<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Durata twinair | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Durata twinair

Sperando di poter essere utile a qualcuno in difficoltà, procedo ad una sintesi dei principali pregi/difetti (con annesse soluzioni) riscontrati sul motore 900 cc bicilindrico, prodotto nello stabilimento di Bielsko Biala (Polonia) dal 2010 e montato su Panda, 500, Lancia Y. (Potenza 86 cv, ultima versione 70 cv)

INTRO
Stiamo parlando di un motore piccolo di cilindrata (900cc), con soli due cilindri, a cui è stato aggiunto il turbocompressore per sovralimentare il motore, per immettere nella camera di scoppio un maggior quantitativo di miscela aria/benzina o metano. L’utilizzo del turbocompressore permette, da un lato, un aumento dell’efficienza del motore, in quanto sfrutta l'energia residua (che altrimenti andrebbe dispersa - come nei motori aspirati) dei gas di scarico e, dall’altro, permette di ricavare più coppia e potenza da un motore piccolino. Il motore è denominato 0,9 Twinair, in quanto, al posto dell’albero a camme di aspirazione, presenta un modulo montato sulla testata (modulo Uniair, denominato anche Multiair nei motori a 4 cilindri) di gestione avanzata delle valvole di aspirazione dei cilindri, mosso da pistoncini idraulici, alimentati dallo stesso olio che lubrifica il motore, che consente di regolare la portata dell’aria aspirata dal cilindro, modificando il periodo di apertura delle valvole d’aspirazione >>> questo permette di migliorare l’efficienza della combustione.

Ad una maggiore efficienza corrisponde una notevole complessità di questo modulo elettro – idraulico.

Il funzionamento è il seguente: l’albero a camme aziona meccanicamente un pistoncino idraulico, (dotato di molla di ritorno) che manda in pressione l’olio in una camera idraulica, a sua volta controllata da una valvola solenoide di tipo ON/OFF che , in base ai comandi elettrici impartiti dalla ECU, (che a sua volta si basa su una serie di parametri tra cui giri motore, temperatura e carico) modula l’afflusso dell’olio e di conseguenza il periodo di apertura della valvola d’aspirazione.
 
Principali difetti riscontrati.
1)PARTENZA AD UN SOLO CILINDRO
...specialmente d’inverno: di solito il problema si risolve dopo qualche km di guida a strappi o lasciando scaldare il motore per qualche minuto, ma è fastidioso e si ripresenta ogni mattina. Codice errore >>P0302 “mancata accensione cilindro 2” et similia.

In officina autorizzata la strada suggerita è la sostituzione del modulo Uniair al costo di 1000€, manodopera compresa).

Alcuni utenti hanno provato a cambiare candele e bobine, ma senza esito. Problema riconducibile al modulo attuatore valvole distribuzione(Uniair), che non riesce ad attivare le valvole idrauliche. Per i motivi spiegati nell’intro è fondamentale, su questo motore, olio di qualità e la sostituzione a scadenze brevi. Alcuni utenti dicono di aver risolto utilizzando Selenia Digitek 0W -30 , al posto del Selenia K oppure il Selenia MultiPower, tutti e due con viscosità 5W-40. Altri utenti dicono di non aver mai avuto problemi con oli 5W-40, ma di procedere a rabbocchi ogni 5.000-8.000Km. Qualcuno sostiene che, abitando in luoghi freddi, sia meglio il 0W 30, in luoghi caldi il 5W 40.

Questo consiglio può avere delle motivazioni tecniche valide. L’olio motore, a freddo, ha una maggiore consistenza e viscosità rispetto a quando è caldo e probabilmente non riesce a imprimere la pressione idonea al pistoncino idraulico del Modulo Uniair>>> qualcosa sballa nella rilevazione del segnale elettrico da parte della ECU e non parte il comando elettrico di apertura della valvola d’aspirazione.
Per far funzionare questa sovra-testata è quindi probabilmente necessaria una fluidità maggiore raggiungibile solo con oli 0W 30. Gli oli 0W 30 sono infatti meno viscosi e più fluidi degli oli 5W 40 sia alle basse, che alle alte temperature e quindi fanno scorrere con più fluidità l’olio>>> ecco perché, con ragionevole certezza, molti utilizzatori hanno riscontrato la risoluzione completa del problema semplicemente cambiando olio motore da tipologia 5W 40 a 0W 30, evitando la sostituzione del costoso modulo idraulico.

