<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> e freemont vola....!!! | Page 7 | Il Forum di Quattroruote

e freemont vola....!!!

MultiJet150 ha scritto:
jackari ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Nevermore80 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Forse adesso scopriremo, amaramente, che tutto quel che si dice sul Gruppone, sono solo scuse per non comperarle.

Il vero problema è che se questo fosse vero e dimostrabile, avremmo la certezza che anche facendole d'oro 24 K, più di un certo numero non se ne venderebbero.

Pertanto, alla fine, rimane l'amarezza nel constatare che nonostante gli sforzi, la repulsione verso il marchio di casa è ancora troppo forte.

Se fosse così, purtroppo, bisognerà aspettare un cambio generazionale.

Mentre, negli altri paesi, sono molto più rapidi nei cambiamenti. Per dire che 40 anni fa ci somigliavamo in tutti i paesi EU, oggi, noi siamo rimasti ancorati ancora alla famiglia Agnelli, se mi sono simpatici compero le loro auto oppure al contrario non le compero. :twisted:
Non ho nessuna repulsione verso il marchio di casa, visto che una Fiat la posseggo.
Ti faccio una domanda, e ti prego di rispondere senza tanti giri di parole: secondo te è accettabile il modo con cui Fiat ha gestito la Bravo (segmento C, cruciale per qualunque marchio generalista e non), abbandonandola totalmente a se stessa, non pubblicizzandola, non proponendo varianti di carrozzeria e via discorrendo ?

Risposta pertinente, please.

Sarò SINTETICO al massimo.

Io quando compero un auto, non faccio l'analisi comportamentale di un gruppo industriale fino a voler visionare ancora un po' anche i progetti.

I miei parametri sono molto semplici: marchio nazionale, modello adatto alle mie esigenze per quel momento, estetica gradevole al mio occhio e che il prezzo sia accessibile per le mie tasche.

Una volta identificata la versione, firmo, pago e la guido !

Scusa era per dire che se ha fatto quel che dici alla Bravo, avrà avuto i suoi buoni motivi industriali, non per questo io non comprerei una Bravo, a me PIACE moltissimo, indipendentemente che si senta abbandonata oppure no.

buon modo per non rispondere alla domanda.
e se la macchina la compri quando il modello fiat è già sul mercato da 5 anni sempre il medesimo , ormai superato nell'estetica, senza il sapore di novità, con vendita ridotte al lumicino e probabile valore residuo ai minimi storici la compreresti uguale?
forse tu queste domande non te le fai, forse gli altri si o forse semplicemente gli altri seguono le novità perchè sono dei modaioli superficiali
ma perchè fiat non dovrebbe adeguarsi alle regole del mercato?
se tutti gli altri costruttori fanno un nuovo modello ogni 6 anni e un restyling ogni 3 e vendono, perchè fiat si ostina a non farlo? e la responsabilità delle mancate vendite e dei consumatori (furbi investitori o modaioli cretini non penso rilevi più di tanto). non mi pare che la responsabilità delle mancate vendite possa essere addebitata ai consumatori in alcun caso

Ti risponderò così, sai perché Freemont VENDE ????

1° perché il prezzo è interessante.

2° perché acquistando Freemont, salvo capra e cavoli, compero un prodotto che è FIAT ma mi rimane l'alibi di aver acquistato straniero.

Io sono andato a vedere la presentazione, sai qual'era la frase che si sentiva più di frequente tra i curiosi ? Ebbene: " si vede che questa non è prodotta dalla FIAT " !

A questo punto, ma di che cosa dobbiamo parlare ?

Ma chiudiamo tutto, facciamo le valige e andiamo tutti all'estero come emigranti .............. che è meglio.

mbè ora perchè hai sentito una frase detta da qualcuno devi generalizzare ??
e inoltre
se l'immagine di fiat è pessima lo è anche perchè negli anni ha fatto modelli difettosi e qualititavamente inferiori ai concorrenti. come giustamente diceva un altro forumista prima le coreane per togliersi la fama di "coreane" (e cioè di prodotto di bassa qualità) c'hanno messo un ventennio, stesso discorso per la skoda (che è stata più veloce, forse, anche grazie alla qualità del prodotto).mi pare normale che anche la fiat faccia fatica a levarsi quella fama -meritata- di marchio inaffidabile.

a me pare anzi che agli italiani non dispiaccia comprare "italiano, nonostante i pessimi prodotti del passato": vedasi appunto il freemont o anche la giulietta (nonostante a qualcuno resti il pomello nel cambio in mano dopo pochissimi km).

quando i modelli sono validi a 360° la fiat non fa fatica a venderli neanche all'estero (vedasi panda e cinquecento).....

se non ti rendi conto di queste questioni diventa anche abbastanza inutile stare a discutere....
 
MultiJet150 ha scritto:
Nevermore80 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Qui a furia di non giustificare le aziende di casa e al contrario a giustificare tutte le p.......te che arrivano dall'estero, ci staimo giocando il paese con tutti i suoi posti di lavoro.

