<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ennesima &#34;svolta epocale&#34; per Pomigliano | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Ennesima &#34;svolta epocale&#34; per Pomigliano

reu.c.cio ha scritto:
arhat ha scritto:
reu.c.cio ha scritto:
Vorrei solo far notare il paradosso di produrre un certo modello in un certo stabilimento SOLO e unicamente perchè è il modello su cui quello stabilimento può fare meno danni :shock:

lei SA di certo che il motivo è quello, Ella siede alla destra di Sergio.

ma mi faccia il piacere, mi faccia.
...... in numerosi corsi universitari di economia dell'azienda Pomigliano viene spesso citata a modello di come NON deve essere una fabbrica ...

sintassi lampante e lapalissiana, da corso universitario.

http://www.youtube.com/watch?v=trOfAW8CwWQ
 
arhat ha scritto:
reu.c.cio ha scritto:
arhat ha scritto:
reu.c.cio ha scritto:
Vorrei solo far notare il paradosso di produrre un certo modello in un certo stabilimento SOLO e unicamente perchè è il modello su cui quello stabilimento può fare meno danni :shock:

lei SA di certo che il motivo è quello, Ella siede alla destra di Sergio.

ma mi faccia il piacere, mi faccia.
...... in numerosi corsi universitari di economia dell'azienda Pomigliano viene spesso citata a modello di come NON deve essere una fabbrica ...

sintassi lampante e lapalissiana, da corso universitario.

http://www.youtube.com/watch?v=trOfAW8CwWQ

Quando ai fatti si è costretti a replicare con le provocazioni, vuol dire che si sono esauriti gli argomenti. Faccia pure come crede, saluti.
 
arhat ha scritto:
Fatti ? quali fatti?

I fatti sono quelli riportati nell'articolo da me linkato. I fatti sono le lettere di protesta arrivate a pacchi da parte dei venditori europei a cui sono arrivate 159 invendibili perchè difettate. I fatti sono nelle lamentele della clientela. I fatti stanno infine nell'opinione unanime e diffusa di chiunque si occupi di queste cose per studio e per lavoro: Pomigliano rappresenta ciò che una fabbrica NON deve essere. Addirittura (almeno fino a pochi anni fa, ora non saprei) venivano organizzati dei "tour" di Pomigliano riservati a studiosi di settore per toccare con mano il caso di uno degli stabilimenti peggio gestiti della storia :evil:

Sia chiaro che questo lo dico con il più profondo rammarico e anche con un certo imbarazzo :oops: ma soprattutto con rabbia :evil: se penso a cosa Alfa Romeo potrebbe e dovrebbe essere e a come vengano sviliti modelli come 159 per l'unica ragione di tenere aperto uno dei più grandi abomini dello statalismo italiano :evil: :cry: :evil:
 
Caro Arhat,
dato che la cicoria che dici tu purtroppo io ce l'ho e mi tocca spendere fior di soldi per sistemare a mie spese cose che in quel posto non hanno nemmeno fissato con tutte le viti (lasciando stare filetti spanati etc), posso solo dar ragione a reuccio, dato che in più di tutto la santa casa madre prima di rimediare agli errori dei suoi bravi figlioli...ti fa venir voglia di cambiar casa (e parlo di semplice montaggio, non di qualità dei pezzi, quella è un'altra storia). Io ho una 147, se avessi avuto una 159 conciata così l'avrei bruciata in fabbrica
Poi magari sono solo una su dieci...intanto difendeteli pure, poi quando capiterà a voi...vedremo...anch'io fino a due anni fa ero stato "fortunato"
 
pomigliano ha un sacco di problemi , in fiat non ne possono davvero + come mi ha esplicitamente detto un ex dirigentealfa mio concittadino , chi dice il contrario evidentemente raccona bugie . La crisi di vendita di alfa è dovuta anche al fatto che tanta clientela ha giurato di non acquistare + auto costruite in quello stabilimento. POi non è una questione di nord o sud, tanti operai ancora + meridionali lavorano benissimo al nord o in germania .
A chi difende pomigliano vorrei chiedere perchè quanto ho provato la mito multiair il venditore ha insistito per ben 3 volte che la vettura non era made in pomigliano, chissà come mai....
 
reu.c.cio ha scritto:
arhat ha scritto:
Fatti ? quali fatti?

