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"E' come arrivare a cent'anni.....

La rinuncia ai sogni per la stabilità economica è una cosa legittima, sottolineo applicata anche da noi per primi, ma al contempo tristissima se ci pensiamo

Ai sogni non si deve mai rinunciare.
Basta accontentarsi di realizzare quelli alla portata e continuare a coltivare gli altri.
Poi qualcuno sogna una macchina, qualcun altro un viaggio, altri ancora di sistemare i figli e così via.

Bisogna prendere quella che la vita ci offre ed esserne contenti (che è diverso da accontentarsi), altrimenti c'è il serio rischio o di rovinarsela (la vita) o di vivere da eterni insoddisfatti, che è ancora peggio.

Facciamo un esempio limite in campo motoristico.
Prendiamo 2 persone:
- La prima che può permettersi di comprare qualsiasi macchina in commercio oggi, di avere il cruccio di non poter spostarsi con un jet privato e vive la circostanza come una terribile sfortuna.
- La seconda può permettersi una macchina da 20.000 € e quando la mette nel garage si sente appagato e soddisfatto.

Secondo voi chi dei 2 è più felice ?
 
chiaro, ma se il lascito lo metti a testamento, è in un momento in cui non ti servono più...


Infatti il segreto, specie ad una certa eta', sta
( IMO )
nel fare bene i conti di:

-quello che si possiede
-quello che arrivera' in cassa prima del grande ultimo Viaggio,
-quello da tenere comunque da parte per le cose importanti
-quello per i figli, specie se sono in difficolta'

E', e sara', una gran fatica trovare il giusto equilibrio
( di quelle che fan tremare le vene e i polsi ).

Infatti,
mio nonno, gli ultimi anni, lo dovette mantenere mio padre,
mio padre, al contrario, si e' goduto poco la vita, almeno per come lo intendono il 90% di noi.

:emoji_wink::emoji_wink:
 
Ai sogni non si deve mai rinunciare.
Basta accontentarsi di realizzare quelli alla portata e continuare a coltivare gli altri.
Poi qualcuno sogna una macchina, qualcun altro un viaggio, altri ancora di sistemare i figli e così via.

Bisogna prendere quella che la vita ci offre ed esserne contenti (che è diverso da accontentarsi), altrimenti c'è il serio rischio o di rovinarsela (la vita) o di vivere da eterni insoddisfatti, che è ancora peggio.

Facciamo un esempio limite in campo motoristico.
Prendiamo 2 persone:
- La prima che può permettersi di comprare qualsiasi macchina in commercio oggi, di avere il cruccio di non poter spostarsi con un jet privato e vive la circostanza come una terribile sfortuna.
- La seconda può permettersi una macchina da 20.000 € e quando la mette nel garage si sente appagato e soddisfatto.

Secondo voi chi dei 2 è più felice ?

Concordo, la felicità sta nelle piccole cose.
 
C'è una frase del (non lo dico) che calza a pennello ma non la cito :D
comunque ci sono diverse situazioni famigliari che davvero c'è chi preferisce sp...ttanare tutto il patrimonio o darlo in beneficenza che darlo in eredità ai figli, evidentemente avranno i loro motivi.
 
...con 100000 euro sul conto, che c.... o te ne fai? "

Sentito stamani.. Riflettendoci cosa preferireste fare? Accantonare per chissà se si riesce poi a goderne, sputtanarsi tutto e chi vivrà vedrà oppure accantonare, spendere e godersi il giusto! Forse difficile dirlo.
Dipende, se si hanno figli o meno.
 
C'è una frase del (non lo dico) che calza a pennello ma non la cito :D
comunque ci sono diverse situazioni famigliari che davvero c'è chi preferisce sp...ttanare tutto il patrimonio o darlo in beneficenza che darlo in eredità ai figli, evidentemente avranno i loro motivi.


Succede....*
Ma,
per fortuna....
Non e' la regola....

* com farselo circuire di 'sti ultimi tempi

:emoji_wink::emoji_wink:
 
Lavorare
OGGI,

non significa il lavorare dei miei tempi....

Dove un operaio, o un impiegato mantenava moglie e 2 figli
( uno dei quali lo portava alla laurea ).
Mhmhmhmhm occorre vedere in quali condizioni. Magari i figli oltre la terza media non andavano e iniziavano subito a lavorare , inoltre , credo, non si nutrivano le pretese che tutti abbiamo al giorno d'oggi. Ci si accontentava di più. Ora siamo abituati a pretendere , pretendere ...
 
Ai sogni non si deve mai rinunciare.
Basta accontentarsi di realizzare quelli alla portata e continuare a coltivare gli altri.
Poi qualcuno sogna una macchina, qualcun altro un viaggio, altri ancora di sistemare i figli e così via.

Bisogna prendere quella che la vita ci offre ed esserne contenti (che è diverso da accontentarsi), altrimenti c'è il serio rischio o di rovinarsela (la vita) o di vivere da eterni insoddisfatti, che è ancora peggio.

Facciamo un esempio limite in campo motoristico.
Prendiamo 2 persone:
- La prima che può permettersi di comprare qualsiasi macchina in commercio oggi, di avere il cruccio di non poter spostarsi con un jet privato e vive la circostanza come una terribile sfortuna.
- La seconda può permettersi una macchina da 20.000 € e quando la mette nel garage si sente appagato e soddisfatto.

Secondo voi chi dei 2 è più felice ?
Credo che alla base della ludopatia vi sia una profonda insoddisfazione verso la propria vita
 
Mhmhmhmhm occorre vedere in quali condizioni. Magari i figli oltre la terza media non andavano e iniziavano subito a lavorare , inoltre , credo, non si nutrivano le pretese che tutti abbiamo al giorno d'oggi. Ci si accontentava di più. Ora siamo abituati a pretendere , pretendere ...



Se in tutta Italia
Non saprei....

Ma al Nord era pratica comune....
( Ovviamente....Se il figlio dava segni di voler studiare )
Poi c' era anche il marito che regolarmente rientrando dall' osteria
menava alla moglie, e non solo
Un giono si, e l' altro pure
 
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