gianpiero60 ha scritto:Aiutatemi a comprendere: come mai con questi valori così bassi tutti i concessionari d'auto che io conosco hanno fatto fortune immense (spesse volte partendo da zero), aprendo concessionarie del costo di milioni di euro nelle più lussuose aree metropolitane? Come mai continuano ad aprirle anche ora nonostante la congiuntura? Forse i dati citati in questo forum si riferiscono agli utili fiscali dichiarati che non tengono conto del business dell'usato (spesse volte fonte di reddito aggiuntivo "esente") e dei consistenti ammortamenti dei lussuosissimi immobili che, una volta spesati, diventano fonte di reddito per la serena vecchiaia. Non ho mai conosciuto un concessionario d'auto morto di fame, nè tantomeno altri così fessi da lavorare per un margine di rientro come quello citato. Peraltro, anche se il margine fosse comunque basso, non avrebbero comunque motivo di dolersi visto che il loro lavoro non viene svolto in una miniera o in una catena di montaggio. Vestono di fino, guidano macchine bellissime (quello che ha venduto le auto al sottoscritto alterna la Bentley Continental alla Lamborghini Gallardo ed alla Cayenne Turbo ) e non mi pare che gli affari che concludono siano per loro fonte di rischio visto che il pagamento del mezzo viene sempre effettuato prima della sua immatricolazione. Pensare che questi signori mettano in piedi investimenti milionari per guadagnare qualche spicciolo mi sembra francamente assurdo. io invece sono convintissimo che i margini siano elevatissimi (specie per vetture del segmento lusso) e non dovremo star qui a commiserarli anche perchè, al primo accenno di crisi, lo Stato interviene con le solite rottamazioni che da un lato aiutano il settore specifico ma dall'altro mettono in ginocchio tutta la restante economia visto che poi la gente conitnua a mangiarsi i soldi a forza di cambiar auto ogni 3-4 anni. Io penso invece che le auto che si trovano in giro dai concessionari con sconti anche del 20-25% riservino ancora una discreta marginalità quanto meno dal punto di vista di un rientro sottoforma di lauti premi. Non è credibile che un concessionario venda un'auto in perdita!!
smargia2002 ha scritto:ROBYZIO ha scritto:smargia2002 ha scritto:... la redditività lorda e sottolineo lorda, media di un concessionario europeo, di qualsiasi marca? E' inferiore all'1% , per la precisione è dello 0,8% (dati 2007).
Marco aiutami a capire ... io non ho la laurea in Economia & Commercio ma o i concessionari europei si sono laureati al CEPU oppure la redditività operativa lorda è un punto di vista e non un indice ?tecnico? ? qui in azienda da me la chiamano retur on assets ROA e sono sicuro che se arrivasse solo al 5% sarebbe un dramma ? la media industriale italiana nel 2007 se non ricordo male (assemblea Unione Industriali) era attorno al 7% ? illuminami.
Grazie![]()
Infatti, il ROE dei Concessionari europei è in media di gran lunga inferiore a quello della stragrande maggioranza di tutti gli altri settori merceologici.
In effetti il dato dell 0,8% non era riferito al ROE ma alla percentuale del reddito netto rispetto al totale dei ricavi.
Ragionando a spannometro come fai tu, potrei tranquillamente dirti che tutti questi grossi arricchimenti non li vedo inn giro. Forse la tua esperienza è diversa. Se vuoi ti posto i nomi dei concessionari della mia zona e con quali auto vanno in giro. Tu magari farai altrettanto con gli esempi che riporti.
Forse fino a 10 15 anni fa, ma ora la musica è decisamente cambiata.
Riguardo al continuare un'attività così poco redditizia, forse ti sfugge il fatto che dopo magari 20 anni di attività, oltre a motivi affettivi che possono legre un imprenditore al marchio che rappresenta o al lavoro che fa, puà essere oggettivamente difficile dismettere o riconvertire del tutto il proprio lavoro. Non è che di improvviso oggi si vendono auto e domani come se noiente fosse pizze o si apre un supermercato o ci si riconverte in discoteca.
Circa l'esiguità dei margini comprendo la tua perplessità, ma una redditività dell'1 % su un fatturato di 30 milioni di ?, anche se esigua in percentuale rappresenta sempre 300.000 ? l'anno. Forse meglio che niente.
Riguardo alle rottamazioni non mi risulta che siano applicate a quelle che tu chiami auto di lusso, e comunque forse ti sfugge che anche in questo caso chi anticipa i soldi, esponendosi finanziariamente è sempre il concessionario.
Ti faccio un altro esempio, su una Matiz si guadagnano, alla fine della giostra, tra i 200 e i 450 ?.
Normalmente non c'è usato ma al 99% vengomno vendute a chi usufruisce del contributo per la rottamazione e di quello per l'impianto GPL che sono esattamente 3.500 ? ad auto.
Se il mio obiettivo mensile è di 50 pezzi io dovrò anticipare questi 3.500 per quei 50 pezzi, esponendomi finanziariamente (con rientro a 2 o 3 mesi se la casa madre è corretta e puntuale nei pagamenti), di 175.000 ?.
L'ho detto prima non voglio giustificare ne commiserare nessuno, ma portare alla discussione un contributo diverso, che spesso, e del tutto comprensibilmente, puàò sfuggire a chi non sia al dentro di certi meccanismi.
Se poi la discussione deve ridursi ad un "sono tutti ladri arricchiti", o ad un "si meritano la crisi, anzi è colpa loro" contro un "sono tutti dei pover che vivono in miseria oberati dai costruttori" (cosa che comunque non ho mai affermato e neanche penso) allora meglio finirla qui.