<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> da quando sono passato al metano.... | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

da quando sono passato al metano....

mafalda ha scritto:
errato se hai un'auto nuova e la svendi...
Beh, se è per quello l'automobile si "svende" sempre; vecchia o nuova che sia, ha un "valore" commerciale lontano anni luce dalla realtà oggettiva.
A meno che non pensiamo davvero, ad esempio, che un'automobile dopo un anno dalla immatricolazione abbia perso un valore oggettivo (funzionalità, sicurezza, sostanza, capacità di trasportare cose e persone) pari alla perdita del valore commerciale.

... dovendo comprare un auto nuova (sia come prima auto sia per cambiare la cariola) il metano mi pare la scelta giusta
Logicamente tutto sta nel significato, assai soggettivo e inevitabilmente influenzato in varie misure da persuasioni pubblicitarie e culturali e da personali capricci, che si attribuisce alla parola "dovendo".
Comunque in soldoni mi pare tu confermi quanto avevo detto io: NON conviene affatto cambiare la propria auto SOLO PER passare al metano.
 
Non posso che condividere quanto detto in maniera esemplare da Marimasse ( a proposito, qual è il significato del tuo nick? ).

Il concetto di "convenienza" è del tutto soggettivo e molto spesso si allontana dal suo significato originario. Più di "convenienza" si dovrebbe parlare di "capriccio personale", e per assecondare tale capriccio siamo pronti a trovare tutti le giustificazioni possibili. "Devo fare dei lavori alla macchina". Spesso tali interventi sulla macchina non devono essere fatti tutti in una volta, ma si possono potrarre nel tempo. Un cambio gomme e/o la distribuzione spesso sono delle "buone" giustificazioni che rendono "conveniente" comprare un' auto nuova.
Invece di spendere 1000? ( ma anche meno ) si preferisce spenderne 20 volte di più, con tutto quello che ne consegue ( finanziamenti, assicurazione più cara, stress da parcheggio, eventuale privazione della serenità familiare ).

Sia chiaro, uno con i propri soldi può farci quello che gli pare, l'importante è che li abbia guadagnati onestamente al netto delle tasse da pagare allo Stato.

Mi auguro che a causa del periodo che stiamo vivendo tutti quanti cominceremo a dare più senso al denaro guadagnato con il proprio lavoro, cercando di non spendere quello che ancora non si è guadagnato.
 
suiller ha scritto:
è indubbia la convenienza del metano, solo chi non ha esperienza in merito può affermare il contrario

ovvio, spesso bisogna scendere a compromessi come del tipo bagagliaio ridotto per le conversioni "post", perdita di cv e cmq auto poco prestazionali in generale

io stavo invece pensando di passare al gpl (liquido però), solo che l'impianto costa parecchio (circa 2200-2300?), è vero che è aumentato anche il gpl ma ho parlato con (credo) l'unico impiantista vialle a Torino e mi ha giurato che consumi e prestazioni sono pressochè IDENTICI al benzina, ovvio il gpl alla pompa costa molto meno eppoi in Piemonte c'è l'esenzione bollo x 5 anni (praticamente mi pago mezzo impianto)

considera che l'auto a gpl consuma almeno un 25% in più andando a gpl
 
Eldinero ha scritto:
Il concetto di "convenienza" è del tutto soggettivo e molto spesso si allontana dal suo significato originario...
Non credo ci sia un oggettivo significato originario, perché dipende dal TIPO di convenienza di cui si parla. Da un lato c'è la convenienza strettamente economica e oggettiva (bilancio numerico positivo tra costi sostenuti e benefici concreti), dall'altro c'è la convenienza intesa in senso più... ampio, che include dosi più o meno consistenti e predominanti dosi di ingredienti che con le questioni economiche nulla hanno a che fare e che non necessariamente hanno valenza negativa o frivola.
Conosco una persona che ha venduto il proprio appartamento seminuovo comprando una casa isolata piccolina e vecchia di 40 anni perché non riusciva più a sopportare la maleducazione sonora dei vicini. Ci ha rimesso davvero parecchi soldi (anche perché l'appartamento era molto più "vendibile") ma continua a dire non solo che la cosa gli è convenuta, ma anche che è stata una delle più felici decisioni della sua vita.

