Dopo che Hitler prese il potere in Germania nel 1933, la Krupp divenne il centro del riarmo tedesco. Nel 1943, per ordine speciale di Hitler, la compagnia divenne una holding familiare e Alfried Krupp von Bohlen und Halbach (1907 - 1967), figlio di Gustav Krupp, ne assunse la gestione. Dopo la sconfitta tedesca, quando Gustav si dimostrò incapace di andare a processo, il Tribunale di Norimberga condannò Alfred come criminale di guerra (nel cosiddetto "Processo Krupp") per l'uso del lavoro schiavistico da parte dell'azienda. Venne condannato a 12 anni di carcere e costretto a vendere il 75% dei suoi averi. Nel 1951, con lo svilupparsi della Guerra Fredda e dato che nessun acquirente si faceva avanti, le autorità lo rilasciarono, e nel 1953 riprese il controllo dell'azienda.