Io sarò anche tifoso, ma folle da distruggere aziende per questioni di lana caprina NO !

Comunque, rispettoso delle opinioni di tutti, ovviamente anche quelle contrarie.
Tu SEI tifoso.
E lo dimostra il fatto che ammetti che è necessario giustificare le &quot;aziende di casa&quot; (...che producono all'estero...) .
Sei privo di un qualsivoglia &quot;occhio critico&quot; nei confronti della produzione nazionale. Compreresti Fiat anche se producesse cassoni a 4 ruote.

Qui non si tratta di criticare Fiat per qualunque decisione presa dal loro management, ma di criticare le decisioni palesemente sbagliate.

Troppo complicato da capire ?

Non prenderlo come un attacco personale...in fondo, se sei contento di pensarla nel tuo modo, meglio per te. Ma non pretendere che un &quot;consumatore consapevole&quot; faccia lo stesso.

p.s. per quanto riguarda il discorso &quot;azienda nazionale --&gt posti di lavoro in Italia&quot;, stendiamo un pietosissimo velo. Ci sono tante aziende &quot;straniere&quot; (e quindi brutte e cattive) che danno lavoro in Italia (compresa quella nella quale lavoro) .

Se è per quello anche la mia è straniera, ma non per questo lo considero un vantaggio ne per noi dipendenti ne per il paese. Certo, non sono quello che sputa nel piatto dove mangia, ma credimi, non ci regalano niente, anzi, non so se succede anche da te, ma recentemente ai meeting internazionali, ci dipingono sempre più come un paese RIDICOLO, soprattutto per i pagamenti assurdi, i rischi di impresa senza la minima tutela in caso di fallimento di clienti, le tasse fuori da ogni logica ecc........ E la frase più ricorrente del numero 1 è: se continua così, non so fino a quando saremo interessati a rimanere in Italia.

Entrando più nello specifico FIAT, io il ritornello che potremmo sopravvivere anche senza la FIAT, spero che non diventi MAI realtà, perché soprattutto in un momento come questo, lascio a te immaginare l'impatto di dipendenti ed indotto improvvisamente sulle casse pubbliche. Inoltre, senza dimenticare i drammi fi migliaia di persone. Non oso neanche pensarci.

quindi preferiresti essere dipendente di una bella impresa italiana una di quelle che ti fa sentire, a parole, il migliore dei dipendenti e i cui utili finiscono in operazioni finanziari o bellamente investiti all'estero??e che ha il bel pregio di privatizzare gli utili e pubblicizzare le perdite?? e che è sempre lì lì per chiudere e tiene tutti i dipendenti in cassa integrazione??
contento tu

a me pare proprio "strano" il modo in cui vedi il mondo. a me non risulta che cambi qualcosa al dipendente se l'azienda per cui lavora sia italiana o straniera... entrambe portano ricchezza al paese dove sono collocate (e si! una cosa che gli imbecilli della globalizzazione fingono di non sapere) e dove creano posti di lavoro. il dipendente ovviamente si trova sempre in posizione subordinata e partecipa sempre in misura minima alla ricchezza prodotta (sia come singolo che come comunità).in altri paesi almeno i lavoratori partecipano per come possono (quantomeno sono informati sui fatti aziendali) alla vita aziendale (vedasi germania)...
non vedo quale vantaggio possa derivare al dipendente dalla nazionalità del proprietario. però stavolta rispondi non evadere come fai al tuo solito.
 
jackari ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Nevermore80 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Qui a furia di non giustificare le aziende di casa e al contrario a giustificare tutte le p.......te che arrivano dall'estero, ci staimo giocando il paese con tutti i suoi posti di lavoro.

Io sarò anche tifoso, ma folle da distruggere aziende per questioni di lana caprina NO !

Comunque, rispettoso delle opinioni di tutti, ovviamente anche quelle contrarie.
Tu SEI tifoso.
E lo dimostra il fatto che ammetti che è necessario giustificare le &quot;aziende di casa&quot; (...che producono all'estero...) .
Sei privo di un qualsivoglia &quot;occhio critico&quot; nei confronti della produzione nazionale. Compreresti Fiat anche se producesse cassoni a 4 ruote.

Qui non si tratta di criticare Fiat per qualunque decisione presa dal loro management, ma di criticare le decisioni palesemente sbagliate.

Troppo complicato da capire ?

Non prenderlo come un attacco personale...in fondo, se sei contento di pensarla nel tuo modo, meglio per te. Ma non pretendere che un &quot;consumatore consapevole&quot; faccia lo stesso.

p.s. per quanto riguarda il discorso &quot;azienda nazionale --&gt posti di lavoro in Italia&quot;, stendiamo un pietosissimo velo. Ci sono tante aziende &quot;straniere&quot; (e quindi brutte e cattive) che danno lavoro in Italia (compresa quella nella quale lavoro) .