Questo componente, prodotto dalla ditta tedesca Schaeffler, ha subito anche dei cambi codice nel corso degli anni: è stato migliorato, probabilmente per risolvere gli inconvenienti di gioventù (viene prodotto dal 2009). Nei primi moduli si riscontrava una certa tendenza delle molle di contrasto dei cavallotti di pompaggio olio a cedere a sollecitazioni di fatica, perdendo in rigidità e, nei casi peggiori, a prendere un piccolissimo gioco rispetto alla sede di lavoro: ovviamente non essendo disponibili le molle come ricambio a parte, la problematica si può risolvere solo con la sostituzione integrale dell’attuatore. Non vi è certezza assoluta che questo problema sia stato del tutto risolto>>> in tal caso pare necessaria la sostituzione dell’intero modulo.
 
2)SPIA AVARIA MOTORE – PROBLEMA ALLA VALVOLA WASTEGATE
Il problema consiste nell’accensione della spia avaria motore in fase di guida e nella conseguente perdita di potenza della vettura, in taluni casi fino a costringere all’arresto vettura, in altri casi con vettura autolimitata a 100km/h. Alcuni utenti segnalano che a volte basta spegnere e riaccendere la vettura ed il problema passa da solo. Altri utenti segnalano che basta un aggiornamento software della centralina della macchina. Altri utenti segnalano che, in presenza di questo errore, l’auto va in recovery, ed è indispensabile andare in officina a farsi togliere l’errore dall’ECU. Dopo una serie di ricorrenti visite presso officine, alcuni utenti, riscontrando che il problema continua a ripresentarsi ciclicamente, hanno optato per il fai da te, scaricandosi sul cellulare una app, che collegando il cellulare alla porta OBD2 (porta che permette l’accesso ai dati della centralina), permette di cancellare l’errore da soli ed evitare di andare in officina a perdere tempo. L’app segnala che il codice errore è sempre il solito – “codice guasto P022- problema alla valvola Wastegate”. Il problema capita di solito con macchina a pieno carico e/o con giornate molto calde e/o con clima acceso.

Dopo ricorrenti comparse dell’errore, andando in un’officina autorizzata Fiat prescrivono la sostituzione di tutta la turbina al costo di ca 1.300 €, manodopera inclusa. Alcune aziende meccaniche specializzate, hanno capito che il problema non è su tutta la turbina, bensì solo sul collettore di scarico.

La struttura motoristica a doppio cilindro genera elevatissime pulsazioni dei gas di scarico i quali, eccitando in modo non lineare la turbina, generano una sovralimentazione a singulto, ovvero con picchi molto elevati di pressione. Questo processo scatena delle fortissime usure del sistema di regolazione del turbo, ovvero la valvola wastegate, comandata dalla ECU, deputata a deviare i gas di scarico in eccesso e a regolare la pressione di sovralimentazione(non si può superare un determinato rapporto di compressione all'interno dei cilindri, pena l’incorrere nella detonazione). Il primo elemento che si può vedere danneggiato smontando il collettore è il piattello della waste-gate, perché ondeggia troppo forte: di conseguenza l’attuatore non si muove in modo corretto, la centralina rileva un ondeggiamento della pressione
di sovralimentazione e va in allarme>>> comparsa della spia avaria motore ed auto in recovery.

Tra le aziende meccaniche che hanno studiato e capito il problema c’è la SAITO di Ancona che suggerisce d’intervenire in una modifica del collettore di scarico, già dalle prime volte che appare l’errore codice guasto P022. Si può inviare la turbina alla SAITO da sistemare e poi farsela ritornare (sostituiscono il leveraggio con uno nuovo e sostituiscono le boccole con un materiale più resistente – acciaio vetrificato), oppure si può decidere di farsi spedire il collettore nuovo – modificato SAITO - a casa (ca 400 €) e di montarselo al posto del vecchio. La SAITO compra il collettore dalla stessa azienda che fornisce FIAT , la Mitsubishi: diffidare dalle imitazioni in quanto è fondamentale che il pezzo sia originale Mitsubishi, in quanto costruito con acciaio stainless steel. Alcuni utenti consigliano di prendere il collettore nuovo modificato SAITO senza rendere il proprio perchè la differenza di spesa non è molta e se il problema si dovesse ripresentare si ha il proprio di scorta da modificare.

Per ulteriori dettagli ecco due utili link:

Bttp://www.saito.it/2781/manutenzione-del-collettore-scarico-del-sistema-waste-gate-motore-fiat-sge-twinair-0-9-litri

Bttp://www.saito.it/2781/manutenzione-del-collettore-scarico-del-sistema-waste-gate-motore-fiat-sge-twinair-0-9-litri
 
3) ROTTURA VOLANO BIMASSA/FRIZIONE

Si precisa che non tutte utilitarie FIAT dotate di Twinair montano il volano bimassa. La Panda Twinair, ad esempio, debutta nel settembre 2012 con il classico volano monomassa e, pare, lo mantiene fino alla fine del 2014, per poi cambiare componentistica con lo scatto della normativa Euro 6. Si consiglia, prima di ordinare pezzi di ricambio a casaccio , di controllare sempre di persona quale dei due tipi sia montato.

