pi_greco ha scritto:certo, capisco e vedo che ci capiamo, dico solo che un valore assoluto (quindi sciolto da ogni vincolo) e trascendente (come principio non come principio divino) debba essere vissuto, interpretato, condiviso, da noi uomini, che non saimo assoluti, ma relativi, non trascendenti ma immanenti, quindi "ridotto" ai nostri limiti, ma cionondimeno credo, che un principio assoluto ci sia, come le leggi fisiche che noi "interpretiamo" con gli strumenti limitati della nostra formuazione matematica, ma l'essenza dell'universo è UNA, e la fisica e tutte le altre scienze non sono altro che una parcellizzazione e visione ristretta della realtà globale.
non sono sicuro di essermi capito!
Capisco esattamente cosa intendi, ma non condivido.
Non esistono valori assoluti morali, ma solo relativi al contesto.
La scienza e' oggettiva, la morale e' soggettiva.
E con questo siamo tornati alla diatriba tra relativismo e assolutismo etico.
Non e' un po' come discutere se la terra sia tonda o piatta?
(Comunque e' sempre un piacere dibattere con persone di cultura! :thumbup: )