Se è per quello anche la mia è straniera, ma non per questo lo considero un vantaggio ne per noi dipendenti ne per il paese. Certo, non sono quello che sputa nel piatto dove mangia, ma credimi, non ci regalano niente, anzi, non so se succede anche da te, ma recentemente ai meeting internazionali, ci dipingono sempre più come un paese RIDICOLO, soprattutto per i pagamenti assurdi, i rischi di impresa senza la minima tutela in caso di fallimento di clienti, le tasse fuori da ogni logica ecc........ E la frase più ricorrente del numero 1 è: se continua così, non so fino a quando saremo interessati a rimanere in Italia.

Entrando più nello specifico FIAT, io il ritornello che potremmo sopravvivere anche senza la FIAT, spero che non diventi MAI realtà, perché soprattutto in un momento come questo, lascio a te immaginare l'impatto di dipendenti ed indotto improvvisamente sulle casse pubbliche. Inoltre, senza dimenticare i drammi fi migliaia di persone. Non oso neanche pensarci.

quindi preferiresti essere dipendente di una bella impresa italiana una di quelle che ti fa sentire, a parole, il migliore dei dipendenti e i cui utili finiscono in operazioni finanziari o bellamente investiti all'estero??e che ha il bel pregio di privatizzare gli utili e pubblicizzare le perdite?? e che è sempre lì lì per chiudere e tiene tutti i dipendenti in cassa integrazione??
contento tu

a me pare proprio "strano" il modo in cui vedi il mondo. a me non risulta che cambi qualcosa al dipendente se l'azienda per cui lavora sia italiana o straniera... entrambe portano ricchezza al paese dove sono collocate (e si! una cosa che gli imbecilli della globalizzazione fingono di non sapere) e dove creano posti di lavoro. il dipendente ovviamente si trova sempre in posizione subordinata e partecipa sempre in misura minima alla ricchezza prodotta (sia come singolo che come comunità).in altri paesi almeno i lavoratori partecipano per come possono (quantomeno sono informati sui fatti aziendali) alla vita aziendale (vedasi germania)...
non vedo quale vantaggio possa derivare al dipendente dalla nazionalità del proprietario. però stavolta rispondi non evadere come fai al tuo solito.
hai ragione,infatti son tutti li a far la fila per aprire imprese in italia,termini imerese non la vogliono neanche gratis.Quanto alle imprese tedesche ,te le raccomando,anche li' ci sono i truffatori ,vedi mozzarelle,germogli di soia e quant'altro
 
pittigasabasca ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
BufaloBic ha scritto:
Le auto americane vengono vendute in area Nafta a un prezzo decisamente inferiore rispetto a quello europeo e anche perchè hanno costi di produzione decisamente contenuti rispetto ai nostri. Una Journey equipaggiata come una Fremont in Usa costa circa 28.500 dollari che corrispondono a poco meno di 20mila euro e in Usa a venderle ci guadagnano, figurati quanto ci guadagna Fiat in Europa a venderle tutte a 25mila euro che corrispondono a oltre 35mila dollari!!

Ecco, appunto.
Non le vende di certo sottocosto le Freemont, la Fiat.

Imho, è un modello da valutare, se uno ha bisogno di quel tipo di vettura.

sottocosto era inteso ad un valore inferiore a quello del segmento di appartenenza.
Come ho gia detto se dovessero vendere un bmw 118 al prezzo della bravo,la fiat puo' chiudere tutti gli stabilimenti

Certo,certo...peccato che non lo fa...siamo tutti salvi... :lol: :lol:
 
franc.coss ha scritto:
hai ragione,infatti son tutti li a far la fila per aprire imprese in italia,termini imerese non la vogliono neanche gratis.Quanto alle imprese tedesche ,te le raccomando,anche li' ci sono i truffatori ,vedi mozzarelle,germogli di soia e quant'altro
Anche questa è una risposta non pertinente. Gli esempi portati a discredito delle aziende tedesche, poi, sono quanto meno risibili.
 
kanarino ha scritto:
Nevermore80 ha scritto:
Perdonami, ma solamente tu, a quanto pare, riesci a giustificare la gestione della Bravo. Gestione che è considerata all'unanimità (quasi all'unanimità, a quanto pare), a dir poco scandalosa.

E questo, detto senza offesa, ti classifica come tifoso. E tentare di ragionare con i tifosi è davvero complicato...e poco gratificante.

regards
Concordo anche io sulla pessima gestione della Bravo, se le avessero affiancato una versione sw, se avessero introdotto prima per le versioni My Life e la politca commcerciale del prezzo vero Fiat, e se avessero optato per un marketing martellante e riuscito come quello della 500, sicuramente i risultati sarebbero stati altri.

sono d'accordo,il problema e' proprio questo... :rolleyes:
 
Punto83 ha scritto:
kanarino ha scritto:
Nevermore80 ha scritto:
Perdonami, ma solamente tu, a quanto pare, riesci a giustificare la gestione della Bravo. Gestione che è considerata all'unanimità (quasi all'unanimità, a quanto pare), a dir poco scandalosa.

