<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> energia nucleare (mie considerazioni del venerdi')-energie alternative | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

energia nucleare (mie considerazioni del venerdi')-energie alternative

contraxtor ha scritto:
ma il potere vorrà?
Di potere ce ne vorrà un sacco. Tornando all'autotrazione, facciamo 2 conti per assurdo. Supponiamo di avere uno scooter elettrico con 4 batterie da 12V 24Ah. Sono 48V e 24Ah. 1152 Wh se potessi ricaricare la batteria in 1 ora (ma non posso sennò friggo le batterie, normalmente le batterie al piombo si possono ricaricare max a C5...nota non da poco cmq per qualsiasi batteria). Supponiamo che la voglia ricaricare in 30'...mi servono 2304Wh (da usare in 30'), passiamo a 3'30''...sono 18,5Kwh che devo avere disponibili per una ricarica in 3minuti e mezzo... E questo solo per uno scooterino elettrico. Pensa un auto...sempre che si riesca a inventare batterie che assorbolo centinaia di ampere come assorbimento massimo e non di picco. E poi dopo bisognerà pensare ai fili elettrici che, di norma, sono 3A per mm². Per caricare un'auto in pochissimo tempo occorrerebbero fili grossi come rotaie. Continuo a vederla dura, ma non perchè sono disfattista ma perchè la fisica è fisica e ha i suoi limiti. E poi sto parlando di impianti monofase, la trifase non va tanto di moda nelle case.
 
GheddoStella ha scritto:
contraxtor ha scritto:
ma il potere vorrà?
Di potere ce ne vorrà un sacco. Tornando all'autotrazione, facciamo 2 conti per assurdo. Supponiamo di avere uno scooter elettrico con 4 batterie da 12V 24Ah. Sono 48V e 24Ah. 1152 Wh se potessi ricaricare la batteria in 1 ora (ma non posso sennò friggo le batterie, normalmente le batterie al piombo si possono ricaricare max a C5...nota non da poco cmq per qualsiasi batteria). Supponiamo che la voglia ricaricare in 30'...mi servono 2304Wh (da usare in 30'), passiamo a 3'30''...sono 18,5Kwh che devo avere disponibili per una ricarica in 3minuti e mezzo... E questo solo per uno scooterino elettrico. Pensa un auto...sempre che si riesca a inventare batterie che assorbolo centinaia di ampere come assorbimento massimo e non di picco. E poi dopo bisognerà pensare ai fili elettrici che, di norma, sono 3A per mm². Per caricare un'auto in pochissimo tempo occorrerebbero fili grossi come rotaie. Continuo a vederla dura, ma non perchè sono disfattista ma perchè la fisica è fisica e ha i suoi limiti. E poi sto parlando di impianti monofase, la trifase non va tanto di moda nelle case.
Se ho ben capito,il problema è nel tempo di ricarica.E se io ricarico per tutto il tempo che occorre una batteria di ricambio?Quando è scarica quello del motorino in un pit stop di 5 secondi cambio e riparto_O no?
 
contraxtor ha scritto:
Se ho ben capito,il problema è nel tempo di ricarica.E se io ricarico per tutto il tempo che occorre una batteria di ricambio?Quando è scarica quello del motorino in un pit stop di 5 secondi cambio e riparto_O no?
Aaaaaaaaahhhhhh dipende, innanzitutto bisognerebbe cambiare la tipologia del design che dovrebbe prevedere una specie di portello che si apre per far scorrere la batteria, in più andrebbero studiate batterie ad hoc per lo spazio che lo scooter ha a disposizione. E già li me lo vedo che ciascun costruttore fa lo spazio suo così si diventerà stronzi per trovare il tipo di batteria. Un po' come i telecomandi...a ciascuno il suo codice di trasmissione, e quelli universali c'hanno tutti i tasti scombinati. Una volta mi ero rifatto tutto il frontale del telecomando una volta trovati i tasti giusti, così potevo cambiare canale senza dover schiacciare il + del volume :D
 
Mi scusi,ma allora l'elettrico non decolla per errori di pianificazione e progettazione,non perchè non conviene o la sua tecnologia non è matura.Un pò il discorso dei trasformatori per i telefonini:uno per ognuno,nessuno per tutti.Ecco perchè non andiamo avanti,altro che crisi.
 
