<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> e voi conoscete i vs. polli ?? | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

e voi conoscete i vs. polli ??

pi_greco ha scritto:
certo, capisco e vedo che ci capiamo, dico solo che un valore assoluto (quindi sciolto da ogni vincolo) e trascendente (come principio non come principio divino) debba essere vissuto, interpretato, condiviso, da noi uomini, che non saimo assoluti, ma relativi, non trascendenti ma immanenti, quindi "ridotto" ai nostri limiti, ma cionondimeno credo, che un principio assoluto ci sia, come le leggi fisiche che noi "interpretiamo" con gli strumenti limitati della nostra formuazione matematica, ma l'essenza dell'universo è UNA, e la fisica e tutte le altre scienze non sono altro che una parcellizzazione e visione ristretta della realtà globale.

non sono sicuro di essermi capito!

Capisco esattamente cosa intendi, ma non condivido.
Non esistono valori assoluti morali, ma solo relativi al contesto.
La scienza e' oggettiva, la morale e' soggettiva.
E con questo siamo tornati alla diatriba tra relativismo e assolutismo etico.
Non e' un po' come discutere se la terra sia tonda o piatta? :p

(Comunque e' sempre un piacere dibattere con persone di cultura! :thumbup: )
 
99octane ha scritto:
pi_greco ha scritto:
l' ETICA è!

non ha bisogno di essere condivisa

e come tu dici, il valore principale è la VITA

il rispetto della propria (che tu chiami sopravvivenza) deve concordare con il rispetto dell'altrui, sino al malaugurato sacrificio della propria per salvare quella altrui, e questo dare la propria vita agli altri si chiama AMORE, quello vero, quello gratuito e universale, ed è quello più grande trascendente (per chi ci crede) ma anche immanente come quello di una mamma per il suo bambino (anche qui JPII fu rivoluzionario a definire DIO come MADRE), o in tanti esempi di eroica abnegazione

non credo che l'etica si possa codificare in norme comportamentali, credo si possa solo VIVERE

Eh no... Qui proprio non ci siamo.
Questa faccenda e' stata dibattuta dai filosofi per un pezzo, e le conclusioni sono note.
Sei a un concetto di etica assolutista medieval-cattolico, mentre e' appurato ormai da un pezzo che l'etica e' relativa, e che essa e' valida solo nella misura in cui e' condivisa a livello del contesto sociale.
Cio' che e' etico in Italia puo' non esserlo in Micronesia.
E l'etica NECESSITA di essere condivisa, altrimenti il serial killer che ritiene di fare del bene uccidendo come gli comanda la voce di Dio nella sua testa e' altrettanto encomiabile del missionario che aiuta i malati.
Se poi mi intendi dire che, stabilito un sistema etico, ciascuno lo deve vivere in prima persona indipendentemente dalle azioni altrui, sono certamente daccordo, ma il sistema stesso deve essere in qualche forma codificato, per poter essere trasmesso.
Ma non staremo andando un po' oltre la portata del forum delle cazzate? :D

secondo me tu confondi etica (assoluta) con morale (legata ai costumi del tempo e del luogo)

non credo possa esistere un'etica cattolica o medievale, ma sol una morale di tal fatta, non credo poi di essere un cattolico medievalista (anche se il medioevo è un'epoca di grande importanza sottostimata)

ripeto vedo la codifica come morale o al massimo "etichetta"

per le cazzate non ritengo fuori portata, ne ho scritte e lette di molto peggio
 
99octane ha scritto:
pi_greco ha scritto:
certo, capisco e vedo che ci capiamo, dico solo che un valore assoluto (quindi sciolto da ogni vincolo) e trascendente (come principio non come principio divino) debba essere vissuto, interpretato, condiviso, da noi uomini, che non saimo assoluti, ma relativi, non trascendenti ma immanenti, quindi "ridotto" ai nostri limiti, ma cionondimeno credo, che un principio assoluto ci sia, come le leggi fisiche che noi "interpretiamo" con gli strumenti limitati della nostra formuazione matematica, ma l'essenza dell'universo è UNA, e la fisica e tutte le altre scienze non sono altro che una parcellizzazione e visione ristretta della realtà globale.

non sono sicuro di essermi capito!