E questo, detto senza offesa, ti classifica come tifoso. E tentare di ragionare con i tifosi è davvero complicato...e poco gratificante.

regards
Concordo anche io sulla pessima gestione della Bravo, se le avessero affiancato una versione sw, se avessero introdotto prima per le versioni My Life e la politca commcerciale del prezzo vero Fiat, e se avessero optato per un marketing martellante e riuscito come quello della 500, sicuramente i risultati sarebbero stati altri.

sono d'accordo,il problema e' proprio questo... :rolleyes:
...hai detto poco. E, nonostante tutto, qualcuno giustifica...
 
le imprese puntano a massimizzare i loro profitti che siano italiane, tedesche, senegalesi etc etc...il fatto è che ci deve essere un regolatore pubblico che deve mettere un freno alla politica del profitto a tutti i costi, in modo che ci sia una più equa distribuzione della ricchezza, attraverso politiche fiscali e di tutela dei lavoratori...

in germania sono più tutelati di noi, guadagnano più di noi e stanno meglio....in francia ci sono le 35ore!!!!!eppure come noi facciamo la punto loro fanno la clio...
 
giuliogiulio ha scritto:
le imprese puntano a massimizzare i loro profitti che siano italiane, tedesche, senegalesi etc etc...il fatto è che ci deve essere un regolatore pubblico che deve mettere un freno alla politica del profitto a tutti i costi, in modo che ci sia una più equa distribuzione della ricchezza, attraverso politiche fiscali e di tutela dei lavoratori...

in germania sono più tutelati di noi, guadagnano più di noi e stanno meglio....in francia ci sono le 35ore!!!!!eppure come noi facciamo la punto loro fanno la clio...

nessuno però dice che nè in germani nè in italia nè in francia staranno bene a lungo e che il pubblico prima di fungere da regolatore interno dovrebbe mettere un freno alla ricchezza che le aziende (di tutte le nazionalità) stanno portando in oriente.
la delocalizzazione (o globalizzazione che dir si voglia, la prima essendo una fase della seconda) porta la ricchezza all'estero.
non esiste un paese europeo occidentale dove negli ultimi 10 anni sia stato aperto un nuovo stabilimento produttivo...
e per ora da noi si vegeta sulla base della ricchezza prodotta all'estero e mantenendo i posti di lavoro attuali solo in forza di quella ricchezza... ma per quanto ancora??
 
Nevermore80 ha scritto:
franc.coss ha scritto:
hai ragione,infatti son tutti li a far la fila per aprire imprese in italia,termini imerese non la vogliono neanche gratis.Quanto alle imprese tedesche ,te le raccomando,anche li' ci sono i truffatori ,vedi mozzarelle,germogli di soia e quant'altro
Anche questa è una risposta non pertinente. Gli esempi portati a discredito delle aziende tedesche, poi, sono quanto meno risibili.
uuuhhhhh che ridere
 
franc.coss ha scritto:
jackari ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Nevermore80 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Qui a furia di non giustificare le aziende di casa e al contrario a giustificare tutte le p.......te che arrivano dall'estero, ci staimo giocando il paese con tutti i suoi posti di lavoro.

Io sarò anche tifoso, ma folle da distruggere aziende per questioni di lana caprina NO !

Comunque, rispettoso delle opinioni di tutti, ovviamente anche quelle contrarie.
Tu SEI tifoso.
E lo dimostra il fatto che ammetti che è necessario giustificare le &quot;aziende di casa&quot; (...che producono all'estero...) .
Sei privo di un qualsivoglia &quot;occhio critico&quot; nei confronti della produzione nazionale. Compreresti Fiat anche se producesse cassoni a 4 ruote.

Qui non si tratta di criticare Fiat per qualunque decisione presa dal loro management, ma di criticare le decisioni palesemente sbagliate.

Troppo complicato da capire ?

Non prenderlo come un attacco personale...in fondo, se sei contento di pensarla nel tuo modo, meglio per te. Ma non pretendere che un &quot;consumatore consapevole&quot; faccia lo stesso.

p.s. per quanto riguarda il discorso &quot;azienda nazionale --&gt posti di lavoro in Italia&quot;, stendiamo un pietosissimo velo. Ci sono tante aziende &quot;straniere&quot; (e quindi brutte e cattive) che danno lavoro in Italia (compresa quella nella quale lavoro) .

Se è per quello anche la mia è straniera, ma non per questo lo considero un vantaggio ne per noi dipendenti ne per il paese. Certo, non sono quello che sputa nel piatto dove mangia, ma credimi, non ci regalano niente, anzi, non so se succede anche da te, ma recentemente ai meeting internazionali, ci dipingono sempre più come un paese RIDICOLO, soprattutto per i pagamenti assurdi, i rischi di impresa senza la minima tutela in caso di fallimento di clienti, le tasse fuori da ogni logica ecc........ E la frase più ricorrente del numero 1 è: se continua così, non so fino a quando saremo interessati a rimanere in Italia.

