<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> E' il momento sbagliato per acquistare un'auto? | Page 8 | Il Forum di Quattroruote

E' il momento sbagliato per acquistare un'auto?

Intanto credo ci siano più persone col dubbio che non sia il momento giusto...

immatricolazioni Italia -32,7% a settembre

https://www.quattroruote.it/news/mercato/2021/10/01/mercato_italia_dati_settembre_2021_.html
C'è anche da dire che (per lo meno dalle mie parti) diverse concessionarie non hanno assolutamente niente in pronta consegna o a km zero. Si parte dai 2 ai 5 mesi di attesa e non tutti vogliono aspettare. Tra l'altro, chi ordina oggi, non fa testo nelle immatricolazioni in quanto verrà conteggiato al momento della "targatura" dell'auto. Ciò non toglie comunque la crisi ed anche l'indecisione generale del tipo di alimentazione da scegliere; ovviamente il problema è molto, ma molto meno sentito dal centro sud in giù.
 
Lo so benissimo, era per fare un raffronto tra beni a durabilità differente. Le BEV attuali sono prodotti ad altissimo tasso di obsolescenza tecnologica, molto più di una vettura a motore termico. L’unica BEV progettata ab origine in funzione di un miglioramento sul comparto batterie è la “vecchia” Bmw i3

Temo che, al momento, siano a forte rischio di obsolescenza precoce, soprattutto commerciale , se non tecnica, sia le elettriche che le termiche.
Ed è sicuramente un fattore che frena rispetto alla sostituzione dell'auto.
 
Speriamo non sottratti ad altre iniziative piu' mirate
alle persone
Non so cosa tu intenda per iniziative mirate alle persone.

Di fatto l'avanza della narrazione green (vedi anche i risultati in Germania), i Friday for Future etc etc, chiedono in modo semplicistico tutto questo.

La verità è che andrebbe scoraggiata la mobilità privata. Che poi sia diesel o elettrica poco cambia.
 
Temo che, al momento, siano a forte rischio di obsolescenza precoce, soprattutto commerciale , se non tecnica, sia le elettriche che le termiche.
Ed è sicuramente un fattore che frena rispetto alla sostituzione dell'auto.

Mettiamoci pure i recenti aumenti di corrente e gas e la frittata è servita. Se uno aveva dubbi mò sò raddoppiati.
 
la mobilità non è universale, c'è la mobilità della grande metropoli ma anche quella del piccolo borgo sardo, c'è la bomilità urbana e quella extra urbana, extra regionale ed extra nazionale, extra continentale. Non c'è la ricetta universale, al cittadino di Milano può interessare il monopattino elettrico, la microcar da parcheggiare ovunque e che inquini meno possibile, interessa la mobilità pubblica efficiente e puntuale....ed ecologica, al contadino del piccolo borgo abruzzese poco importa l'auto elettrica, lui fa 3-5000 km l'anno e magari gli basta una vecchia Punto che funziona sempre e non lo lascia a piedi. Ogni persona ha le sue esigenze in funzione del territorio in cui vive. La berlina diesel da 100mila km l'anno è dedicata ad una certa utenza, il suv da 80mila euro ad un'altra, la sportiva ad un'altra ancora fino alla mitica Ape Piaggio che esiste anche col motore elettrico. A me fa specie questa presa di posizione politica che vuole imporre un certo tipo di mobilità senza tenere conto del territorio, ti sbatto mega incentivi e me ne stra sbatto che abiti in montagna, al lago, nella metropoli o in alaska, o elettrico stra incentivato o termico stra tassato, senza sè e senza ma. E poi nascono i problemi, ti ritrovi la mamma col suv da 5 metri che la mattina accompagna la bimba a scuola, il pensionato con l'auto elettrica nel borgo sperduto del molise dove non esistono colonnine di ricarica, giovani col monopattino sulla tangenziale e anziani che aspettano per ore un autobus che forse non passerà mai. A mio avviso c'è tutto per fare tutto, bisogna mettere solo un pò di ordine e bisogna educare il cittadino a scegliere in modo intelligente il modo e il mezzo con cui muoversi.
 
Non so cosa tu intenda per iniziative mirate alle persone.

Di fatto l'avanza della narrazione green (vedi anche i risultati in Germania), i Friday for Future etc etc, chiedono in modo semplicistico tutto questo.

La verità è che andrebbe scoraggiata la mobilità privata. Che poi sia diesel o elettrica poco cambia.

