Visto che e' stato lucchettato con commento sprezzante e senza permettere contraddittorio, proseguo qui.
La Maiolo ha solo detto la verita'. Cosa che evidentemente in Italia non si puo' dire (basti vedere il thread lucchettato).
Questo perche' esiste una cultura di RAZZISMO AL CONTRARIO dove non si puo' in alcun modo parlare male di certe persone (i Rom, per esempio) senza essere tacciati di razzismo.
La razza, naturalmente, non c'entra una mazza.
Se prendi un neonato Rom e lo fai allevare da una comune famiglia italiana (o francese, o spagnola, o giapponese per quel che importa) ne verra' fuori una persona tanto buona e valida quanto l'educazione ricevuta e l'ambiente in cui e' cresciuto permettono.
Diversissimo e' il discorso se si prende un bambino Rom cresciuto in una cultura Rom dove gia' gli sono stati inculcati i concetti e i criteri di un certo modo di vivere.
Una persona NON E' un cane.
Un cane e' facile da educare. Fa quel che gli dici, sostanzialmente, e non avendo un'intelligenza sviluppata quanto quella di un essere umano, e' relativamente facile da gestire.
Ma una persona cui siano stati inculcati certi concetti e' MOLTO difficile da riconvertire a una vita sociale normale.
Stiamo parlando di bambini a cui viene inculcato fin dalla piu' tenera eta' che la violenza e' una componente normale e frequente della vita, che rubare a qualcuno che non e' Rom e' non solo "normale", ma "bene".
Che se non lo fai, verrai picchiato. O (come purtroppo spesso accade) torturato.
In cui e' normale che a un bambino si tagli un arto per farlo mendicare con piu' successo.
No, non sto esagerando (purtroppo): c'era un articolo uscito sul giornale e servizi ai TG solo qualche mese fa.
Una persona che ha subito un vero e proprio lavaggio del cervello di questa entita', che e' stata sottoposta per tutta la sua vita (perche' non ha conosciuto che quello) a brutalizzazioni, violenze, soprusi, e a cui e' stato inculcato che violenza, furto, disprezzo per gli altri sono BENE, e' in una condizione DIFFICILISSIMA da recuperare.
Tristemente, a quanto pare, questo non si puo' dire. Come non si possono schedare i bambini Rom per poterli tracciare e tutelare e sottrarre al mondo di orrori in cui vivono (perche' portare via un bambino ai suoi genitori e' da mostri... poco importa se lo picchiano quotidianamente se non porta a casa abbastanza elemosine... e spesso anche se lo fa, giusto per chiarirgli il concetto)...
Meno male che vincono sempre i buoni.
Meno male che certe cose non vengono dette.
Perche' se le dici, poi bisogna fare i conti con tutto un mondo che fa VERAMENTE schifo.
E che, pensa te, esiste quasi solo da noi.
Perche' i Rom sono un popolo di antichissima data, sparso in tutto il mondo, ma chissa' come mai i Rom di Germania, o Stati Uniti, o Austria non si comportano cosi'.
Chissa' di chi e' la colpa?
Non potrebbe essere di chi ha sempre applicato tolleranza unilaterale e razzismo a rovescio?
Nooooo!
Non sia mai.
E adesso, via di lucchetto, che queste cose sono brutte e non si possono dire!
La Maiolo ha solo detto la verita'. Cosa che evidentemente in Italia non si puo' dire (basti vedere il thread lucchettato).
Questo perche' esiste una cultura di RAZZISMO AL CONTRARIO dove non si puo' in alcun modo parlare male di certe persone (i Rom, per esempio) senza essere tacciati di razzismo.
La razza, naturalmente, non c'entra una mazza.
Se prendi un neonato Rom e lo fai allevare da una comune famiglia italiana (o francese, o spagnola, o giapponese per quel che importa) ne verra' fuori una persona tanto buona e valida quanto l'educazione ricevuta e l'ambiente in cui e' cresciuto permettono.
Diversissimo e' il discorso se si prende un bambino Rom cresciuto in una cultura Rom dove gia' gli sono stati inculcati i concetti e i criteri di un certo modo di vivere.
Una persona NON E' un cane.
Un cane e' facile da educare. Fa quel che gli dici, sostanzialmente, e non avendo un'intelligenza sviluppata quanto quella di un essere umano, e' relativamente facile da gestire.
Ma una persona cui siano stati inculcati certi concetti e' MOLTO difficile da riconvertire a una vita sociale normale.
Stiamo parlando di bambini a cui viene inculcato fin dalla piu' tenera eta' che la violenza e' una componente normale e frequente della vita, che rubare a qualcuno che non e' Rom e' non solo "normale", ma "bene".
Che se non lo fai, verrai picchiato. O (come purtroppo spesso accade) torturato.
In cui e' normale che a un bambino si tagli un arto per farlo mendicare con piu' successo.
No, non sto esagerando (purtroppo): c'era un articolo uscito sul giornale e servizi ai TG solo qualche mese fa.
Una persona che ha subito un vero e proprio lavaggio del cervello di questa entita', che e' stata sottoposta per tutta la sua vita (perche' non ha conosciuto che quello) a brutalizzazioni, violenze, soprusi, e a cui e' stato inculcato che violenza, furto, disprezzo per gli altri sono BENE, e' in una condizione DIFFICILISSIMA da recuperare.
Tristemente, a quanto pare, questo non si puo' dire. Come non si possono schedare i bambini Rom per poterli tracciare e tutelare e sottrarre al mondo di orrori in cui vivono (perche' portare via un bambino ai suoi genitori e' da mostri... poco importa se lo picchiano quotidianamente se non porta a casa abbastanza elemosine... e spesso anche se lo fa, giusto per chiarirgli il concetto)...
Meno male che vincono sempre i buoni.
Meno male che certe cose non vengono dette.
Perche' se le dici, poi bisogna fare i conti con tutto un mondo che fa VERAMENTE schifo.
E che, pensa te, esiste quasi solo da noi.
Perche' i Rom sono un popolo di antichissima data, sparso in tutto il mondo, ma chissa' come mai i Rom di Germania, o Stati Uniti, o Austria non si comportano cosi'.
Chissa' di chi e' la colpa?
Non potrebbe essere di chi ha sempre applicato tolleranza unilaterale e razzismo a rovescio?
Nooooo!
Non sia mai.
E adesso, via di lucchetto, che queste cose sono brutte e non si possono dire!