Di base il volano è un disco d’acciaio che ha due funzioni:
-regolarizza , grazie all’inerzia che possiede,(peso di circa 8 kg), la rotazione dell’albero motore
-consente l’accoppiamento con la frizione

Il motore bicilindrico (con i due cilindri affiancati), descritto brevemente sopra, è un motore caratterizzato, di base, da notevoli vibrazioni: ciò accade in quanto le forze alterne di inerzia del 1° e del 2° ordine non sono equilibrate. Per questo motivo il Twinair monta un contralbero di equilibratura , comandato da un ingranaggio a denti dritti che prende il moto dal volano motore.
Le caratteristica bicilindrica, unita al fatto di essere un motore turbocompresso (che quindi sviluppa molta coppia ai bassi regimi>>> si confronti la coppia max del Twinair di 145 Nm a 1900 giri/min, rispetto alla coppia max di 102 Nm a 2500 giri/min del vecchio 1.2 Fire bifuel)consiglierebbe, come scelta tecnica, l’utilizzo del volano bimassa per cercare di smorzare il più possibile le vibrazioni motoristiche che potenzialmente possono provocare la risonanza meccanica del gruppo frizione/volano, determinando oscillazioni avvertibili e fastidiose sia sul cambio, sia sotto forma di rimbombo della carrozzeria.

Il volano bimassa è formato da 2 parti: una avvitata alla flangia dell’albero motore e l’altra sulla quale preme il disco della frizione: le due parti sono unite da un piatto girevole che le tiene ad una distanza prefissata e ne consente una rotazione angolare l’uno rispetto all’altro (in genere fino a max 60°). Tra i due piatti sono presenti una o più molle, vicino al bordo del volano, che smorzano le vibrazioni, in fase di attacco del motore o di accelerazione>>> le molle attutiscono lo sforzo comprimendosi e a regime tornano in posizione normale.
Una ottima breve panoramica qua:

Essendo notevolmente più complicato di un semplice disco d’acciaio (volano monomassa), il volano bimassa può andare incontro alle seguenti rotture:
-Rottura delle molle>>> può verificarsi anche solo per una brusca partenza da fermo a veicolo carico
-Si verifica del gioco nella zona d’unione tra le 2 parti del volano>>> il continuo stacco e riattacco della frizione può arrivare a rompere il giunto>>> a questo punto il volano può staccarsi e andare ad incastrarsi rompendo il pignone del motorino d’avviamento, l’albero primario del cambio o l’albero motore.

I principali sintomi rilevati dagli utenti in presenza di imminente rottura del volano bimassa sono: aumento delle vibrazioni, in particolare nella zona del cambio, rumore di sferragliamento sollevando il pedale della frizione, difficoltà ad inserire le marce et similia.

I prezzi per risolvere l’inconveniente con un nuovo volano bimassa sono all’incirca i seguenti:
- tutto originale Fiat (ossia Volano Luk e frizione AP): ca 1100€
- Ricambi altà qualità non marchiati Fiat (acquistati dal meccanico, Valeo e Luk): 750-800€
- pezzi acquistati su siti di ricambi online(nuovi, Luk – 250).
In tutti i 3 casi il costo onesto della manodopera dovrebbe essere attorno ai 200 €.

Se si desidera -per scelta tecnica - o se si è consapevoli di avere il piede della frizione un po’ brusco è consigliato optare per la sostituzione del volano bimassa rotto, con uno monomassa, pagando lo scotto di percepire qualche vibrazione in più. Diversi utenti hanno messo in pratica quest'opzione, sostenendo di non percepire un aumento significativo delle vibrazioni/rumore.

Questo fenomeno può avere la seguente spiegazione >>> i fabbricanti come Valeo e Luk hanno tenuto conto che si tratta di un bicilindrico turbocompresso e hanno realizzato "kit monomassa" ad hoc: volano pieno e più pesante di un disco per motore aspirato, disco frizione rinforzato (dotato di molle più robuste), cuscinetto reggispinta e una molla a diaframma irrobustita. Il costo di tali kit su siti di acquisto online si aggira attorno ai 200-250 €.

Concludo con una semplice considerazione: su vari forum vi sono decine e decine di testimonianze di problemi di tal guisa, ma è altrettanto vero che nessuno (a parte forse Fiat) ha le statistiche delle % di casi di rottura sul tot. auto vendute con il Twinair. Vi sono anche utenti che non lamentano nessuno dei problemi e che hanno raggiunto soglie considerevoli: oltre 250.000km. Fortuna? Auto nate male? Componenti tecniche migliorate con il tempo, rispetto alle prime versioni del 2010? Chi può dirlo! Spero che questa mia analisi possa aiutarti qualora dovessi incappare in una di queste criticità!
 
