Jambana ha scritto:
Ti faccio qualche domanda.
- Puoi vendere, condividere o trasportare a distanza l'energia termica (cioè l'acqua calda) prodotta dal tuo pannello solare termico domestico?
- Con l'acqua calda funzionano tutti gli utilizzatori e dispositivi di cui abbiamo bisogno per la vita di tutti i giorni? Se introduci acqua calda in un computer, un aspirapolvere o una macchina per la TAC questi funzioneranno?
- Puoi condividere in modo facile ed economico, e senza costruire un'apposita e costosa infrastruttura, l'energia (cioè l'acqua calda) prodotta dal tuo pannello solare termico con i tuoi vicini, magari di quartiere?
- Puoi farlo con i tuoi pannelli fotovoltaici?
- Se dovessi (cosa praticamente impossibile viste le basse temperature in gioco) convertire la tua acqua calda in energia elettrica, quanto drasticamente calerebbe il tuo rendimento?
Sicuro che siano gli stessi ortaggi?
- Puoi quantificare con esattezza i costi di dismissione, messa in sicurezza, sorveglianza, riparazione dei siti nucleari, e stoccaggio, messa in sicurezza, manutenzione, sorveglianza dei siti contenenti scorie radioattive nei millenni a venire?
Sono d'accordo su tutto, è chiaro che l'energia elettrica è estremamente più sfruttabile.
Ma il discorso che facevo era questo.
Prendi una famiglia che deve investire una certa cifra per alleggerire un po' le bollette e, perché no, inquinare meno.
Ora, con quella cifra, si possono prendere 3 pannelli solari di X dimensioni, che soddisfano l'80% del fabbisogno di acqua calda della casa, o 2 pannelli fotovoltaici delle stesse che soddisfano il 15% dei bisogni elettrici.
E' chiaro che, anche se il tipo di energia che ricavano dal sole è completamente diversa, quando una piccola utenza fa due conti, le due tecnologie vengono in alcuni frangenti comparate.
E fino a che il fotovoltaico non migliorerà rendimenti, rimarrà sempre svantaggiato (senza incentivi) rispetto ad altre tecnologie.
Infine, per il discorso nucleare, considera queste stime molto a spanne: una centrale nucleare di qualche centinaio di megawatt (la dimensione delle nostre piccole centrali era intorno a queste cifre, unica eccezione Caorso, che superava gli 800) può costare intorno ai 3-4 miliardi di ?.
Ora, per ottenere la stessa potenza con il fotovoltaico, visto che non è "regolare" (di notte non produce nulla), la potenza installata deve essere molto maggiore, se non il doppio almeno una volta e mezza.
Cioè 4 o 5 volte l'attuale parco fotovoltaico più grande al mondo.
Dunque, considerato l'attuale rendimento dei pannelli al metroquadro, e il costo al metroquadro, gli euro da scucire dovrebbero essere a spanne di un paio di ORDINI DI GRANDEZZA in più.
Senza considerare l'enorme consumo in più di territorio, visto che la centrale occuperebbe diversi etteari.
Tutto ciò da rinnovare circa ogni 20 (ma facciamo anche 30) anni.
Ora, capisci anche tu che costruire e smantellare dopo 60 anni una centrale, costruire un sito per l'immagazzinamento delle scorie e gestirlo, ora che arriveranno a costare qualche centinaio di miliardi, ne passeranno parecchi di anni.
Diluendo ancora di più l'investimento.
Con ciò non voglio assolutamente favorire il nucleare, che ritengo non sostenibile (principalmente per le scorie), ma solo riportare numeri più corretti.
