skamorza ha scritto:
...l'utilizzo della freccia SOLO quando si è certi che altri possano trarne vantaggio (che poi certi non lo si è mai) è il primo passo per l'inutilizzo...
La freccia serve a segnalare a terzi la mia intenzione di svoltare. Se i terzi
non ci sono, non vedo a chi possa servire le mia segnalazione. Certo, infrangerò una delle tante regole del codice e sarò quindi colpevole (ormai ci sono abituato, non a caso sono un pirata della strada), ma nulla di pericoloso o maleducato ho fatto.
Anche in questo contesto, come in tanti altri, si antepongono sempre più le questioni formali a quelle concrete. Prendiamo ad esempio le rotatorie; so di fare un'affermazione blasfema, ma secondo me nelle rotatorie è mooolto più importante rispettare la regola del
"mai tagliare la strada ad alcuno" piuttosto che quella del
"mettere sempre la freccia". Anche perché la mia trentennale piratesca esperienza mi ha insegnato che, freccia o non freccia, l'unico modo per sapere veramente se e dove e quando i terzi svolteranno è aspettare che effettivamente svoltino. Potrei fare svariati esempi di situazioni in cui grazie a questo
"metodo" ho evitato incidenti. Certo, in tali incidenti avrei avuto la soddisfazione di essere formalmente dalla parte della ragione (sempre che fossi in vita e riuscissi a dimostrarlo, però), ma preferisco di gran lunga che le cose siano andate così e continuo ad applicare lo stesso principio con sempre maggiore convinzione.
...so che poco ti interessa ... la monostellina...
Infatti. Mai ci avevo fatto caso fino ad ora.
...è un po' che non ti si legge ...
Non direi, continuo a fare la mia visitina mattutina. A volte intervengo, altre volte mi limito a osservare. Spesso i miei interventi sono ripetitivi, perché in effetti le mie opinioni (specie se in assenza di critiche "sostanziose" e convincenti) tendono ad essere più o meno le stesse nonostante il passare del tempo, cosa che presumo sia abbastanza normale.
A volte, di fronte all'ennesima resurrezione di discorsi già affrontati in passato, non so se intervenire ribadendo il mio pensiero o lasciar perdere. Da un lato si annoiano i frequentatori abituali, dall'altro però si rischia di far credere di aver cambiato idea o, comunque, si rischia di far credere a chi scrive certe cose che tali cose non suscitino critiche, ovvero siano approvate, in base al principio del
"chi tace acconsente".
Un po' come succede per la strada, quando vai in giro rispettando tutte le regole, specialmente le più insulse, pur ritenendole tali e considerandole vergognose; chi ti vede passare può pensare e dire (specie se gli conviene) che il tuo rispetto delle regole
"dimostra" che tu le approvi e che esse sono quindi giuste e ben fatte.