<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> dossi rallentatori | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

dossi rallentatori

roberto1929 ha scritto:
Vi ringrazio per i contributi.
Per quanto riguarda le aree private, però, vi segnalo che esse sono incluse nella normativa. Infatti il comma 5 dell'art.179 recita testualmente:
" I dossi artificiali possono essere posti in opera solo su strade residenziali, nei parchi pubblici e privati, nei residences, ecc.; possono essere installati in serie e devono essere presegnalati. Ne è vietato l'impiego sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento."

non hai compreso la differenza.

se le strade interne al residence sono percorribili da tutti (ovvero, non c'è la sbarra e il custode) si applica la normativa, che è quella.
se sono chiuse al "prossimo" non si applica proprio il codice della strada.
come nel giardino tuo privato.
 
Aubrey ha scritto:
...sono uno strumento necessario quando si ha a che fare con l'inciviltà degli automobilisti e dei motociclisti ... Soluzione estrema a problema estremo quando manca il buon senso.
Dunque, mi sembra sia dimostrato che non pochi adolescenti, quando escono la sera o la notte, si ubriacano o si impasticcano o si comportano male. Io però, pur non avendo figli, non approverei assolutamente una legge che vietasse categoricamente a tutti gli adolescenti di uscire di casa dopo il tramonto. Tu lo faresti?

Del tutto analoga è la questione di quei dossi artificiali, a dire il vero ormai usciti di moda e sempre più spesso sostituiti da strutture in cemento rialzate con rampe repentine, che con somma ipocrisia vengono chiamati in vari modi, come ad esempio "dissuasori di velocità" (quando in realtà sono dissuasori di transito) oppure "rallentatori" (quando in realtà sono fermatori).

Certo, passare dalla folle velocità di 50 a quella di 20 si può definire "rallentare", così come si potrebbe definire "leggera riduzione di stipendio" il passaggio da 1200 a 480? al mese. Io invece, forse perché ormai per questa vita sono abituato a misurare le cose più con il metro che con gli slogan, dico che se devo quasi fermarmi per non subire uno scossone più energico di quello provocato dalla stragrande maggioranza delle buche (molto raramente così ampie da colpire due ruote contemporaneamente) allora in termini pratici non vengo "rallentato", ma fermato. Proprio come l'operaio che, ritrovandosi con 480? al mese, direbbe di sentirsi praticamente non pagato.

Nella maggior parte dei casi tali deliziosi strumenti sono preceduti da un segnale di limite 30. Mi piacerebbe vedere la faccia dell'assessore di turno (o di qualche cittadino entusiasta) se qualcuno prendesse la sua auto privata, utilitaria o media, la caricasse in maniera del tutto normale (due o tre persone + alcuni tipici oggetti che di norma si trasportano in auto, tra cui qualcuno un po' fragile) e poi si mettesse ad andare avanti e indietro a 30km/h esatti su uno di quei tratti di strada in cui in 200m si incontrano 3 dossi o attraversamenti pedonali rialzati studiati per "dissuadere" chi passa con un mega suv. Se poi quell'assessore (o il cittadino entusiasta) avesse una persona cara che fa l'artigiano e gira con un furgoncino pieno di attrezzature più o meno delicate, ripeterei l'esperimento con quel furgoncino, sempre nel rigoroso rispetto del limite 30.

Per quanto riguarda il nobile e ovviamente condivisibile intento di "salvaguardare l'incolumità dei pedoni", ci sarebbe parecchio da discutere (si fa per dire) su quali siano i pedoni di cui si salvaguarda l'incolumità nel momento in cui ci si ferma di fronte ad un passaggio pedonale inequivocabilmente deserto.
 
marimasse ha scritto:
Aubrey ha scritto:
...sono uno strumento necessario quando si ha a che fare con l'inciviltà degli automobilisti e dei motociclisti ... Soluzione estrema a problema estremo quando manca il buon senso.
Dunque, mi sembra sia dimostrato che non pochi adolescenti, quando escono la sera o la notte, si ubriacano o si impasticcano o si comportano male. Io però, pur non avendo figli, non approverei assolutamente una legge che vietasse categoricamente a tutti gli adolescenti di uscire di casa dopo il tramonto. Tu lo faresti?