Magari. Sono d'accordo con te, ma qua ci sono mamme che devono portare i figli a scuola e gli autobus non passano, devono portarli ad attività sportive e i due figli magari hanno attività contemporaneamente in posti diversi e ti servono addirittura due auto, bisogna andare a fare la spesa e il supermercato in paese non c'è... eccetera.
Tutto il paese è a misura di "famiglia con due o più auto". Bisogna cambiare tutto il sistema, non solo la testa delle persone, che volenti o nolenti sono costrette a sopravvivere in un mondo frenetico.
 
la mobilità non è universale, c'è la mobilità della grande metropoli ma anche quella del piccolo borgo sardo, c'è la bomilità urbana e quella extra urbana, extra regionale ed extra nazionale, extra continentale. Non c'è la ricetta universale, al cittadino di Milano può interessare il monopattino elettrico, la microcar da parcheggiare ovunque e che inquini meno possibile, interessa la mobilità pubblica efficiente e puntuale....ed ecologica, al contadino del piccolo borgo abruzzese poco importa l'auto elettrica, lui fa 3-5000 km l'anno e magari gli basta una vecchia Punto che funziona sempre e non lo lascia a piedi. Ogni persona ha le sue esigenze in funzione del territorio in cui vive. La berlina diesel da 100mila km l'anno è dedicata ad una certa utenza, il suv da 80mila euro ad un'altra, la sportiva ad un'altra ancora fino alla mitica Ape Piaggio che esiste anche col motore elettrico. A me fa specie questa presa di posizione politica che vuole imporre un certo tipo di mobilità senza tenere conto del territorio, ti sbatto mega incentivi e me ne stra sbatto che abiti in montagna, al lago, nella metropoli o in alaska, o elettrico stra incentivato o termico stra tassato, senza sè e senza ma. E poi nascono i problemi, ti ritrovi la mamma col suv da 5 metri che la mattina accompagna la bimba a scuola, il pensionato con l'auto elettrica nel borgo sperduto del molise dove non esistono colonnine di ricarica, giovani col monopattino sulla tangenziale e anziani che aspettano per ore un autobus che forse non passerà mai. A mio avviso c'è tutto per fare tutto, bisogna mettere solo un pò di ordine e bisogna educare il cittadino a scegliere in modo intelligente il modo e il mezzo con cui muoversi.


Verissimo

Solo che,
se in Italia
cominci a mettere delle possibili varianti/eccezioni succede
come:
Nei terremoti: dagli iniziali X comuni coinvolti, alla fine diventano 5X
Nei lavori usuranti da una cinquantina, di un paio di anni fa, sono adesso diventati oltre 200....( in riferimento all' andata in Pensione )
 
Magari. Sono d'accordo con te, ma qua ci sono mamme che devono portare i figli a scuola e gli autobus non passano, devono portarli ad attività sportive e i due figli magari hanno attività contemporaneamente in posti diversi e ti servono addirittura due auto, bisogna andare a fare la spesa e il supermercato in paese non c'è... eccetera.
Tutto il paese è a misura di "famiglia con due o più auto". Bisogna cambiare tutto il sistema, non solo la testa delle persone, che volenti o nolenti sono costrette a sopravvivere in un mondo frenetico.


Gia'....
Il benessere,
tutto sommato diffuso
ha portato a questo.
E 'sti poveri figli, se non gli si da' tutto....
Se penso che io son venuto su andando in parrocchia
( calcino, ping pong, campetto calcio )
e in questa incredibile piazza


Qui, oltre pattinare, un po' tutti, si giocava all' interno dell' anello a boccine di vetro e a cin cin lungo le rampe....
E quando non si pattinava, bici e inseguimento.

E la mi vita era felicissima in quegli anni.
Ero pure bravissimo a scuola.
 
Magari. Sono d'accordo con te, ma qua ci sono mamme che devono portare i figli a scuola e gli autobus non passano, devono portarli ad attività sportive e i due figli magari hanno attività contemporaneamente in posti diversi e ti servono addirittura due auto, bisogna andare a fare la spesa e il supermercato in paese non c'è... eccetera.
Tutto il paese è a misura di "famiglia con due o più auto". Bisogna cambiare tutto il sistema, non solo la testa delle persone, che volenti o nolenti sono costrette a sopravvivere in un mondo frenetico.
Sono d'accordo con te. E aggiungo, che spesso quando si parla di mobilità, lo si fa in riferimento soprattutto all'ambito urbano. Quando in realtà ci sono milioni di persone che vivono fuori dai grandi centri. Che potrebbero subire i costi di questa famigerata transizione, senza ricervene i benefici.
 
a me sembra altamente improbabile che gli amministratori di qualsiasi livello non terranno in conto le esigenze del territorio, anche perchè ne va dell'economia e anche della coesione sociale, ma questo non vuol dire che non debbano fare nulla, io questa estate sono stato proprio in Abruzzo e francamente vedere piccoli borghi veramente belli con le vetture di 20 o 30 anni fa buttate da tutte le parti non mi sembra un bello spettacolo in un paese che vuole puntare al turismo, per dire che non mi aspetto quindi iniziative traumatiche, ma spero anche che cominciamo su tutto il territorio ad andare oltre il modello di viabilità che abbiamo avuto fino ad ora .
 
... in questa incredibile piazza


Qui, oltre pattinare, un po' tutti, si giocava all' interno dell' anello a boccine di vetro e a cin cin lungo le rampe....
E quando non si pattinava, bici...
.

a Ferrara in piazza Ariostea ricordo anche una gara di regolarità (autunno 1970), automobilisti dilettanti e... meno dilettanti

Con la transizione elettrica all'orizzonte, accompagnata dall'aumento del prezzo di metano e GPL, direi che è il periodo giusto per NON cambiare macchina

Meglio spendere quel che serve per la manutenzione delle auto che già abbiamo
 
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