I fatti sono quelli riportati nell'articolo da me linkato. I fatti sono le lettere di protesta arrivate a pacchi da parte dei venditori europei a cui sono arrivate 159 invendibili perchè difettate. I fatti sono nelle lamentele della clientela. I fatti stanno infine nell'opinione unanime e diffusa di chiunque si occupi di queste cose per studio e per lavoro: Pomigliano rappresenta ciò che una fabbrica NON deve essere. Addirittura (almeno fino a pochi anni fa, ora non saprei) venivano organizzati dei "tour" di Pomigliano riservati a studiosi di settore per toccare con mano il caso di uno degli stabilimenti peggio gestiti della storia :evil:

Sia chiaro che questo lo dico con il più profondo rammarico e anche con un certo imbarazzo :oops: ma soprattutto con rabbia :evil: se penso a cosa Alfa Romeo potrebbe e dovrebbe essere e a come vengano sviliti modelli come 159 per l'unica ragione di tenere aperto uno dei più grandi abomini dello statalismo italiano :evil: :cry: :evil:

Nella più squallida tradizione dell'imprenditoria italiana, quando il prodotto non vende la colpa è dell'operaio che lo fabbrica.
Mai che sia del manager che l'ha deliberato, del progettista che l'ha ideato, dell'ufficio acquisti che voleva risparmiare sul materiale, del designer, o del marketing che non ha saputo venderlo.

Noooo, è colpa dell'operaio che ha avvitato male quel piccolo bulloncino, altrimenti sarebbe stato il miglior prodotto del mondo.

La verità è che l'idustria Italiana dell'automobile ha prima vissuto per decenni in condizioni di semi-monopolio, che garantiva abbondantissime vendite sul mercato interno, poi, liberalizzati i mercati, è andata ancora avanti a forza di svalutazioni competitive, necessarie a piazzare all'estero un po' di quei prodotti pessimi che l'italiano dimostrava di gradire sempre meno.

Ora che c'è l'euro svalutare non si può più, ma il prodotto è sempre mediocre, quindi tocca dare la colpa a qualcuno.

Solo che non fa fino andare sui giornali e dire "Noi manager non c'entriamo un cazzo! Il prodotto non si vende perchè l'operaio a Pomigliano ha avvitato male il bullone. Noi abbiamo speso fior di quattrini per spiegargli come si avvitava, ma quello è ritardato e scansafatiche (e pure terrone). Daltronde è italiano, mica polacco. Ehhhh .. se fossero polacchi gli operai di Pomigliano, saremmo la più grande azienda di automobili del mondo."

Siccome sta cosa che vorrebbero tanto dire non possono ancora dirla liberamente, mandano avanti qualche "cervellone" che immemore dei "capolavori" che tale azienducola ha sfornato nel corso degli ultimi decenni quali Duna, Bravo, Brava, Tempra, seicento, Kappa, Thesis, Libra, Nuova Delta (la seconda, non questa), 146, 155 e Multipla, immemore delle carozzerie che la rugine bucava da parte a parte, delle verniciature che saltavano e di tantissimi altri difetti ancora, blatera a vanvera di bulloncini da avvitare.
 
controilbanditismo ha scritto:
reu.c.cio ha scritto:
arhat ha scritto:
Fatti ? quali fatti?

I fatti sono quelli riportati nell'articolo da me linkato. I fatti sono le lettere di protesta arrivate a pacchi da parte dei venditori europei a cui sono arrivate 159 invendibili perchè difettate. I fatti sono nelle lamentele della clientela. I fatti stanno infine nell'opinione unanime e diffusa di chiunque si occupi di queste cose per studio e per lavoro: Pomigliano rappresenta ciò che una fabbrica NON deve essere. Addirittura (almeno fino a pochi anni fa, ora non saprei) venivano organizzati dei "tour" di Pomigliano riservati a studiosi di settore per toccare con mano il caso di uno degli stabilimenti peggio gestiti della storia :evil:

Sia chiaro che questo lo dico con il più profondo rammarico e anche con un certo imbarazzo :oops: ma soprattutto con rabbia :evil: se penso a cosa Alfa Romeo potrebbe e dovrebbe essere e a come vengano sviliti modelli come 159 per l'unica ragione di tenere aperto uno dei più grandi abomini dello statalismo italiano :evil: :cry: :evil:

Nella più squallida tradizione dell'imprenditoria italiana, quando il prodotto non vende la colpa è dell'operaio che lo fabbrica.
Mai che sia del manager che l'ha deliberato, del progettista che l'ha ideato, dell'ufficio acquisti che voleva risparmiare sul materiale, del designer, o del marketing che non ha saputo venderlo.

Noooo, è colpa dell'operaio che ha avvitato male quel piccolo bulloncino, altrimenti sarebbe stato il miglior prodotto del mondo.

La verità è che l'idustria Italiana dell'automobile ha prima vissuto per decenni in condizioni di semi-monopolio, che garantiva abbondantissime vendite sul mercato interno, poi, liberalizzati i mercati, è andata ancora avanti a forza di svalutazioni competitive, necessarie a piazzare all'estero un po' di quei prodotti pessimi che l'italiano dimostrava di gradire sempre meno.

