro storico ospitano fino a 5 m ...). E poi una Voyager bianca vicino alla sede della Misercordia locale poteva creare pericolose confusioni con le altre autolettighe.
La Lancia non meritava questo trattamento.
Per odiose pseudo strategie non hanno messo il bel nuovo 6V sullo splendido telaio della Thesis (che ricordo aveva anche eccellenti sospensioni elettroniche ed uno stile e dimensioni certamente più europee) ed hanno rimarchiato 2 bisonti praticamente invendibili sia ai privati che alle flotte; se non verranno acquistate la colpa sarà dei 60 milioni di italiani o di quel trappolone del canadese?
La Giulietta affiancava la Freemont; l'Alfa vanta una finitura delle lamiere eccellente, fughe ridotte e sportelli che si chiudono con un bel rumore (tipo la 159, "ovviamente" assente). Il gentile venditore osannava il cambio DCT, anche nella guida sportiva; pare che sia un bel "pezzo" di meccanica, progettato in Italia. La Freemont dà una prima impressione positiva, ma ad una analisi più attenta appaiono giochi molto elevati e componenti tirati via (il profilo del cristallo da un lato era allineato verso la coda, dall'altro lato verso il muso). E pensare che hanno lo stesso motore.
In quell'accostamento, in quel motore multijet ed in quel profilo messo male appare in tutta la sua crudezza la visione di Marchionne: usare la tecnologia italiana (grazie ai bravi tecnici che ancora abbiamo) per prendersi la Chrysler senza pagare una lira, rimpolpare i cassetti vuoti degli americani con i diesel e le auto piccole e medie, trasferire lentamente ma senza pietà anche la progettazione negli USA e lasciare in italia solo qualche stabilimento (forse).
Possiamo fare qualcosa per evitare tutto ciò?
Saluti
Cominciando dalla nostra Lancia, erano fianco a fianco la Y 5P e la 3P; un profano non avrebbe saputo dire quale fosse la più moderna. Non dico che la 5P sia una brutta auto, ma è meno elegante, un pò più sgarziatella e con l'espressione ebete dovuta alla calandra chrysler. Livello di finitura esterna simile, la 3P sembra addirittura più piena e completa, più "macchina" con il profilo cromato laterale ed i bei fari ant. e post.
Delta: da quando le hanno trapiantato la mascherina americana mi sembra umiliata; non riesco a digerirla.
Thema e Voyager: assenti (i parcheggi nel centro storico ospitano fino a 5 m ...). E poi una Voyager bianca vicino alla sede della Misercordia locale poteva creare pericolose confusioni con le altre autolettighe.
La Lancia non meritava questo trattamento.
Per odiose pseudo strategie non hanno messo il bel nuovo 6V sullo splendido telaio della Thesis (che ricordo aveva anche eccellenti sospensioni elettroniche ed uno stile e dimensioni certamente più europee) ed hanno rimarchiato 2 bisonti praticamente invendibili sia ai privati che alle flotte; se non verranno acquistate la colpa sarà dei 60 milioni di italiani o di quel trappolone del canadese?
La Giulietta affiancava la Freemont; l'Alfa vanta una finitura delle lamiere eccellente, fughe ridotte e sportelli che si chiudono con un bel rumore (tipo la 159, "ovviamente" assente). Il gentile venditore osannava il cambio DCT, anche nella guida sportiva; pare che sia un bel "pezzo" di meccanica, progettato in Italia. La Freemont dà una prima impressione positiva, ma ad una analisi più attenta appaiono giochi molto elevati e componenti tirati via (il profilo del cristallo da un lato era allineato verso la coda, dall'altro lato verso il muso). E pensare che hanno lo stesso motore.
In quell'accostamento, in quel motore multijet ed in quel profilo messo male appare in tutta la sua crudezza la visione di Marchionne: usare la tecnologia italiana (grazie ai bravi tecnici che ancora abbiamo) per prendersi la Chrysler senza pagare una lira, rimpolpare i cassetti vuoti degli americani con i diesel e le auto piccole e medie, trasferire lentamente ma senza pietà anche la progettazione negli USA e lasciare in italia solo qualche stabilimento (forse).
Possiamo fare qualcosa per evitare tutto ciò?
Saluti