<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Crescita economica e carenza di personale | Il Forum di Quattroruote

Crescita economica e carenza di personale

In questo momento, in qualità di coordinatore didattico di un corso ITS, sono in videoconferenza in una riunione in cui sono presenti anche imprenditori e Confindustria di Ancona e Macerata. Parlano di periodo di crescita economica impressionante parzialmente condizionata dalla difficoltà nel trovare personale.
Come ITS, in effetti, siamo in grossa difficoltà a trovare iscritti perché, al momento qualunque ragazzo abbia un diploma tecnico, viene "risucchiato" dall'industria. Adesso pare che, come ITS, ci vogliano dare un sacco di soldi, ma si fatica a trovare i ragazzi.
Immagino che sia così in gran parte d'Italia visto che, nelle Marche, quasi tutte le ondate arrivano in ritardo.
A parte la situazione contingente, come facciamo a crescere con classi di ragazzi sempre meno numerose?
 
Io non ho capito una cosa.
Se le possibilità di trovare impiego dopo il diploma in un istituto tecnico sono davvero così elevate allora volgarmente che cacchio ci fanno i ragazzi nelle altre scuole?
Nella mia zona,almeno fino a qualche anno fa,a espandersi sempre di più erano gli istituti alberghieri.
Come se di anno in anno avessero sempre più iscritti.
Ma gli istituti tecnici non so,forse uno ha aperto un distaccamento di recente.
Genitori e ragazzi forse ritengono che l'istituto tecnico sia troppo poco per loro?
Meglio fare il liceo,arrabattare una laurea e iniziare a lavorare in maniera stabile 10 anni dopo allo stesso stipendio?
 
il problema demografico per me è il problema principale che come società abbiamo con ripercussioni su molti fronti non ultimo quello che sottolinei .
Personalmente io sono un poco scettico quando sento che la scarsa natalità è legata solo a questioni economiche, ci sono anche quelle sicuramente come ci sono anche una carenza di assistenza come servizi pubblici a chi ha un figlio, ma io ci trovo anche motivazione culturali legate allo stile di vita che porta a fare sempre meno figli a dedicarsi ad altro e a provare a fare figli quando poi la biologia non da una grande mano.
Quindi secondo me anche su questo problema occorre lavorare su più fronti , almeno per quanto vedo io e per la mia di esperienza.
 
Io non ho capito una cosa.
Se le possibilità di trovare impiego dopo il diploma in un istituto tecnico sono davvero così elevate allora volgarmente che cacchio ci fanno i ragazzi nelle altre scuole?
Nella mia zona,almeno fino a qualche anno fa,a espandersi sempre di più erano gli istituti alberghieri.
Come se di anno in anno avessero sempre più iscritti.
Ma gli istituti tecnici non so,forse uno ha aperto un distaccamento di recente.
Genitori e ragazzi forse ritengono che l'istituto tecnico sia troppo poco per loro?
Meglio fare il liceo,arrabattare una laurea e iniziare a lavorare in maniera stabile 10 anni dopo allo stesso stipendio?

Sono anni che gli istituti tecnici vivono questo paradosso.
Non puoi immaginare quante telefonate di aziende si ricevono, qui te lo dico come insegnante e coordinatore di dipartimento di meccanica e meccatronica di un ITI, e dobbiamo rispondere che non abbiamo ragazzi da mandare.
E siamo in una zona ad alta disoccupazione.
 
Sono anni che gli istituti tecnici vivono questo paradosso.
Non puoi immaginare quante telefonate di aziende si ricevono, qui te lo dico come insegnante e coordinatore di dipartimento di meccanica e meccatronica di un ITI, e dobbiamo rispondere che non abbiamo ragazzi da mandare.
E siamo in una zona ad alta disoccupazione.

Ma non si può sensibilizzare le famiglie a far sapere loro che l'istituto tecnico è una scelta sicura?
Ammesso che ci credano ovviamente.
Poi se la cosa funziona il rischio è di trovarsi tra 5 anni con il triplo degli iscritti e vedere che le opportunità lavorative,per quanto abbondanti,non bastano più per tutti.

Io tornassi indietro non farei il liceo poco ma sicuro.
 
Ma non si può sensibilizzare le famiglie a far sapere loro che l'istituto tecnico è una scelta sicura?
Ammesso che ci credano ovviamente.
Poi se la cosa funziona il rischio è di trovarsi tra 5 anni con il triplo degli iscritti e vedere che le opportunità lavorative,per quanto abbondanti,non bastano più per tutti.

Io tornassi indietro non farei il liceo poco ma sicuro.

Ci si prova. Anche se uno legge i giornali o ascolta la TV, lo dicono spesso. Ma non so. Forse non capiscono quanto il lavoro sia cambiato nelle aziende meccaniche.
 
Personalmente io sono un poco scettico quando sento che la scarsa natalità è legata solo a questioni economiche, ci sono anche quelle sicuramente come ci sono anche una carenza di assistenza come servizi pubblici a chi ha un figlio, ma io ci trovo anche motivazione culturali legate allo stile di vita che porta a fare sempre meno figli a dedicarsi ad altro e a provare a fare figli quando poi la biologia non da una grande mano.