Ora che c'è l'euro svalutare non si può più, ma il prodotto è sempre mediocre, quindi tocca dare la colpa a qualcuno.

Solo che non fa fino andare sui giornali e dire "Noi manager non c'entriamo un cazzo! Il prodotto non si vende perchè l'operaio a Pomigliano ha avvitato male il bullone. Noi abbiamo speso fior di quattrini per spiegargli come si avvitava, ma quello è ritardato e scansafatiche (e pure terrone). Daltronde è italiano, mica polacco. Ehhhh .. se fossero polacchi gli operai di Pomigliano, saremmo la più grande azienda di automobili del mondo."

Siccome sta cosa che vorrebbero tanto dire non possono ancora dirla liberamente, mandano avanti qualche "cervellone" che alle 3 di notte, immemore dei "capolavori" che tale azienducola ha sfornato nel corso degli ultimi decenni quali Duna, Bravo, Brava, Tempra, seicento, Kappa, Thesis, Libra, Nuova Delta (la seconda, non questa), 146, 155 e Multipla.
Immemore delle carozzerie che la rugine bucava da parte a parte, delle verniciature che saltavano e di tantissimi altri difetti ancora, blatera a vanvera di bulloncini da avvitare.

Credo che tu sia caduto in equivoco. La mia intenzione non era certo quella di negare gli errori che il management FIAT e più in generale la classe dirigente italiana hanno commesso nel corso degli anni...il mio intento era piuttosto quello di evidenziare l'anomalia a livello mondiale rappresentata da Pomigliano :evil:

Nessuno vuole colpevolizzare la classe operaia in generale e quella meridionale in particolare...anzi la situazione di Pomigliano è figlia proprio delle scellerate scelte imprenditoriali cui accennavi nel tuo intervento, che hanno portato, per ragioni esclusivamente politiche e clientelari, alla costruzione di uno stabilimento i cui enormi problemi altro non sono che il riflesso di quelli che caratterizzano l'area geografica in cui Pomigliano si trova.

Detto questo, fatto il danno si doveva trovare una soluzione. Bisogna ammettere che Marchionne ha voluto credere alla possibilità di recuperare Pomigliano, ma i risultati non gli hanno dato ragione. L'unica possibilità, a questo punto, diventa la cessione/dismissione dello stabilimento, perchè non si può pretendere che alla fine siano i clienti a pagare il risultato di decenni di problemi sociali: chi acquista una vettura, a prezzo di sacrifici e fatica, ha il diritto di non essere paziente di fronte a episodi di conclamata cialtroneria, disonestà, e mancanza di impegno sul lavoro (episodi documentati, carissimo, non chiacchiere). Senza contare il costo per la collettività in generale...alzi la mano il contribuente che può dirsi felice del fatto che soldi pubblici vengano destinati sotto forma di CIG a gente che sul posto di lavoro parla al telefonino, commette furti o arreca volontariamente danno al prodotto che dovrebbe, invece, realizzare con la massima cura...pensiamo a salvare la parte "buona" che sicuramente esiste anche a Pomigliano, ma non equipariamo la situazione di Pomigliano a quella degli operai di Termini Imerese, o più in generale alla situazione di chi, pur rompendosi la schiena dalla fatica sul posto di lavoro, si trova sull'orlo del licenziamento a causa della crisi.

Saluti
 
franco58pv ha scritto:
pomigliano ha un sacco di problemi , in fiat non ne possono davvero + come mi ha esplicitamente detto un ex dirigentealfa mio concittadino , chi dice il contrario evidentemente raccona bugie . La crisi di vendita di alfa è dovuta anche al fatto che tanta clientela ha giurato di non acquistare + auto costruite in quello stabilimento. POi non è una questione di nord o sud, tanti operai ancora + meridionali lavorano benissimo al nord o in germania .
A chi difende pomigliano vorrei chiedere perchè quanto ho provato la mito multiair il venditore ha insistito per ben 3 volte che la vettura non era made in pomigliano, chissà come mai....

Peccato che quel venditore non avrà occasione di dire a me la stessa stupidaggine, sarei cosa rispondergli , posto che proprio stasera rientrando a casa un familiare dotato di un ottima vettura made in Mirafiori ha esclamato "la vuoi sapere l'ultima ? non funzionano più i sensori di retromarcia. "
 
ferrets ha scritto:
E' questo il modo di comportarsi? :rolleyes:

http://www.youtube.com/watch?v=FDS7BEQ9U0k

Comportamenti simili sono sbagliati ma comprensibili di fronte al rischio di perdere il posto si lavoro...torno a dire però: nel caso di Pomigliano non tutti ma buona parte di chi lavora nello stabilimento quel posto lo merita? :rolleyes:
 
controilbanditismo ha scritto:
reu.c.cio ha scritto:
arhat ha scritto:
Fatti ? quali fatti?