Del tutto analoga è la questione di quei dossi artificiali, a dire il vero ormai usciti di moda e sempre più spesso sostituiti da strutture in cemento rialzate con rampe repentine, che con somma ipocrisia vengono chiamati in vari modi, come ad esempio "dissuasori di velocità" (quando in realtà sono dissuasori di transito) oppure "rallentatori" (quando in realtà sono fermatori).

Certo, passare dalla folle velocità di 50 a quella di 20 si può definire "rallentare", così come si potrebbe definire "leggera riduzione di stipendio" il passaggio da 1200 a 480? al mese. Io invece, forse perché ormai per questa vita sono abituato a misurare le cose più con il metro che con gli slogan, dico che se devo quasi fermarmi per non subire uno scossone più energico di quello provocato dalla stragrande maggioranza delle buche (molto raramente così ampie da colpire due ruote contemporaneamente) allora in termini pratici non vengo "rallentato", ma fermato. Proprio come l'operaio che, ritrovandosi con 480? al mese, direbbe di sentirsi praticamente non pagato.

Nella maggior parte dei casi tali deliziosi strumenti sono preceduti da un segnale di limite 30. Mi piacerebbe vedere la faccia dell'assessore di turno (o di qualche cittadino entusiasta) se qualcuno prendesse la sua auto privata, utilitaria o media, la caricasse in maniera del tutto normale (due o tre persone + alcuni tipici oggetti che di norma si trasportano in auto, tra cui qualcuno un po' fragile) e poi si mettesse ad andare avanti e indietro a 30km/h esatti su uno di quei tratti di strada in cui in 200m si incontrano 3 dossi o attraversamenti pedonali rialzati studiati per "dissuadere" chi passa con un mega suv. Se poi quell'assessore (o il cittadino entusiasta) avesse una persona cara che fa l'artigiano e gira con un furgoncino pieno di attrezzature più o meno delicate, ripeterei l'esperimento con quel furgoncino, sempre nel rigoroso rispetto del limite 30.

Per quanto riguarda il nobile e ovviamente condivisibile intento di "salvaguardare l'incolumità dei pedoni", ci sarebbe parecchio da discutere (si fa per dire) su quali siano i pedoni di cui si salvaguarda l'incolumità nel momento in cui ci si ferma di fronte ad un passaggio pedonale inequivocabilmente deserto.

Vedi Marimasse, il concetto è che certe regole sono state date per poter permettere a tutti di utilizzare la strada in maniera sicura.
Questa è l'idea perfetta di massima.
Poi c'è la realizzazione di questa idea, che innevitabilmente diventa imperfetta.

Quante volte abbiamo parlato di limiti di velocità ?
Tutti siamo concordi nel dire che nella maggiro parte dei casi i limiti di velocità sono assurdi, ovvero troppo bassi in relazione alla reale condizione della strada.
Conseguenza è che la maggior parte degli utenti della strada non li rispetta.

Però vedi, se possiamo affermare tranquillamente che 130 km/h sulla A1 tra Roma e Napoli è un limite troppo basso e diciamo che mediamente 150/160km/h sarebbe un limite adatto e poi vediamo che la maggior parte sfreccia a oltre 170km/h, qualcosa non funziona più.
Se dico che i 90 km/h sulle tangenziali milanesi è un limite basso e poi si vede gente che sfreccia a 150km/h qualcosa non funziona.
Se dico che 30km/h in centro abitato è un limite eccessivamente basso e poi la gente sfreccia a 80km/h qualcosa non funziona.

Che cosa non funziona ? Il sistema dei limiti di velocità o il buon senso della gente ?

Nell'esempio che ti ho fatto, se chi entra nella frazione ove sono residente procedesse a 50km/h nessuno si sarebbe mai sognato di chiedere l'istallazione di un dosso, ma quando ci si vede sfrecciare a meno di tre metri dalla porta di casa auto a 80km/h credo sia più che lecito chiedere che questo pessimo comportamento sia fermato a qualsiasi costo.

