Leggevo, con non poca rabbia, i dati di vendita degli ultimi 2 mesi del gruppo fiat in Europa.
Per la prima volta dal lancio della G10/giulietta il marchio alfa ha inanellato 2 mesi consecutivi in rosso, sia in Italia che in Francia, dove la quota si è ulteriormente assottigliata allo 0,60%. E per l'Italia, se a luglio comunque il marchio aveva fatto meglio del mercato, ad agosto ha fatto peggio ed ha portato a casa poco più di 2000 immatricolazioni.
L'unica casa del gruppo in controtendenza è lancia (chissà perché?).
Dunque, la scelta di lasciare la sola G10 ed una già sofferente mito a tenere alte le sorti di alfa sembra essersi dimostrata, per l'ennesima volta, sbagliata.
Se continua così, gli entusiastici proclami di vendere 170.000/175.000 auto (ma anche 150.000) sembrano del tutto irrealistici.
Temo che l'ennesima auto della svolta abbia già finito la benzina.
E guardando i dati provenienti dalle americhe (dove la gamma del gruppo è stata completamente rinnovata) c'è veramente da pensar male.
A voi i commenti
Per la prima volta dal lancio della G10/giulietta il marchio alfa ha inanellato 2 mesi consecutivi in rosso, sia in Italia che in Francia, dove la quota si è ulteriormente assottigliata allo 0,60%. E per l'Italia, se a luglio comunque il marchio aveva fatto meglio del mercato, ad agosto ha fatto peggio ed ha portato a casa poco più di 2000 immatricolazioni.
L'unica casa del gruppo in controtendenza è lancia (chissà perché?).
Dunque, la scelta di lasciare la sola G10 ed una già sofferente mito a tenere alte le sorti di alfa sembra essersi dimostrata, per l'ennesima volta, sbagliata.
Se continua così, gli entusiastici proclami di vendere 170.000/175.000 auto (ma anche 150.000) sembrano del tutto irrealistici.
Temo che l'ennesima auto della svolta abbia già finito la benzina.
E guardando i dati provenienti dalle americhe (dove la gamma del gruppo è stata completamente rinnovata) c'è veramente da pensar male.
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