Nella più squallida tradizione dell'imprenditoria italiana, quando il prodotto non vende la colpa è dell'operaio che lo fabbrica.
Mai che sia del manager che l'ha deliberato, del progettista che l'ha ideato, dell'ufficio acquisti che voleva risparmiare sul materiale, del designer, o del marketing che non ha saputo venderlo.

Noooo, è colpa dell'operaio che ha avvitato male quel piccolo bulloncino, altrimenti sarebbe stato il miglior prodotto del mondo.

La verità è che l'idustria Italiana dell'automobile ha prima vissuto per decenni in condizioni di semi-monopolio, che garantiva abbondantissime vendite sul mercato interno, poi, liberalizzati i mercati, è andata ancora avanti a forza di svalutazioni competitive, necessarie a piazzare all'estero un po' di quei prodotti pessimi che l'italiano dimostrava di gradire sempre meno.

Ora che c'è l'euro svalutare non si può più, ma il prodotto è sempre mediocre, quindi tocca dare la colpa a qualcuno.

Solo che non fa fino andare sui giornali e dire "Noi manager non c'entriamo un cazzo! Il prodotto non si vende perchè l'operaio a Pomigliano ha avvitato male il bullone. Noi abbiamo speso fior di quattrini per spiegargli come si avvitava, ma quello è ritardato e scansafatiche (e pure terrone). Daltronde è italiano, mica polacco. Ehhhh .. se fossero polacchi gli operai di Pomigliano, saremmo la più grande azienda di automobili del mondo."

Siccome sta cosa che vorrebbero tanto dire non possono ancora dirla liberamente, mandano avanti qualche "cervellone" che immemore dei "capolavori" che tale azienducola ha sfornato nel corso degli ultimi decenni quali Duna, Bravo, Brava, Tempra, seicento, Kappa, Thesis, Libra, Nuova Delta (la seconda, non questa), 146, 155 e Multipla, immemore delle carozzerie che la rugine bucava da parte a parte, delle verniciature che saltavano e di tantissimi altri difetti ancora, blatera a vanvera di bulloncini da avvitare.

sono sostanzialmente d'accordo su tutto, a Pomigliano poi per un bel periodo sono state prodotte macchine più che valide, oltre che di successo (156, 147 prima serie, GT..): la mia 147 del 2001 è ancora assemblata bene dopo quasi 9 anni, per dire, quindi anche secondo me il problema sta altrove
 
arhat ha scritto:
franco58pv ha scritto:
pomigliano ha un sacco di problemi , in fiat non ne possono davvero + come mi ha esplicitamente detto un ex dirigentealfa mio concittadino , chi dice il contrario evidentemente raccona bugie . La crisi di vendita di alfa è dovuta anche al fatto che tanta clientela ha giurato di non acquistare + auto costruite in quello stabilimento. POi non è una questione di nord o sud, tanti operai ancora + meridionali lavorano benissimo al nord o in germania .
A chi difende pomigliano vorrei chiedere perchè quanto ho provato la mito multiair il venditore ha insistito per ben 3 volte che la vettura non era made in pomigliano, chissà come mai....

Peccato che quel venditore non avrà occasione di dire a me la stessa stupidaggine, sarei cosa rispondergli , posto che proprio stasera rientrando a casa un familiare dotato di un ottima vettura made in Mirafiori ha esclamato "la vuoi sapere l'ultima ? non funzionano più i sensori di retromarcia. "

arhat, avrai notato anche tu che ciclicamente, in questa sezione, ma ancor di più in ZF, c'è chi si sente in dovere di fare una crociata anti Pomigliano. Ne abbiamo già discusso altre volte, io dopo due 147 e due GT, posso lamentarmi di qualche difetto in più proprio di quest'ultima GT, ma non ho nessun difetto di assemblaggio di rilievo. Ho anche detto più volte che, visto che poi sempre lì si vuole andare a parare (la sede geografica dello stabilimento), non credo vi sia tanta differenza di "indole innata", tra gli operai di Pomigliano e Cassino, che distano tra loro credo intorno ai 100 Km. Se le cattive vendite della 159 fossero dovute solo alla difettosità provocata dai cattivoni di Pomigliano, come mai la Brera/Spider, (prodotte altrove), hanno avuto gli stessi problemi? Non sarà forse per un posizionamento sbagliato/motori inadeguati/prezzi iniziali troppo alti e vicini alle tedesche?
Un'altra caratteristica che noto spesso è quella che le critiche maggiori verso AR, vengono da chi non le possiede.. Va bene, vi saluto, fra poco andrò a vedere anch'io Giulietta :D
 
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