gli stabilimenti Us che chiudono sono impianti che forniscono (motori o lamierati stampati) i plant di assemblaggio in Canada e Messico. Dato che questi ultimi sono stati impattati dai dazi, hanno sospeso l'assemblaggio ed in conseguenza non hanno bisogno dei componenti provenienti dagli Stati Uniti.Questione molto spinosa e drammatica soprattutto per alcuni gruppi automobilistici che han fatto della globalizzazione ed unificazione il loro mantra. Avviati da Stellantis i primi licenziamenti a Detroit (non hanno aspettato molto direi....) e mi chiedo il perchè se lì producono lì serve personale...o forse sanno già cosa come dove tagliare e perchè....
lo spiega anche la nostra rivista

Dazi - Primi effetti negli Usa: Stellantis licenzia temporaneamente 900 operai
Lo stop di due impianti in Canada e Messico costringe il gruppo a fermare cinque siti americani che forniscono i componenti
Effetto domino. Di fronte alla necessità di rivedere le sue attività in risposta ai nuovi dazi, Stellantis ha dunque deciso di chiudere per due settimane, a partire da lunedì prossimo, l'impianto canadese di Windsor, dove si producono modelli come la Chrysler Pacifica e la nuova Dodge Charger Daytona (un altro stabilimento in Canada, a Brampton, è chiuso da tempo per lavori di ammodernamento). In Messico, invece, rimarrà ferma per un mese, a partire sempre dalla prossima settimana, la fabbrica di Toluca, dedicata alla produzione di diversi prodotti quali le Jeep Compass e Wagoneer S (a Saltillo, invece, le attività di assemblaggio dei pick-up Ram proseguiranno senza interruzioni). Tali chiusure producono effetti su cinque impianti statunitensi dedicati alla produzione di motori, trasmissioni e altre componenti: Stellantis ha deciso di licenziare temporaneamente 900 lavoratori impiegati tra Warren, Sterling Heights e tre strutture a Kokomo. Tutti producono componenti che sono utilizzati nei siti canadesi e messicani, il che dimostra quanto siano fortemente integrate le reti produttive, logistiche e di approvvigionamento dei tre Paesi.