Entrando più nello specifico FIAT, io il ritornello che potremmo sopravvivere anche senza la FIAT, spero che non diventi MAI realtà, perché soprattutto in un momento come questo, lascio a te immaginare l'impatto di dipendenti ed indotto improvvisamente sulle casse pubbliche. Inoltre, senza dimenticare i drammi fi migliaia di persone. Non oso neanche pensarci.

quindi preferiresti essere dipendente di una bella impresa italiana una di quelle che ti fa sentire, a parole, il migliore dei dipendenti e i cui utili finiscono in operazioni finanziari o bellamente investiti all'estero??e che ha il bel pregio di privatizzare gli utili e pubblicizzare le perdite?? e che è sempre lì lì per chiudere e tiene tutti i dipendenti in cassa integrazione??
contento tu

a me pare proprio "strano" il modo in cui vedi il mondo. a me non risulta che cambi qualcosa al dipendente se l'azienda per cui lavora sia italiana o straniera... entrambe portano ricchezza al paese dove sono collocate (e si! una cosa che gli imbecilli della globalizzazione fingono di non sapere) e dove creano posti di lavoro. il dipendente ovviamente si trova sempre in posizione subordinata e partecipa sempre in misura minima alla ricchezza prodotta (sia come singolo che come comunità).in altri paesi almeno i lavoratori partecipano per come possono (quantomeno sono informati sui fatti aziendali) alla vita aziendale (vedasi germania)...
non vedo quale vantaggio possa derivare al dipendente dalla nazionalità del proprietario. però stavolta rispondi non evadere come fai al tuo solito.
hai ragione,infatti son tutti li a far la fila per aprire imprese in italia,termini imerese non la vogliono neanche gratis.Quanto alle imprese tedesche ,te le raccomando,anche li' ci sono i truffatori ,vedi mozzarelle,germogli di soia e quant'altro

BRAVO !!!!! Inoltre, non so quanti sanno che nelle multinazionali, la parola d'ordine è: Profits Repatriation. Penso che si capisca il significato anche senza traduzione.

Praticamente, in parole molto semplici, una volta pagate le tasse e tutti i costi locali, devono rimanere profitti di una certa entità stabilita dalla proprietà, se questo avviene, bene, altrimenti, si chiude tutto e lo stato Italiano si fa carico dei costi sociali con gli ammortizzatori. All'estero, per esempio, questo non è possibile, in Francia, se una multinazionale decide di chiudere, deve dimostrare un effettivo stato di grave crisi, altrimenti le casse pubbliche non scuciono un centesimo.

Ora, vista la situazione del nostro paese, quante Mutinazionali pensate saranno disposte a fare sacrifici insieme ai dipendenti per risanare il debito pubblico ????

Ebbene, se avessimo conservato qualche grosso gruppo Italiano in più, magari, almeno un briciolo di solidarietà nazionale l'avremmo avuto.
 
MultiJet150 ha scritto:
franc.coss ha scritto:
jackari ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Nevermore80 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Qui a furia di non giustificare le aziende di casa e al contrario a giustificare tutte le p.......te che arrivano dall'estero, ci staimo giocando il paese con tutti i suoi posti di lavoro.

Io sarò anche tifoso, ma folle da distruggere aziende per questioni di lana caprina NO !

Comunque, rispettoso delle opinioni di tutti, ovviamente anche quelle contrarie.
Tu SEI tifoso.
E lo dimostra il fatto che ammetti che è necessario giustificare le &quot;aziende di casa&quot; (...che producono all'estero...) .
Sei privo di un qualsivoglia &quot;occhio critico&quot; nei confronti della produzione nazionale. Compreresti Fiat anche se producesse cassoni a 4 ruote.

Qui non si tratta di criticare Fiat per qualunque decisione presa dal loro management, ma di criticare le decisioni palesemente sbagliate.

Troppo complicato da capire ?

Non prenderlo come un attacco personale...in fondo, se sei contento di pensarla nel tuo modo, meglio per te. Ma non pretendere che un &quot;consumatore consapevole&quot; faccia lo stesso.

p.s. per quanto riguarda il discorso &quot;azienda nazionale --&gt posti di lavoro in Italia&quot;, stendiamo un pietosissimo velo. Ci sono tante aziende &quot;straniere&quot; (e quindi brutte e cattive) che danno lavoro in Italia (compresa quella nella quale lavoro) .

Se è per quello anche la mia è straniera, ma non per questo lo considero un vantaggio ne per noi dipendenti ne per il paese. Certo, non sono quello che sputa nel piatto dove mangia, ma credimi, non ci regalano niente, anzi, non so se succede anche da te, ma recentemente ai meeting internazionali, ci dipingono sempre più come un paese RIDICOLO, soprattutto per i pagamenti assurdi, i rischi di impresa senza la minima tutela in caso di fallimento di clienti, le tasse fuori da ogni logica ecc........ E la frase più ricorrente del numero 1 è: se continua così, non so fino a quando saremo interessati a rimanere in Italia.

