Il motore diesel non ha i suoi punti forza nella potenza, nelle sgommate, nei calcioni nella schiena, nelle urla del fuori giri.
Cercare in un diesel quelle cose è un po' come cercare l'indole aggressiva e sbranatoria in un labrador. Certo, si può addestrare un labrador fin da piccolo cercando di forzarne il comportamento, ma si otterrà al massimo un labrador che "sembra" un dobermann o un pitt bull.
Il labrador ha un'indole completamente diversa, che può regalare enormi soddisfazioni al proprietario che sappia apprezzarla e coltivarla. Se uno compra un labrador cercando il pit bull ha come minimo le idee assai confuse e certamente non è un grande esperto di cani.
La principale caratteristica del motore diesel, oltre al rendimento termodinamico già sulla carta superiore, è costituita dalla capacità di erogare tanta coppia a bassi regimi di rotazione. Non a caso chi guida un'auto diesel in maniera tale da sfruttare tale potenzialità ottiene consumi che molti altri automobilisti, anche proprietari della stessa auto, in buona fede ritengono frutto di fantasia.
Un motore diesel di potenza media, non eccessivamente "pompato" e soprattutto ben utilizzato, raramente in vita sua supera i 3mila giri, consuma poco e richiede un uso mooolto meno frequente del cambio e dei freni. Il che si traduce in vita molto più lunga del motore (meno giri al minuto vuol dire meno giri al km e quindi molti più km prima di arrivare alla stessa usura delle parti meccaniche), della frizione, dei freni, delle gomme ecc.