<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> E ancora hanno il coraggio di difendere | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

E ancora hanno il coraggio di difendere

jaccos ha scritto:
La scuola elementare italiana viene riportata anche all'estero come modello, non distruggiamola! ;)

Io ho avuto la maestra singola, e come me milioni di italiani, e non vedo nessun bisogno di avere TRE persone a fare il lavoro di UNA, se non la costituzione dell'ennesimo bacino clientelare per la nostra politica.
Quanto all'universita', fa pena, e stiamo pagando sempre piu' cara la nostra struttura inadeguata e scollata dalla realta'.
La media dei laureati in Ingegneria italiani, per esempio, esce dall'universita' a 28-30 anni, e persino i migliori che si laureano con lode entro i tempi, hanno una preparazione completamente inadeguata alla realta' lavorativa che andranno a incontrare, visto che un ragazzo di buona volonta' uscito dall'ITIS a 18 anni e che poi si sia impegnato sul lavoro ha di fatto 12 anni di preparazione sul campo, di esperienza pratica, e di studio di cio' che realmente serve.
Il fatto che poi questo ragazzo preparato non potra' mai fare carriera, e che quello con la laurea gli passera' davanti pur non sapendo fare niente e' solo dovuto alla forma mentis della nostra societa', ed e' un ulteriore palla al piede che abbiamo, rispetto a nazioni piu' pragmatiche e meritocratiche (la meritocrazia in Italia non sappiamo nemmeno cosa sia).
E piu' si va verso mercati aperti e piu' la paghiamo cara.
L'unico campo in cui l'universita' italiana riesce DAVVERO a fare meglio del resto del mondo e' nel campo della ricerca, dove riesce a sfornare ricercatori e scienziati coi controfiocchi, peccato che poi li tratta a pesci in faccia e questi, sistematicamente, fanno i bagagli e se ne vanno altrove. E come fargliene una colpa?
 
99octane ha scritto:
marimasse ha scritto:
Il fatto di prendere o meno sul serio le cose, secondo me, dipende dall'educazione ricevuta, esattamente come il fatto di dare o meno importanza alla parola data, alla lealtà verso il prossimo, alla correttezza di comportamento e così via.

Tutto vero. Ma supponi di passare 4 ore al giorno con i tuoi educatissimi cani, e poi lasciarli per altre 8 nelle mani di qualcuno che gli fa fare tutto quel che vuole, specie cio' che tu li hai addestrati a non fare.
Questo succede nelle nostre scuole.
Insegni dei principi ai tuoi figli, li educhi in un certo modo, poi vanno per 2/3 del loro tempo in un luogo che gli dimostra che i piu' furbi han ragione, che chi sgarra la fa sempre franca, che le punizioni sono ingiuste e che se qualcuno fa qualcosa che non va, alla fine non e' mai davvero colpa sua...
Ora che ci ripenso, forse questa scuola in realta' e' MOLTO educativa: prepara alla perfezione i nuovi giovani italiani a integrarsi nella societa' che li attende. :rolleyes:

Io ho vissuto proprio questo tipo di situazione.
Educato in un certo modo dai genitori, mi sono trovato in una scuola di "bulletti" per intenderci.
Io non mi sono affatto lasciato traviare da loro. Ho sofferto parecchio..ovviamente ero il bersaglio delle loro prese in giro ed umiliazioni...ma ho mantenuto la mia integrità.
Sinceramente credo che sia stato grazie all'educazione "VERA" che mi hanno impartito i miei genitori.

Questo per dire che se si è naturalmente portati per comportamenti scorretti, prima o poi questi comportamenti verranno tenuti. Indipendentemente dai contesti in cui si vive
 
99octane ha scritto:
Il fatto che poi questo ragazzo preparato non potra' mai fare carriera, e che quello con la laurea gli passera' davanti pur non sapendo fare niente e' solo dovuto alla forma mentis della nostra societa', ed e' un ulteriore palla al piede che abbiamo, rispetto a nazioni piu' pragmatiche e meritocratiche (la meritocrazia in Italia non sappiamo nemmeno cosa sia).