Entrando più nello specifico FIAT, io il ritornello che potremmo sopravvivere anche senza la FIAT, spero che non diventi MAI realtà, perché soprattutto in un momento come questo, lascio a te immaginare l'impatto di dipendenti ed indotto improvvisamente sulle casse pubbliche. Inoltre, senza dimenticare i drammi fi migliaia di persone. Non oso neanche pensarci.

quindi preferiresti essere dipendente di una bella impresa italiana una di quelle che ti fa sentire, a parole, il migliore dei dipendenti e i cui utili finiscono in operazioni finanziari o bellamente investiti all'estero??e che ha il bel pregio di privatizzare gli utili e pubblicizzare le perdite?? e che è sempre lì lì per chiudere e tiene tutti i dipendenti in cassa integrazione??
contento tu

a me pare proprio "strano" il modo in cui vedi il mondo. a me non risulta che cambi qualcosa al dipendente se l'azienda per cui lavora sia italiana o straniera... entrambe portano ricchezza al paese dove sono collocate (e si! una cosa che gli imbecilli della globalizzazione fingono di non sapere) e dove creano posti di lavoro. il dipendente ovviamente si trova sempre in posizione subordinata e partecipa sempre in misura minima alla ricchezza prodotta (sia come singolo che come comunità).in altri paesi almeno i lavoratori partecipano per come possono (quantomeno sono informati sui fatti aziendali) alla vita aziendale (vedasi germania)...
non vedo quale vantaggio possa derivare al dipendente dalla nazionalità del proprietario. però stavolta rispondi non evadere come fai al tuo solito.
hai ragione,infatti son tutti li a far la fila per aprire imprese in italia,termini imerese non la vogliono neanche gratis.Quanto alle imprese tedesche ,te le raccomando,anche li' ci sono i truffatori ,vedi mozzarelle,germogli di soia e quant'altro

BRAVO !!!!! Inoltre, non so quanti sanno che nelle multinazionali, la parola d'ordine è: Profits Repatriation. Penso che si capisca il significato anche senza traduzione.

Praticamente, in parole molto semplici, una volta pagate le tasse e tutti i costi locali, devono rimanere profitti di una certa entità stabilita dalla proprietà, se questo avviene, bene, altrimenti, si chiude tutto e lo stato Italiano si fa carico dei costi sociali con gli ammortizzatori. All'estero, per esempio, questo non è possibile, in Francia, se una multinazionale decide di chiudere, deve dimostrare un effettivo stato di grave crisi, altrimenti le casse pubbliche non scuciono un centesimo.

Ora, vista la situazione del nostro paese, quante Mutinazionali pensate saranno disposte a fare sacrifici insieme ai dipendenti per risanare il debito pubblico ????

Ebbene, se avessimo conservato qualche grosso gruppo Italiano in più, magari, almeno un briciolo di solidarietà nazionale l'avremmo avuto.
Invece di spendere tante parole, fai una cosa: sii coerente, licenziati e vai a cercare lavoro presso qualche gruppo italiano. Il tuo orgoglio autarchico-nazionalista ne gioverebbe.
Auguri.
 
MultiJet150 ha scritto:
franc.coss ha scritto:
jackari ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Nevermore80 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Qui a furia di non giustificare le aziende di casa e al contrario a giustificare tutte le p.......te che arrivano dall'estero, ci staimo giocando il paese con tutti i suoi posti di lavoro.

Io sarò anche tifoso, ma folle da distruggere aziende per questioni di lana caprina NO !

Comunque, rispettoso delle opinioni di tutti, ovviamente anche quelle contrarie.
Tu SEI tifoso.
E lo dimostra il fatto che ammetti che è necessario giustificare le &quot;aziende di casa&quot; (...che producono all'estero...) .
Sei privo di un qualsivoglia &quot;occhio critico&quot; nei confronti della produzione nazionale. Compreresti Fiat anche se producesse cassoni a 4 ruote.

Qui non si tratta di criticare Fiat per qualunque decisione presa dal loro management, ma di criticare le decisioni palesemente sbagliate.

Troppo complicato da capire ?

Non prenderlo come un attacco personale...in fondo, se sei contento di pensarla nel tuo modo, meglio per te. Ma non pretendere che un &quot;consumatore consapevole&quot; faccia lo stesso.

p.s. per quanto riguarda il discorso &quot;azienda nazionale --&gt posti di lavoro in Italia&quot;, stendiamo un pietosissimo velo. Ci sono tante aziende &quot;straniere&quot; (e quindi brutte e cattive) che danno lavoro in Italia (compresa quella nella quale lavoro) .