Esempio pratico.
Coppia di vicini di casa,over 40.
La madre di lei spera ancora che le facciano un nipotino.
Per ora fanno la vita dei ragazzi di 30 anni scarsi.
Lavorano,escono,vanno in vacanza più volte all'anno e in generale se la godono abbastanza si può dire.
Che io sappia lavorano entrambi da almeno 15 anni quindi le motivazioni economiche come dicevi tu non centrano nulla.
Si aspetta perchè si vuole aspettare.
Forse perchè si finisce di studiare sempre più tardi e di conseguenza si inizia a lavorare altrettanto tardi.
E quindi a quasi 30 anni ci si vuole ancora togliere degli sfizi che magari prima ci si toglieva a 20.

Un'altra coppia di amici sono assieme da sempre.
A 20 anni non volevano figli,a 30 nemmeno,a 40 neanche.
A 40 e rotti ci hanno ripensato (uso il plurale ma forse non sarebbe il caso).
Col risultato che hanno rischiato molto di più dal punto di vista della salute,una gravidanza oltre i 40 anche se vogliamo fare tutti i ragazzini a vita è più rischiosa.
E adesso si ritrovano a quasi 50 anni con un figlio che va alle elementari.
Se tutto va bene quando lui troverà il suo primo lavoro loro saranno prossimi alla pensione.
 
Ci si prova. Anche se uno legge i giornali o ascolta la TV, lo dicono spesso. Ma non so. Forse non capiscono quanto il lavoro sia cambiato nelle aziende meccaniche.

Magari pensano che sia un lavoro che va bene per i figli degli altri.
Però non è che a lavorare con le braccia ci sia da vergognarsi.
Un ragazzo che conosco poi dopo l'istituto tecnico in pochi anni è diventato ispettore,non so esattamente di cosa si occupa so che centrano la saldature.
Macchina aziendale,buon stipendio,non si sporca le mani.
E ha solo 26 anni.
Nessun laureato,a meno che non sia proprio un talento,alla stessa età si è ancora sistemato.
 
Una cosa chiedo a Renatom , giustamente quindi esiste un rapporto tra il mondo imprenditoriale e quello scolastico per creare un percorso che al termine degli studi porti al ingresso dei ragazzi nel mondo del lavoro con le giuste competenze, ma le famiglie hanno un aiuto per indirizzare i figli verso i giusti studi? Io ho una bambina piccola e quindi in merito ho solo i ricordi miei e dei mie amici , spero quindi che le cose siano un poco migliorate ma allora la scelta della scuola superiore era dettata o dal fatto che era ll stesso tipo d'istituto dei genitori o perché si diceva in giro che era utile per poi lavorare ma era più una voce del popolo, ora non vorrei che fosse simili e i ragazzi ad esempio si buttano molto sul alberghiero perché è un modello anche molto in voga in TV
 
Ai miei tempi agli open day delle scuole superiori (ma anche medie) venivano raccontate un mare di balle ai genitori.
Alle medie promisero ai miei genitori che quella in cui stavano per iscrivermi era una sorta di sezione super per futuri capi di stato e manager.
In realtà ci avevano appioppato un paio di ripetenti che sono finiti in galera prima dei 20 anni.
E almeno metà classe faticava a raggiungere la sufficienza.
Non ne parliamo poi il liceo.
Sulla carta doveva spalancare le porte per un futuro radioso,in realtà era una scuola in cui si galleggiava tra il 4 o l'8 in cui la preparazione scientifica era pessima.
Insegnanti che cambiavano ogni 3 mesi o erano latitanti e materie umanistiche che finivano per essere molto più determinanti per la promozione.

Alla fine credo che i miei abbiano scelto solo in base alla comodità,era lo stesso istituto in cui avevo fatto le medie e era vicino a casa.
 
Ci si prova. Anche se uno legge i giornali o ascolta la TV, lo dicono spesso. Ma non so. Forse non capiscono quanto il lavoro sia cambiato nelle aziende meccaniche.


Forse e' il tipo di sbocco che non attira....
Chef, rapper, ballerino con arti varie, qualsiasi cosa in TIVVU
Leggo di saldatori,
ricercatissimi ( fra gli altri ), ma introvabili....
IMO
Ma quanti ragazzi si vedono con " scafandri " e cannelli vari e men che meno quanti dei loro genitori
??
 
Inutile girarci troppo attorno, oggi un operaio specializzato ha davanti immense praterie...... vedo nel mio settore, seppur in crisi, trovare macchinisti litografi che sappiano "gestire" un paio di milioni di euro di macchinario non è semplice...... ed è gente che può portarsi a casa diverse migliaia di euro al mese e viene costantemente "cercata" dalla concorrenza.
Pensate anche solo ad un tornitore, un saldatore...... ce ne sono di figure professinali ricercate.
Alle volte è più facile che a fine mese prendano più loro che il titolare dell'azienda......
 
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