Scusa...ma se io non mi sono laureato, e riesco comunque a mantenere una famiglia, a vivere onestamente, senza RUBARE UNO STIPENDIO, nè rubare effettivamente, non vado decisamente meglio di un laureato?
Va bene, prenderà sempre uno stipendio più alto di me. Ma io starò bene con me stesso. Lui? Magari si..magari no...chi lo sa.
Parlando per me, io sto decisamente meglio di tutti i miei amici che si stanno laureando o si sono laureati.
Io sono nel mondo vero. Loro invece sono ancora degli studentelli viziati senza arte ne parte, con una visione del mondo distorta. Che purtroppo si porteranno avanti per molto tempo...
 
La scuola è lo specchio della società, anzi è la palestra per allenare i cittadini, e in tal senso una scuola inefficace è funzionale a un popolo di sudditi, poco consapevoli, pieni di trasmissioni televisive e con poco senso critico.
Il tutto mi sembra compòetamente compatibile con l'italica indole e con gli appetiti della nostra classe politica.
La scuola non è oggetto di poche attenzioni. Tuttaltro!
Una programmazione politica a lungo termine, inizia sempre da lì.
Altro che riduzione delle spese...
 
Davide330621 ha scritto:
99octane ha scritto:
Il fatto che poi questo ragazzo preparato non potra' mai fare carriera, e che quello con la laurea gli passera' davanti pur non sapendo fare niente e' solo dovuto alla forma mentis della nostra societa', ed e' un ulteriore palla al piede che abbiamo, rispetto a nazioni piu' pragmatiche e meritocratiche (la meritocrazia in Italia non sappiamo nemmeno cosa sia).

Scusa...ma se io non mi sono laureato, e riesco comunque a mantenere una famiglia, a vivere onestamente, senza RUBARE UNO STIPENDIO, nè rubare effettivamente, non vado decisamente meglio di un laureato?
Va bene, prenderà sempre uno stipendio più alto di me. Ma io starò bene con me stesso. Lui? Magari si..magari no...chi lo sa.
Parlando per me, io sto decisamente meglio di tutti i miei amici che si stanno laureando o si sono laureati.
Io sono nel mondo vero. Loro invece sono ancora degli studentelli viziati senza arte ne parte, con una visione del mondo distorta. Che purtroppo si porteranno avanti per molto tempo...

Ovviamente non posso che darti ragione, soggettivamente, dato che mi riconosco appieno nel sistema di valori morali e filosofia di vita che descrivi.
E personalmente ritengo che il denaro sia un'unita' di misura pratica, ma non sia certo l'unica misura del mondo.
Tuttavia, da un punto di vista piu' pragmatico di "concorrenza" tra nazioni e "sopravvivenza del piu' adatto", ritengo che ci stiamo facendo molto del male con questo sistema, al di la' che poi delle persone con dei solidi valori morali riescano a trovare gratificazioni piu' profonde in aspetti piu' "umani" della vita.
E che l'Italia non potra' che andare sempre peggio se non riusciamo a renderci piu' competitivi.
Poi, certamente, basta vedere il sorriso sul volto di un cubano che vive in una capanna per capire che l'essere felici puo' andare molto al di la' della "competitivita'" (anzi... spesso e' l'antitesi). Pero', con tutto, se vogliamo mantenere la nostra posizione economica e le comodita' cui siamo abituati, tocca cambiare.
 
nellolo ha scritto:
La scuola è lo specchio della società, anzi è la palestra per allenare i cittadini, e in tal senso una scuola inefficace è funzionale a un popolo di sudditi, poco consapevoli, pieni di trasmissioni televisive e con poco senso critico.
Il tutto mi sembra compòetamente compatibile con l'italica indole e con gli appetiti della nostra classe politica.
La scuola non è oggetto di poche attenzioni. Tuttaltro!
Una programmazione politica a lungo termine, inizia sempre da lì.
Altro che riduzione delle spese...

Non posso che concordare, ed e' quel che ho sempre sostenuto, specie perche' certe "inadeguatezze" derivano da un assieme di fattori concordanti troppo complesso per non essere studiato a bella posta.
 