Ovviamente la pace domestica è affare ben più sostanzioso dei 40 psico-cavalli in più o della telecamera per i parcheggi o dei sedili in pelle di coccinella solitaria, ma il meccanismo di fondo è analogo.

...Sia chiaro, uno con i propri soldi può farci quello che gli pare, l'importante è che li abbia guadagnati onestamente al netto delle tasse...
Infatti. Però NON può (non potrebbe) pretendere di far passare come necessarie o obbligate o economicamente convenienti le scelte che NON lo sono.
Insomma, spendere a piacimento o anche buttare al vento i propri quattrini (onestamente guadagnati ecc. ecc.) è un diritto sacrosanto (*), cercare ipocritamente di far passare una cosa per un'altra NO.

...Mi auguro che ... cominceremo a dare più senso al denaro ... cercando di non spendere quello che ancora non si è guadagnato.
Non credo siano in tanti a condividere questo tuo augurio.
Moltissime persone sembrano convinte che l'allegra abitudine di "spendere" il denaro PRIMA di averlo, degna figlia della illuminata idea secondo cui "comprare" e "pagare" sarebbero due azioni distinte e indipendenti, NON sia in alcun modo da annoverare tra le cause dell'attuale... piccolo caso.
Anzi, resiste ancora solida e tutt'ora propagandata l'idea opposta, secondo la quale la suddetta pratica sarebbe un toccasana per la crescita e per l'economia, mentre i nemici della collettività sarebbero quegli individui, gretti meschini ed egoisti, che aspettano di avere i soldi prima di spenderli, che evitano gli acquisti esageratamente voluttuari, che magari non cambiano il cellulare perché si preoccupano, prima, di mettere da parte dei risparmi con cui "affrontare l'inverno" e così via.

(*) A dire il vero ci sarebbe da valutare il caso in cui uno, nell'esercizio di quel diritto, spreca e butta al vento risorse non rinnovabili, in tal modo sottraendole per sempre al prossimo con i conseguenti danni a livello collettivo, ma questo è un altro discorso.
 
considera che l'auto a gpl consuma almeno un 25% in più andando a gpl

Più che almeno direi al massimo e in condizioni di quale messa a punto dell'auto? Il consumo maggiore è indicativamente 10/15%. Ma per la scelta del tipo di carburante o del modello di auto valgono le considerazione ampiamente espresse sopra, non i luoghi comuni.
 
kaponord ha scritto:
considera che l'auto a gpl consuma almeno un 25% in più andando a gpl

Più che almeno direi al massimo e in condizioni di quale messa a punto dell'auto? Il consumo maggiore è indicativamente 10/15%. Ma per la scelta del tipo di carburante o del modello di auto valgono le considerazione ampiamente espresse sopra, non i luoghi comuni.

Io, più di tutti, mi fido del potere calorifico e quello dice che siamo più verso il 25%, qualcosa meno, in realtà.
 
renatom ha scritto:
kaponord ha scritto:
considera che l'auto a gpl consuma almeno un 25% in più andando a gpl

Più che almeno direi al massimo e in condizioni di quale messa a punto dell'auto? Il consumo maggiore è indicativamente 10/15%. Ma per la scelta del tipo di carburante o del modello di auto valgono le considerazione ampiamente espresse sopra, non i luoghi comuni.

Io, più di tutti, mi fido del potere calorifico e quello dice che siamo più verso il 25%, qualcosa meno, in realtà.

Io mi fido del mio portafoglio, e quello mi dice che sono vicino al 10/15%, poi ognuno sceglie come vuole affinché sia soddisfatto, senza necessariamente sparare assiomi ad alzo zero solo per partito preso.
 
kaponord ha scritto:
Io mi fido del mio portafoglio, e quello mi dice che sono vicino al 10/15%, poi ognuno sceglie come vuole affinché sia soddisfatto, senza necessariamente sparare assiomi ad alzo zero solo per partito preso.

Non c'è nessun partito preso; anche con il 20-25% di differenza, visto che il GPL costa la metà della benzina c'è comunque un risparmio notevole.

