jaccos ha scritto:
99octane ha scritto:
Meglio un'universita' di qualita' per chi se la puo' permettere che un'universita'-cesso per tutti.
Purtroppo, sarebbe bello girare tutti in Ferrari, ma non si puo'.
Le risorse sono limitate e la qualita' costa.
L'università non dovrebbe essere una questione d'elite ma il
normale percorso di studi per qualsiasi
normale studente lo voglia intraprendere.
premetto che non conosco il meccanismo che ha indotto la perfida albione a questo provvedimento
mi inserisco solo sul principio: state dicendo due cose diverse.
tu dici che l'università come possibilità dovrebbe essere materialmente a disposizione di qualunque studente la voglia intraprendere
e su questo io concordo in pieno, sia per ragione di giustizia sia per ragione di convenienza sociale (è comunque vantaggio di tutta la società la massima valorizzazione di tutte le potenzialità dei singoli), ma credo che anche octane non metta in discussione questo.
quello che lui mette in discussione, che sarà anche discutibile ma non è né una fesseria né una a-socialità, è che QUALORA non ci siano le possibilità materiali di mettere l'università a disposizione di tutti, ci sono due vie:
- una è quella di mantenere la qualità dell'università (che vuol dire sia insegnamento / formazione che ricerca ) e alzare la quota di compartecipazione degli utenti
- l'altra è quella di abbassare la qualità dell'università pur di mantenere basse / medie / nulle le quote di compartecipazione
su quello, la risposta non è così scontata.
io rispetto la soluzione due, ma preferisco la soluzione uno purché vi sia un sistema di "cautele" (borse di studio, valutazione del merito eccetera).
piuttosto faccio osservare una cosa: se uno la vuole vedere dal punto di vista "costi", la scelta di proseguire gli studi non comporta solo il pagamento delle tasse universitarie ma soprattutto la rinuncia alla produzione di un reddito.
certo che è facile misurare le tasse, è più difficile misurare "quanto reddito avrei prodotto", soprattutto in condizioni di non piena occupazione. però a quel punto la voce economica maggiore non sono le tasse universitarie ma il reddito perduto.