Davide330621 ha scritto:
99octane ha scritto:
Il fatto che poi questo ragazzo preparato non potra' mai fare carriera, e che quello con la laurea gli passera' davanti pur non sapendo fare niente e' solo dovuto alla forma mentis della nostra societa', ed e' un ulteriore palla al piede che abbiamo, rispetto a nazioni piu' pragmatiche e meritocratiche (la meritocrazia in Italia non sappiamo nemmeno cosa sia).

Scusa...ma se io non mi sono laureato, e riesco comunque a mantenere una famiglia, a vivere onestamente, senza RUBARE UNO STIPENDIO, nè rubare effettivamente, non vado decisamente meglio di un laureato?
Va bene, prenderà sempre uno stipendio più alto di me. Ma io starò bene con me stesso. Lui? Magari si..magari no...chi lo sa.
Parlando per me, io sto decisamente meglio di tutti i miei amici che si stanno laureando o si sono laureati.
Io sono nel mondo vero. Loro invece sono ancora degli studentelli viziati senza arte ne parte, con una visione del mondo distorta. Che purtroppo si porteranno avanti per molto tempo...
condivido quello ke dici, ma da queste parti posso dirti tranquillamente ke accade l'esatto opposto: ki ha un diploma (magari "rubato" :D ) passa davanti a ki è laureato (anke mooolto bene)...il motivo? Si chiama RACCOMANDAZIONE ed è un male incurabile dell'Italia (soprattutto qui al sud); per quanto tu possa essere valido, laureato o non (ma ki cerca una raccomandazione, lo fa di solito perchè povero di altri mezzi) sarai sempre scartato di fronte ad un "qualcuno" con la CHIAVE :evil:
 
Si', trattando di scuola non avevo voluto addentrarmi in questo discorso, ma e' un ulteriore danno al sistema produttivo della nazione.
Ed ulteriormente diseducativo.
Ovviamente si applica anche alla scuola stessa, quando insegnanti competenti e con la passione e la capacita' di insegnare vengono sopravanzati da scalzacani inetti e svogliati ma con i soliti "santi in paradiso".
 
99octane ha scritto:
Si', trattando di scuola non avevo voluto addentrarmi in questo discorso, ma e' un ulteriore danno al sistema produttivo della nazione.
Ed ulteriormente diseducativo.
Ovviamente si applica anche alla scuola stessa, quando insegnanti competenti e con la passione e la capacita' di insegnare vengono sopravanzati da scalzacani inetti e svogliati ma con i soliti "santi in paradiso".

Nella scuola pubblica esiste una graduatoria e non santi in paradiso.
Ciò non toglie che ci sono docenti competenti e docenti che si recano al lavoro solo per scaldare la sedia, oppure docenti con anni d'insegnamento alle spalle che continuano a insegnare come 40 anni fa, non si rendono conto che i giovani sono cambiati, dovrebbero fare corsi d'aggiornamento e detti corsi ci sono ma non sono obbligatori.
Io con due figlie ho notato che la prima, ora ha vent'anni, ha studiato la seconda guerra mondiale in quinta superiore, dopo ben tredici anni di scuola, mentre la seconda l'ha studiata sia in quinta elementare sia in terza media.
La prima in terza elementare in un anno scolastico ha studiato la lombardia, mentre le altre regioni le ha avute come compiti delle vacanze :shock:
 
ivanpg ha scritto:
Nella scuola pubblica esiste una graduatoria e non santi in paradiso.

Infatti. E la graduatoria si forma attraverso punteggi oggettivi.
I ricorsi riguardano errori materiali nell'attribuzione dei punteggi.
La raccomandazione è sicuramente diffusa in altri ambiti, ma proprio nella scuola è una bufala; inoltre, spesso è un alibi per giustificare i propri fallimenti.
 
ivanpg ha scritto:
99octane ha scritto:
Si', trattando di scuola non avevo voluto addentrarmi in questo discorso, ma e' un ulteriore danno al sistema produttivo della nazione.
Ed ulteriormente diseducativo.
Ovviamente si applica anche alla scuola stessa, quando insegnanti competenti e con la passione e la capacita' di insegnare vengono sopravanzati da scalzacani inetti e svogliati ma con i soliti "santi in paradiso".

Nella scuola pubblica esiste una graduatoria e non santi in paradiso.