Quando si fanno confronti di consumi, bisogna essere certi di operare in contesti uguali, sia per percorso che per stile di guida che per condizioni climatiche; non è così immediato.

Per quanto riguarda la differenza di consumi se il potere calorifico è inferiore di tot punti, anche la percorrenza deve essere inferiore della stessa percentuale, a meno di non avere grossi incrementi di rendimento, cosa che mi sembra improbabile.

Facendo gli stessi calcoli si può affermare che con 1 Kg di metano si ha la stessa percorrenza di 1,5 litri di benzina (tanto per confermare che non ho alcun partito preso contro i combustibili alternativi alla benzina)
 
renatom ha scritto:
kaponord ha scritto:
Io mi fido del mio portafoglio, e quello mi dice che sono vicino al 10/15%, poi ognuno sceglie come vuole affinché sia soddisfatto, senza necessariamente sparare assiomi ad alzo zero solo per partito preso.

Non c'è nessun partito preso; anche con il 20-25% di differenza, visto che il GPL costa la metà della benzina c'è comunque un risparmio notevole.

Quando si fanno confronti di consumi, bisogna essere certi di operare in contesti uguali, sia per percorso che per stile di guida che per condizioni climatiche; non è così immediato.

Per quanto riguarda la differenza di consumi se il potere calorifico è inferiore di tot punti, anche la percorrenza deve essere inferiore della stessa percentuale, a meno di non avere grossi incrementi di rendimento, cosa che mi sembra improbabile.

Facendo gli stessi calcoli si può affermare che con 1 Kg di metano si ha la stessa percorrenza di 1,5 litri di benzina (tanto per confermare che non ho alcun partito preso contro i combustibili alternativi alla benzina)

Evidentemente non era riferito a te. Infatti non ho contestato il dato del potere calorico, ma non sempre la teoria si manifesta nella completezza della pratica. I miei sono riscontri personali effettivi, magari per altre situazioni sono diversi. Appunto stigmatizzavo che affermare che con il gpl si consumi il 25% in più non corrisponde al vero ma ad una generalizzazione. Al contrario apprezzo sempre molto i tuoi interventi, sia nel merito che nella forma.
 
kaponord ha scritto:
Io mi fido del mio portafoglio, e quello mi dice che sono vicino al 10/15%...
Bisogna vedere se le differenze si valutano ragionando sui consumi in termini di carburante necessario per percorrere X km (che nel tempo per un certo motore rimangono pressoché costanti) o sui consumi in termini di denaro necessario per percorrere X km (che invece nel tempo possono aumentare assai, fino anche a invertire l'esito dei confronti).
 
marimasse ha scritto:
kaponord ha scritto:
Io mi fido del mio portafoglio, e quello mi dice che sono vicino al 10/15%...
Bisogna vedere se le differenze si valutano ragionando sui consumi in termini di carburante necessario per percorrere X km (che nel tempo per un certo motore rimangono pressoché costanti) o sui consumi in termini di denaro necessario per percorrere X km (che invece nel tempo possono aumentare assai, fino anche a invertire l'esito dei confronti).

Visto che ragioniamo in termini di tempo attuali l'equazione non la trovo congrua. Applicando lo stesso principio agli altri carburanti cosa otteniamo? Più semplicemente per fare 100 km dove a benzina spendo 10 euro a gpl ne occorrono 6. Poi ognuno fa le scelte che ritiene più convenienti per il proprio utilizzo dell'auto e tenendo conto di tutte le considerazioni trite e ritrite, quali bagaglio ridotto, meno prestazioni, manutenzione e compagnia cantando.
 
kaponord ha scritto:
...l'equazione non la trovo congrua. Applicando lo stesso principio agli altri carburanti cosa otteniamo?...
Non capisco a cosa tu ti riferisca.
Non mi risulta di aver enunciato equazioni o principi.
Ho solo detto che ci sono due diversi modi di valutare le differenze (consumi in termini di carburante oppure consumi in termini di denaro) e che, di conseguenza, i risultati del confronto posso essere diversi.
 
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