contraxtor ha scritto:
GheddoStella ha scritto:
contraxtor ha scritto:
Non sono d'accordo su nessun punto espresso negli ultimi interventi.Se non ci fossero gli incentivi,l'elettricità che l'Italia dovrebbe importare,sarebbe di più e costerebbe a tutti di più,pagheremmo le bollette tutti di più e ci lamenteremmo di più.I pannelli si riciclano,come pure le batterie.Oggi,le auto hanno un'autonomia di 1000 km,ma se i distributori fossero ogni 1500 km, avremmo gli stessi problemi.Problema facilmente risolvibile.Facciamo le stazioni di ricarica e le auto elettriche non avranno problemi di autonomia.L'energia non basterebbe che per uno sccoter.Su questo bisogna vedere come fanno alla Tesla Motor.Insomma c'è da fare un romanzo,ma da tanti anni si dicono le stesse cose.Ma il tempo è scaduto,bisogna decidersi subito,quello che da parte mia ho già fatto.
I pannelli si riciclano, a patto di separare l'E.V.A. dal tedlar,il tedlar dalle celle e il vetro dai primi 3. La cosa più comoda da riciclare in un pannello è l'alluminio della cornice.
La Tesla è un giochino che costa un fottio di soldi...
Possiamo fare 3 miliardi di colonnine di ricarica, avremo sempre il problema dei tempi. Più energia ci ficchi dentro meno tempo serve per ricaricarla ma poi non ne rimane abbastanza per gli altri. In pratica per ricaricare in 2 minuti l'auto lasci al buio un quartiere. C'è poco da fare...e poi quando ci saranno centinaia di auto da voler ricaricare in 2 minuti finiamo davvero tutti al buio.
Anche le prime auto a scoppio costavano una cifra.Potenzialmente ogni presa di corrente è un potenziale punto di ricarica.Di energia potremmo averne più di tutte le centrali nucleari e non,messe insieme.Volere è potere,ma il potere vorrà?

quindi secondo te è tutto un GOMBLODDO? mica ci saranno dei limiti di meccanica, fisica e tormodinamica al problema, mica chi si scervella lo continuerà a fare finchè non risolve i limiti testè indicati....noooo l'è solo un gombloddo..uno come tanti altri che albergano soprattutto nei cervelli vuoti! ;)
 
seatibizatdi ha scritto:
contraxtor ha scritto:
GheddoStella ha scritto:
contraxtor ha scritto:
Non sono d'accordo su nessun punto espresso negli ultimi interventi.Se non ci fossero gli incentivi,l'elettricità che l'Italia dovrebbe importare,sarebbe di più e costerebbe a tutti di più,pagheremmo le bollette tutti di più e ci lamenteremmo di più.I pannelli si riciclano,come pure le batterie.Oggi,le auto hanno un'autonomia di 1000 km,ma se i distributori fossero ogni 1500 km, avremmo gli stessi problemi.Problema facilmente risolvibile.Facciamo le stazioni di ricarica e le auto elettriche non avranno problemi di autonomia.L'energia non basterebbe che per uno sccoter.Su questo bisogna vedere come fanno alla Tesla Motor.Insomma c'è da fare un romanzo,ma da tanti anni si dicono le stesse cose.Ma il tempo è scaduto,bisogna decidersi subito,quello che da parte mia ho già fatto.
I pannelli si riciclano, a patto di separare l'E.V.A. dal tedlar,il tedlar dalle celle e il vetro dai primi 3. La cosa più comoda da riciclare in un pannello è l'alluminio della cornice.
La Tesla è un giochino che costa un fottio di soldi...
Possiamo fare 3 miliardi di colonnine di ricarica, avremo sempre il problema dei tempi. Più energia ci ficchi dentro meno tempo serve per ricaricarla ma poi non ne rimane abbastanza per gli altri. In pratica per ricaricare in 2 minuti l'auto lasci al buio un quartiere. C'è poco da fare...e poi quando ci saranno centinaia di auto da voler ricaricare in 2 minuti finiamo davvero tutti al buio.
Anche le prime auto a scoppio costavano una cifra.Potenzialmente ogni presa di corrente è un potenziale punto di ricarica.Di energia potremmo averne più di tutte le centrali nucleari e non,messe insieme.Volere è potere,ma il potere vorrà?

quindi secondo te è tutto un GOMBLODDO? mica ci saranno dei limiti di meccanica, fisica e tormodinamica al problema, mica chi si scervella lo continuerà a fare finchè non risolve i limiti testè indicati....noooo l'è solo un gombloddo..uno come tanti altri che albergano soprattutto nei cervelli vuoti! ;)

Più che limiti fisici e di meccanica, i cervelli "pieni" capiscono che sono limiti infrastrutturali. Se i punti di ricarica rapida fossero diffusi capillarmente (e con essi il necessario aggiornamento e potenziamento delle reti di distribuzione), sarebbe possibilissimo utilizzare le elettriche per una mobilità quotidiana anche abbastanza estesa, e per i lunghi viaggi si potrebbero usare i range extender.
I discorsi sul presunto fabbisogno di energia elettrica non sostenibile da sistema lasciano veramente il tempo che trovano, cambiamenti infrastrutturali del genere non avvengono in una settimana, e c'è tutto il tempo per elaborare tutte le strategie del caso, considerando pure il sempre maggiore apporto dato dalle fonti rinnovabili al fabbisogno della rete elettrica.
 
Jambana ha scritto:
Più che limiti fisici e di meccanica, i cervelli "pieni" capiscono che sono limiti infrastrutturali.