In quasi tutti i rami del pubblico impiego esistono le graduatorie... e i modi per aggirarle. :rolleyes:
E gli esami per qualificarsi in graduatoria sono uguali per tutti, ma per alcuni sono piu' uguali che per altri.
 
99octane ha scritto:
ivanpg ha scritto:
99octane ha scritto:
Si', trattando di scuola non avevo voluto addentrarmi in questo discorso, ma e' un ulteriore danno al sistema produttivo della nazione.
Ed ulteriormente diseducativo.
Ovviamente si applica anche alla scuola stessa, quando insegnanti competenti e con la passione e la capacita' di insegnare vengono sopravanzati da scalzacani inetti e svogliati ma con i soliti "santi in paradiso".

Nella scuola pubblica esiste una graduatoria e non santi in paradiso.

In quasi tutti i rami del pubblico impiego esistono le graduatorie... e i modi per aggirarle. :rolleyes:
E gli esami per qualificarsi in graduatoria sono uguali per tutti, ma per alcuni sono piu' uguali che per altri.
quotone! se poi vogliamo chiudere gli occhi... :lol: potrei raccontarne di fatti! gente ke insegna senza neanke saper parlare in italiano; gente ke "aggira" le graduatorie con punteggi falsi e lavorando comunque finkè non la scoprono; gente ke si permette di insultare gli alunni (con parolacce indegne) o di "usare le mani" passando impunita perchè a fine carriera; gente ke invece di insegnare si legge il giornale in classe; ecc...
Il discorso della raccomandazione era comunque generalizzato e non riferito solo al mondo della scuola (ke ne risente meno)
 
bellafobia ha scritto:
...gente ke insegna senza neanke saper parlare in italiano; gente ke "aggira" le graduatorie con punteggi falsi e lavorando comunque finkè non la scoprono; gente ke si permette di insultare gli alunni (con parolacce indegne) o di "usare le mani" passando impunita perchè a fine carriera; gente ke invece di insegnare si legge il giornale in classe; ecc...
Il discorso della raccomandazione era comunque generalizzato e non riferito solo al mondo della scuola (ke ne risente meno)

"punteggi falsi" è la solita boiata da bar, non sarebbe possibile senza ricorsi a bizzeffe, e non vedo perchè centinaia di persone non dovrebbero farli.
In quanto al saper parlare italiano, al leggersi il giornale sul posto di lavoro, agli insulti, non vedo cosa c'entri tutto ciò con le raccomandazioni, né vedo motivi per cui ciò che avviene in altri luoghi di lavoro non debba avvenire (purtroppo) anche nelle scuole.
 
nellolo ha scritto:
bellafobia ha scritto:
...gente ke insegna senza neanke saper parlare in italiano; gente ke "aggira" le graduatorie con punteggi falsi e lavorando comunque finkè non la scoprono; gente ke si permette di insultare gli alunni (con parolacce indegne) o di "usare le mani" passando impunita perchè a fine carriera; gente ke invece di insegnare si legge il giornale in classe; ecc...
Il discorso della raccomandazione era comunque generalizzato e non riferito solo al mondo della scuola (ke ne risente meno)

"punteggi falsi" è la solita boiata da bar, non sarebbe possibile senza ricorsi a bizzeffe, e non vedo perchè centinaia di persone non dovrebbero farli.
In quanto al saper parlare italiano, al leggersi il giornale sul posto di lavoro, agli insulti, non vedo cosa c'entri tutto ciò con le raccomandazioni, né vedo motivi per cui ciò che avviene in altri luoghi di lavoro non debba avvenire (purtroppo) anche nelle scuole.
bella giustificazione! complimenti davvero: dato ke avviene in altri luoghi di lavoro deve avvenire anke a scuola: bell'insegnamento; bell'insegnamento una maestra d'italiano ke non lo sa parlare! :lol: :lol: :lol: Mi dovevo aspettare una risposta tale...siamo in Italia :D :D Questa gente ke ha avuto punteggi falsi, una volta scoperta infatti è stata cacciata...dopo mesi di lavoro!e quanti truccano i concorsi?quanti scandali ci sono stati...non si possono contare più.
 
non è una giustificazione, è una spiegazione, e c'era scritto anche "purtroppo", ma vedo che per te ragionare è un optional, quindi evito di perdere altro tempo
 
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