Se poi aggiungiamo l'usanza italica di non fermarsi mai per far passare i pedoni sulle strisce pedonali quando il Codice della Strada prescrive chiaramente che i pedoni sulle strisce pedonali hanno la precedenza, e tutta un'altra serie di regole che aiutano a condividere meglio e in maggior sicurezza l'utilizzo della strada (uso degli indicatori di direzione, le distanze di sicurezza, l'utilizzo corretto degli anabbaglianti abbaglianti fendinebbia e retronebbia per fare alcuni esempi) capiamo bene che si gli amministratori "ciurlano nel manico", ma i cittadini non è che siano dei santi.
 
belpietro ha scritto:
roberto1929 ha scritto:
Vi ringrazio per i contributi.
Per quanto riguarda le aree private, però, vi segnalo che esse sono incluse nella normativa. Infatti il comma 5 dell'art.179 recita testualmente:
" I dossi artificiali possono essere posti in opera solo su strade residenziali, nei parchi pubblici e privati, nei residences, ecc.; possono essere installati in serie e devono essere presegnalati. Ne è vietato l'impiego sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento."

non hai compreso la differenza.

se le strade interne al residence sono percorribili da tutti (ovvero, non c'è la sbarra e il custode) si applica la normativa, che è quella.
se sono chiuse al "prossimo" non si applica proprio il codice della strada.
come nel giardino tuo privato.

Sono perplesso sulla tua interpretazione.
La norma, infatti, include i parchi pubblici e privati nonché i residences. Per estensione, occorre comprendere, a mio avviso, anche i parchi residenziali, pubblici e privati. In caso contrario, non si capirebbe l'inclusione dei parchi pubblici e privati e dei residences e non dei parchi residenziali che, per definizione, includono gli uni e gli altri.
Comunque, nel mio caso, pur essendoci sbarra e custode, il viale principale del Parco è soggetto a servitù di passaggio pubblico.
 
PanDemonio ha scritto:
...tu hai un problema. E pure bello grosso...
Se pretendere che le cose (e soprattutto le leggi) siano fatte con razionalità, coerenza, senso della misura ed equità è un problema, allora ce l'ho eccome, non "bello grosso" ma enorme, colossale, gigantesco.
L'ho sempre avuto fin da ragazzo e ormai credo che me lo dovrò tenere, anche perché tante cose che mi accadono intorno, specie negli ultimi anni, sembrano fatte su misura per mantenerlo ben vivo.

Per quanto riguarda il cortese "aridaje", mi scuso per aver ribadito le mie opinioni, peraltro senza battutine e senza appioppare a te o ad altri alcuna definizione più o meno sprezzante. Non pensavo fosse una cosa sconveniente e, a dire il vero, non sono neanche così sicuro di dovermene scusare.
Forse anche questo è uno dei miei grossi problemi.
 
Aubrey ha scritto:
marimasse ha scritto:
...non approverei assolutamente una legge che vietasse categoricamente a tutti gli adolescenti di uscire di casa dopo il tramonto. Tu lo faresti?...

...certe regole sono state date per poter permettere a tutti di utilizzare la strada in maniera sicura...
Capisco il tuo punto di vista, così come capisco che le soluzioni drastiche esercitino da sempre in moltissimi contesti una fortissima attrazione (specie in coloro che da esse sanno di non essere colpiti), ma secondo me mai si dovrebbe cercare di risolvere un problema con "soluzioni" che si basano, già sulla carta, sull'esagerazione, sulla iniquità e sulla mancanza di razionalità e senso della misura. Tanto meno quando si tratta di leggi dello stato.

Non ho peraltro capito la tua risposta alla mia domanda: tu approveresti o no quella ipotetica legge sugli adolescenti?
Se la risposta è no, potresti spiegarne il perché?
 
marimasse ha scritto:
Aubrey ha scritto:
marimasse ha scritto:
...non approverei assolutamente una legge che vietasse categoricamente a tutti gli adolescenti di uscire di casa dopo il tramonto. Tu lo faresti?...

...certe regole sono state date per poter permettere a tutti di utilizzare la strada in maniera sicura...
Capisco il tuo punto di vista, così come capisco che le soluzioni drastiche esercitino da sempre in moltissimi contesti una fortissima attrazione (specie in coloro che da esse sanno di non essere colpiti), ma secondo me mai si dovrebbe cercare di risolvere un problema con "soluzioni" che si basano, già sulla carta, sull'esagerazione, sulla iniquità e sulla mancanza di razionalità e senso della misura. Tanto meno quando si tratta di leggi dello stato.

