retroviseur ha scritto:
E l'Italia, per esempio, è uno dei più importanti produttori mondiali di ruote in lega. Ma è un paese dove è praticamente impossibile omologare a libretto una misura di gomme alternativa non prevista dal costruttore.
Questo, credo possa farti riflettere sul fatto che, magari, qualche famiglia in più potrebbe arrivare meglio alla fine del mese proprio grazie allo sviluppo di questo settore economico...
Precisamente. Non serve una laurea in economia e commercio per arrivarci.
Eppure l'inerzia, il menefreghismo o il semplice moralismo e perbenismo predominano.
Non credo che i nostri politici non liberalizzino per interesse, come suggerivi.
Certo, naturalmente anche io ritenevo che tutto il giro delle riomologazioni con costi elevatissimi fosse la ragione alla base di tutto.
Pero', siamo sinceri: con quel che si elabora in Italia (pochissimo) quante saranno le entrate per l'erario in termini delle pur costose reimmatricolazioni di chi manda in Germania o Inghilterra a omologare e poi reimporta?
Quante potrebbero essere se si facessero pratiche snelle, veloci ed economiche?
E' il solito discorso: meglio prendere 20 euro a pratica su un milione di pratiche che 700 euro a pratica su 1000 pratiche...
E i nostri governanti non sono scemi, e san benissimo che, dovessero semplificare, potrebbero anche chiederne 400 di euro, che verrebbero accettati come una manna, in nome della nuova liberta' acquisita, della comodita' e di una cospicua riduzione del prezzo rispetto a quel che costa oggi fare lo stesso (con tutti i problemi del caso.
No, riflettendoci son giunto alla conclusione che temono il costo politico di una liberalizzazione in un paese come il nostro, dove persino su un forum di appassionati d'auto abbondano i perbenisti bacchettoni, i timorosi dei se e dei ma, quelli ben allineati e coperti che dan ragione al regime a priori. E dove da sempre non appena qualcuno propone un modico di liberta' il potere si affretta a paventare ogni sorta di possibili "abusi" del tutto teorici cosi' che il popolino tema piu' la liberta' che non l'esserne privato.
In fondo, senza liberta' si e' senza responsabilita' e si puo' lasciare che gli altri pensino per noi. Come molti han dimostrano di fare con le loro risposte.