Questo post lo intitolerei : i 150 watt che contano.
Mesi fa quando mi installarono la Wallbox, una Charger Pro della Elli società del gruppo Vw, notai un particolare che inizialmente avevo scambiato per difetto o un errore di software.
Se la ricarica viene stoppata dall’auto una volta arrivata alla soglia stabilita, io ho impostato 80%, il registro della cronologia della ricarica sull’applicazione della Wallbox non viene temporalmente aggiornato e non vengono visualizzati i kwh erogati per la ricarica lasciando la Wallbox in uno stato di pausa fin quando non si toglie materialmente lo spinotto dall’auto. Poi dopo lo stacco la App Elli aggiorna regolarmente il registro.
Mentre se la ricarica viene stoppata manualmente tramite App Elli propria della Wallbox il registro della cronologia di ricarica viene aggiornato istantaneamente e indica le ore precise impiegate per la ricarica e i kwh totali erogati isolando l’auto dalla rete elettrica anche se il connettore rimane inserito dato che la Wallbox torna nello stato attivo pronta per una nuova ricarica.
La differenza tra i 2 stati può sembrare nulla tranne per il “problema” sul registro di ricarica e sullo stato della Wallbox che comunque dopo lo stacco dello spinotto la situazione si risolve.
Ma in realtà nel caso in cui l’auto ordina la fine della ricarica lo stato di “pausa” che ne consegue è progettato per usufruire di una funzione molto interessante e valida, anzi diciamo che sono due le funzioni, che sto provando da qualche settimana perchè pensate quando fa freddo, quindi ho dovuto aspettare fino a che le temperature me ne permettevano la sperimentazione pratica.
Ovvero che se per qualsiasi motivo lo stato di carica dovesse calare, molto freddo dove il circuito interno della batteria preleva energia per riscaldarla o l’uso di apparecchiature interne come il clima, la Wallbox esce dallo stato di pausa e mantiene la batteria alla soglia stabilita, nel mio caso 80%.
Ora, purtroppo non ho potuto testare il calo di batteria per fermo auto o freddo intenso perchè complice anche il box lasciata ad una percentuale quella rimane anche dopo una settimana. Potrebbe invece essere utile a chi per esempio ha la Wallbox esterna e l’auto di conseguenza parcheggiata fuori, tipo cortile o parcheggio condominiale privato.
Ma ho potuto invece testare il pre riscaldamento della batteria poco prima di partire alla mattina verificando se le indicazioni sul libretto VW e dell’ingegnere alla consegna, ma che inizialmente non avevo capito, fossero vere.
Ovvero che riscaldando la batteria prima di partire l’efficienza e il consumo per lo stesso tragitto rispetto al non farlo erano nettamente migliori. Per precisare il riscaldamento della batteria consiste nell’accensione del clima che oltre a riscaldare l’abitacolo alla pompa di calore è collegato anche il circuito che riscalda anche la batteria. Ma pur scettico volevo vedere se il consumo di energia che viene prelevato direttamente dalla rete e non prelevato dalla batteria per scaldare l’auto compensava il risparmio energetico sul tragitto abituale di mia moglie, ovvero 26 km.
Praticamente funziona così: al termine della ricarica durante la notte dato che è l’auto a fermare la carica perchè è arrivata alla soglia stabilita, 80%, come ho detto la Wallbox entra in pausa. 15 minuti prima di prelevare l’auto dall’App Vw accendo il clima, che se non stoppato ha una durata massima di mezz’ora, l’auto riattiva la Wallbox e poi prelevando direttamente l’energia dalla rete perchè lo spinotto è ancora attaccato accende il clima che riscalda la batteria e l’abitacolo. Poi all’apertura dell’auto stacco lo spinotto e parto.
Dato che l’auto viene caricata un giorno si e 2 no mi ha permesso di alternare giorni con e senza pre riscaldamento della batteria per avere una varietà di dati attendibile e variegata con temperature tra gli 0 e 4 gradi.
