Sul genere, anche un po' peggio; la raccontavano quando facevo ingegneria a Bologna.
Siamo in italia, negli anni 1970. Una famiglia del
meridione (regione non precisata) per motivi di
carenza di lavoro decide di emigrare al nord.
Il padre ha una spiccata simpatia per Bologna
(non si sa il perchè) e ha una gran smania di
integrarsi con la popolazione "petroniana".
Alla stazione di Bologna scendono padre,
madre e 2 figli. Il padre subito si guarda in torno
soddisfatto:
"Ah! Bologna, gran bella città!"
Poi si rivolge al resto della famiglia e ingenuamente dice:
"Dobbiamo buttarci alle spalle il passato,
d'ora in poi noi dobbiamo diventare bolognesi."
Ma il poverino non sa che i bolognesi sono sì gioviali,
ma molto esclusivi e inoltre per quell'epoca ancora
molto razzisti, sopratutto tra la gente del popolo.
E infatti becca male perchè attacca bottone con un
capostazione bolognese purosangue, ben tracagnotto,
capello scuro e imbrillantinato e occhio azzurro chiaro,
viso gioviale ma tanto, tanto razzista.
"Scusi capostazione, sa io sono appena arrivato da sud, ma io
voglio diventare un bolognese, un bolognese vero, secondo
lei qual'è la via più breve che io posso seguire per diventarlo?"
Il capostazione, strizza l'occhio agli amici e fa:
"Ades al mett a post me cal brot maruchen que"
(Adesso lo metto a posto io questo terrone)
E poi perfidamente si rivolge alla familgiola:
"Per diventer bolognesi al 100 % dovete immergervi
nelle acque dal fiom Reno, del fiume Reno,
e nuotare fino a che trovate on bel cartell con so scrett "Casalacc",
un bel cartello con scritto "Casalecchio". A quel punto uscite dal fiume e
toccate il cartello e acsè advintè sobbit boulgnais,
e così diventate subito bolognesi".
L'ingenuo padre ringrazia il perfido capostazione
e poi tutto euforico prende su la familgiola
e sale su un autobus che lo scarica vicino ad un ponte sul Reno.
Quindi incitando la moglie e i figli si tuffa e cominciano a
nuotare.
Ma il tratto di fiume da percorrere è lungo
e la moglie dopo un po' lo chiama:
"Caro fermati, io e i bambini siamo stanchi"
E il marito:
"Nuotate! Nuotate!"
Dopo un po' la moglie lo richiama:
"Caro fermati, io e i bambini siamo stanchi,
sono piccoli, non ce la fanno."
E il marito:
"Nuotate! Nuotate! Dai che diventiamo bolognesi!"
Finalmente cominciano ad intravvedere il cartello
di "Casalecchio", il marito nuota ancora più forte.
La moglie lo richiama:
"Caro fermati, i bambini sono stanchi,
sono piccoli, stanno per affogare!"
Il Marito quasi non la sente esce dal fiume e
va a toccate il cartello con scritto "Casalecchio di Reno".
La moglie lo richiama ancora:
"Caro fermati, i bambini sono stanchi!!
Guarda che affogano!"
E il marito:
"E alaura lasa ban chi mouren chi brot maruchen!"
(E allora lascia che affoghino quei terroni!!)