Se è per quello anche la mia è straniera, ma non per questo lo considero un vantaggio ne per noi dipendenti ne per il paese. Certo, non sono quello che sputa nel piatto dove mangia, ma credimi, non ci regalano niente, anzi, non so se succede anche da te, ma recentemente ai meeting internazionali, ci dipingono sempre più come un paese RIDICOLO, soprattutto per i pagamenti assurdi, i rischi di impresa senza la minima tutela in caso di fallimento di clienti, le tasse fuori da ogni logica ecc........ E la frase più ricorrente del numero 1 è: se continua così, non so fino a quando saremo interessati a rimanere in Italia.

Entrando più nello specifico FIAT, io il ritornello che potremmo sopravvivere anche senza la FIAT, spero che non diventi MAI realtà, perché soprattutto in un momento come questo, lascio a te immaginare l'impatto di dipendenti ed indotto improvvisamente sulle casse pubbliche. Inoltre, senza dimenticare i drammi fi migliaia di persone. Non oso neanche pensarci.

quindi preferiresti essere dipendente di una bella impresa italiana una di quelle che ti fa sentire, a parole, il migliore dei dipendenti e i cui utili finiscono in operazioni finanziari o bellamente investiti all'estero??e che ha il bel pregio di privatizzare gli utili e pubblicizzare le perdite?? e che è sempre lì lì per chiudere e tiene tutti i dipendenti in cassa integrazione??
contento tu

a me pare proprio "strano" il modo in cui vedi il mondo. a me non risulta che cambi qualcosa al dipendente se l'azienda per cui lavora sia italiana o straniera... entrambe portano ricchezza al paese dove sono collocate (e si! una cosa che gli imbecilli della globalizzazione fingono di non sapere) e dove creano posti di lavoro. il dipendente ovviamente si trova sempre in posizione subordinata e partecipa sempre in misura minima alla ricchezza prodotta (sia come singolo che come comunità).in altri paesi almeno i lavoratori partecipano per come possono (quantomeno sono informati sui fatti aziendali) alla vita aziendale (vedasi germania)...
non vedo quale vantaggio possa derivare al dipendente dalla nazionalità del proprietario. però stavolta rispondi non evadere come fai al tuo solito.
hai ragione,infatti son tutti li a far la fila per aprire imprese in italia,termini imerese non la vogliono neanche gratis.Quanto alle imprese tedesche ,te le raccomando,anche li' ci sono i truffatori ,vedi mozzarelle,germogli di soia e quant'altro

BRAVO !!!!! Inoltre, non so quanti sanno che nelle multinazionali, la parola d'ordine è: Profits Repatriation. Penso che si capisca il significato anche senza traduzione.

Praticamente, in parole molto semplici, una volta pagate le tasse e tutti i costi locali, devono rimanere profitti di una certa entità stabilita dalla proprietà, se questo avviene, bene, altrimenti, si chiude tutto e lo stato Italiano si fa carico dei costi sociali con gli ammortizzatori. All'estero, per esempio, questo non è possibile, in Francia, se una multinazionale decide di chiudere, deve dimostrare un effettivo stato di grave crisi, altrimenti le casse pubbliche non scuciono un centesimo.

Ora, vista la situazione del nostro paese, quante Mutinazionali pensate saranno disposte a fare sacrifici insieme ai dipendenti per risanare il debito pubblico ????

Ebbene, se avessimo conservato qualche grosso gruppo Italiano in più, magari, almeno un briciolo di solidarietà nazionale l'avremmo avuto.

come ha fatto sempre fiat
in momenti di crisi subito lì a mungere lo stato ed attaccarsi alla CIG (come ora del resto)
ma dai .........
inutile discutere se i presupposti sono questi.....
è chiaro che le multinazionali investono per DENARI e terrebbero comportamenti volti a guadagnare il max anche nelle loro nazioni se possibile.
sei i denari li portano via in momenti di crisi e perchè ci sono le condizioni legislative e amministrative che glielo consentono. in definitiva la colpa -come al solito - è dei nostri amministratori e che con questa visione ottusa della realtà non si risolve proprio nulla.
ovviamente anche i nazionalismi di parte tedesca sono sbagliati, anzi francia e germania che dovevano essere le nazioni guida dell'europa unita la stanno facendo affondare per proteggere inefficacemente ed ottusamente i propri interessi nazionali.
 
Nevermore80 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
franc.coss ha scritto:
jackari ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Nevermore80 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Qui a furia di non giustificare le aziende di casa e al contrario a giustificare tutte le p.......te che arrivano dall'estero, ci staimo giocando il paese con tutti i suoi posti di lavoro.

Io sarò anche tifoso, ma folle da distruggere aziende per questioni di lana caprina NO !

Comunque, rispettoso delle opinioni di tutti, ovviamente anche quelle contrarie.
Tu SEI tifoso.
E lo dimostra il fatto che ammetti che è necessario giustificare le &quot;aziende di casa&quot; (...che producono all'estero...) .
Sei privo di un qualsivoglia &quot;occhio critico&quot; nei confronti della produzione nazionale. Compreresti Fiat anche se producesse cassoni a 4 ruote.