I numeri :
Il clima in quel quarto d’ora consuma direttamente dalla rete circa 140-150 watt, ovvero 600 watt/h, ma la batteria seppur non interessata a dare energia invece incamera energia aggiuntiva perchè la Wallbox ha la gestione dinamica del carico.
Ovvero preleva tutta la potenza lasciata libera in quel momento dalla casa, quindi non fornisce solo i 150 watt richiesti dalla pompa di calore ma tutta l’energia disponibile in quel momento che alla mattina presto in casa mia si traduce in 2,8 - 3 kwh che in quel quarto d’ora fanno confluire nella batteria circa 500 - 550 watt in più, cioè 700 -750 watt erogati nel quarto d’ora meno in 150 watt assorbiti dal clima.
Ciò si traduce che quando mia moglie preleva l’auto quel mezzo kw in più fa scattare la percentuale di carica dal 80 al 81% basso, mentre i 150 watt spesi per il pre riscaldamento spalmati per i 26 km del tragitto incideranno con un + 5,8 watt per km.
I consumi:
Da numerose e variegate prove il tragitto di 26 km con il pre riscaldamento e temperature sotto i 4 gradi hanno portato una media di 0,159 kwh per km che se aggiungiamo i 6 watt ( 5,8 ma arrotondiamo ) aggiuntivi per km fanno gli 0,165 kwh per km. Ricordo che a temperature primaverili estive 16- 25 gradi lo stesso tragitto segnava 0,120 - 0,135 kwh per km.
Senza il pre riscaldamento la media per gli stessi 26 km ha dato sempre con temperature sotto i 4 gradi un 0,187 kwh per km.
Conclusioni:
Devo ammettere che Vw e l’ingegnere avevano pienamente ragione e il pre riscaldamento possibile solo se si dispone della pompa di calore da i suoi frutti. E vero che a fronte di un risparmio di 728 watt ( (0,187 watt - 0,159 watt) x 26 km ) ne spendi 150 di watt per il pre riscaldamento quindi il guadagno sono solo 578 watt che tradotto in euro sono 13-15 centesimi per 26 km, ma la teoria è stata verificata dalla pratica.
Mesi fa quando mi installarono la Wallbox, una Charger Pro della Elli società del gruppo Vw, notai un particolare che inizialmente avevo scambiato per difetto o un errore di software.
Se la ricarica viene stoppata dall’auto una volta arrivata alla soglia stabilita, io ho impostato 80%, il registro della cronologia della ricarica sull’applicazione della Wallbox non viene temporalmente aggiornato e non vengono visualizzati i kwh erogati per la ricarica lasciando la Wallbox in uno stato di pausa fin quando non si toglie materialmente lo spinotto dall’auto. Poi dopo lo stacco la App Elli aggiorna regolarmente il registro.
Mentre se la ricarica viene stoppata manualmente tramite App Elli propria della Wallbox il registro della cronologia di ricarica viene aggiornato istantaneamente e indica le ore precise impiegate per la ricarica e i kwh totali erogati isolando l’auto dalla rete elettrica anche se il connettore rimane inserito dato che la Wallbox torna nello stato attivo pronta per una nuova ricarica.
La differenza tra i 2 stati può sembrare nulla tranne per il “problema” sul registro di ricarica e sullo stato della Wallbox che comunque dopo lo stacco dello spinotto la situazione si risolve.
Ma in realtà nel caso in cui l’auto ordina la fine della ricarica lo stato di “pausa” che ne consegue è progettato per usufruire di una funzione molto interessante e valida, anzi diciamo che sono due le funzioni, che sto provando da qualche settimana perchè pensate quando fa freddo, quindi ho dovuto aspettare fino a che le temperature me ne permettevano la sperimentazione pratica.
Ovvero che se per qualsiasi motivo lo stato di carica dovesse calare, molto freddo dove il circuito interno della batteria preleva energia per riscaldarla o l’uso di apparecchiature interne come il clima, la Wallbox esce dallo stato di pausa e mantiene la batteria alla soglia stabilita, nel mio caso 80%.
