<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Energia Elettrica: basterà? | Page 9 | Il Forum di Quattroruote

Energia Elettrica: basterà?

Siamo sicuri, sempre in termini generali, che il modello "megalopoli+smartcity" sia la scelta giusta?
attenzione. Io non sto esprimendo giudizi di merito. Parlo solo di cose che sto studiando e che sto vivendo trovandomi in questo momento a Shanghai, megacity per eccellenza.

Cosa vuole dire scelta giusta? Io ho solo descritto i trend che stanno caratterizzando gli spostamenti di milioni di persone nel mondo.

Che le metropoli a fronte di costi della vita più alti offrano più opportunità di incontro (banalmente oggi in metro ho conosciuto un americano e ci siamo presi un caffè, a pranzo ero con la mia vicina di casa tedesca), crescita culturale, ed economica, mi sembra vada da se.
 
Anche io non esprimo giudizi in merito , esprimo il frutto di una mia analisi , quando dico che a mio modesto avviso l'auto elettrica funzionerà in una società che non sarà uguale a quella che abbiamo avuto negli ultimi 80 anni non sto dicendo che mi piace o condivido questo scenario , sto facendo una mia personale predizione.
 
Ultima modifica:
La città grande offre servizi di mobilità pubblica migliore e minore consumo di suolo
Concordo.
Se ogni famiglia italiana avesse una casetta singola il consumo di suolo sarebbe esageratamente maggiore.
Gli agglomerati urbani, con pregi e difetti, permettono di avere piu' servizi e maggiore efficienza grazie alla condivisione di molte risorse.
 
Secondo le notizie ufficiali è bastato un ramo per spegnere tutto il paese.
Secondo notizie non ufficiali a distanza di 16 anni non si sa ancora cosa e come ha spento il paese.

E c'è gente che pensa di elettrificare il parco auto..
 
Secondo me,prezzo a parte,l'esperienza del guidatore francese è da considerare positiva.
Lamenta il malfunzionamento delle colonnine,cosa non imputabile all'auto,dice che negli spostamenti quotidiani non ha avuto problemi.
Che l'ansia da autonomia si è attenuata,che il suo stile di guida è diventato più ecosostenibile,che ha speso molto meno di quanto spendeva con la sua vecchia termica per viaggiare.
Le uniche note negative che leggo riguardano le finiture della Leaf,il suo prezzo e il fatto che i viaggi lunghi necessitano di un po' di programmazione.
E l'articolo pone l'accento anche sul fatto che passare a una vettura elettrica,o in generale passare a una tecnologia diversa da quella utilizzata per 50 anni,richiede una modifica delle proprie abitudini e una certa flessibilità mentale.
Credo che il fatto che molti automobilisti non vogliono cambiare di una virgola il loro modo di utilizzare l'auto rappresenti un freno a qualsiasi cambiamento,non per forza in direzione dell'elettrico.
Le auto elettriche non sono ancora pronte,per me il prezzo resta l'ostacolo maggiore,ma i guidatori lo sono ancora meno.
Per ovviare al primo problema servirà un'evoluzione tecnologica,che può significare produrre batterie migliori o pensare a soluzioni differenti.
Per ovviare al secondo problema chi può dovrebbe,secondo me,ragionare sull'eventualità di possedere una vettura elettrica in futuro senza preconcetti e senza incaponirsi a voler piegare l'auto elettrica alle proprie abitudini.
Ma al contrario essere disposto a rivedere alcuni aspetti delle proprie abitudini e vedere se oggettivamente è fattibile adattarsi a un concetto diverso di mobilità.
Senza questo passaggio anche se le elettriche arrivassero a 600 km di autonomia reale e fossero più accessibili temo che sarebbe impossibile anche solo fare un tentativo.
 
Secondo me,prezzo a parte,l'esperienza del guidatore francese è da considerare positiva.
Lamenta il malfunzionamento delle colonnine,cosa non imputabile all'auto,dice che negli spostamenti quotidiani non ha avuto problemi.
Che l'ansia da autonomia si è attenuata,che il suo stile di guida è diventato più ecosostenibile,che ha speso molto meno di quanto spendeva con la sua vecchia termica per viaggiare.
Le uniche note negative che leggo riguardano le finiture della Leaf,il suo prezzo e il fatto che i viaggi lunghi necessitano di un po' di programmazione.
E l'articolo pone l'accento anche sul fatto che passare a una vettura elettrica,o in generale passare a una tecnologia diversa da quella utilizzata per 50 anni,richiede una modifica delle proprie abitudini e una certa flessibilità mentale.
Credo che il fatto che molti automobilisti non vogliono cambiare di una virgola il loro modo di utilizzare l'auto rappresenti un freno a qualsiasi cambiamento,non per forza in direzione dell'elettrico.
Le auto elettriche non sono ancora pronte,per me il prezzo resta l'ostacolo maggiore,ma i guidatori lo sono ancora meno.
Per ovviare al primo problema servirà un'evoluzione tecnologica,che può significare produrre batterie migliori o pensare a soluzioni differenti.
Per ovviare al secondo problema chi può dovrebbe,secondo me,ragionare sull'eventualità di possedere una vettura elettrica in futuro senza preconcetti e senza incaponirsi a voler piegare l'auto elettrica alle proprie abitudini.
Ma al contrario essere disposto a rivedere alcuni aspetti delle proprie abitudini e vedere se oggettivamente è fattibile adattarsi a un concetto diverso di mobilità.
Senza questo passaggio anche se le elettriche arrivassero a 600 km di autonomia reale e fossero più accessibili temo che sarebbe impossibile anche solo fare un tentativo.

Tentando di leggere il futuro e, quindi, con il grosso rischio di prendere cantonate, credo che si riuscirà a portare i prezzi delle auto a livelli ragionevoli.
Sono invece scettico sul fatto che si riesca, in tempi brevi a risolvere la questione capacità/tempi di ricarica delle batterie.
Mi pare che si brancoli abbastanza nel buio.
 
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