Qui non si tratta di criticare Fiat per qualunque decisione presa dal loro management, ma di criticare le decisioni palesemente sbagliate.

Troppo complicato da capire ?

Non prenderlo come un attacco personale...in fondo, se sei contento di pensarla nel tuo modo, meglio per te. Ma non pretendere che un &quot;consumatore consapevole&quot; faccia lo stesso.

p.s. per quanto riguarda il discorso &quot;azienda nazionale --&gt posti di lavoro in Italia&quot;, stendiamo un pietosissimo velo. Ci sono tante aziende &quot;straniere&quot; (e quindi brutte e cattive) che danno lavoro in Italia (compresa quella nella quale lavoro) .

Se è per quello anche la mia è straniera, ma non per questo lo considero un vantaggio ne per noi dipendenti ne per il paese. Certo, non sono quello che sputa nel piatto dove mangia, ma credimi, non ci regalano niente, anzi, non so se succede anche da te, ma recentemente ai meeting internazionali, ci dipingono sempre più come un paese RIDICOLO, soprattutto per i pagamenti assurdi, i rischi di impresa senza la minima tutela in caso di fallimento di clienti, le tasse fuori da ogni logica ecc........ E la frase più ricorrente del numero 1 è: se continua così, non so fino a quando saremo interessati a rimanere in Italia.

Entrando più nello specifico FIAT, io il ritornello che potremmo sopravvivere anche senza la FIAT, spero che non diventi MAI realtà, perché soprattutto in un momento come questo, lascio a te immaginare l'impatto di dipendenti ed indotto improvvisamente sulle casse pubbliche. Inoltre, senza dimenticare i drammi fi migliaia di persone. Non oso neanche pensarci.

quindi preferiresti essere dipendente di una bella impresa italiana una di quelle che ti fa sentire, a parole, il migliore dei dipendenti e i cui utili finiscono in operazioni finanziari o bellamente investiti all'estero??e che ha il bel pregio di privatizzare gli utili e pubblicizzare le perdite?? e che è sempre lì lì per chiudere e tiene tutti i dipendenti in cassa integrazione??
contento tu

a me pare proprio "strano" il modo in cui vedi il mondo. a me non risulta che cambi qualcosa al dipendente se l'azienda per cui lavora sia italiana o straniera... entrambe portano ricchezza al paese dove sono collocate (e si! una cosa che gli imbecilli della globalizzazione fingono di non sapere) e dove creano posti di lavoro. il dipendente ovviamente si trova sempre in posizione subordinata e partecipa sempre in misura minima alla ricchezza prodotta (sia come singolo che come comunità).in altri paesi almeno i lavoratori partecipano per come possono (quantomeno sono informati sui fatti aziendali) alla vita aziendale (vedasi germania)...
non vedo quale vantaggio possa derivare al dipendente dalla nazionalità del proprietario. però stavolta rispondi non evadere come fai al tuo solito.
hai ragione,infatti son tutti li a far la fila per aprire imprese in italia,termini imerese non la vogliono neanche gratis.Quanto alle imprese tedesche ,te le raccomando,anche li' ci sono i truffatori ,vedi mozzarelle,germogli di soia e quant'altro

BRAVO !!!!! Inoltre, non so quanti sanno che nelle multinazionali, la parola d'ordine è: Profits Repatriation. Penso che si capisca il significato anche senza traduzione.

Praticamente, in parole molto semplici, una volta pagate le tasse e tutti i costi locali, devono rimanere profitti di una certa entità stabilita dalla proprietà, se questo avviene, bene, altrimenti, si chiude tutto e lo stato Italiano si fa carico dei costi sociali con gli ammortizzatori. All'estero, per esempio, questo non è possibile, in Francia, se una multinazionale decide di chiudere, deve dimostrare un effettivo stato di grave crisi, altrimenti le casse pubbliche non scuciono un centesimo.

Ora, vista la situazione del nostro paese, quante Mutinazionali pensate saranno disposte a fare sacrifici insieme ai dipendenti per risanare il debito pubblico ????

Ebbene, se avessimo conservato qualche grosso gruppo Italiano in più, magari, almeno un briciolo di solidarietà nazionale l'avremmo avuto.
Invece di spendere tante parole, fai una cosa: sii coerente, licenziati e vai a cercare lavoro presso qualche gruppo italiano. Il tuo orgoglio autarchico-nazionalista ne gioverebbe.
Auguri.

Mi spiace, ma tu di me non hai capito proprio niente.

E' proprio perché gli altri fanno finta di essere Europeisti che bisognerebbe rivedere il nostro modo di essere ed alzare un po' di più la voce a Bruxelles.

Vedrai nei prossimi giorni, come ti sembrerà tutto più chiaro ............
 
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