....il che è ancora più frustrante, perchè se i sistemi di accumulo dell'energia elettrica (batterie piuttosto che supercondensatori) hanno ancora tanta strada da fare, sotto l'aspetto infrastrutturale le tecnologie sono ampiamente mature e tutto sommato economiche. Se ci pensiamo un attimo, a mettere in piedi una rete di stazioni di scambio rapido di batterie e standardizzare gli attacchi basta solo metterci un po' di soldi, perchè il "materiale" è già tutto sul mercato.
 
a_gricolo ha scritto:
Jambana ha scritto:
Più che limiti fisici e di meccanica, i cervelli "pieni" capiscono che sono limiti infrastrutturali.

....il che è ancora più frustrante, perchè se i sistemi di accumulo dell'energia elettrica (batterie piuttosto che supercondensatori) hanno ancora tanta strada da fare, sotto l'aspetto infrastrutturale le tecnologie sono ampiamente mature e tutto sommato economiche. Se ci pensiamo un attimo, a mettere in piedi una rete di stazioni di scambio rapido di batterie e standardizzare gli attacchi basta solo metterci un po' di soldi, perchè il "materiale" è già tutto sul mercato.

Credo che nell'immediato futuro ci sarà un grande incremento almeno dei punti di ricarica, perchè questi sono già maturi commercialmente (colonnine, etc) e c'è grande fermento. Per lo scambio rapido di batterie, se mai attecchirà, penso che purtroppo ci vorrà tempo, perché non esiste uno standard condiviso ed ancora non ci sono esempi commerciali.
Comunque con le ricariche rapide secondo me si può e soprattutto si potrà, con l'evoluzione, anche fare a meno dello scambio batterie, e l'evoluzione nel settore va verso la riduzione ulteriore dei tempi di ricarica, lavorando anche sulla tecnologia delle batterie.
Già attualmente con la modalità di ricarica in corrente continua, sono sufficienti 30 minuti per ricaricare completamente una batteria da 25 KWh: mi pare una tempistica già interessante.
 
....e comunque, non è sempre tutto scontato......

http://www.lettera43.it/ambiente/auto-elettriche-sono-le-piu-inquinanti_4367566971.htm
 
seatibizatdi ha scritto:
contraxtor ha scritto:
GheddoStella ha scritto:
contraxtor ha scritto:
Non sono d'accordo su nessun punto espresso negli ultimi interventi.Se non ci fossero gli incentivi,l'elettricità che l'Italia dovrebbe importare,sarebbe di più e costerebbe a tutti di più,pagheremmo le bollette tutti di più e ci lamenteremmo di più.I pannelli si riciclano,come pure le batterie.Oggi,le auto hanno un'autonomia di 1000 km,ma se i distributori fossero ogni 1500 km, avremmo gli stessi problemi.Problema facilmente risolvibile.Facciamo le stazioni di ricarica e le auto elettriche non avranno problemi di autonomia.L'energia non basterebbe che per uno sccoter.Su questo bisogna vedere come fanno alla Tesla Motor.Insomma c'è da fare un romanzo,ma da tanti anni si dicono le stesse cose.Ma il tempo è scaduto,bisogna decidersi subito,quello che da parte mia ho già fatto.
I pannelli si riciclano, a patto di separare l'E.V.A. dal tedlar,il tedlar dalle celle e il vetro dai primi 3. La cosa più comoda da riciclare in un pannello è l'alluminio della cornice.
La Tesla è un giochino che costa un fottio di soldi...
Possiamo fare 3 miliardi di colonnine di ricarica, avremo sempre il problema dei tempi. Più energia ci ficchi dentro meno tempo serve per ricaricarla ma poi non ne rimane abbastanza per gli altri. In pratica per ricaricare in 2 minuti l'auto lasci al buio un quartiere. C'è poco da fare...e poi quando ci saranno centinaia di auto da voler ricaricare in 2 minuti finiamo davvero tutti al buio.
Anche le prime auto a scoppio costavano una cifra.Potenzialmente ogni presa di corrente è un potenziale punto di ricarica.Di energia potremmo averne più di tutte le centrali nucleari e non,messe insieme.Volere è potere,ma il potere vorrà?

quindi secondo te è tutto un GOMBLODDO? mica ci saranno dei limiti di meccanica, fisica e tormodinamica al problema, mica chi si scervella lo continuerà a fare finchè non risolve i limiti testè indicati....noooo l'è solo un gombloddo..uno come tanti altri che albergano soprattutto nei cervelli vuoti! ;)
Mi spiace,ma non capisco la sua scrittura.
 
contraxtor ha scritto:
Mi scusi,ma allora l'elettrico non decolla per errori di pianificazione e progettazione,non perchè non conviene o la sua tecnologia non è matura.Un pò il discorso dei trasformatori per i telefonini:uno per ognuno,nessuno per tutti.Ecco perchè non andiamo avanti,altro che crisi.
Esatto, perchè l'essere umano è stronzo di natura e gode a mettere i bastoni tra le ruote degli altri. Per me è già un miracolo che non c'è più la santa inquisizione, altro che l'aifon 5.
 
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