Non ho peraltro capito la tua risposta alla mia domanda: tu approveresti o no quella ipotetica legge sugli adolescenti?
Se la risposta è no, potresti spiegarne il perché?

Beh, io sono colpito da questi dossi visto che ogni volta che esco o rientro a casa sono costretto ad affrontarne almeno uno con relativo cigolio generale della mia 147.

Per la tua domanda sugli adolescenti non ti ho dato una risposta semplicemente perchè l'ho considerata una provocazione, tuttavia provo a darti una risposta razionale, sebbene sia opinabile al 110%.
No, non approverei una legge in quel senso per il semplice fatto che non è necessario avere una patente per essere adolescenti mentre è necessario avere una patente per essere automobilisti, nessuno è obbligato a diventare automobilista, ma nessuno si può esimere da essere adolescente almeno una volta nella vita.
Esiste un Codice della Strada ma non un Codice degli Adolescenti, purtroppo il Manuale Utente per gli adolescenti non è stato fornito alla nascita ;)
Tuttavia se mio figlio (per adesso non ne ho) si comportasse in un certo modo, non sarebbe necessaria una legge per fargli capire, da genitore con le buone o con le cattive, che certi comportamenti non vanno tenuti.
 
roberto1929 ha scritto:
belpietro ha scritto:
roberto1929 ha scritto:
Vi ringrazio per i contributi.
Per quanto riguarda le aree private, però, vi segnalo che esse sono incluse nella normativa. Infatti il comma 5 dell'art.179 recita testualmente:
" I dossi artificiali possono essere posti in opera solo su strade residenziali, nei parchi pubblici e privati, nei residences, ecc.; possono essere installati in serie e devono essere presegnalati. Ne è vietato l'impiego sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento."

non hai compreso la differenza.

se le strade interne al residence sono percorribili da tutti (ovvero, non c'è la sbarra e il custode) si applica la normativa, che è quella.
se sono chiuse al "prossimo" non si applica proprio il codice della strada.
come nel giardino tuo privato.

Sono perplesso sulla tua interpretazione.
La norma, infatti, include i parchi pubblici e privati nonché i residences. Per estensione, occorre comprendere, a mio avviso, anche i parchi residenziali, pubblici e privati. In caso contrario, non si capirebbe l'inclusione dei parchi pubblici e privati e dei residences e non dei parchi residenziali che, per definizione, includono gli uni e gli altri.
Comunque, nel mio caso, pur essendoci sbarra e custode, il viale principale del Parco è soggetto a servitù di passaggio pubblico.

scusa, se deve poter passare il pubblico, che ci stanno a fare la sbarra e il custode?
 
Come dire? La servitù è un...optional! E' prevista, ma è come se non ci fosse. Il problema è che al di là del Parco non c'è niente, per ora.
 
Aubrey ha scritto:
...se mio figlio (per adesso non ne ho) si comportasse in un certo modo ...
Il mio discorso sugli adolescenti non voleva essere tanto una provocazione fine a sé stessa, quanto piuttosto un esempio di un contesto che presenta fortissime analogie con quello di cui si stava discutendo.

Ad ogni modo, la tua risposta mi sembra ineccepibile, sostanzialmente analoga a quella che avrei dato anch'io.
A mio avviso il punto sta tutto in quel se, che non credo tu abbia scritto per caso o per sbaglio.

Saresti pronto anche a castigare tuo figlio adolescente "con le cattive" se egli si comportasse in un certo modo. Tu quindi lo castigheresti per come si è comportato, non perché "è un adolescente e molti adolescenti si comportano male".
Se non si comportasse in quel modo tu non lo castigheresti, perché altrimenti (presumo) ti sentiresti a disagio, avresti la corretta sensazione di essere tu a comportarti male, svolgendo in maniera pessima il tuo ruolo di educatore.
 
marimasse ha scritto:
Aubrey ha scritto:
...sono uno strumento necessario quando si ha a che fare con l'inciviltà degli automobilisti e dei motociclisti ... Soluzione estrema a problema estremo quando manca il buon senso.
Dunque, mi sembra sia dimostrato che non pochi adolescenti, quando escono la sera o la notte, si ubriacano o si impasticcano o si comportano male. Io però, pur non avendo figli, non approverei assolutamente una legge che vietasse categoricamente a tutti gli adolescenti di uscire di casa dopo il tramonto. Tu lo faresti?