Capisco esattamente cosa intendi, ma non condivido.
Non esistono valori assoluti morali, ma solo relativi al contesto.
La scienza e' oggettiva, la morale e' soggettiva.
E con questo siamo tornati alla diatriba tra relativismo e assolutismo etico.
Non e' un po' come discutere se la terra sia tonda o piatta? :p

(Comunque e' sempre un piacere dibattere con persone di cultura! :thumbup: )

a me persona di cultura non lo dici, va bene?

io sono pratico di cOltura agraria, ne senso di bracciante non di agronomo, però, nonchè di consumatore finale

come sempre restiamo ognuno sulla sua riva del fiume, ma è un fiume e non un mare!
 
pi_greco ha scritto:
certo, capisco e vedo che ci capiamo, dico solo che un valore assoluto (quindi sciolto da ogni vincolo) e trascendente (come principio non come principio divino) debba essere vissuto, interpretato, condiviso, da noi uomini, che non saimo assoluti, ma relativi, non trascendenti ma immanenti, quindi "ridotto" ai nostri limiti, ma cionondimeno credo, che un principio assoluto ci sia, come le leggi fisiche che noi "interpretiamo" con gli strumenti limitati della nostra formuazione matematica, ma l'essenza dell'universo è UNA, e la fisica e tutte le altre scienze non sono altro che una parcellizzazione e visione ristretta della realtà globale.

non sono sicuro di essermi capito!

Si, condivido: l'essenza dell'universo è una, che l'universo stesso derivi dall'atto di un demiurgo o dall'opera indeterminabile del caos.
Ma quale sia di preciso non è noto. ;)

Ne consegue, direi, che l'unica conoscenza universalmente condivisibile sia il sapere di non sapere, no?

Non esistono sistemi di riferimento privilegiati, per dirla in altri termini... ;)

Cordiali Saluti
Fulcrum
 
pi_greco ha scritto:
secondo me tu confondi etica (assoluta) con morale (legata ai costumi del tempo e del luogo)

non credo possa esistere un'etica cattolica o medievale, ma sol una morale di tal fatta, non credo poi di essere un cattolico medievalista (anche se il medioevo è un'epoca di grande importanza sottostimata)

ripeto vedo la codifica come morale o al massimo "etichetta"

per le cazzate non ritengo fuori portata, ne ho scritte e lette di molto peggio

Che la morale sia relativa, bhe... direi che di questo nessuno di noi dubita. ;)
Ma che l'etica sia assoluta...
Etica, da "ethos": costume, consuetudine.
La semplice definizione ci mostra la via.
L'etica non puo' prescindere dai concetti di "bene" e "male", che sono relativi.
Come puo' essere assoluta?
Diverso il discorso se intendiamo l'Etica come studio o disamina dei comportamenti umani con intento di razionalizzare la morale e dunque di stabilire quale possa essere un assoluto... Ma un conto e' un intento, un conto cio' che e' realmente fattibile.

PS: tieni presente che io sono un pragmatico, dunque probabilmente stiamo dissentendo sulle differenze tra metaetica, intesa come studio delle regole che servono a definire le regole di comportamento dell'ethos, e filosofia pratica, che disconosce la possibilita' di astrarre completamente dalla nostra esperienza, e dunque la possibilita' di un'oggettivita' assoluta.
 
99octane ha scritto:
pi_greco ha scritto:
secondo me tu confondi etica (assoluta) con morale (legata ai costumi del tempo e del luogo)

non credo possa esistere un'etica cattolica o medievale, ma sol una morale di tal fatta, non credo poi di essere un cattolico medievalista (anche se il medioevo è un'epoca di grande importanza sottostimata)

ripeto vedo la codifica come morale o al massimo "etichetta"

per le cazzate non ritengo fuori portata, ne ho scritte e lette di molto peggio

Che la morale sia relativa, bhe... direi che di questo nessuno di noi dubita. ;)
Ma che l'etica sia assoluta...
Etica, da "ethos": costume, consuetudine.
La semplice definizione ci mostra la via.
L'etica non puo' prescindere dai concetti di "bene" e "male", che sono relativi.
Come puo' essere assoluta?
ti rimando al botta e risposta con l'amabile fulcrum, la VITA, e la sua difesa nel senso più alto, e questo è secondo me universale, di qualunque credo tu sia
 
Le cose si stan facendo troppo complesse per la mia povera mente piagata anche dal mal di testa... :D
Chiedo tregua e mi ritiro dalla tenzone, con riserva di riprendere questa piacevolissima discussione in un momento in cui saro' meno stordito... :(
Anche perche', nello specifico non ho al momento una preparazione adeguata a sostenere piu' approfonditamente la discussione.
(e cosa c'e' di meglio che non quando un dibattito ci porta ad apliare i nostri orizzonti?)
Per intanto, grazie :)
 
arhat ha scritto:
mi auguro il suo complimento non sia figlio di quei cardini .... 8) :rolleyes: ;) :D

purtroppo quei cardini non sono alla base dei miei principi, quindi ero sincerissimo :D
mi riprometto sempre di imparare a diventare un ragazzo un po peggiore ma non mi ci riescie proprio cribbio 8)
 
moogpsycho ha scritto:
arhat ha scritto:
mi auguro il suo complimento non sia figlio di quei cardini .... 8) :rolleyes: ;) :D

purtroppo quei cardini non sono alla base dei miei principi, quindi ero sincerissimo :D
mi riprometto sempre di imparare a diventare un ragazzo un po peggiore ma non mi ci riescie proprio cribbio 8)

