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E' ancora possibile un polo italiano dell'auto?

Io penso che a parte alcune piccole nicchie di mercato ed alcuni subcontraenti non ci sia spazio "celebrale" per l'auto nel nostro paese. Poi difatti chi ti comprerebbe nel mondo una macchina piccola o media fatta in Italia? Quando magari viene fatta nel proprio paese.
 
Parli di realtà di nicchia o addirittura artigianali e solo su piattaforma ICE. Il futuro, per come è programmato, è fatto di grandi poli ed economie di scala su ZEV, non serve ancorarsi al passato, serve investire sul futuro. Rierca, sviluppo, e di nuovo rierca e di nuovo sviluppo. Investire sul futuro comporta rischi, he nessuno vuole più correre, anche il CRF di Orbassano non mi pare abbia un avvenire radioso, oltre al presente attuale...
sono d'accordo, ho fatto un una fotografia sul motorismo attuale in Italia, l'unica speranza è che cresca la produzione di auto non stando in speranza della sola Stellantis, adesso si cerca di aprire le porte agli "altri", non importa chi e non importa da dove, purchè ci diano delle cose da costruire e uno stipendio sicuro. Abbiamo un grande patrimonio storico, artistico, intellettuale, tecnico, tecnologico, dobbiamo coltivarle e non disperderle altrove
 
Da Stellantis....
Non vedo sbocchi.
Ne produce attorno al milione in Francia....
( Quando mai te le potra' dare ? )
Dai tedeschi non se ne parla....
( le danno gia' in CZ, SK, H )
Non resta che il grande Oriente
e ( vs ) tutti i nostri difetti di sistema paese
 
Guido eravamo famosi quando ogni marchio era indipendente o quasi e quando ogni marchio vendeva anche motori e telai ai carrozzieri che ci facevano le fuoriserie, erano altri tempi, altra cultura, altra economia, altra industria, altra politica industriale e commerciale.....credo ormai irripetibile. Ci sono tanti paesi che costruiscono automobili senza avere un marchio nazionale, l'inghilterra è l'emblema di come far sparire il motorismo britannico.....costruiscono di tutto e per tutti ma i marchi inglesi li hanno gettati tutti nel cassonetto, che fine ingloriosa!!! In Italia si deve cercare di evitare questo, è fisiologico che alcuni marchi rimangano ed altri muoiano ma....alcuni!!! Non tutti! Il fatto che il governo italiano ha regisrtato i marchi Autobianchi e Innocenti non vuol dire che devono necessariamente rinascere, è solo un opportunità che hanno eventuali costruttori stranieri (che decideranno di costruire in Italia) di utilizzarli......ma ci sono marchi cinesi che pian piano cominciano a brillare di luce propria e quindi magari una BYD si vende più facilmente col suo marchio e non come Innocenti (un esempio al volo).
 
Guido eravamo famosi quando ogni marchio era indipendente o quasi e quando ogni marchio vendeva anche motori e telai ai carrozzieri che ci facevano le fuoriserie, erano altri tempi, altra cultura, altra economia, altra industria, altra politica industriale e commerciale.....credo ormai irripetibile. Ci sono tanti paesi che costruiscono automobili senza avere un marchio nazionale, l'inghilterra è l'emblema di come far sparire il motorismo britannico.....costruiscono di tutto e per tutti ma i marchi inglesi li hanno gettati tutti nel cassonetto, che fine ingloriosa!!! In Italia si deve cercare di evitare questo, è fisiologico che alcuni marchi rimangano ed altri muoiano ma....alcuni!!! Non tutti! Il fatto che il governo italiano ha regisrtato i marchi Autobianchi e Innocenti non vuol dire che devono necessariamente rinascere, è solo un opportunità che hanno eventuali costruttori stranieri (che decideranno di costruire in Italia) di utilizzarli......ma ci sono marchi cinesi che pian piano cominciano a brillare di luce propria e quindi magari una BYD si vende più facilmente col suo marchio e non come Innocenti (un esempio al volo).

Vedi in questi periodi di voli pindarici e bagni di sangue conseguenti ho molto apprezzato alcuni costruttori che, pur al vertice di tecnologia per alcuni prodotti sanno anche "volare basso" proponendo modelli per tutti.

Sono almeno tre, Hyundai, Kia e Suzuki. E il mercato dà loro ragione.

Come ho scritto in un topico la salvezza dell'auto Italiana poteva esserci nello stile e nel design uniti a sviluppare quello che già c'era in casa....e non da poco....(il TA nato per l'ibrido) tanto per citare qualcosa....
 
Beh eravamo famosi nel mondo proprio per queste.....non per le suvvettine elettriche....
Appunto soddisfare lo 0,0005% (dato sparato a CASO) dei clienti mondiali con una Ferrari non risolve un problema tecnico industriale "italiano". Ne fa "pesare" politicamente l'Italia di fronte algli altri paesi.

Vieppiu da dire anche se per qualche miracolo esistessero le condizioni per implementare la produzione italiana l'unica soluzione spaventata da alcuni sarebbero i robot su tutta la linea di produzione.... Non ci sono piu' operai per determinati numeri.
 
Vedi in questi periodi di voli pindarici e bagni di sangue conseguenti ho molto apprezzato alcuni costruttori che, pur al vertice di tecnologia per alcuni prodotti sanno anche "volare basso" proponendo modelli per tutti.

Sono almeno tre, Hyundai, Kia e Suzuki. E il mercato dà loro ragione.

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Fino ad un certo punto i koreani, come altri, fanno pagare i ricambi a peso d'oro, e vero che propongono a listini macchine piccole interessanti ma poi quando devi passare alla manutenzione originale i costi sono allineati in alto.
 
Renault fa già gruppo con Nissan etc ed è più ben messa di Stellantis


Si ma è l'unico grande gruppo dopo Stellantis e VW e se in tutto il mondo devono essere al max 3-5, come minimo uno deve sparire anche dall'Europa, o no? Nissan non fa parte di Renault, o almeno UNRAE non ritiene che lo sia, non come lo è Dacia almeno.
 
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