Ora, purtroppo non ho potuto testare il calo di batteria per fermo auto o freddo intenso perchè complice anche il box lasciata ad una percentuale quella rimane anche dopo una settimana. Potrebbe invece essere utile a chi per esempio ha la Wallbox esterna e l’auto di conseguenza parcheggiata fuori, tipo cortile o parcheggio condominiale privato.
Ma ho potuto invece testare il pre riscaldamento della batteria poco prima di partire alla mattina verificando se le indicazioni sul libretto VW e dell’ingegnere alla consegna, ma che inizialmente non avevo capito, fossero vere.
Ovvero che riscaldando la batteria prima di partire l’efficienza e il consumo per lo stesso tragitto rispetto al non farlo erano nettamente migliori. Per precisare il riscaldamento della batteria consiste nell’accensione del clima che oltre a riscaldare l’abitacolo alla pompa di calore è collegato anche il circuito che riscalda anche la batteria. Ma pur scettico volevo vedere se il consumo di energia che viene prelevato direttamente dalla rete e non prelevato dalla batteria per scaldare l’auto compensava il risparmio energetico sul tragitto abituale di mia moglie, ovvero 26 km.
Praticamente funziona così: al termine della ricarica durante la notte dato che è l’auto a fermare la carica perchè è arrivata alla soglia stabilita, 80%, come ho detto la Wallbox entra in pausa. 15 minuti prima di prelevare l’auto dall’App Vw accendo il clima, che se non stoppato ha una durata massima di mezz’ora, l’auto riattiva la Wallbox e poi prelevando direttamente l’energia dalla rete perchè lo spinotto è ancora attaccato accende il clima che riscalda la batteria e l’abitacolo. Poi all’apertura dell’auto stacco lo spinotto e parto.
Dato che l’auto viene caricata un giorno si e 2 no mi ha permesso di alternare giorni con e senza pre riscaldamento della batteria per avere una varietà di dati attendibile e variegata con temperature tra gli 0 e 4 gradi.
I numeri :
Il clima in quel quarto d’ora consuma direttamente dalla rete circa 140-150 watt, ovvero 600 watt/h, ma la batteria seppur non interessata a dare energia invece incamera energia aggiuntiva perchè la Wallbox ha la gestione dinamica del carico.
Ovvero preleva tutta la potenza lasciata libera in quel momento dalla casa, quindi non fornisce solo i 150 watt richiesti dalla pompa di calore ma tutta l’energia disponibile in quel momento che alla mattina presto in casa mia si traduce in 2,8 - 3 kwh che in quel quarto d’ora fanno confluire nella batteria circa 500 - 550 watt in più, cioè 700 -750 watt erogati nel quarto d’ora meno in 150 watt assorbiti dal clima.
Ciò si traduce che quando mia moglie preleva l’auto quel mezzo kw in più fa scattare la percentuale di carica dal 80 al 81% basso, mentre i 150 watt spesi per il pre riscaldamento spalmati per i 26 km del tragitto incideranno con un + 5,8 watt per km.
I consumi:
Da numerose e variegate prove il tragitto di 26 km con il pre riscaldamento e temperature sotto i 4 gradi hanno portato una media di 0,159 kwh per km che se aggiungiamo i 6 watt ( 5,8 ma arrotondiamo ) aggiuntivi per km fanno gli 0,165 kwh per km. Ricordo che a temperature primaverili estive 16- 25 gradi lo stesso tragitto segnava 0,120 - 0,135 kwh per km.
Senza il pre riscaldamento la media per gli stessi 26 km ha dato sempre con temperature sotto i 4 gradi un 0,187 kwh per km.
Conclusioni:
Devo ammettere che Vw e l’ingegnere avevano pienamente ragione e il pre riscaldamento possibile solo se si dispone della pompa di calore da i suoi frutti. E vero che a fronte di un risparmio di 728 watt ( (0,187 watt - 0,159 watt) x 26 km ) ne spendi 150 di watt per il pre riscaldamento quindi il guadagno sono solo 578 watt che tradotto in euro sono 13-15 centesimi per 26 km, ma la teoria è stata verificata dalla pratica.
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