Del tutto analoga è la questione di quei dossi artificiali, a dire il vero ormai usciti di moda e sempre più spesso sostituiti da strutture in cemento rialzate con rampe repentine, che con somma ipocrisia vengono chiamati in vari modi, come ad esempio "dissuasori di velocità" (quando in realtà sono dissuasori di transito) oppure "rallentatori" (quando in realtà sono fermatori).

Certo, passare dalla folle velocità di 50 a quella di 20 si può definire "rallentare", così come si potrebbe definire "leggera riduzione di stipendio" il passaggio da 1200 a 480? al mese. Io invece, forse perché ormai per questa vita sono abituato a misurare le cose più con il metro che con gli slogan, dico che se devo quasi fermarmi per non subire uno scossone più energico di quello provocato dalla stragrande maggioranza delle buche (molto raramente così ampie da colpire due ruote contemporaneamente) allora in termini pratici non vengo "rallentato", ma fermato. Proprio come l'operaio che, ritrovandosi con 480? al mese, direbbe di sentirsi praticamente non pagato.

Nella maggior parte dei casi tali deliziosi strumenti sono preceduti da un segnale di limite 30. Mi piacerebbe vedere la faccia dell'assessore di turno (o di qualche cittadino entusiasta) se qualcuno prendesse la sua auto privata, utilitaria o media, la caricasse in maniera del tutto normale (due o tre persone + alcuni tipici oggetti che di norma si trasportano in auto, tra cui qualcuno un po' fragile) e poi si mettesse ad andare avanti e indietro a 30km/h esatti su uno di quei tratti di strada in cui in 200m si incontrano 3 dossi o attraversamenti pedonali rialzati studiati per "dissuadere" chi passa con un mega suv. Se poi quell'assessore (o il cittadino entusiasta) avesse una persona cara che fa l'artigiano e gira con un furgoncino pieno di attrezzature più o meno delicate, ripeterei l'esperimento con quel furgoncino, sempre nel rigoroso rispetto del limite 30.

Per quanto riguarda il nobile e ovviamente condivisibile intento di "salvaguardare l'incolumità dei pedoni", ci sarebbe parecchio da discutere (si fa per dire) su quali siano i pedoni di cui si salvaguarda l'incolumità nel momento in cui ci si ferma di fronte ad un passaggio pedonale inequivocabilmente deserto.
la salvaguardia del pedone è assolutamente secondaria.
avendo a che fare con persone che occupano posti di rilievo in comune ti garantisco che loro stessi se potessero eviterebbero di prendere certe decisioni. lo dimostra il fatto che piazzano il limite di 30 orari ma MAI si sognerebbero di rispettarlo, e non perchè siano dei criminali, ma perchè non ha alcun senso. se su quella strada trovassero un gregge di pecore passerebbero a passo d'uomo senza che ci sia un cartello a dire loro di procedere a quella velocità, così come se incontrassero una scolaresca in gita pedonale farebero altrettanto. perchè qualsiasi persona dotata di buon senso farebbe così.
ma avendo alcuni cittadini che tutti i santi giorni si presentano in comune lamentandosi di non fare nulla per rallentare le auto (che per inciso sono magari una o due auto occasionalmente di passaggio, guidate da idioti) allora adottano la soluzione più semplice: mettono un cartello con il limite 30 orari ed un paio di dossi rallentatori. se li mettessero a norma di legge però anzichè rallentare servirebbero da "parco giochi" perchè i due idioti sopra accelererebbero passando su di essi, dunque mettono dossi "fermatori" più che rallentatori.
il problema a monte è dunque l'inciviltà di pochi soggetti e gli organi di governo/controllo, mostrando tutti i loro limiti non riuscendo ad educare e/o fermare costoro, finiscono per creare disagio a tutti gli altri. se questi si coalizzassero tra loro insistendo affinchè chi di dovere colpisca giustamente solo i colpevoli tutto sarebbe risolto in poco tempo. invece per un oscuro motivo plaudono chi crea loro ingiusto disagio. boh!
 