Ti capisco, ma ti avviso, in Italia l'onestà è una malattia invalidante non riconosciuta ai fini pensionistici.
 
pi_greco ha scritto:
caro fulcrum sembra quasi che ti citi A. Einstein in "Come io vedo il mondo", un libro magnifico!

Intenzionalmente, anche se non nello specifico (il libro): mi riferivo più che altro alla relatività generale... ;)

Cordiali Saluti
Fulcrum
 
Fulcrum ha scritto:
pi_greco ha scritto:
caro fulcrum sembra quasi che ti citi A. Einstein in "Come io vedo il mondo", un libro magnifico!

Intenzionalmente, anche se non nello specifico (il libro): mi riferivo più che altro alla relatività generale... ;)

Cordiali Saluti
Fulcrum

generale? mi sembra più quella ristretta, riguradante i sitemi di riferimento inerziali, quella generale io non l'ho fatta a fisica era un corso per strateorici, ma quella ristretta sì e in doppio formalismo covariante e controvariante, col calcolo tensioriale coi vettori 4D!

comunque anni fa il libro sulla teoria della relatività e quello sulla visione del mondo uscirono in un unico tomo per la newton compton, costava meno di 5milalire vent'anni orsono ma è un libro bellissimo!
 
pi_greco ha scritto:
Fulcrum ha scritto:
pi_greco ha scritto:
caro fulcrum sembra quasi che ti citi A. Einstein in "Come io vedo il mondo", un libro magnifico!

Intenzionalmente, anche se non nello specifico (il libro): mi riferivo più che altro alla relatività generale... ;)

Cordiali Saluti
Fulcrum

generale? mi sembra più quella ristretta, riguradante i sitemi di riferimento inerziali, quella generale io non l'ho fatta a fisica era un corso per strateorici, ma quella ristretta sì e in doppio formalismo covariante e controvariante, col calcolo tensioriale coi vettori 4D!

comunque anni fa il libro sulla teoria della relatività e quello sulla visione del mondo uscirono in un unico tomo per la newton compton, costava meno di 5milalire vent'anni orsono ma è un libro bellissimo!

Mmmm... Potresti anche aver ragione... :?

Ormai la memoria è andata in pappa da tempo, troppo impegnata a tenere a disposizione i dati per intragire con mio figlio (tipo i nomi dei personaggi dei suoi cartoni preferiti)... :D

Cordiali Saluti
Fulcrum
 
krukko ha scritto:
rema07_99 ha scritto:
Una signora emancipatissima in una pubblicità di detersivo ieri sera diceva "conosco bene i miei polli ... " riferito ai figli e al marito.

l'altro giorno vedevo un documentario Luce sulle donne italiane nel dopoguerra.

diceva "alla donna era relegata la responsabilità dell'integrità morale della famiglia con l'ausilio dei valori della chiesa cattolica .... "

questo mi ha fatto riflettere sui motivi dello sfascio delle famiglie di oggi e su tanti malesseri sociali.

oggi la donna viene istruita a pane e reality, tra veline e scopine.

Che schifo !!!!
E gli uomini? Non hanno voce in capitolo? Non hanno proprio alcuna responsabilità, o possibilità di migliorare questa situazione?

O avevi semplicemente dimenticato di scriverlo? ;)

noi uomini siamo ormai succubi di questo mazziati da giudici e dalle stesse donne.

Se vuoi imporre dei valori a queste donne moderne passi per maschilista o peggio bruto, se soccombi sei alla loro mercè.

La chiesa bivacca, i media danno lezioni di libertinaggio e tirare su dei figli come si deve è diventata una doppia fatica.

Io ho due figli di cui uno di 12 molto legato ai valori cattolici. E' lui che, ora, mi dice papà andiamo in chiesa la domenica.

Spesso è lui che deve far "rinsavire" la mamma che fa i capricci.

Dillo tu come li vedi gli uomini oggi.

Forse conviene non metter su famiglia ma spassarsela bene e spassarsele bene queste donne moderne.
 
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