Ultima modifica:
Posso riportarti l’esperienza di un mio collega che ha una 4x4 twinair da parecchi anni ( è una delle prime con questo motore): contento perché la Panda non si ferma mai e perché il motore va bene. Non ha avuto guai e la manutenzione è stata fatta sempre in Fiat. Se ti occorre una macchina che deve avere anche una c’era altezza da terra non hai alternative, guarda la Suzuki da dietro e noterai che il differenziale è molto più vicino al suolo rispetto a quello del pandino...
 
Vela89 i difetti elencati sono tipici dei primissimi motorITwin air.Io con il bicilindrico a metano ho raggiunto i 140.000km senza alcun problema meccanico se non la breve durata del gruppo frizione volano ,cambiato ben due vote su questa percorrenza.Ancora adesso il motore ha mantenuto integre le prestazioni e non consuma un dito di olio.Manutenzione fatta circa ogni 30.000km in sedi Lancia.
 
Vela89 i difetti elencati sono tipici dei primissimi motorITwin air.Io con il bicilindrico a metano ho raggiunto i 140.000km senza alcun problema meccanico se non la breve durata del gruppo frizione volano ,cambiato ben due vote su questa percorrenza.Ancora adesso il motore ha mantenuto integre le prestazioni e non consuma un dito di olio.Manutenzione fatta circa ogni 30.000km in sedi Lancia.
si vede che hai trovato san twinair... però non è riuscito a pararti volano e frizione...
 
si vede che hai trovato san twinair... però non è riuscito a pararti volano e frizione...
Purtroppo anche i nuovi modelli equipaggiati con il Twin air manifestano tale difetto.Possibile che in FCA non hanno provveduto?Una cosa va detto che il motore esige una accurata manutenzione ed un ottimo olio motore o quello prescritto.
 
Vela89 i difetti elencati sono tipici dei primissimi motorITwin air.Io con il bicilindrico a metano ho raggiunto i 140.000km senza alcun problema meccanico se non la breve durata del gruppo frizione volano ,cambiato ben due vote su questa percorrenza.Ancora adesso il motore ha mantenuto integre le prestazioni e non consuma un dito di olio.Manutenzione fatta circa ogni 30.000km in sedi Lancia.

Due volani e frizione in 140.000 km e dici che non ha problemi?
Contento te...
 
Due volani e frizione in 140.000 km e dici che non ha problemi?
Contento te...
È un solo volano /frizione a gravare sulle mie spese di manutenzione perché la prima volta l ‘auto era in garanzia.Quindi a 140.000km ,per me , ci può stare.Considerando la durata di circa 70.000 km di questi componenti se aggiungo tale cifra ai 140,000 km già fatti,non credo che al prossimo cedimento avrò ancora l ‘auto.Non credere che le altre auto sia esenti da problemi gravi .La mia seconda auto,Opel Astra gpl con impianto montato in fabbrica,su 100.000km mi ha fatto fuori due polmoni gas (Il primo sostituito in garanzia).E sostituire un polmone gas costa quanto il gruppo volano frizione.Anche questo difetto è conosciuto alla Opel ma neanche in questo caso sono state fatte dovute modifiche dalla casa. Percorro molti km l anno e per questo motivo ho cambiato diverse auto,sia Diesel o bifuel , quindi posso testimoniare che tutte hanno manifestato guasti costosi sia marche italiane che straniere compreso le auto giapponesi.
 
Ultima modifica:
È un solo volano /frizione a gravare sulle mie spese di manutenzione perché la prima volta l ‘auto era in garanzia.Quindi a 140.000km ,per me , ci può stare.Considerando la durata di circa 70.000 km di questi componenti se aggiungo tale cifra ai 140,000 km già fatti,non credo che al prossimo cedimento avrò ancora l ‘auto.Non credere che le altre auto sia esenti da problemi gravi .La mia seconda auto,Opel Astra gpl con impianto montato in fabbrica,su 100.000km mi ha fatto fuori due polmoni gas (Il primo sostituito in garanzia).E sostituire un polmone gas costa quanto il gruppo volano frizione.Anche questo difetto è conosciuto alla Opel ma neanche in questo caso sono state fatte dovute modifiche dalla casa. Percorro molti km l anno e per questo motivo ho cambiato diverse auto,sia Diesel o bifuel , quindi posso testimoniare che tutte hanno manifestato guasti costosi sia marche italiane che straniere compreso le auto giapponesi.

In 37 anni di patente, non ho mai avuto guasti di questa entità prima dei 200.000 km.
L'auto attuale, a 152.000 km, ha zero guasti, neanche una lampadina .
Un volano e frizione ogni 70.000 km mi pare un palese e grave difetto.
 
Due cambi di volano/frizione in 140mila km sono veramente tanti. Bisognerebbe capire però se erano dovuti alla rottura del bimassa o all’usura del disco della frizione
 
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