skamorza ha scritto:
la salvaguardia del pedone è assolutamente secondaria.
avendo a che fare con persone che occupano posti di rilievo in comune ti garantisco che loro stessi se potessero eviterebbero di prendere certe decisioni. lo dimostra il fatto che piazzano il limite di 30 orari ma MAI si sognerebbero di rispettarlo, e non perchè siano dei criminali, ma perchè non ha alcun senso. se su quella strada trovassero un gregge di pecore passerebbero a passo d'uomo senza che ci sia un cartello a dire loro di procedere a quella velocità, così come se incontrassero una scolaresca in gita pedonale farebero altrettanto. perchè qualsiasi persona dotata di buon senso farebbe così.
ma avendo alcuni cittadini che tutti i santi giorni si presentano in comune lamentandosi di non fare nulla per rallentare le auto (che per inciso sono magari una o due auto occasionalmente di passaggio, guidate da idioti) allora adottano la soluzione più semplice: mettono un cartello con il limite 30 orari ed un paio di dossi rallentatori. se li mettessero a norma di legge però anzichè rallentare servirebbero da "parco giochi" perchè i due idioti sopra accelererebbero passando su di essi, dunque mettono dossi "fermatori" più che rallentatori.
il problema a monte è dunque l'inciviltà di pochi soggetti e gli organi di governo/controllo, mostrando tutti i loro limiti non riuscendo ad educare e/o fermare costoro, finiscono per creare disagio a tutti gli altri. se questi si coalizzassero tra loro insistendo affinchè chi di dovere colpisca giustamente solo i colpevoli tutto sarebbe risolto in poco tempo. invece per un oscuro motivo plaudono chi crea loro ingiusto disagio. boh!

Sono basito.
Allora, se gli idioti di cui sopra chiedessero con la stessa insistenza agli amministratori comunali di tua conoscenza di elargire loro 10mila euro al mese, quelli li accontenterebbero, solo per toglierseli di torno???
:shock: :shock: :shock:
 
stratoszero ha scritto:
skamorza ha scritto:
la salvaguardia del pedone è assolutamente secondaria.
avendo a che fare con persone che occupano posti di rilievo in comune ti garantisco che loro stessi se potessero eviterebbero di prendere certe decisioni. lo dimostra il fatto che piazzano il limite di 30 orari ma MAI si sognerebbero di rispettarlo, e non perchè siano dei criminali, ma perchè non ha alcun senso. se su quella strada trovassero un gregge di pecore passerebbero a passo d'uomo senza che ci sia un cartello a dire loro di procedere a quella velocità, così come se incontrassero una scolaresca in gita pedonale farebero altrettanto. perchè qualsiasi persona dotata di buon senso farebbe così.
ma avendo alcuni cittadini che tutti i santi giorni si presentano in comune lamentandosi di non fare nulla per rallentare le auto (che per inciso sono magari una o due auto occasionalmente di passaggio, guidate da idioti) allora adottano la soluzione più semplice: mettono un cartello con il limite 30 orari ed un paio di dossi rallentatori. se li mettessero a norma di legge però anzichè rallentare servirebbero da "parco giochi" perchè i due idioti sopra accelererebbero passando su di essi, dunque mettono dossi "fermatori" più che rallentatori.
il problema a monte è dunque l'inciviltà di pochi soggetti e gli organi di governo/controllo, mostrando tutti i loro limiti non riuscendo ad educare e/o fermare costoro, finiscono per creare disagio a tutti gli altri. se questi si coalizzassero tra loro insistendo affinchè chi di dovere colpisca giustamente solo i colpevoli tutto sarebbe risolto in poco tempo. invece per un oscuro motivo plaudono chi crea loro ingiusto disagio. boh!

Sono basito.
Allora, se gli idioti di cui sopra chiedessero con la stessa insistenza agli amministratori comunali di tua conoscenza di elargire loro 10mila euro al mese, quelli li accontenterebbero, solo per toglierseli di torno???
:shock: :shock: :shock:
guarda che non sono gli idioti a chiedere i dossi. sono i cittadini a chiederli a causa di pochi idioti. è ben diverso.
ma pensi davvero che i dossi vengano installati perchè ritenuti utili?
sono la soluzione alle continue lamentele dei cittadini. peraltro spesso quelli che predicano bene e razzolano male, ovvero che a casa loro vorrebbero il divieto alle auto per stare tranquilli, ma che poi parcheggiano in aula quando portani i figli a scuola perchè sennò poverini debbono fare 20 metri a piedi e prendon freddo.
 
Back
Alto