La rinuncia ai sogni per la stabilità economica è una cosa legittima, sottolineo applicata anche da noi per primi, ma al contempo tristissima se ci pensiamo
E' vero, è un po' triste, ma se da una parte togli, dall'altra prendi. Possiamo avere una vita serena, che è tanta roba quando si hanno dei bambini in famiglia. Quando i ragazzi andranno fuori dalle pelotas, allora potrò anche lanciarmi con il parapendio o fare spese pazze.
Il problema è che intanto si invecchia.
Non si devono per forza fare figli e non mi vergogno ad ammettere che un po' invidio la libertà che hanno persone senza certe responsabilità. Sono scelte, che da una parte danno e dall'altra tolgono. Altrimenti non sarebbero scelte, ma strade obbligate. Se una strada è sempre più vantaggiosa dell'altra, l'altra scomparirebbe e il bivio non ci sarebbe più.
Quindi è ineluttabile: comunque ci comportiamo, scegliamo di rinunciare. Anche con 100000 euro in banca. Per questo credo nel detto che la felicità non si può comprare.