pi_greco ha scritto:
U2511 ha scritto:
Per traversi il freno a mano aiuta solo con le anteriori ... posteriori e integrali vanno lavorate solo con gas e sterzo ... occhio al sovrasterzo cui magari venendo da una anteriore non sei abituato
ho imparato su TP e fondi sdrucciolevoli (campi), però le potenze in gioco e grip molto inferiori, per cui ti intraversavi a 15km/h e con modeste potenze e trasferimenti di carico, nonchè ampi spazi di "manovra" e piccoli ingombri e pesi, poi ho affinato con le moto da fuoristrata su neve fresca...
Aver imparato i rudimenti sulla
propulsione è cosa buona e giusta

e penso (da ignorante) che averlo fatto anche sulle moto sia pure meglio.
Considera però che una TP mediamente sovrasterza "di potenza", una TI permanente lo fa per "differerenza di coppia".
Quando affronti una curva, sai bene che l'assale posteriore percorre meno strada di quello anteriore, di conseguenza il pignone del differenziale posteriore ruota più lentamente del suo omologo anteriore. Questa differenza di velocità è resa possibile dal differenziale centrale o da un ripartitore di coppia. La tua adotta il differenziale (meccanico), pertanto a minor velocità di rotazione del semialbero posteriore corrisponde una maggior coppia inviata al retrotreno. Ed è questa che ti fa inizialmente sovrasterzare e, proprio per l'origine di questo fenomeno (origine diversa che non su una TP) che devi dare un po' di gas in modo da inizialmente quasi accentuare l'eccesso di coppia e quindi la differenza di rotazione tra i due assali, cosa che fa intervenire il sensore-attuatore posto in parallelo sul differenziale centrale, ovvero il limitatore di slittamento a fluido siliconico, che "chiude" quel tanto da trasferire un po' di più coppia davanti e raddrizzare la vettura (devi un pelino lavorare anche di sterzo).
Il risultato di questa azione, che ho cercato di descrivere così alla buona, è appunto, come hai già notato (complimenti per la sensibilità), uno slittamento laterale controillato sulle quattro ruote, quasi come quando, sciando
old style, in una cuva a sci paralleli, prolunghi l'estensione ampliando il raggio di curvatura, stando leggero, ma tenendone perfettamente il controllo con il peso a valle. Difficile da spiegare, ma esaltante da fare (meglio su neve per non sollecitare troppo i vari organi meccanici coinvolti)
Il sovrasterzo della TP, per sua stessa origine e natura, va invece gestito con una iniziale leggera riduzione del gas (oltre che con controsterzo, ovvio), perché se insisti a dare gas o peggio lo incrementi, ti giri.
Il traverso, invece, che per altro è estremamente scenografico quanto del tutto inefficiente per "fare il tempo", è una questione di equilibrio di forze in campo, e non va confuso con la tecnica del pendolo usata nei rally, che serve per portare il più rapidamente possibile la vettura in asse con il tratto rettilineo successivo al tornante, in modo da essere più pronti a scaricare con la massima resa possibile la potenza alle ruote.